Estrazione argento puro da argenteria

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Tricka90

2016-07-17 22:42

Sicuramente molti di voi avranno già una buona familiarità col processo d'estrazione dell'argento puro da fonti impure (non io, essendo ancora alle prime armi :-) ).

Su Youtube ci sono un'infinità di video che illustrano il processo più utilizzato: monete costituite da argento e altri metalli o pezzi d'argenteria molto impuri vengono fatti reagire con acido nitrico diluito per formare una soluzione di nitrato d'argento, la quale in seguito ad una filtrazione viene messa a contatto con una lastra di rame in corrispondenza della quale precipiterà l'argento puro.

A proposito di tale procedimento ho un dubbio: nel momento in cui l'acido nitrico viene fatto reagire col pezzo d'argento impuro per formare la soluzione di nitrato d'argento, dove vanno a finire tutti gli altri metalli costituenti il pezzo? Ho questo dubbio perché non sembra che essi precipitino, nè che rimangano nell'apparato di filtrazione quando la soluzione di nitrato d'argento viene filtrato.

Qualche buon'anima riesce a spiegarmi dove vanno a nascondersi i metalli da eliminare? :-)

Wavvorov

2016-07-17 23:10

Tricka90 ha scritto:

Sicuramente molti di voi avranno già una buona familiarità col processo d'estrazione dell'argento puro da fonti impure (non io, essendo ancora alle prime armi :-) ). Su Youtube ci sono un'infinità di video che illustrano il processo più utilizzato: monete costituite da argento e altri metalli o pezzi d'argenteria molto impuri vengono fatti reagire con acido nitrico diluito per formare una soluzione di nitrato d'argento, la quale in seguito ad una filtrazione viene messa a contatto con una lastra di rame in corrispondenza della quale precipiterà l'argento puro. A proposito di tale procedimento ho un dubbio: nel momento in cui l'acido nitrico viene fatto reagire col pezzo d'argento impuro per formare la soluzione di nitrato d'argento, dove vanno a finire tutti gli altri metalli costituenti il pezzo? Ho questo dubbio perché non sembra che essi precipitino, nè che rimangano nell'apparato di filtrazione quando la soluzione di nitrato d'argento viene filtrato. Qualche buon'anima riesce a spiegarmi dove vanno a nascondersi i metalli da eliminare? :-)

Innanzitutto hai sbagliato Thread, questa non è chimica organica.. al massimo andava messo in "dubbi e curiosità". Comunque: L'acido nitrico riesce a sciogliere buona parte dei metalli (in quanto oltre ad essere acido è pure ossidante), quando tu sciogli il campione impuro, a meno che le impurezze non contengano oro, iridio, osmio o altri metalli nobili (impossibili da sciogliere usando solo acido nitrico), tutte le impurezze verranno sciolte con l'argento. Poi, quando tu metti una lastra di rame a contatto la soluzione, che a quel punto conterrà i nitrati di tutti i metalli di cui era composto il campione (sperando di aver prima riportato il pH intorno alla neutralità altrimenti l'acido nitrico avanzato attaccherà la stessa lastra di rame con un'emissione tanto scenica quanto pericolosa di NO2) accade questo: Il rame ha poteziale standard di riduzione pari a 0,34V mentre l'argento lo ha pari a 0.80V, quindi l'argento riuscirà ad ossidare il rame riducendosi a sua volta. Gli altri metalli presenti, sperando che non abbiano un potenziale standard di riduzione maggiore del rame, non reagiranno, in quanto non in grado di ossidare il rame. Quindi, se tutto va come dovrebbe avresti un precipitato di argento e una soluzione verdastra contenete Cu(NO3)2 e altri nitrati non reagiti.

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Matteo2000

2016-07-17 23:24

A)Cosa centra con chimica organica?

B) È una dubbio quindi va nell'apposita sezione.

C) Ci sono già diverse discussioni su questo argomento.

Stavo per risponderti anche io ma ho tentennato pensando se prima fosse meglio aspettare che un mod spostasse la discussione nella sezione corretta.

Solo due dettagli:

1)La soluzione dei nitrati (soprattutto di rame) può essere anche azzurra se diluita.

2) Io l'attacco del campione impuro lo farei con acido concentrato e non diluito.

