2009-03-29, 19:04 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2014-03-21, 10:50 da Dott.MorenoZolghetti.)
Materiale occorrente:
Imbuto di vetro, beker da 100 mL, bacchetta di vetro, contagocce o pipetta, carta da filtro.
Reattivi:
- Tintura di iodio (in farmacia)
- acqua ossigenata 3,6 % cioè 12 volumi (in farmacia)
- acqua distillata o deionizzata
- acido cloridrico diluito (acido muriatico)
Modo di operare:
A 50 mL di Tintura di iodio si addizionano 5-10 mL di acido cloridrico al 5-10%. Quindi si agita e si versa a gocce il perossido d'idrogeno. Continuando nell'aggiunta si noterà ben presto un netto cambiamento di colore della soluzione di iodio, che passerà da bruno a giallo ambra. Contemporaneamente si vedrà sul fondo un deposito nerastro di iodio. Quando la soluzione sarà abbastanza chiara si potrà interrompere l'aggiunta di acqua ossigenata. Le quantità non sono molto importanti.
Lasciare depositare bene la soluzione, quindi decantare conservando il corpo di fondo costituito dallo iodio.
Risospendere con un po' di acqua distillata e ripetere la decantazione. Quindi filtrare su carta, lavando con altra acqua il precipitato.
Senza seccare il filtrato, asciugarlo per spremitura tra fogli di carta assorbente, senza toglierlo dal filtro. Quindi riporlo in vaso chiuso, ancora leggermente umido. A temperatura ambiente lo iodio sublima facilmente, quindi deve essere tenuto in recipiente ben chiuso.
Imbuto di vetro, beker da 100 mL, bacchetta di vetro, contagocce o pipetta, carta da filtro.
Reattivi:
- Tintura di iodio (in farmacia)
- acqua ossigenata 3,6 % cioè 12 volumi (in farmacia)
- acqua distillata o deionizzata
- acido cloridrico diluito (acido muriatico)
Modo di operare:
A 50 mL di Tintura di iodio si addizionano 5-10 mL di acido cloridrico al 5-10%. Quindi si agita e si versa a gocce il perossido d'idrogeno. Continuando nell'aggiunta si noterà ben presto un netto cambiamento di colore della soluzione di iodio, che passerà da bruno a giallo ambra. Contemporaneamente si vedrà sul fondo un deposito nerastro di iodio. Quando la soluzione sarà abbastanza chiara si potrà interrompere l'aggiunta di acqua ossigenata. Le quantità non sono molto importanti.
Lasciare depositare bene la soluzione, quindi decantare conservando il corpo di fondo costituito dallo iodio.
Risospendere con un po' di acqua distillata e ripetere la decantazione. Quindi filtrare su carta, lavando con altra acqua il precipitato.
Senza seccare il filtrato, asciugarlo per spremitura tra fogli di carta assorbente, senza toglierlo dal filtro. Quindi riporlo in vaso chiuso, ancora leggermente umido. A temperatura ambiente lo iodio sublima facilmente, quindi deve essere tenuto in recipiente ben chiuso.
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***