Foto di composti "esotici"

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Max Fritz

2011-02-21 17:28

A volte capita di preparare composti poco conosciuti, anche semplici sali che non hanno un grande interesse scientifico. Sarebbe un po' pedante in questi casi aprire post specifici su ognuno di questi, magari mettendoci anche la sintesi che a volte si riduce ad una banale salificazione. Per ovviare a questo problema e permettere a tutti di condividere comunque foto e materiale scientifico interessante sul forum, ho deciso di aprire questa discussione.

Preciso che potranno essere postate sintesi SE E SOLO SE sono corredate anche da foto e sono relativamente semplici. Se sono complesse, o se c'è molto da dire a riguardo, aprite pure un thread nella sezione apposita.

I composti proposti qui potranno essere sia organici che inorganici.

Mi rendo conto che la discussione potrà essere molto critica da gestire, perciò vi chiedo di fare la massima attenzione al non creare OT inutili che verrebbero tempestivamente cancellati.

Oltre alle foto, ovviamente, sono ben accetti commenti e dibattiti relativi alle molecole proposte.

Parto io con il proporvi un sale di cui si era già parlato (anche se non ricordo dove) e che ho sintetizzato più per diletto e per curiosità, che per altro; si tratta del "malato di calcio" asd, proprio così, sale di calcio dell'acido malico. Il nome era fin troppo provocatorio, non ho resistito a sintetizzarlo!! :-P

Ovviamente è bastata una salificazione tra Ca(OH)2 e CH2CH(OH)(COOH)2 in acqua. Il sale è discretamente solubile, ma si riesce a farlo precipitare facilmente per raffreddamento.

Malato di calcio.JPG
Malato di calcio.JPG

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Beefcotto87

2011-02-21 17:32

Io lo vedo giallastro, possibile?

Max Fritz

2011-02-21 17:33

Io lo vedo bello bianco... dove c'è un po' d'ombra leggermente leggermente giallino. Comunque, nella realtà è bianco (non quanto TiO2, ma non si può dire sia giallino) ;-)

Dott.MorenoZolghetti

2011-02-21 19:10

Se quello è "malato"...tu come sei? asd

Complimenti per la curiosa sintesi...non avrei mai scommesso sulla sua solubilità...invece... *clap clap*

al-ham-bic

2011-02-21 20:42

*clap clap* Ottima questa idea: una bella foto e due parole di presentazione su qualcosa di particolare fatto "per sfizio".

(E' sottinteso che la sostanza deve essere "preparata", non comprata, mi pare ovvio).

Poichè il limite dell'esotismo è molto opinabile e soggettivo, forse qui ci sarà da discutere... "- quello non è per niente esotico, il mio è più esotico del tuo... ecc. :-/ )

Lasciamo Max giudice e arbitro assoluto.

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Max Fritz

2011-02-21 21:04

Comunque sul quanto siano particolari certe sostanze non sindacherò molto, mi interessa più che altro che non ne compaia una che diventa il tema della discussione e che avrebbe più senso a sè stante. Ma anche se fosse, basta splittare ;-)

ale93

2011-02-26 14:31

In effetti dalla foto sembra un po' verdino...forse è fluorescente!

ale93

2011-03-12 12:07

Ecco a voi un composto che a me piace molto!

DSC01454 copia.JPG
DSC01454 copia.JPG

Si tratta di 0,19g di gallato di ferro(III), può essere ottenuto tramite la reazione di un gallotannino(tannini derivati dall'acido gallico) con un qualsiasi sale ferroso, ed evaporando la soluzione fino a secchezza.

Nel mio caso la reazione è stata tra acido tannico e solfato ferroso, nel rapporto stechiometrico 4:1.

La soluzione così preparata è stata lasciata riposare per una notte e poi evaporata a secchezza.

Appena preparata la soluzione ha un colore verdino, limpida, ma se 5ml di questa soluzione vengono diluiti in 100ml di acqua il Fe(II) si ossida a Fe(III) e impartisce alla soluzione un colore viola intenso, formando il gallato di ferro(III), detto anche inchiostro gallo-ferrico, o nero di galla, dato che in passato veniva preparato per infusione delle noci di galla, che contengono molti gallotannini, e successiva reazione con sali ferrosi.

DSC01456.JPG
DSC01456.JPG
DSC01457.JPG
DSC01457.JPG

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Max Fritz

2011-03-12 12:09

Molto molto interessante, bravo ale ;-)

Solo una cosa: siamo sicuri che evaporando a secchezza il composto non si deteriori?

ale93

2011-03-12 12:10

Max Fritz ha scritto:

Molto molto interessante, bravo ale ;-)

Solo una cosa: siamo sicuri che evaporando a secchezza il composto non si deteriori?

Grazie!

Sono stato molto attento a garantire un'evaporazione lenta, senza sovrariscaldare!

Ho poi "testato" il composto finale sciogliendolo in alcuni ml di acqua e dal colore della soluzione sembra proprio lui!

NaClO3

2011-03-12 12:13

Bravo Ale, hai fatto tutto ciò che un produttore di vino non vorrebbe mai per il suo prodotto!

In pratica hai realizzato la "casse ferrica", più precisamente la casse ferrica blu "".

Osctia!!

al-ham-bic

2011-03-12 13:20

Molto bene!

Avevo in programma per altri motivi (lo farò più avanti) di preparare proprio l'inchiostro ferrotannico come si faceva in passato, prima dell'avvento dei colori sintetici.

Più che gallato, è tannato di ferro se hai usato il tannico.

(OT) Il bello sarebbe riuscire a tirar fuori il monomero (gallico) da questa specie di polimero zuccherino che è il tannico, ma sembra impossibile.

ale93

2011-03-12 13:34

Grazie! Se ho ben capito vorresti estrarre l'acido gallico dal tannico? Secondo il Salomone si ottiene per idrolisi acida, io ci ho provato, ma senza risultati :-/

al-ham-bic

2011-03-12 13:44

Il vecchio prof. Salomone (che si merita in ogni caso un bel *Hail* ) è come le leggi italiane: non si possono leggere, bisogna sempre "interpretarle"... *Fischietta* Lui fa sempre le cose facili; ho guardato un po' in giro e ho concluso che estrarre il gallico dal tannico è solo una bella speranza. In teoria invece è tutto semplice, come il solito. END OT, altrimenti inquiniamo i composti esotici.

al-ham-bic

2011-03-14 20:34

Ecco un altro sale un po' strano, che non serve a niente se non a vederlo una volta; fa il paio con il malato di calcio di Max ed è il malato di rame.

Ho lasciato evaporare lentamente una soluzione satura (il sale è molto solubile e non igroscopico) fino alla solidificazione totale in forma di bei cristallini aghiformi azzurri tutti intrecciati.