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Tricka90

2016-07-18 08:18

Chiedo scusa per aver sbagliato thread, mi sono reso conto solo ora di averlo erroneamente postato in Chimica Organica, vi ringrazio per aver provveduto a spostare la discussione.

Grazie infinite per la spiegazione chiara ed esauriente, mi hai dato una grossa mano dato che nel mio libro di chimica parla della reazione dell'argento puro con l'acido nitrico che porta alla formazione del nitrato d'argento ma senza specificare cosa accadrebbe nel caso si utilizzasse un argento impuro.

A quanto mi sembra di capire dunque la soluzione di nitrato d'argento ottenuta in questo modo contiene anche i nitrati di tutti gli altri metalli, quindi l'unico metodo per ottenere del nitrato d'argento puro è far precipitare l'argento grazie al rame ed eseguire una nuova nitrazione partendo dalla polvere di argento puro ottenuta, dico bene?

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Wavvorov

2016-07-18 09:04

Tricka90 ha scritto:

Chiedo scusa per aver sbagliato thread, mi sono reso conto solo ora di averlo erroneamente postato in Chimica Organica, vi ringrazio per aver provveduto a spostare la discussione.

Grazie infinite per la spiegazione chiara ed esauriente, mi hai dato una grossa mano dato che nel mio libro di chimica parla della reazione dell'argento puro con l'acido nitrico che porta alla formazione del nitrato d'argento ma senza specificare cosa accadrebbe nel caso si utilizzasse un argento impuro.

A quanto mi sembra di capire dunque la soluzione di nitrato d'argento ottenuta in questo modo contiene anche i nitrati di tutti gli altri metalli, quindi l'unico metodo per ottenere del nitrato d'argento puro è far precipitare l'argento grazie al rame ed eseguire una nuova nitrazione partendo dalla polvere di argento puro ottenuta, dico bene?

Non è proprio l'unico metodo per poter separare l'argento, ma non conoscendo gli elementi che compongono le impurezze è sicuramente il migliore e più semplice. Comunque si, una volta filtrati e lavati i cristalli di argento metallico ottenuti, se vuoi il nitrato devi procedere nuovamente con un attacco di acido nitrico e quindi far essiccare in modo da far andar via l'acqua e l'acido rimasti in eccesso.

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Guglie95

2016-07-18 11:19

C'è già una discussione a riguardo! Basta cercarla =)

Vale di più l'argenteria che l'argento in sè

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Tricka90

2016-07-18 21:57

Grazie mille ancora, gentilissimo. :-)

Matteo2000 ha scritto:

Io l'attacco del campione impuro lo farei con acido concentrato e non diluito.

Matteo2000 per quale motivo non diluiresti l'acido? Nelle procedure descritte sul web viene consigliato di diluire l'acido se la sua concentrazione è superiore al 65% circa, al fine di rendere la reazione di nitrazione meno violenta. Che ne pensi?

Tricka90

2016-07-19 23:35

Ho svolto la reazione di purificazione ma non sono certo di averlo fatto in modo corretto.

L'unico rame che avevo a disposizione era quello presente in alcuni cavi elettrici. Così ho spogliato i cavi dalla guaina di plastica che li ricopre ed ho fatto un bel gomitolo di filo di rame :-D .

Mi aspettavo che, come in alcuni video che ho visto, l'argento puro iniziasse a precipitare in corrispondenza del rame ed iniziasse ad accumularsi sul fondo del recipiente. Purtroppo è successo tutt'altro: al mio ritorno non ho trovato alcun precipitato sul fondo, ma al posto del gomitolo di fil di rame ho trovato un gomitolo di filo....d'argento! Almeno questo è quello che mi sembra di vedere, dato che ad occhio nudo non riesco a trovare alcuna traccia di rame nemmeno svolgendo il gomitolo quì e là. Probabilmente l'argento si è accumulato solo nella parte esterna del filo ed esiste ancora un'anima di rame, anche se ciò è praticamente impossibile da valutare a occhio nudo dato che il filo ha spessore di circa un decimo di millimetro.

A vostro parere posso dire che l'esperimento è riuscito e che ho tra le mani un vero e proprio gomitolo di argento puro? :-/

In tal caso continuo con questo metodo dato che il gomitolo attuale pesa appena 5 grammi e secondo i calcoli teorici ci sarebbero almeno altri 15 grammi da estrarre.

