2017-04-12, 11:56 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2017-04-12, 13:43 da TrevizeGolanCz.)
salve come avevo detto antecedentemente sto proseguendo i miei studi ed i miei esperimenti su una pila Daniell ricaricabile . Io credo che questo tipo di pila potrebbe essere utilizzata ancora oggi dopo più di 100 anni dalla sua versione originale , naturalmente apportando le opportune modifiche che la tecnologia di oggi ci consente :
Un esempio scolastico della pila è questo :
Ora come si può vedere questo modello è solo teorico e non riuscirebbe mai a poter accendere una lampadina , per svariati motivi e per prove pratiche già effettuate . In primis l'intensità di corrente è irrisoria , secundis il voltaggio è solo di 1.2 V . Mostro in anteprima una mia idea di lavoro . Dopo avrò tempo di commentarla .
Se inserisci nel circuito una lampadina adatta e se utilizzi soluzioni acquose più concentrate di 1 M la lampadina si illumina eccome
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
2017-04-12, 14:25 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2017-04-12, 14:27 da luigi_67.)
Ne realizzai due qualche mese fa per far vedere come funzionava la cosa a mio figlio piccolo, fatte esattamente come nello schema. Un elemento accende un led giallo, due elementi messi in serie in serie riescono ad accendere un led rosso. Se le lastrine metalliche utilizzate non sono minuscole e le soluzioni sono abbastanza concentrate, anche una piccola lampadina da 1,5V può accendersi senza problemi.
Devi utilizzare accorgimenti per tenere più bassa possibile la resistenza interna della pila... su questo il ponte salino ha una grossa responsabilità.
Per la cronaca, il led rosso nella configurazione come dicevo sopra è rimasto acceso tre settimane.... Buon divertimento....
Ma hai letto bene il post di Al NaClO ?? La sua configurazione gli ha dato problemi non da poco...il setto poroso aveva una resistenza elettrica troppo elevata.
Vi metto una foto di quello che ho fatto io.... Nei becher ho messo due laminette metalliche per aumentare la superficie esposta e come ponte salino ho utilizzato un tubicino ripieno della soluzione salina e chiuso alle estremità con dell'ovatta sintetica. La cosa è migliorabile ma già così ha avuto un buon risultato.
Ho anche ritrovato gli appunti che avevo preso all'epoca (è di un anno fa, pensavo meno....), il tempo di sistemarli e magari posto l'esperienza qua.
2017-04-12, 14:59 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2017-04-12, 15:20 da experimentator.)
Ok grazie per le risposte , ma vorrei mostrare quello che ho realizzato . Nella foto allegata ho disposto 10 elementi o celle composte da lamine di Zinco e spire di rame per aumentare il contatto delle soluzioni . Ho ottenuto una tensione superiore a 12 V esattamente 13.8 V . Confermo nuovamente che il ponte salino ha una resistenza troppo elevata per poter pensare di fare una pila decente . Il setto poroso è troppo pesante , quindi come soluzione nemmeno l'ho considerato . Quello mostrato da luigi è l'esempio classico della pila , ma anche esso da scartare ai fini pratici . Nella foto sotto mostro cosa ho realizzato . Sul fondo delle celle vi è una apertura che mette in comunicazione i due compartimenti anodo e catodo , a separarli ho messo della bentonite , qualche cc . di lettiera per gatti . La pila funziona perfettamente . Ho acceso una lampada a tre led , che è stata funzionante per oltre un mese . Avevo previsto che doveva rimanere accesa per oltre 3 mesi i base ai reagenti chimici messi nelle celle , ma l'ho fermata prima ,per verificare le condizioni degli elettrodi se si erano consumati . Direi che erano poco usurati . Ho fatto delle prove di ricarica di qualche ora , saltuariamente e la pila sembrava ricaricata, aumentava la tensione , che da 11-12 V arrivava a oltre 13.5 V . Seguono altre note.
(2017-04-12, 14:39)TrevizeGolanCz Ha scritto: Ma hai letto bene il post di Al NaClO ?? La sua configurazione gli ha dato problemi non da poco...il setto poroso aveva una resistenza elettrica troppo elevata.
Non per far polemica:Letto,ma ha detto anche che il setto ha una resistenza minore.
Saluti, Riccardo "L'importante è non smettere mai di farsi domande.La curiosità ha buoni motivi di esistere." -Albert Einstein-