Ferrocianuro d'ammonio

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Mario

2016-05-27 21:08

La domanda sorge spontanea. Che scopo ha preparare questo sale?

Dopotutto non ha particolari caratteristiche. Niente che lo renda degno di interesse. Ha l'aspetto di cristallli gialli piuttosto instabili se non perfettamente secchi. All'aria umida tende ad assumere una colorazione verdastra a causa di fenomeni ossidativi.

Il motivo è duplice. Vedremo tra poco che la sua sintesi passa attraverso l'ottenimento dell'acido ferrocianidrico, un'acido dalle insolite proprietà chimiche e fisiche. Vale la pena di osservare dal vivo tale composto e testare l'acidità delle sue soluzioni.

E poi, ma questo lo faremo in un prossimo post, lo utilizzeremo come reagente per un'analisi qualitativa.

Preparazione:

4,2 g di potassio ferrocianuro triidrato sono sciolti in 35 ml di acqua. Sotto agitazione si aggiungono 10 ml di HCl 37%. La soluzione diventa verde chiaro e torbida. Si aggiungono pochi ml di acqua per ridisciogliere il KCl che si è formato. Si ottiene una soluzione di colore verde chiaro.

K4Fe(CN)6 +HCl_.jpg
K4Fe(CN)6 +HCl_.jpg

Si lascia raffreddare in frigo a pochi °C. Si aggiungono 5 ml di etere etilico agitando. Si ha separazione dell’eterato in seno al liquido sotto forma di una voluminosa massa incolore.

H4Fe(CN)6+etere._.jpg
H4Fe(CN)6+etere._.jpg

Si lascia in frigo per alcune ore (sempre a temperature prossime a 0 °C) e poi si filtra su setto filtrante in vetro, lavando con acido cloridrico freddo diluito e saturato con etere etilico. Si ottiene una massa cristallina verdognola.

H4Fe(CN)6 1 crist._.jpg
H4Fe(CN)6 1 crist._.jpg

che viene ripresa con 5 ml di etanolo assoluto (si scioglie quasi tutto) e dopo aver decantato il liquido limpido questi è fatto evaporare sotto vuoto a circa 40 °C. Si scalda a temperatura un poco più alta, sempre sotto vuoto, per scacciare ogni traccia del solvente organico (si badi a non superare gli 80 °C). Rimane un residuo sotto forma di incrostazioni bianche, l'acido ferrocianidrico:

H4Fe(CN)6 crist._.jpg
H4Fe(CN)6 crist._.jpg

L’acido ferrocianidrico così ottenuto si scioglie facilmente in acqua conferendole una notevole acidità. Una punta di spatola sciolta in pochi ml di acqua ha un pH di circa 1.

Per trasformarlo nel corrispondente sale di ammonio lo si scioglie in pochi ml di acqua e lo si neutralizza con NH4OH  diluito fino a netto odore di ammoniaca.

Si pone il liquido di colore giallo ad evaporare su piastra a 50 °C. Quando il tutto è quasi evaporato si versa la massa semisolida su un filtro di carta. Nella zona centrale rimarranno i cristalli di ferrocianuro di ammonio che verranno raccolti e seccati in stufa a 40 °C.

ammonio ferrocianuro crist._.jpg
ammonio ferrocianuro crist._.jpg

saluti

Mario

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ClaudioG.

2016-05-28 06:55

Molto carino :-)

Due domande:

Non ci sono rischi particolari nella sintesi?

Si potrebbe conservare direttamente l'acido ferrocianidrico?

Grazie,

Claudio.

Mario

2016-05-28 07:18

Non ci sono rischi ma bisogna attenersi a quanto ho riportato. Mi riferisco in particolare alle temperature. Già intorno ai 90 °C l'acido ferrocianidrico inizia a decomporsi liberando HCN e CO. L'acido si conserva ma bisogna evitare la presenza di acqua,ossigeno e luce solare. In pratica in fiala sigillata sotto N2.

Saluti Mario

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fosgene

2016-05-29 19:31

Interessante.

Il colore verdino della soluzione di ferrocianuro di potassio acidificata da cosa é dovuto?

Per "eterato" si intende l'acido ferrocianidrico legato chimicamente all' etere? Oppure é semplicemente acido impregnato (fisicamente) di etere?

Mario

2016-05-29 19:58

Sì deve essere formato del blù di Prussia, probabilmente a causa delle impurità presenti. E dal blu + giallo della soluzione si ha il verde osservato.

Si. Come è noto gli eteri formano con una certa facilità i cosiddetti sali di ossonio in presenza di acidi forti e il ferrocianidrico lo è. 

Salui

Mario

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