Il liquido solidificato circostante forma come una lacca vetrosa dura, come fosse una vernice indurita; sarà dura staccare il tutto dal vetrino, probilmente mi tocca rovinare i cristalli.

rame malato_1.JPG
rame malato_1.JPG
rame malato.jpg
rame malato.jpg
rame malato_2.JPG
rame malato_2.JPG

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ale93

2011-03-14 20:35

Bellissimi cristalli! Bravo *clap clap*

**R@dIo@TtIvO**

2011-03-15 13:46

Belli davvero, io di sicuro non riuscirei a non rompere il vetrino azz!

marco the chemistry

2011-08-30 12:35

Oggi son riuscito a far cristallizzare, grazie al sole che spacca le pietre di oggi, lo ioduro di nickel. Il sale si presenta esaidrato e come cristallini aghiformi verdi scuro molto deliquescenti.

http://imageshack.us/photo/my-images/15/dscf7690e.jpg/

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**R@dIo@TtIvO**

2011-08-30 12:59

Bellissimi! mi piacciono molto! :-)

AgNO3

2011-09-02 10:46

Della seria "sali esotici" ecco una piccola quantità di dicloroisocianurato di rame (II) dal bellissimo viola fucsia ,colore insolito per un sale di rame. Preparato dal doppio scambio tra dicloroisocianurato di sodio e solfato di rame (II). E' insolubile in acqua.

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**R@dIo@TtIvO**

2011-09-02 11:28

bello bello bravo a breve lo faremo in molti asd ma comunque potevi aspettare che si asciugasse e fosse in polvere fina asd

Max Fritz

2011-09-02 12:13

Dai su, basta con gli OT ;-) Cancello.

marco the chemistry

2011-11-06 16:28

Oggi ho finito di far cristallizzare il lattato rameico, speravo si formassero dei bei cristalli, ma invece... Ecco comunque le foto:

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quimico

2011-11-06 16:32

Ricristallizzarlo? Comunque ha un bell'aspetto... Mi dispiace non siano venuti cristalli belli come magari volevi asd Puzza di yogurth? Ma dai lo yogurth a meno che non è rancido non puzza... ahahahahah

marco the chemistry

2011-11-06 16:34

Non so da cosa ricristallizzarlo.... dall'acqua fa quelle schifezzine qui (3 mesi di cristallizzazione...asd) Sa di yougutr questo coso, non di yogurt rancido....quello è più il butirrico asd

quimico

2011-11-06 16:36

Il lattato di rame lo usano come legante alcuni miei amici che fanno tesi in Chimica Inorganica, da essi preparano complessi di metalli di transizione. Non so da cosa potresti ricristallizzare... Magari etanolo... ma non saprei.

marco the chemistry

2011-11-06 16:39

Ma sì fa niente, per ora me lo tengo così! Quei pochi e piccoli cristallini che si son formati sembrano tabulari (tipo quelli dello ftalico), quindi una ricristallizzazione non servirebbe a molto..... Qualcuno sa se questo sale è idrato o no?

quimico

2011-11-06 16:46

Penso di sì... dubito sia anidro.

al-ham-bic

2011-11-06 17:27

Anch'io avrei detto, invece non ha mol. di acqua di crist.

Ma dovrebbe essere inodoro se è ben secco.

quimico

2011-11-06 17:29

Ah ok... Ora so qualcosa di nuovo asd Se sa di yogurth allora non è secco? Capisco...

al-ham-bic

2011-11-06 17:37

quimico ha scritto:

...se sa di yogurth allora non è secco? Capisco...

Non sembrerebbe anche a te?

Non ho mai fatto il lattato di rame, ma il mio è un discorso generico; di solito i sali anidri non riportano mai l'odore dell'acido di partenza (a meno che non ne sia rimasta traccia nell'umido... o che ci sia idrolisi in qualche modo).

marco the chemistry

2011-11-06 18:06

Il mio infatti non è secchissimo e, magari si è un poco idrolizzato! Comunque penso che la quantità di acido sia minima, dato che l'odore dell'acido lattico si sente anche a bassissime concentrazioni.. Grazie al per l'informazione sull'idratazione!

quimico

2011-11-06 18:59

al-ham-bic ha scritto:

Non sembrerebbe anche a te?

Non ho mai fatto il lattato di rame, ma il mio è un discorso generico; di solito i sali anidri non riportano mai l'odore dell'acido di partenza (a meno che non ne sia rimasta traccia nell'umido... o che ci sia idrolisi in qualche modo).

Concordo. Se è anidro NON sa dell'acido di partenza *Fischietta*

Ho visto spesso da amici, come detto, il sale di rame, non ricordo se rame(I) o rame(II), dell'acido L-lattico ma non l'ho mai annusato.

Se mai ti capiterà fallo così sentiamo un'altra "campana"...

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-07 15:13

Piano, piano con la fantasia. Prima racconta come lo hai ottenuto, poi vediamo se è quello che credi, il dopo si vedrà!

Si fa presto a dire "lattato"...

marco the chemistry

2011-11-07 17:04

Beh dottore lo ho ottenuto per semplice salificazione, a freddo, di acido lattico con del carbonato basico di rame in leggero eccesso. Tutto in soluzione acquosaa ovviamente

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-07 20:22

Acido lattico? com'è il tuo acido lattico?

marco the chemistry

2011-11-07 20:28

Acido L lattico, un liquido giallino che sa ha un odore simile allo yogurt. è un po' vecchiotto, ma non penso influisca..

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-07 22:08

Immaginavo...

Non voglio spaventare nessuno, ma l'acido lattico è un solido.

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Alle94

2011-11-07 22:12

Infatti di solito lo vendono in soluzione all'80% giusto?

NaClO3

2011-11-07 22:19

Un solido, s'è sotto i 18°C circa, no?

Io lo versavo tranquillamente da fustini da 15kg, in fabbrica!

Era puro, era per preparazioni alimentari, raffinato ma di origine naturale.

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-07 22:20

Alle94 ha scritto:

Infatti di solito lo vendono in soluzione all'80% giusto?

Eh, ma quello è acido "poli"lattico, quando non è lattato dell'acido lattico. E più è giallo e più è estere!

Max Fritz

2011-12-29 18:58

Vi presento una delle sostanze dall'aspetto più bizzarro che abbia mai visto: il Cu(salen), complesso tra il ligando H2salen e il rame (II), preparato unendo ad ebollizione due soluzioni, una di rame (II) acetato monoidrato, l'altra del ligando, e lasciando reagire a riflusso per cinque minuti. Il tutto viene raffreddato, il prodotto filtrato e sciacquato con acqua distillata e poi con un po' di etanolo freddo. Lo si fa asciugare all'aria; a 1,3g di H2salen e 1,3g di Cu(OAc)2 ho ottenuto 1,5g di complesso.

Faccio notare come lo stesso colore, in assenza di quel luccichio, sarebbe sembrato obsoleto.

Cu(salen) - 1.JPG
Cu(salen) - 1.JPG
Cu(salen) - 2.JPG
Cu(salen) - 2.JPG
Cu(salen) - 3.JPG
Cu(salen) - 3.JPG

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quimico

2011-12-29 19:06

Ma ma ma che forma hanno i cristalli? Sono cristalli? Il colore è particolare... Ha riflessi metallici? Sarebbe bello far altri complessi con questo ligando... Peccato quello di Co(II) sia sensibilissimo all'aria. Però quello di Co(III) è stabile e viene usato per alcune sintesi... Ma non ricordo la sintesi.

