Film: Broderskab (Brotherhood -Fratellanza)

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Dott.MorenoZolghetti

2011-09-17 10:27

Opera prima di Nicola Donato, regista danese di origine italiana, Broderskab è stato vincitore del Festival del Film di Roma nel 2009.

Il cinema danese non offre molti prodotti di qualità, salvo qualche gradita eccezione.

Tratta di un gruppo di neonazisti danesi, dediti ai pestaggi e alla costruzione mentale e sociale di un'idelogia fetida e fradicia, che si scopre malata di quel morbo tanto vituperato nei loro discorsi da alcolizzati: due di loro, proprio quelli considerati come i migliori del gruppo, sono "froci". Al di là dei risvolti moralistici, anche fin troppo facili, il film ha il pregio di ricordare a tutti l'evangelica "trave nel tuo occhio". Il gruppo di nazi è scontatamente inutile dal punto di vista sociale, solo intento ad aggredire gente differente dal proprio stereotipo, accanito sempre e comunque contro il "diverso" (ignorando il fatto che tutti siamo diversi...persino i gemelli omozigoti). Il gruppo è alla ricerca di un passatempo quotidiano, oltre a quello della birra. Lo studio del "Mein Kampf" pare fornire tutte le risposte e per il tramite di un ideologo barbuto (che manca mai!) il gruppo si lega con un contratto massonico a perseguire la purezza della razza bianca. Anche se l'argomento è un po' ritrito, bisogna assolutamente tenere in mente che l'orrore del nazionalsocialismo non è mai stato sepolto. Anzi, che ancora cammina sulla terra, seminando, ora come allora, odio e dolore. Quello che andrebbe visto nel film non è tanto il filo sottile dell'omosessualità, filo che lega i due protagonisti, ma il grosso canapo che tiene legate la violenza e la crudeltà dell'uomo. La negazione della libertà soggettiva, l'indottrinamento neonazista, l'istinto bestiale di cagionare dolore nel prossimo, la gelosia verso chi è felice, sono tutte innegabili conseguenze dell'indifferenza e dell'ipocrisia, dell'assenza di amore verso se stessi e verso gli altri. Il finale dimostra come la violenza sia mortale indiscriminatamente, senza possibilità di esenzioni.

Un film tanto per non dire: "non lo sapevo"...tragica risposta echeggiata più volte (troppe!) nelle aule del tribunale di Norimberga.

Durata: 96 min

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