2012-06-13, 18:21
Altro successo cinematografico degli anni Cinquanta, "La guerra dei mondi" nasce dal racconto avvenieristico e celeberrimo di H. G. Wells. Prodotto da George Pal e diretto da Byron Haskin, questo thriller fantascientifico in technicolor ha segnato in modo indelebile la storia della cinematografia. Nel 1980 la Paramount Pictures lo ha restaurato e riprodotto su DVD per la gioia di molti nostaligici del genere.
In effetti è un piccolo capolavoro ( vincitore del Premio Oscar per i migliori effetti speciali) del 1952 ha alcune caratteristiche che lo rendono raro, se non unico. L'inizio è un richiamo alla grandi guerre che l'umanità ha posto in essere per la sete di potere, la chiosa è un ringraziamento al Creatore per la sua lungimiranza. Qui c'è una contraddizione insuperata: il Creatore ha creato anche i marziani? E li ha creati cattivi? Questo dilemma il film non lo risolve, ma si limita a utilizzare la divinità come mezzo per ottenere la salvezza dall'attacco alieno. Non a caso la gente si rifugia in una chiesa, non a caso il popolo intona canti religiosi. E' questo un modo di vedere molto curioso al giono d'oggi, dove a qualunque proplema si pensa di porre rimedio mediante il denaro.
Nella pellicola "Quando i mondi si scontrano", un mecenate molto facoltoso pensa di comprare la salvezza, ma l'epilogo sarà differente da quello sperato. Lì vince l'ideale di onestà e la gustizia trionfa sull'iniquo.
Ne "La guerra dei mondi" invece tutto appare perduto e regna una terrificante rassegnazione. Chi pensava di poter comunicare con i marziani (un prete appunto...) ne viene ucciso (ma non si vede la scena! per pudore credo...) senza indugio. I visitatori non sono dialoganti, sono assassini, esseri totalmente negativi. Sono anche brutti, il che non guasta. Se vi capita, guardatelo. Nulla a che vedere con il rifacimento moderno, vuoto di sentimento e di innovazione.
Titolo originale: The war oh the worlds
Durata: 82 minuti
In effetti è un piccolo capolavoro ( vincitore del Premio Oscar per i migliori effetti speciali) del 1952 ha alcune caratteristiche che lo rendono raro, se non unico. L'inizio è un richiamo alla grandi guerre che l'umanità ha posto in essere per la sete di potere, la chiosa è un ringraziamento al Creatore per la sua lungimiranza. Qui c'è una contraddizione insuperata: il Creatore ha creato anche i marziani? E li ha creati cattivi? Questo dilemma il film non lo risolve, ma si limita a utilizzare la divinità come mezzo per ottenere la salvezza dall'attacco alieno. Non a caso la gente si rifugia in una chiesa, non a caso il popolo intona canti religiosi. E' questo un modo di vedere molto curioso al giono d'oggi, dove a qualunque proplema si pensa di porre rimedio mediante il denaro.
Nella pellicola "Quando i mondi si scontrano", un mecenate molto facoltoso pensa di comprare la salvezza, ma l'epilogo sarà differente da quello sperato. Lì vince l'ideale di onestà e la gustizia trionfa sull'iniquo.
Ne "La guerra dei mondi" invece tutto appare perduto e regna una terrificante rassegnazione. Chi pensava di poter comunicare con i marziani (un prete appunto...) ne viene ucciso (ma non si vede la scena! per pudore credo...) senza indugio. I visitatori non sono dialoganti, sono assassini, esseri totalmente negativi. Sono anche brutti, il che non guasta. Se vi capita, guardatelo. Nulla a che vedere con il rifacimento moderno, vuoto di sentimento e di innovazione.
Titolo originale: The war oh the worlds
Durata: 82 minuti
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***