**R@dIo@TtIvO**

2011-12-29 20:09

Bellissimi sembrano vermiciattoli asd

marco the chemistry

2011-12-29 20:20

Molto belli! Molto particolare come colore!

marco the chemistry

2011-12-30 19:37

Ecco dei bei cristallini di CuBr2! Li ho ottenuti trattandro del carbonato basico di rame verde sospeso in acqua con HBr generato dall'azione di H2SO4 98% su KBr solido. Ho successivamente concentrato la soluzione acquosa fino a saturarla a freddo, poi son ricorso all'arcinoto metodo del sacchetto da vuoto e della soda caustica... Questa è la prima porzione di cristalli (mancano ancora 40 ml circa di soluzione da evaporare). Il colore è un po' insolito per il rame (II). P.S. qualcuno può chiarirmi l'idratazione di tale sale? Non riesco a trovare nulla a riguardo..

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Max Fritz

2011-12-30 20:44

C'è poco da fare, il Cu resta il più quotato! ;-) Il Sidgwick, sul CuBr2, dice quanto segue: This consists of black crystals, very soluble in water. It forms an olivegreen tetrahydrate (transition point 18°), but no other hydrates.

marco the chemistry

2011-12-30 20:59

quindi il mio sarebbe anidro dato che l'ho fatto essiccare per bene su un calorifero! Grazie Max! A me il Cu piace molto, perchè i suoi sali sono facili da reperire e hanno sempre dei bellissimi colori!

Dott.MorenoZolghetti

2011-12-31 09:23

Il vanadio è il massimo in fatto di colori, non certo il rame.

Il rame è banale e di scarso interesse, gli unici a interessarsene davvero sono gli zingari. asd

marco the chemistry

2011-12-31 11:49

asd asd Il vanadio ha però la brutta abitudine di avere tanti composti che idrolizzano in acqua, fanno eccezione i sali di vanadile e i vanadati... Comunque dott concordo pienamente con te!

Max Fritz

2012-01-15 19:57

Complessi tra etilendiammina e nichel (II) cloruro esaidrato: Mantenendo una configurazione ottaedrica, il nichel forma due complessi principali con l'etilendiammina (analoghi a quelli con ammoniaca), facilmente sintetizzabili. Il primo è Ni(en)2Cl2 (en = etilendiammina), detto diclorobis(etilendiammino)nichel (II); l'altro è Ni(en)3Cl2, detto tris(etilendiammino)nichel (II) cloruro. Il setup iniziale per la loro sintesi è identico: si parte da una soluzione acquosa concentrata di nichel (II) cloruro esaidrato e vi si aggiunge, goccia a goccia e tenendo in bagno a ghiaccio, dell'etilendiammina. Quando il rapporto molare tra cloruro e ammina è di 1:2 si è formato tutto il primo complesso, di colore blu. Proseguendo con l'aggiunta, la soluzione vira al viola, per la formazione del secondo complesso (rapporto molare 1:3 ovviamente). Quest'ultimo è facile da isolare, poichè precipita dalla soluzione acquosa per raffreddamento e può essere del tutto separato aggiungendo etanolo 95°. Lo si filtra e lo si sciacqua con etanolo e poi con acetone. Il primo complesso, invece, è parecchio solubile in acqua e assolutamente indifferente all'aggiunta di etanolo o acetone. La sua soluzione va perciò ridotta fino a secchezza in un recipiente largo e basso posto su un bagnomaria (un piatto in porcellana va benissimo). Evitare di surriscaldare verso la fine, piuttosto lasciare che le ultime molecole di acqua residue evaporino durante il raffreddamento. Eccoli entrambi in foto, nell'ordine sopra usato, seguiti dalle loro soluzioni acquose:

NiCl2 - etilendiammina complexes - 2.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 2.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 3.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 3.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 4.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 4.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 5.JPG
NiCl2 - etilendiammina complexes - 5.JPG
Il colore di entrambi sembra essere lievemente influenzato dalla sorgente luminosa: alla luce artificiale (lampada a fluorescenza) il complesso blu assume una leggera colorazione viola scuro, mentre quello lilla diviene rosato (alla luce del sole, invece, i due colori sono un blu-azzurro e un lilla-viola). Concludo con le immagini delle molecole (fondamentali per capire di che cosa si tratta):

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Beefcotto87

2012-01-15 20:07

I colori nelle foto a destra sono migliori per me! Più accesi di certo... Magnifici!

AgNO3

2012-01-20 18:13

Questo composto è il 2-nitrofenolato di sodio.

Sintetizzato da o-nitrofenolo ed idrossido di sodio.

Il composto è solubile in acqua,si presenta sottoforma di minuscoli cristallini rossi,bellissimi.

Il composto è nocivo ed irritante,ha impiego come regolatore della crescita delle piante.

http://imageshack.us/photo/my-images/707/82856133.jpg/

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marco the chemistry

2012-01-20 18:14

Eh beh, molto bello!

NaClO3

2012-01-20 18:22

E' un fitormone?

AgNO3

2012-01-20 18:31

no,esso è principalmente un fertilizzante ,ma concorre allo sviluppo della pianta,incrementanto l'assorbimento al livello della radice,così ho letto.

ale93

2012-02-05 12:05

Ecco una semplice sintesi che porta ad un composto abbastanza interessante, il decavanadato d'ammonio!

Per prepararlo ho messo 1g di vanadato d'ammonio in 30ml di acqua, e ho scaldato leggermente per aiutare la dissoluzione.

Ho poi aggiunto 1,5ml di acido acetico al 50% in acqua e la soluzione ha assunto una colorazione arancione.

Per raccogliere il composto ho aggiunto 50ml di EtOH caldo e ho posto in bagno di ghiaccio per 15min, ho poi filtrato su buchner, lavato con etanolo e lasciato asciugare

A sinistra la soluzione in acqua, a destra i 0,5g di prodotto finale!

DSC02725 copia.JPG
DSC02725 copia.JPG
DSC02727 copia.JPG
DSC02727 copia.JPG

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quimico

2012-02-05 12:51

È interessante notare che le similirità tra i sistemi vanadato e cromato cessano con la comparsa dei decavanadati che non hanno controparti nella chimica del cromato. Il più piccolo ione cromo(VI) è in apparenza limitato alla coordinazione tetraedrica con l'ossigeno, mentre il vanadio(V) no.

Dalle soluzioni arancione brillante, acide si ottengono i decavanadati arancioni, cristallini come il Na6V10O28·18H2O: l'anione

[V10O28]6– è costituito da 10 ottaedri VO6. Gli spettri 51V- e 17-NMR mostrano che questo anione è presente in soluzione, e può essere isolato con una varietà di controcationi ‒ anzi esso si ritrova in natura in almeno tre minerali. Anche altri composti come il (PyH)4[V10O28H2] può essere cristallizzato in cui gli atomi di ossigeno esterni del polianione sono protonati, mentre scaldando a riflusso il sale di tetra-n-butilammonio del decavanadato in acetonitile è stato mostrato condurre al composti di inclusione rosso scuro [(n-C4H9N)]4[MeCN⊂(V12O32)4–] in cui la molecola di MeCN giace all'interno del polianione ora a forma di cesto.

