Estrazione del nichel e del cromo da delle resistenze

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Matteo2000

2016-01-26 20:22

Visto l'esito assolutamente negativo dell'esperimento del mio precedente post (anche se qualcosa è cristallizzato) mi rivolgo a voi prima di procedere. Dopo aver letto che la lega utilizzata nelle resistenze di piccoli elettrodomestici è composta per 80% di nichel e 20% di cromo me ne sono procurate 4 di Phon.  Come da titolo vorrei separare i due metalli sotto forma di sali (evitando possibilmente di passare per il cromo esavalente). La resa sarà sicuramente esigua a causa del poco materiale di partenza. Sciolgo tutto in acido solforico poi li faccio precipitare con ammoniaca concentrata sotto forma di idrossidi ? I sali di nichel sono sospetti cancerogeni? Non ho trovato molto al riguardo. Ringrazio a tutti per eventuali risposte.

thenicktm

2016-01-26 20:30

I sali del nichel sono tossici ed allergeni. Per quanto riguarda il Cromo, anche se vuoi evitare di passare da quello esavalente, è sempre tossico e cancerogeno anche se presente negli alimenti in quantità estremamente basse. Se non ci hai mai lavorato lascia fare ciò che vuoi fare. Non si adoperano tali metalli se non si sono mai utilizzati, soprattutto in un home-lab.

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fosgene

2016-01-26 21:01

I sali di nichel sono tossici, allergenici e cancerogeni se inalati (IARC Classe 1).

I sali di cromo (III) sono nocivi e sospetti cancerogeni.

Gli alogenuri anidri sono classificati come fortemente tossici.

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Matteo2000

2016-01-26 21:06

Anche il cromo trivalente è tossico? Sulla scheda di sicurezza per esempio del CrCl3 non ho trovato alcuna avvertenza a parte "nocivo se ingerito" il chè mi sembra alquanto scontato.Il nichel effettivamente non l'ho mai utilizzato mentre il cromo (sotto forma di cromato) l'ho utilizzato in laboratorio a scuola.

thenicktm

2016-01-26 21:11

I laboratori dei licei non li ritengo neanche laboratori. Per maneggiare queste sostanze ci vuole esperienza.

quimico

2016-01-26 21:55

Citando la monografia IARC sul cromo(VI):

There have been at least 50 epidemiological studies that could be informative about cancer risks related to chromium (VI).

Evidence for carcinogenicity to animals (inadequate for chromium metal and trivalent chromium compounds; suffcíent for hexavalent chromium compounds).

Trivalent chromium is the more stable oxidation state, and under physiological conditions it may form complexes with ligands such as nucleic acids, proteins and organic acids. Biological

membranes are thought to be impermeable to trivalent chromium, although phagocytosis of particulate trivalent chromium can occur. Hexavalent chromium usually forms strongly

oxidizing chromate and dichromate ions, which readily cross biological membranes and are easily reduced under physiological conditions to trivalent chromium. Trivalent chromium

compounds may be contaminated with hexavalent chromium compounds (and vice versa). Chromium compounds that are sparingly soluble in water appear to have greater

carcinogenic activity than those substances that are either highly soluble or insoluble. People occupationally exposed to hexavalent chromium compounds (in chromate

production and in electroplating factories) had elevated incidences of chromosomal aberrations in their peripheral blood lymphocytes; reports on sister chromatid exchange

induction were conflicting. Workers exposed to chromium compounds during stainless steel welding did not show increased incidences of chromosomal aberrations, micronuclei or

sister chromatid exchanges in peripheral blood lymphocytes. No data were available on the genetic and related effects of trivalent chromium compounds in humans.

Hexavalent chromium induced dominant lethal mutations, chromosomal aberrations and micronuclei in rodents treated in vivo. ln human cells in vitro, it caused chromosomal

aberrations, sister chromatid exchanges and DNA damage. ln cultured rodent cells, it induced transformation, chromosomal aberrations, sister chromatid exchanges, mutation

and DNA damage. It induced aneuploidy in Drosophila and mitotic recombination in yeast. It was mutagenic and caused DNA damage in bacteria.

There is no consistent evidence that water-soluble trivalent chromium has genetic activity. The few positive results were obtained only with doses about 100 times higher than

those of hexavalent chromium required to produce such effects.

Trivalent chromium did not induce micronuclei in bone-marrow cells of mice treated in vivo. ConfIicting results were obtained for the induction of chromosomal aberrations in

human lymphocytes in vitro, and neither sister chromatid exchange nor unscheduled DNA synthesis was induced in human cells in vitro. ConfIicting results were obtained concerning

the induction of chromos omal aberrations, mutation and sister chromatid exchanges in rodent cells in culture. Trivalent chromium did not induce mutation in bacteria, but it

induced DNA damage.

Insoluble crystallne chromium oxide (Cr203) induced sister chromatid exchanges and mutation in cultured Chinese hamster cells, which were shown to contain particles of the test

material.

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luigi_67

2016-01-27 07:47

Matteo, confermando quanto già è stato detto dagli altri, posso suggerirti, e questo vale sempre, prima di maneggiare composti, reagenti, operare sintesi, ecc, di andarti a leggere le schede di sicurezza (MSDS) dei composti con cui avrai a che fare. Le schede sono facilmente reperibili in rete e ti danno tutte le indicazioni sui rischi connessi all'utilizzo di una data sostanza e alle misure preventive da adottare per il loro utilizzo.

Non esitare a chiedere in caso di dubbi!

Un saluto

Luigi

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Matteo2000

2016-02-05 14:48

Avendo abbandonato almeno per ora l'idea di farne sali (in particolare avevo intenzione di fare il sale di Tutton del nichel) come mi consigliate di utilizzare le resistenze? Come filo per un ansa per i saggi alla fiamma (per quando avrò un bunsen XD) oppure le si può utilizzare anche come elettrodi per l'elettrolisi?

thenicktm

2016-02-05 18:27

Dipende che resistenza è e le sue caratteristiche, prova a postare una foto

Matteo2000

2016-02-07 17:31

Sono quattro così:

20160207_182230.jpg
20160207_182230.jpg

fosgene

2016-02-07 19:00

Per separare il Cr(III) dal Ni(II), si potrebbe aggiungere a caldo un forte eccesso di NaOH.

Il nichel dal pH 9 in su precipita sottoforma di Ni(OH)2, soli di colore verde mela, mentre il cromo (III) dal pH 6 fino al 10 precipita come Cr(OH)3 per poi risciogliersi sottoforma di cromito di sodio, NaCrO2, a pH maggiori di 10. A pH 14 sarà completamente solubilizzato.

Poi, se volete, allego i grafici sull' andamento della solubità degli idrossidi in base al pH.

Reazioni:

Nichel:

Ni++ + Cl- --> Ni(OH)Cl

Ni(OH)Cl + OH- --> Ni(OH)2 + Cl-

Cromo III :

Cr+++ + 3 OH - --> Cr(OH)3

Cr(OH)3 + OH- --> CrO2- + 2 H2O

Fonte:

G.Gioia Lobbia/G.Novara

Analasi Qualitativa e Complementi di Chimica

Editore Bulgarini Firenze

anno: gennaio 1988

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