
E viva le molecole con i nomi interminabili!!
L’etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato è una diidropirimidina e si presenta come un solido di colore bianco-beige che fonde a 203°C e trova raramente impiego nella ricerca medica. L’ho sintetizzato secondo la reazione di Biginelli catalizzata da FeCl3 esaidrato.
ATTENZIONE: Ferro (III) cloruro e acido cloridrico concentrato sono corrosivi e nocivi. La benzaldeide è nociva. L’etanolo è infiammabile.
Reagenti:
-Etile acetoacetato
-Benzaldeide
-Urea
-Etanolo 95% non denaturato
-Acido cloridrico concentrato
-Ferro (III) cloruro esaidrato
Procedura:
In un pallone da 250ml a collo smerigliato (meglio sarebbe da 300ml) ho versato 150ml di etanolo, 9,8ml di etile acetoacetato, 7,8ml di benzaldeide, 7g di urea e 2ml di acido cloridrico concentrato. Il tutto è posto su agitatore fino a completa dissoluzione dell’urea. Dunque, sempre su agitatore, si aggiungono 5,2g di cloruro ferrico esaidrato. La soluzione si colora in rosso-violaceo molto scuro. Quando tutto il ferro cloruro è sciolto, il pallone è equipaggiato con un Allihn a 6 bolle e messo sulla fiamma. La miscela è tenuta a moderato riflusso per 4 ore (meglio un po’ di più che un po’ di meno).
L’acqua di raffreddamento va spesso cambiata poiché si riscalda con facilità. Al termine del riflusso la soluzione sarà leggermente (quasi impercettibilmente) più trasparente. Viene allora lasciata raffreddare a t. ambiente e versata lentamente in una beuta da 1l contenente 300g circa di ghiaccio. Precipita subito l’etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato in un liquido dal colore violaceo e dall’odore di mandorla dovuto alla benzaldeide non reagita. Il colore invece è dovuto al complesso viola che si forma tra Fe3+ e l’etile acetoacetato non reagito.
Quando il ghiaccio si è sciolto il solido viene filtrato su buchner. Lo si asciuga con cura tra fogli di carta assorbente applicando una leggera pressione. Il prodotto umido così ottenuto pesa circa 17,7g. Sarà quasi perfettamente bianco con una leggera sfumatura lilla. Tuttavia se fatto asciugare vira al giallo, poiché evapora l’acetoacetato d’etile e l’Fe3+ dona il suo colore naturale.
Viene fatto ricristallizzare da 150ml circa di etanolo bollente e il prodotto ottenuto viene seccato in forno a 100°C per alcune ore. Si ottengono 8,4g di etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato come aghetti sottilissimi leggermente giallini.
Ingrandendo la foto si nota la lucentezza cristallina:
Osservazioni:
La resa corrisponde al 42% circa della teorica. Questo è dovuto in parte al fatto che, come spiega anche la fonte, le 4 ore di riflusso sarebbero sufficienti per quantità 7 volte minori di reagenti.
Inoltre la ricristallizzazione è stata fatta velocemente, senza far raffreddare l'etanolo sotto la t. ambiente... un po' per fretta, un po' con la speranza di ottenere un prodotto più puro, anche se in quantità minore.
Ecco ora lo schema riassuntivo della reazione:
Nel dettaglio noi abbiamo la benzaldeide che ci giustifica l'anello benzoico in posizione R1 e l'etile acetoacetato che ci giustifica il gruppo etilico in R'. Ecco, infine, la molecola:
![[Immagine: bt2758scheme1.gif]](http://journals.iucr.org/e/issues/2008/09/00/bt2758/bt2758scheme1.gif)
Link utili:
http://www.chemicalbook.com/ChemicalProd...327235.htm
http://scholarsresearchlibrary.com/DPL-v...-59-65.pdf
http://www.trc-canada.com/detail.php?CatNum=M325853
Fonte:
http://www.versuchschemie.de/topic,12659...ns....html
L’etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato è una diidropirimidina e si presenta come un solido di colore bianco-beige che fonde a 203°C e trova raramente impiego nella ricerca medica. L’ho sintetizzato secondo la reazione di Biginelli catalizzata da FeCl3 esaidrato.