A causa delle potenziali applicazioni in catalisi e nel fornire modelli convenienti per sistemi biologici (per esempio, le somiglianze chimiche di VOn+ e Fen+ possono essere sfruttate per studiare le proteine di immagazzinamento del ferro e le proteine di trasporto), è stata finora sviluppata una chimica più diversa per i polivanadati ridotti che esibiscono un vasto range di rapporti da VV a VIV. All'estremo ridotto di questo range, il riscaldamento prolungato (4 giorni a 200 °C) di NH4VO3 e di EtC(CH2OH)3

produce dei cristalli neri del composto di VIV (NH4)4[V10O16{EtC(CH2O)3}4]·4H2O; in tale anione venti degli atomi di ossigeno nel cluster V10O28 sono forniti dai gruppi alcossi a ponte. Gli stessi ricercatori hanno usato anche queste tecnica idrotermica per preparare una altro decavanadato(IV) che contiene doppie eliche chirali, interpenetranti di unità di vanadio fosfato.

ale93

2012-06-01 13:08

Eccomi con la preparazione di un bel complesso: l'acetilacetonato di nichel(II)

Per la preparazione ho dapprima fatto reagire una soluzione di 0,8g di NaOH in 7ml di acqua con 2ml di acetilacetone.

Al termine dell'aggiunta dell'acetilacetone ho scaldato fino a ebollizione per eliminare le particelle indisciolte.

Ho poi fatto reagire la soluzione così ottenuta con una soluzione di 2,3g di NiCl2 in 15ml di acqua.

Il complesso è così precipitato come un solido azzurrino, che ho raccolto, lavato con acqua e ricristallizzato da circa 25ml di etanolo 95%

La resa è stata di 1,5g, ecco il prodotto finale:

IMG_0506 copia.JPG
IMG_0506 copia.JPG

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NaClO3

2012-06-01 14:40

E' davvero bellissimo, un colore spettacolare.

**R@dIo@TtIvO**

2012-06-01 16:45

se non è esotico questo... bellissimo mi ricorda il colore cristallino del mare di Porto Palo (sicilia) :-D

quimico

2012-06-01 17:38

Interessante composto. A me affascina da sempre il Nichelio...

marco the chemistry

2012-06-22 11:47

Vi metto la foto di un sale sintetizzato ieri: K2PtCl4

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al-ham-bic

2012-06-22 11:52

Bella quella montagna di euro... *Fischietta* da starci tre giorni in vacanza a Rosolina Mare...

marco the chemistry

2012-06-22 11:58

Ehh ma non ho ancora finito! asd c'è ancora un pochino di platino da far fuori... => Sale di Magnus (o almeno ci provo..asd) C'è da dire che il colore alla luce del sole è molto più bello, è proprioun rosso acceso, molto simile a quello dell'o-nitrofenossido di sodio sintetizzato da Ag!

marco the chemistry

2012-07-14 09:32

Eccomi con una altro composto "esotico"! tetratiomolibdato di ammonio:

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Max Fritz

2012-07-14 09:41

Interessante, ma mi permetto di dubitare che si tratti del tetratiomolibdato: il tetratiomolibdato dovrebbe essere rosso intenso, niente affatto marrone o nero. L'hai preparato da molibdato d'ammonio in ammoniaca acquosa e H2S? Come hai prodotto il gas? L'hai lavato in qualche modo? Forse sbaglio io eh ;-) (http://www.lambdasyn.org/synfiles/ammoniumtetrathiomolybdat.htm)

marco the chemistry

2012-07-14 09:43

Ma è la foto orrenda... Ho seguito la procedura del Brauer H2s l'ho prodotto da FeS con H2SO4 e l'ho lavato in acqua (con la Woulf)

Max Fritz

2012-07-14 09:45

Ho corretto il mex sopra e ho aggiunto un link, per farti capire da dove sorgono i miei dubbi ;-)

marco the chemistry

2012-07-14 09:45

Poi quando l'ho filtrato era di una tinta rossa più accesa (tipo il tiocianato ferrico), essiccandosi all'aria è diventato più rosso cupo1


Max non vedo nessuna fotoe il mio tedesco è scarsissimo..asd
niente risolto...asd Appena filtrato, il sale appariva proprio come quello della foto dei tedeschi! Non mi resta che 1) provare prima a vederlo alla luce solare diretta (magari con le nuvole esce sto schifo) 2) rifare la sintesi... Secondo te è del ferro che è scappato al lavaggio?

Max Fritz

2012-08-14 14:28

Mi accorgo ora che non ho risposto alle ultime domande di marco, ma purtroppo non conosco la risposta


HPIM5490.JPG
HPIM5490.JPG
Non sarà il più esotico dei sali in questa sezione, ma mi pare che sul forum ancora non ci fossero sue foto, e così ho pensato che fosse il caso di postarne una: si tratta del famosissimo tartaro emetico (o tartrato emetico, più correttamente chiamato tartrato di antimonile e potassio triidrato). Non mi dilungo sulle sue proprietà, perchè sono note quasi a tutti e in ogni caso si trovano con molta facilità sulla rete. L'ho ottenuto per reazione di Sb2O3 con il cremor tartaro (tartrato acido di potassio), scaldando ad ebollizione. Se si parte dall'ossido commerciale, come nel mio caso, è utile concentrare a piccolo volume e scaldare per molto tempo in queste condizioni (senza però portare a secco), dopodichè diluire, filtrare e quindi preparare i cristalli per ulteriore concentrazione del filtrato, perchè è meno reattivo di quello precipitato da poco.

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marco the chemistry

2012-08-14 15:56

Bello! Anche io l'ho fatto, partendo però dall'ossido precipitato da una solzuione di SbCl3 bollita con un eccesso di ammoniaca!

Max Fritz

2012-08-14 16:11

marco the chemistry ha scritto:

Bello! Anche io l'ho fatto, partendo però dall'ossido precipitato da una solzuione di SbCl3 bollita con un eccesso di ammoniaca!

Si è solubilizzato facilmente nella sol. di tartrato acido di potassio?

marco the chemistry

2012-08-14 17:04

sì, molto facilmente! Quasi tutto a freddo, poi ho fatto bollire un paio di minuti per vedere di solubilizzare le ultime parti. Un po' è rimasto comunque insoluto perchè ho usato Sb2O3 in eccesso

marco the chemistry

2012-08-17 07:05

Per gli amanti dei composti esotici e colorati ecco il sale di Schlippe, sodio tetratioantimoniato (V). Tra l'altro è uno dei pochi (forse l'unico) composo di Sb (V) che non idrolizza in acqua... Per la sintesi guardate il Brauer a pag. 619-620. Invece da partire da SbCl3 sono partito direttamente da Sb2S3 pecipitato, l'importante è che il solfuro sia precipitato da una soluzione di Sb(III) con H2S e che non sia quello commerciale ottenuto per sintesi diretta dagli elementi.