LuiCap

2016-07-20 10:17

Ammettendo che nella soluzione ottenuta per reazione della lega metallica in acido nitrico non ci siano altri cationi metallici in grado di essere ridotti dal rame, devi fare il seguente calcolo per sapere quanto rame devi immergere nella soluzione:

Questa è la reazione che avviene:

2 Ag+ + Cu(s) --> 2 Ag + Cu2+

Per ogni grammo di Ag+ presumibilmente presente nella soluzione devi teoricamente immergere come minimo:

n Ag+ = 1 g / 108 g/mol = 9,3·10^-3 mol Ag+

n Cu = 9,3·10^-3 mol / 2 = 4,6·10-3 mol Cu

m Cu = 4,6·10-3 mol · 63,55 g/mol = 0,29 g Cu

In pratica però il rame deve essere in largo eccesso in modo che alla fine della deposizione dell'Ag metallico possa essere estratto dalla soluzione e ripulito dall'argento che vi aderisce attorno.

Se usi un filo il suo diametro deve essere almeno di 2-3 mm e deve essere avvolto non a gomitolo, ma a spirale.

Prova a guardare qui, troverai delle foto e un procedimento per staccare l'Ag dal filo di Cu non reagito che ti possono essere utili:

http://www.myttex.net/forum/Thread-Determinazione-della-Ks-dell-acetato-di-argento

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Tricka90

2016-07-20 12:13

Ti ringrazio di cuore Laura per la spiegazione e l'analisi quantitativa, davvero utile e interessante.

Inoltre l'articolo che hai linkato mi ha aiutato a chiare diversi dubbi riguardo l'intero procedimento.

Mi rimane un ultimo dubbio: nell'articolo viene detto che il filo di rame deve essere pulito dall'argento depositato. Io ho provato ma il problema è che il mio filo è talmente sottile (sarà un decimo di millimetro) che mi è impossibile pulire il singolo filamento poiché si spezza. Provandoci con cura e pazienza sono riuscito ad asportare della polverina, ma il filo che si vede all'interno sembra essere comunque argento puro, nessuna traccia di rame dunque. E' come se il filo stesso fosse diventato argento puro. E' possibile che sia successo ciò?

p.s. Ovviamente ormai il danno l'ho fatto e terrò ben a mente i tuoi insegnamenti per le purificazioni future, ma spero di poter recuperare almeno un po' d'argento dal gomitolo che ho fra le mani piuttosto che buttarlo via.

LuiCap

2016-07-20 12:46

Sì, ormai il danno lo hai fatto :-(

Il filo di rame che hai messo era in difetto, quindi tutto il rame ha reagito trasformandosi in argento metallico.

Per recuperare il danno potresti ridisciogliere il tutto con HNO3 e far depositare di nuovo l'argento inserendo un filo di rame avvolto a spirale con le caratteristiche che ti ho detto prima.

P.S. Il link al quale ti ho rimandato non è un articolo che si trova in rete, ma un procedimento di un'esperienza didattica scritto da me.

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Tricka90

2016-07-20 13:07

LuiCap ha scritto:

Il filo di rame che hai messo era in difetto, quindi tutto il rame ha reagito trasformandosi in argento metallico.

Scusami, sicuramente sono io che sto sbagliando qualcosa, ma se la tua affermazione è corretta (quindi tutto il rame si è trasformato in argento metallico) si può comunque dire che l'esperimento abbia avuto esito positivo, no? Il mio intendo dopotutto era riuscire ad ottenere argento puro partendo da argento impuro, dunque anche se ho ottenuto un filo d'argento puro piuttosto che la classica polvere d'argento pura si tratta sempre e comunque di argento puro o sbaglio? O:-) (quello che temevo è che nella parte interna del filo ci fosse ancora del rame e che quindi non si trattasse di un filo d'argento davvero puro)

LuiCap

2016-07-20 13:16

Non capisco... quello che tu chiami "gomitolo di argento" o "filo di argento" è una massa compatta che non si sfalda a toccarla???

Si tratta comunque ancora di argento metallico impuro; primo perché è bagnato della soluzione in cui è immerso, secondo perché appena lo togli dalla soluzione perde la sua lucentezza, diventa un ammasso grigio nel quale è difficile scorgere all'interno se è ancora presente del rame metallico.