ATTENZIONE: Ferro (III) cloruro e acido cloridrico concentrato sono corrosivi e nocivi. La benzaldeide è nociva. L’etanolo è infiammabile.
Reagenti:
-Etile acetoacetato
-Benzaldeide
-Urea
-Etanolo 95% non denaturato
-Acido cloridrico concentrato
-Ferro (III) cloruro esaidrato
Procedura:
In un pallone da 250ml a collo smerigliato (meglio sarebbe da 300ml) ho versato 150ml di etanolo, 9,8ml di etile acetoacetato, 7,8ml di benzaldeide, 7g di urea e 2ml di acido cloridrico concentrato. Il tutto è posto su agitatore fino a completa dissoluzione dell’urea. Dunque, sempre su agitatore, si aggiungono 5,2g di cloruro ferrico esaidrato. La soluzione si colora in rosso-violaceo molto scuro. Quando tutto il ferro cloruro è sciolto, il pallone è equipaggiato con un Allihn a 6 bolle e messo sulla fiamma. La miscela è tenuta a moderato riflusso per 4 ore (meglio un po’ di più che un po’ di meno).
L’acqua di raffreddamento va spesso cambiata poiché si riscalda con facilità. Al termine del riflusso la soluzione sarà leggermente (quasi impercettibilmente) più trasparente. Viene allora lasciata raffreddare a t. ambiente e versata lentamente in una beuta da 1l contenente 300g circa di ghiaccio. Precipita subito l’etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato in un liquido dal colore violaceo e dall’odore di mandorla dovuto alla benzaldeide non reagita. Il colore invece è dovuto al complesso viola che si forma tra Fe3+ e l’etile acetoacetato non reagito.
Quando il ghiaccio si è sciolto il solido viene filtrato su buchner. Lo si asciuga con cura tra fogli di carta assorbente applicando una leggera pressione. Il prodotto umido così ottenuto pesa circa 17,7g. Sarà quasi perfettamente bianco con una leggera sfumatura lilla. Tuttavia se fatto asciugare vira al giallo, poiché evapora l’acetoacetato d’etile e l’Fe3+ dona il suo colore naturale.
Viene fatto ricristallizzare da 150ml circa di etanolo bollente e il prodotto ottenuto viene seccato in forno a 100°C per alcune ore. Si ottengono 8,4g di etile 6-metil-2-osso-4-fenil-1,2,3,4-tetraidropirimidin-5-carbossilato come aghetti sottilissimi leggermente giallini.
Ingrandendo la foto si nota la lucentezza cristallina:
Osservazioni:
La resa corrisponde al 42% circa della teorica. Questo è dovuto in parte al fatto che, come spiega anche la fonte, le 4 ore di riflusso sarebbero sufficienti per quantità 7 volte minori di reagenti.
Inoltre la ricristallizzazione è stata fatta velocemente, senza far raffreddare l'etanolo sotto la t. ambiente... un po' per fretta, un po' con la speranza di ottenere un prodotto più puro, anche se in quantità minore.
Ecco ora lo schema riassuntivo della reazione:
Nel dettaglio noi abbiamo la benzaldeide che ci giustifica l'anello benzoico in posizione R1 e l'etile acetoacetato che ci giustifica il gruppo etilico in R'. Ecco, infine, la molecola:
![[Immagine: bt2758scheme1.gif]](http://journals.iucr.org/e/issues/2008/09/00/bt2758/bt2758scheme1.gif)
Link utili:
http://www.chemicalbook.com/ChemicalProd...327235.htm
http://scholarsresearchlibrary.com/DPL-v...-59-65.pdf
http://www.trc-canada.com/detail.php?CatNum=M325853
Fonte:
http://www.versuchschemie.de/topic,12659...ns....html