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Max Fritz

2012-08-17 09:16

Quindi forse da questo si potrebbe ottenere il piroantimoniato? Una volta riusciti ad ossidare Sb3+ a Sb5+...

marco the chemistry

2012-08-17 09:25

Eh ma il bastardello (piroantimoniato) si idrolizza appena vede l'acqua....sarebbe interessante vedere se esistono i composti omologhi con Se e Te..

Max Fritz

2012-08-17 09:40

Poco importa quello: una volta ottenuta Sb2O5 si prepara con relativa facilità. Certo bisogna lavar via molto bene l'ossido dai residui di sodio di questa sintesi (immagino non si possa usare KOH al posto di NaOH, perchè il sale corrispondente sarebbe troppo solubile...).

ale93

2012-08-17 10:17

Davvero bello 8-)

marco the chemistry

2012-08-25 06:41

Ecco qui 4 complessi che vedono lo ione cloruro o ioduro come legante di metalli di transizione: Cs2[FeCl5] x H2O : Cs2[CoCl4]: Cs2[CuCl4]: Cs2[HgI4]: I primi 3 sono stati sintetizzati dissolvendo una data quantità del cloruro del metallo in questione in HCl 37% bollente e aggiungendo un difetto di CsCl. Al raffreddamento della soluzione si formano i cristalli. Il terzo è stato prodotto precipitando una soluzione di K2HgI4 con un difetto di CsCl seguito da una ricristallizzazione da poca acqua bollente.

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AgNO3

2012-08-25 08:31

Beh marco,che dire...complimenti per i tuoi ultimi lavori!

Max Fritz

2012-08-25 10:43

Mi associo, davvero complimenti.

Del tetraiodomercurato di cesio ricordo che ce ne parlò il Dott., come uno dei suoi tentativi di preparare un liquido pesante, e che risultò poco solubile, se non in acqua bollente.

Sul tetracloroferrato bene, aspetto abbastanza intuibile, idem per il tetraclorocobaltato (II), ricordandosi che le soluzioni di CoCl2 in HCl hanno quel colore proprio a causa della formazione di [CoCl4]2-.

Anomalo invece (ma non dal punto di vista sperimentale, più che altro da quello intuitivo) il colore del tetraclorocuprato (II). Forse si può capire immaginando che si tratti di un sale anidro, e ricordando l'aspetto del CuCl2 anidro.

Ecco comunque che il cesio, talvolta ritenuto un po' insignificante, svela in questi casi il suo grande potere stabilizzante verso grossi anioni, come avevi spiegato nella discussione sui composti di interalogeni *yuu*

marco the chemistry

2012-08-25 11:25

Grazie a tutti e due! Comunque il tetraclorocuprato non è molto anomalo.. prova a preparare una soluzione molto concentrata di CuCl2 in HCl 37%, il colore è molto simile! Per prevenire la domanda che beef ha fatto nel post sugli interalogeni, si può usare anche il K+ come controione, solo che i composti sono molto più solubili. Avevo provato anche a fare i complessi con Ni e Mn, ma il primo non si ricristallizza da acqua bollente e il secondo è quasi bianco... Sarebbe bello provare Cs[AuCl4]... Comunque Cs+ ogni tanto torna utile..asd

Max Fritz

2012-08-25 12:02

Ecco... qui mettiamo in chiaro una cosa: finchè non si isola il composto solido, è come se esso non esistesse (quindi o è possibile sintetizzare il tetraclorocobaltato (II) di potassio solido, oppure esso non esiste), poichè in soluzione è solo dissociato, perciò possiamo dire che esiste l'anione dissociato, e questo è abbastanza scontato, se esiste il sale solubile di cesio, non so se mi spiego ;-)

marco the chemistry

2012-08-25 12:09

I sali esistono e si possono isolare, quello di Cu(II) più facilmente degli altri, ma con rese minori dato che i sali sono più idrosolubili

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Max Fritz

2012-08-26 16:32

Ho provato oggi a fare un po' di sale di Schlippe. Sono partito da Sb2O3, non è stato facilissimo... il solfuro di antimonio mi è venuto arancione intenso, aggiungendo la sol. di NaOH al 20% ho ottenuto un liquido semitrasparente, bianco sporco. Lo zolfo non si è sciolto subito, ma solo scaldando. A questo punto la sol. era rosso-arancio. Lasciando bollire per parecchi minuti, aggiungendo acqua distillata e prolungando ancora l'ebollizione fino a sensibile schiarimento, ho poi filtrato e concentrato la soluzione risultante. Ecco il prodotto finale:

Sodio tetratioantimoniato (V) - 1.JPG
Sodio tetratioantimoniato (V) - 1.JPG
Sodio tetratioantimoniato (V) - 2.JPG
Sodio tetratioantimoniato (V) - 2.JPG
Sodio tetratioantimoniato (V) - 3.JPG
Sodio tetratioantimoniato (V) - 3.JPG
L'aspetto mi sembra buono, sospetto che contenga ancora solfato di sodio. E' parecchio igroscopico, non è in cristalli grandi perchè ho mescolato di continuo la soluzione mentre la tenevo in bagno a ghiaccio.

marco the chemistry

2012-08-26 16:49

Bene Max! anche a me è andata precisamente come hai spiegato tu, solo che non ho messo la soluzione in bagno di ghiaccio, ma l'ho fatta cristallizzare lentamente in 3 giorni... Sb2S3 è giusto che venga così, almeno quello idrato! Adesso dobbiamo trovare qualche altro bel sale di Sb.. che non sia SbCl5 perché mi rifiuto di farlo... Ho fatto SbI3, molto bello, ma ho dovuto subito metterlo in fialetta perché si altera appena vede un pochino di acqua...

marco the chemistry

2012-08-28 06:21

Ecco un altro sale di Sb.. L'ho fatto giusto ieri mettendo a riflusso 20g di iodio con 7g di antimonio utilizzando 80ml di xilene (miscela di isomeri) come solvente. Ovviamente il solvente va anidrificato e per questo ho usato un pezzettino di sodio metallico. Come si può vedere il composto si presenta in scagliette rosse, molto luccicanti. Si idrolizza all'istante quando viene in contatto con l'acqua, ma non succede nulla se viene esposto all'aria leggermente umida. Infatti questo campione è stato essiccato ieri pomeriggio lasciandolo al sole, questa notte invece l'ha passata in essiccatore sopra CaCl2 (non volevo rischiare, la notte da me è molto umida...) Bene credo di aver chiuso con i sali di antimonio! (sempre se non ne salta fuori qualcun altro carino e facile da sintetizzare! asd)