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Tricka90

2016-07-20 13:32

Allora, per essere precisi è un gomitolo di filo che ha ancora esattamente le stesse caratteristiche meccaniche del filo di rame che avevo in precedenza: molto duttile, si piega facilmente e no, non si sfalda assolutamente a toccarlo. Anche svolgendo il gomitolo per arrivare alle zone più interne e compatte, quelle dove la soluzione avrebbe fatto più fatica ad arrivare, il colore rimane argento brillante. Se non fosse per il colore sembrerebbe di avere un normalissimo gomitolo di rame fra le mani, dato che la consistenza è proprio quella. Eppure anche sfregandolo, carteggiandolo e tagliandolo in più punti non si riesce a mettere in luce la minima traccia di rame...

luigi_67

2016-07-20 13:35

Tricka90 ha scritto:

Allora, per essere precisi è un gomitolo di filo che ha ancora esattamente le stesse caratteristiche meccaniche del filo di rame che avevo in precedenza.....

Ti suggerisco di mettere qualche foto, così forse si potrà capire meglio la questione...

Un saluto

Luigi

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Tricka90

2016-07-20 14:03

Certamente, vi ringrazio per l'interessamento, ecco la foto:

IMG-20160720-WA0003.jpg
IMG-20160720-WA0003.jpg

E' un pezzo del gomitolo di cui parlavo, se fate uno zoom potrete notare della polverina depositata su alcuni filamenti.

Dalla foto, forse, sembra che in alcuni punti il gomitolo tenda molto leggermente al marron, ma vi assicuro che in realtà è tutto di color grigio splendente e la polverina è molto brillante.

LuiCap

2016-07-20 15:36

Prima di immergere il filo di rame di che colore era la soluzione?

Dopo aver estratto il "gomitolo di argento" (???) che hai postato in foto di che colore era la soluzione?

Da qualche parte il rame deve pur essere finito!!!

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Tricka90

2016-07-20 16:01

La soluzione, prima di immergere il filo di rame, aveva un colorito blu - turchese per niente limpido (nonostante l'abbia filtrata). Dopo aver estratto il gomitolo d'argento, a dire il vero, non ho notato nessuna variazione rilevante del colore della soluzione, mi dispiace.

Se proprio devo esprimermi direi che forse la soluzione è diventata leggermente più chiara...ma ripeto, è difficile dare una valutazione, quel che è certo è che la variazione di colore è stata pressoché nulla.

LuiCap

2016-07-20 16:25

Se la soluzione era già azzurra prima di immergere il filo di rame significa che l'oggetto che hai fatto reagire con acido nitrico conteneva sicuramente del rame metallico e chissà cosa altro.

Che oggetto hai immerso in HNO3?

Un conto è se è un oggetto fatto di una lega d'argento, e allora deve essere marchiato da qualche parte con la cifra "800" o "925", che significa che su 1000 g di lega 800 g sono di argento e il restanti 200 g di solito sono di una lega di rame, cioè rame più svariati altri metalli.

Altro conto è se è un oggetto solo argentato, cioè una lega di rame ricoperta da un sottilissimo strato di argento.

In quest'ultimo caso non è per niente conveniente recuperare quel pochissimo argento con il metodo da te usato.

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Tricka90

2016-07-20 16:53

Ti ringrazio Luisa. L'oggetto che ho immerso nell'acido nitrico era un cucchiaino d'argento 800 da 28 grammi circa. Dunque a conti fatti ci sarebbero un totale di 22.4 grammi d'argento puro da estrarre dalla soluzione (se il rendimento dell'intera trasformazione fosse unitario, quindi in sede ideale). Il gomitolo d'argento pesa circa 4 grammi quindi c'è ancora tanto argento da estrarre. Resta sempre da stabilire se il gomitolo che ho già estratto è davvero puro (trascurando azione di agenti atmosferici e simili) oppure contiene rame all'interno :-( .

LuiCap

2016-07-20 17:18

Prendi una piccola parte del gomitolo grigio e ricoprila di HNO3.

Se la soluzione diventa azzurra significa che sotto al grigio c'è ancora del rame.

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Tricka90

2016-07-20 17:42

Fantastico, non ci avevo pensato! Grazie mille, ottima idea, appena possibile ti aggiorno sul risultato.

