
(Questo post è collegato al "Saggio di Cusson per il CS2)
Gli etilxantati alcalini (xantogenati) sono composti derivati dal solfuro di carbonio e di formula generale
R-O-CS-S-Me dove R è un radicale alchilico ed Me un metallo alcalino
Questi composti solforati sono usati industrialmente in grandi quantità come materiale da flottazione in ambito minerario, per separare i solfuri metallici dalla ganga.
Una reazione abbastanza insolita in chimica analitica classica è l'impiego dell'etilxantato di potassio CH3-CH2-CS-SK nell'analisi del rame, vista la sensibilità verso questo metallo; tuttavia di solito non si sfrutta questa reazione per la ricerca del metallo ma si fa l'opposto: si usa un sale di rame per la ricerca del solfuro di carbonio nei gas e negli oli, dato che questa sostanza anche in tracce genera xantato se fatto reagire con idrossido di potassio alcoolico (ved. saggio di Cusson, che ho messo in altra parte).
Per il test del rame ho usato l'etilxantato di potassio, un sale giallo-arancio solubilissimo in acqua, dove facilmente idrolizza emanando uno spiacevole profumo di solfuro di carbonio.
Con una soluzione al 5% di etilxantato ho provato la sensibilità specificamente col rame e successivamente (visto l'esito) anche con altri metalli che mi venivano sottomano. Le soluzioni rameiche sono consistite in diluizioni successive, partendo dall'esigua quantità di 0,1 g/l di CuCl2 e a scalare a decadi di 0,01 - 0,001 g/l. Nell'ultimo caso si capisce che la quantità di rame è veramente piccola per analisi classiche di questo tipo (niente apparecchi con la spina...!).
Si produce subito un precipitato bruno di xantato rameico, che rapidamente passa a giallo per riduzione a rameoso ed eliminazione di Dixantogene; ecco le reazioni:
2 C2H5-O-CS-SK + CuCl2
Cu(C2H5-O-CS-S)2 + 2 KCl
2 Cu(C2H5-O-CS-S)2
2 C2H5-O-CS-SCu + C2H5-O-CS-S-S-CS-O-C2H5 dixantogene
La fotografia si commenta da sola: la provetta a destra contiene lo xantato e quella vicina 1 ppm!! di cloruro di rame (meno della metà in ioni Cu2+), rivelato con un po' di torbidità senza incertezze!
La reazione è assolutamente aspecifica, perchè lo xantato precipita e colora con una miriade di altri metalli (anche se con minore sensibilità); ho sottoposto a questo interessante reagente anche i seguenti, senza fare diluizioni accurate, ma solo per prova:
- Piombo, marrone rossastro
- Stagno, giallastro
- Manganese, rosso scuro
- Cobalto, nero
- Nichel, marrone scuro
- Ferro, nero
- Cadmio, giallo
- Argento, marrone rossastro
- Mercurio, verdastro
Una ulteriore curiosità: lo xantogenato di sodio cellulosa trattato con H2SO4 forma il rayon, oppure un tipo di cellophane... ma è un altro discorso.
Gli etilxantati alcalini (xantogenati) sono composti derivati dal solfuro di carbonio e di formula generale
R-O-CS-S-Me dove R è un radicale alchilico ed Me un metallo alcalino
Questi composti solforati sono usati industrialmente in grandi quantità come materiale da flottazione in ambito minerario, per separare i solfuri metallici dalla ganga.
Una reazione abbastanza insolita in chimica analitica classica è l'impiego dell'etilxantato di potassio CH3-CH2-CS-SK nell'analisi del rame, vista la sensibilità verso questo metallo; tuttavia di solito non si sfrutta questa reazione per la ricerca del metallo ma si fa l'opposto: si usa un sale di rame per la ricerca del solfuro di carbonio nei gas e negli oli, dato che questa sostanza anche in tracce genera xantato se fatto reagire con idrossido di potassio alcoolico (ved. saggio di Cusson, che ho messo in altra parte).
Per il test del rame ho usato l'etilxantato di potassio, un sale giallo-arancio solubilissimo in acqua, dove facilmente idrolizza emanando uno spiacevole profumo di solfuro di carbonio.
Con una soluzione al 5% di etilxantato ho provato la sensibilità specificamente col rame e successivamente (visto l'esito) anche con altri metalli che mi venivano sottomano. Le soluzioni rameiche sono consistite in diluizioni successive, partendo dall'esigua quantità di 0,1 g/l di CuCl2 e a scalare a decadi di 0,01 - 0,001 g/l. Nell'ultimo caso si capisce che la quantità di rame è veramente piccola per analisi classiche di questo tipo (niente apparecchi con la spina...!).
Si produce subito un precipitato bruno di xantato rameico, che rapidamente passa a giallo per riduzione a rameoso ed eliminazione di Dixantogene; ecco le reazioni:
2 C2H5-O-CS-SK + CuCl2

2 Cu(C2H5-O-CS-S)2

La fotografia si commenta da sola: la provetta a destra contiene lo xantato e quella vicina 1 ppm!! di cloruro di rame (meno della metà in ioni Cu2+), rivelato con un po' di torbidità senza incertezze!
La reazione è assolutamente aspecifica, perchè lo xantato precipita e colora con una miriade di altri metalli (anche se con minore sensibilità); ho sottoposto a questo interessante reagente anche i seguenti, senza fare diluizioni accurate, ma solo per prova:
- Piombo, marrone rossastro
- Stagno, giallastro
- Manganese, rosso scuro
- Cobalto, nero
- Nichel, marrone scuro
- Ferro, nero
- Cadmio, giallo
- Argento, marrone rossastro
- Mercurio, verdastro
Una ulteriore curiosità: lo xantogenato di sodio cellulosa trattato con H2SO4 forma il rayon, oppure un tipo di cellophane... ma è un altro discorso.