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marco the chemistry

2012-08-29 16:05

Ultimamente ho postato sintesi o foto di composti non proprio semplicissimi da preparare..oggi invece tocca a un composto alla portata di tutti! Si tratta del sale di Chevreul, un solfito complesso di Cu(I) e CU(II) dal colore rosso (se in cristalli piccolissimi) o quasi nero se in cristalli un po' più cresciuti. La preparazione èmolto semplice: si prepara una soluzione di 7g di CuSO4 in 50ml di acqua e una di 7g di K2S2O5 in altrettanti 50ml di acqua, si disciolgono i due sali a freddo e si mischiano le soluzioni. Se si vogliono i cristalli abbastanza grandi (0,5mm) si lascia il tutto a riposo per 2-3 giorni fino a quando la soluzione non sarà diventata incolore (dopo il mescolamento è verde). se invece si vuole la polvere rossiccia si porta il tutto a ebollizione per 2-5minuti fino a quando tutto il complesso non precipita. Il sale è quasi del tutto insolubile in acqua e pare sia stabile all'aria. Se volete vedere qualcosa in più: http://woelen.homescience.net/science/chem/exps/copper_sulfite/index.html

Max Fritz

2012-08-29 16:59

Bellissimo :-) Conosco quel sito, ma mi era sfuggita quella preparazione. Di grande interesse anche il documento .pdf a cui rimanda parlando di questo sale.

marco the chemistry

2012-08-29 17:02

Io l'ho trovato su sciencemadness....Ogni tanto fanno qualche discussione interessante! Provate numerosi a sintetizzarlo! Non è difficile e i risultati sono molto buoni! A breve (stasera o domani) metto anche la foto di NiBr2 x 3H2O!

Max Fritz

2012-08-29 17:37

Tranquillo, io sto già provando asd

marco the chemistry

2012-08-29 18:36

Non ne dubitavo..copione..asd asd. Adesso mi impegno a trovare un sale che non puoi copiarmi..asd Comunque NiBr2 lo rimando a domani..voglio seccarlo meglio su CaCl2. Se non si fosse capito da tutti gli "asd" io sto scherzando..metto apposta le sintesi di questi composti per dare lo spunto a qualcun altro per sintetizzarli! E vedo che Max si da da fare alla grande! Max piccolo consiglio: prepara dell'HBr 48% e un tetratiocianomercurato solubile!

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Max Fritz

2012-08-29 19:02

Il fatto è che avrei molte altre sintesi in programma, piuttosto lunghe e laboriose (organiche), ma appena leggo queste relativamente pratiche che proponi... rimando il lavoro sporco e più faticoso :-P Sull'HBr ci può stare, di Hg non abbondo. Mi sa che per la prossima preparazione osserverò e basta, riproverò più in là :-) P.S.: sto per sfornare la mia versione di SbI3 !

marco the chemistry

2012-08-29 19:58

Sono contento che qualcun altro ripeta le mie sintesi, così ho un'ulteriore conferma della loro riuscita! Io invece scarseggio abbondantemente di HBr... Per Hg bastano 3-4 spatolate di HgCl2... e una 30ina di g di NH4NCS. Mi raccomando di asciugare bene SbI3 dal toluene /xilene all'aria, ma devi farlo un pomeriggio ben soleggiato e caldo, così il solvente evapora in fretta e non c'è molta acqua in giro.La notte va in essiccatore. Per la conservazione io l'ho saldato alla fiamma in una di quelle ampolle che ogni tanto si vede nelle mie foto.

marco the chemistry

2012-08-30 06:25

Come promesso ecco NiBr2 idrato (Credo triidrato). Il sale è mooolto solubile e deliquescente..per fare cristallizzare questa prima porzione la soluzione satura è rimasta su CaCl2 peer una settimana... I cristalli sono molto più scuri di quelli del cloruro, questa cosa si era già notata con CoBr2, quesi nero, e CuBr2 sensibilmente più scuro di CuCl2. Quando deciderà di cristallizzare metterò anche le foto di MnBr2, uno dei pochi sali di Mn(II) veramente rosa intenso.

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marco the chemistry

2012-08-31 15:15

Eccomi col composto "esotico" quotidiano. Questa volta si tratta del tetratiocianocobaltato (II) di ammonio. è stato sintetizzato preparando due soluzione, una di 3,8 g di NH4NCS in 20ml di metanolo freddo e l'altra contenente 3,5g di CoSO4 epatidrato in 20-25ml di metanolo. Si uniscono le due soluzioni e subito si ha la precipitazione del solfato di ammonio. Si lascia reagire per una mezz'oretta dopodichè si filtra il solfato di ammonio e si distilla via quasi completamente il metanolo. Il sale cristallizza come tetraidrato

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ale93

2012-08-31 17:55

Complimenti per le tue sintesi! Bel colore 8-)

marco the chemistry

2012-08-31 18:01

Grazie ale! Il prossimo metallo a cui tocca è il nickel, ma mi prendo qualche giorno di pausa causa esame universitario....

Max Fritz

2012-08-31 22:23

Molto bene, dalle tue premesse pensavo volessi sintetizzare il sale di mercurio (II), che mi pare sia anche più comune.

marco the chemistry

2012-09-01 05:27

Ho fatto pure quello, ma lo sto ricristallizzando...asd

marco the chemistry

2012-09-05 08:29

Eccomi con un altro complesso! K4[Ni(SCN)6] x 4H2O Il complesso è stato sintetizzato solubilizzando 5,9g di NiCl2 in 60ml di etanolo e aggiungeno ad questa soluzione 7,3g di KSCN. Si scalda il tutto fino a ebollizione del solvente (per solubilizzare il KSCN). A solubilizzazione terminata (nel caso aggiungere ancora un po' di etanolo) filtrate il KCl che è precipitato, dato che esso è insolubile in etanolo e concentrare il tutto fino a ciorca 20ml. Lasciar riposare e dopo qualche ora, dalla soluzione verde intenso, cominceranno a precipitare dei cristallini verde acqua. L'unico sale che ho visto simile a questo complesso è il nickel-ammonio solfato, che però è un po' più chiaro. Adesso tocca al tetratiocianonickelato. Volevo anche provare con Cu (II), ma non sono sicuro che Cu(SCN)2 sia stabile. Chiedo una cosa ai mod, le foto di questi complessi posso sempre metterle qui o sono troppo poco "esotici"?

Max Fritz

2012-09-05 09:05

Io penso che questo sia il posto giusto. Go ahead! 8-)

Hegelrast

2012-09-05 20:00

marco the chemistry ha scritto:

Il complesso è stato sintetizzato solubilizzando 5,9g di NiCl2 in 60ml di etanolo e aggiungeno ad questa soluzione 7,3g di KSCN.

Bello! :-P :-P :-P Le gradazioni di colore di questi cristalli sono sempre molto particolari!