Tricka90

2016-07-20 22:10

Ho provato ad eseguire la reazione ma non ho avuto successo. Ho versato dell'acido nitrico al 65% in una beuta, quindi vi ho gettato un pezzo del gomitolo. Nonostante abbia provato a mescolare vigorosamente il tutto e a scaldarlo contemporaneamente tramite piastra riscaldante non sono riuscito a far iniziare la reazione. Ho anche provato ad aggiungere acido nitrico ma niente. E' strano perché quando avevo gettato il cucchiaino nell'acido nitrico la reazione era partita spontaneamente dopo pochi istanti ed in modo piuttosto vigoroso. Sembra che il "gomitolo d'argento" non voglia proprio reagire con l'acido nitrico, per qualche motivo.

Wavvorov

2016-07-20 22:29

Fai raffreddare la soluzione di acido, e prova ad aggiungere, goccia goccia, un po' di acqua ossigenata (preferibilmente pura, quella del supermercato contiene stabilizzanti). Solitamente dà una bella botta di vita agli attacchi acidi...

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Tricka90

2016-07-20 22:34

Grazie del consiglio.

Purtroppo devo riprendere domattina, intanto la soluzione avrà tutto il tempo di raffreddarsi (e magari di iniziare a reagire un po' si spera).

Non so però se riuscirò ad andare a comprare l'acqua ossigenata pura a breve. Se faccio una prova con l'acqua ossigenata del supermarket, che già possiedo, rischio di far danni?

Wavvorov

2016-07-20 22:46

Sulle bottiglie di acqua ossigenata non ti scrivono mai purtroppo che stabilizzanti usano, stando alla Treccani i più usati sono acido fosforico e acetanilide, non dovrebbero dare comunque nessun problema visto che sono in concentrazioni molto basse. In ogni caso, per vedere se funziona, ti consiglio di mettere una piccola parte del gomitolo di filo che hai in una provetta (o altro piccolo contenitore che possiedi) aggiungerci HNO3 e poi metterci 1-1,5 mL dell'acqua ossigenata che possiedi. Vedrai chr qualcosa fa di sicuro!

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arkypita

2016-07-20 23:12

Se non l'hai fatto, leggiti anche questo thread: http://www.myttex.net/forum/Thread-Da-rottami-d-argento-a-nitrato-d-argento-Ag800-AgCl-Ag-AgNO3 Altre foto: http://www.myttex.net/forum/Thread-Da-rottami-d-argento-a-nitrato-d-argento-Ag800-AgCl-Ag-AgNO3?page=5

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Tricka90

2016-07-21 20:30

Vi aggiorno sugli ultimi tragici avvenimenti :-D 

Questo pomeriggio ho provato ad aggiungere dell'acqua ossigenata alla soluzione, che nel corso delle ultime 24 ore aveva assunto un lieve colorito giallastro opaco. Il gomitolo immerso sembra sicuramente "dimagrito" ma ha ancora dimensioni quasi identiche a quelle di partenza, indice che, nonostante le tante ore trascorse, l'entità della trasformazione non sia stata rilevante.

L'acqua ossigenata che ho aggiunto poche ore fa è quella da supermarket (purtroppo oggi non sono riuscito a procurarmi di meglio), gli ingredienti sono costituiti da acqua, perossido d'idrogeno appunto, ed un agente antifungineo chiamato methylparaben. Il perossido d'idrogeno è diluito al 3.6%.

Dopo l'aggiunta della quantità da voi consigliata (circa 1 - 1.5 ml) la soluzione ha immediatamente perso il suo colorito giallastro ed è tornata abbastanza incolore tendendo forse, molto leggermente al blu. Purtroppo però non ho potuto osservare né una produzione di gas né le formazione di bollicine in corrispondenza del gomitolo né nessun altro segno che potesse indicare l'inizio della reazione.

Sembra dunque che il gomitolo d'argento abbia acquisito, durante la sua formazione, delle caratteristiche che inibiscono quasi completamente gli attacchi dell'acido nitrico...

NaClO

2016-07-29 08:31

Io ho comprato dal ferramenta una bottiglia da 1 l di perossido di idrogeno al 35% a tre euro, prova con quello.Non è di grado tecnico ma dovrebbe bastare.