Giusto un dettaglio... con "NiCl2" intendi effettivamente che hai usato l'anidro oppure l'acqua di idratazione era sottintesa? (magari, meglio ancora, funziona sia con l'uno che con l'altro)

marco the chemistry

2012-09-06 05:36

Avercelo NiCl2 anidro...asd L'idratazione era sottintesa...comunque basta che il sale sia solubile in etanolo e va bene!

marco the chemistry

2012-09-06 06:49

Volevo aggiungere anche che: - il complesso (NH4)2[Co(CNS)4] cristallizza come tetraidrato (A Text-Book of Inorganic Chemistry Volume IX Part I: Cobalt, Nickel, and the Elements of the Platinum Group di J Newton Friend, pag 72 ) - il complesso K4[Ni(CNS)6] cristallizzacome tetraidrato (Handbook of inorganic chemicals 2003 - Patnaik, vol 15 pag 615) Provvedo a correggere i messaggi.

Max Fritz

2012-09-06 10:59

Visto che nessuno sembra ripetere le sintesi di marco, per il momento, posto quanto ho fatto. Il sale di Chevreul:

Sale di Chevreul.JPG
Sale di Chevreul.JPG
Note: evitare l'essiccazione per riscaldamento Triioduro di antimonio:
SbI3.JPG
SbI3.JPG
Note: non è così estremamente idrolizzabile come pensavo, resta per qualche secondo immutato in acqua fredda-tiepida, poi assume un aspetto simile allo ioduro di piombo ricristallizzato. Se si usa toluene (o xilene) a grado reagente, penso che l'anidrificazione con sodio possa essere evitata. E' pur vero che un po' d'acqua rallenta parecchio la reazione. Cristallizza molto velocemente per raffreddamento minimo del pallone di reazione (nelle condizioni indicate da marco) Ammonio tetratiocianocobaltato (II) tetraidrato:
Ammonio tetratiocianatocobaltato (II)  .JPG
Ammonio tetratiocianatocobaltato (II) .JPG
Note: inutile tentare di sostituire il metanolo con l'etanolo, quest'ultimo non scioglie minimamente il solfato di cobalto. Non so se potrebbe aver successo la sostituzione del solfato col cloruro, oltre che dell'alcool. Occhio al metilico che è quasi inodore, e quando evapora si rischia di respirarne non poco.
Passiamo ora a qualcosa di nuovo. Come è noto, Mn4+ non è particolarmente stabile, se non come ossido, o come catione ben complessato. Esiste però un composto, del tutto inorganico, che permette di stabilizzare questo stato di ossidazione: l'ammonio 9-molibdomanganato (IV) [io preferirei chiamarlo ennamolibdomanganato, ma a quanto pare tutti usano il numero, che ricorda ingannevolmente la posizione dei gruppi organici], la cui formula è (NH4)6[MnMo9O32]•6-8H2O . Sintesi: Si prepara una soluzione di 3g di ammonio molibdato ( (NH4)6Mo7O24•4H2O ) in 30mL di acqua distillata. Si aggiunge acido solforico concentrato fino ad un pH di 4,5-4 (ne occorrono da 2 a 4 gocce). A parte si prepara una soluzione di 0,29g di potassio permanganato in 20mL di acqua e si unisce alla prima sotto agitazione. Si scalda il tutto a 70-80°C e si aggiunge, al ritmo di una goccia ogni 5 secondi circa, una soluzione di H2O2 al 3%. L'effervescenza, inizialmente molto debole, diventerà man mano più intensa. Quando il colore sarà virato (di netto, non progressivamente!) all'arancione, e il viola impenetrabile del permanganato si sarà schiarito a diventare sufficientemente trasparente, si interrompe l'aggiunta (in tutto si saranno utilizzati non più di 5mL di soluzione di idrogeno perossido), si lascia raffreddare velocemente a t. ambiente, si filtra un eventuale precipitato polveroso bianco, e si lascia il resto della soluzione in frigorifero o in bagno a ghiaccio per una notte. Precipiterà un solido arancione, microcristallino, molto brillante, simile ai dicromati. La soluzione sarà quasi limpida. Il prodotto filtrato e asciugato si presenta così:
Ammonio ennamolibdomanganato (IV) - 1.JPG
Ammonio ennamolibdomanganato (IV) - 1.JPG
Ammonio ennamolibdomanganato (IV) - 2.JPG
Ammonio ennamolibdomanganato (IV) - 2.JPG
L'intensità dell'arancione e l'aspetto cristallino sono inizialmente maggiori che in foto, ma durante l'essiccazione diminuiscono sensibilmente (soprattutto se si procede a caldo). Resa: 1,09g Fonte: http://www.versuchschemie.de/topic,16411,-Ammonium-9-molybdomanganat%28IV%29.html

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marco the chemistry

2012-09-06 11:43

Molto bene, benissimo! Il complesso di Mn(IV) l'ho visto pure io, ma la sintesi mi è fallita....ho ottenuto una poltiglia di MnO2.....Confortato dal tuo successo, riproverò!

marco the chemistry

2012-09-06 16:16

Per quanto riguarda SbI3, ho letto quanto hai scritto solo ora, ho dato quelle quantità di solvente proprio per far avvenire una cristallizzazione il più completo possibile! Io consiglio sempre un'anidrificazione con sodio o affini...La prima volta usai dello xilene grado reagente, ma nonostante tutto si formò una patina di SbOI sulle pareti del pallone emi toccò filtrare tutto a caldo... Inoltre è meglio usare lo xilene, perchè possiede un p.e. maggiore e consente una reazione ancora più veloce e una solubilità a caldo forse un poco più alta rispetto a quanto si otterrebe col toluene! E adesso vai di SnI4! Io ce l'ho in 2 fialette saldate alla fiamma e rimane bello splendente!

fosgene

2012-09-10 19:01

Anch'io come AgNO3 qualche giorno fa ho voluto preparare il dicloroisocianurato di rame ecco la foto del prodotto secco:

:-D sono partito da 20g di dicloroisocianurato di sodio e 7,3g di solfato di rame (io ne ho usati 8 siccome ho una bilancia da cucina)

quimico

2012-09-10 20:56

Sarebbe meglio se la foto si vedesse... Anche io a volte non riesco a postarle. Meglio usare altri siti rispetto ad imageshack, secondo me. Comunque bel composto... Bravo.

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ale93

2012-09-11 20:02

Eccomi con un bel complesso di Fe(III) con la glicina. il tris(glicinato) di ferro(III)

Il complesso è stato preparato facendo reagire una soluzione di glicinato di sodio (prodotto per reazione tra glicina e NaOH, con un leggero eccesso di glicina) con una soluzione di cloruro ferrico.

Il liquido è immediatamente virato al rosso scuro, colore che ricorda le soluzioni ottenute trattando una soluzione di Fe(III) con un tiocianato.

Il liquido dopo alcuni minuti è divenuto molto viscoso, ed è stato versato in 70ml di etanolo 95%. Il complesso è precipitato ed è stato filtrato.

Ecco una foto del prodotto finale

IMG_2043 copia.JPG
IMG_2043 copia.JPG

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ale93

2013-02-15 11:16

Eccovi il complesso tra nichel e trifenilfosfina!

Il complesso è il diclorobis(trifenilfosfina)nichel(II) ed è stato preparato sciogliendo a caldo NiCl2 e trifenilfosfina in acido acetico, e agitando per alcuni minuti.

Il complesso è precipitato dopo il raffreddamento ed è stato raccolto e lavato con poco alcol isopropilico filtrando su buchner

Il prodotto finale si presenta come una polvere cristallina verde scura, sembra nera in foto.

Ni(PPh3)2Cl2 copia.JPG
Ni(PPh3)2Cl2 copia.JPG

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MaXiMo

2013-04-27 15:01

Ho trovato il l’acido padre su questa sezione credo quindi che anche la figlia…ammide debba essere collocata qui anche se…… La Nicotinammide o Vitamina PP è una molecola molto importante e rientra in numerose reazioni ossidoriduttive. E’ infatti la parte attiva della NAD/NADH (nicotinammide adenin dinucleotide forma OX e Rid), molecola coinvolta nella catena elettronica delle trasformazioni ossido-riduttive cellulari. Nello specifico è proprio l’azoto di questo gruppo che accetta l’elettrone scambiato. Ho a disposizione della Vitamina PP e ho letto recentemente che forma complessi con lo ione Cu++. Essendo la Vit. PP molto solubile in acqua, come il Rame Nitrato a mia disposizione, ho solubilizzato nel rapporto 2:1 Vit PP e Cu++(NO3)2. pentaemidrato. Direttamente in un cristallizzatore (foto 1) ho solubilizzato in 60 ml di H2O grammi 4,90 di Vitamina PP e 4,7 grammi di sale rameico…(foto 2) dopo 6 giorni ho ottenuto 8,9 gr di cristalli blu (foto3). Una resa inferiore al 98% è indice di cattiva manualità nel laboratorio……… *Tsk, tsk*... http://imageshack.us/photo/my-images/507/mixsoluzionecopia.jpg/ http://imageshack.us/photo/my-images/837/cristniconh2copia.jpg/


Ho fatto una veloce ricerca sui possibili andamenti di reazione in quella appena postata e ...visto il solvente acquoso, quindi NO Acetone, EtOH,DMSO, Etere..ect..ect visto che in un articolo si parla esplicitamente dell'impossibilità del Rame nitrato di legare, ma si formano coordinati in molecole più complesse, vista la reazione e l'uniformità dei cristalli ottenuti e non ultimo i diciamo...gentili suggerimenti di Marco propongo il nome bis(nicotinammide)tetraacquo rame (II) per il prodotto ottenuto se non confutato da vostre obiezioni. Ho già in mente altre cose da farci.....ora sono stanco ho già postato tanta roba....mi rilasso vado a fumarare....

marco the chemistry

2013-04-27 15:47

Anche il Cr(III), se non erro, forma complessi con la nicotinamide. Molto più utile è l'acido libero (facilmente sintetizzabile per idrolisi basica dell'amide) che forma complessi con un bel po' di metalli di transizione. Tempo fa avevo trovato questi due articoli, se qualcuno vuole provare.


Il rame è esacoordinato in questi complessi e la nicotinamide funge da legante monodentato...quindo manca qualcosa... Il complesso più simile del quale son riuscito a trovare traccia in letteratura è quello citato nel terzo articolo.


Trovato un altro complesso con l'acetato, ma proprio nulla di vicino a quello sintetizzato...bah...spero che abbia seguito una procedura riportata in letteratura.

Adesso la pianto di aggiungere articoli...asd

Co(III)-nicotinico.pdf
Co(III)-nicotinico.pdf
Cr(III)-nicotinico.pdf
Cr(III)-nicotinico.pdf
[Cu(nicotinamide)2(H2O)2F2].pdf
[Cu(nicotinamide)2(H2O)2F2].pdf
[Cu2(OAc)4(nicotinamide)2.pdf
[Cu2(OAc)4(nicotinamide)2.pdf

MaXiMo

2013-04-27 16:57

marco the chemistry ha scritto:

ma proprio nulla di vicino a quello sintetizzato...bah...spero che abbia seguito una procedura riportata in letteratura. Adesso la pianto di ...

Le regole base per postare in questo argomento...sono quasi più semplici dei composti ottenibili.....(NO SINTESI COMPLESSE) non capisco la completa inutilità del tipo di intervento.....e perchè comportarsi cosi ?..in maniera inutile e non costruttiva ? Cosi come se conosce il nome di quello che ho ottenuto lo dica. Altrimenti chiedo ai "capi" MOD di spostare il mio esotico in una sezione più corretta e idonea, vista anche la bellezza dei complessi dlella nicotinamide......oppure lo eliminate fine...guardi che io non mivergogno di sbagliare.....per il padre dell'ammide è tutto detto all'inizio del post. Saluti MaXiMo

Rusty

2013-04-27 17:03

La sezione è piu' che giusta, come interessante è il composto da te ottenuto. Ti prego di non cadere in tentazione e cercare ti tenere un profilo "distaccato": posta i tuoi esperimenti in completa liberta' e decidi coscientemente di valutare caso per caso i consigli che ti vengono dati.

Continuiamo pure,

Saluti

marco the chemistry

2013-04-27 17:06

Non vedo perchè ci si debba arrabbiare...bah.. Comunque se ho detto che MANCA un pezzo del complesso non posso nomenclarlo. Mi sembra di aver scritto in italiano più o meno corretto e comprensibile: Il rame è esacoordinato in questi complessi e la nicotinamide funge da legante monodentato...quindo manca qualcosa... Il complesso più simile del quale son riuscito a trovare traccia in letteratura è quello citato nel terzo articolo. Mancano due leganti che non ho idea di cosa possano essere..forse due molecole d'acqua, in questo caso sarebbe bis(nicotinamide) tetraacquo rame (II) nitrato. Il nitrato non è in grado di legare il rame, la nicotinamide come giàdetto è monodentata. Bah la bibliografia non è proprio trascurabile e inutile...se no non saprei spiegarmi il perchè le università di tutto il mondo spenderebbero centinai di migliaia di euro ogni anno per avere accesso alle pubblicazioni accademiche...*Tsk, tsk* Senza una solida procedura documentata o un'analisi fatta per bene del composto ottenuto e una riproducibilità della sintesi, tutto il lavoro non è nient'altro che aria fritta o fantachimica (potresti aver benissimo ottenuto 4 o 5 complessi diversi tutti uguali nel colore). Non si può dare una formula così a casa giusto perchè si sono mescolati due reagenti con particolari proporzioni stechiometriche. Fai una ricerca in bibliografia, se puoi, io non ho molto tempo adesso.


spero di essermi spiegato in modo semplice e comprensibile a tutti.

Max Fritz

2013-04-27 20:09

Basta così, cancello tutti i vari interventi inutili per evitare che la cosa peggiori. Prego tutti i coinvolti di ignorare l'astio reciproco e le provocazioni. Se marco ne avrà voglia, potrà ripubblicare il materiale a beneficio di tutti, e sarei il primo a ringraziarlo, ma non possiamo certo obbligarlo ;-) Inoltre vi chiedo di non innescare diatribe nemmeno tramite gli mp: siete sostanzialmente liberi di farlo, sono messaggi privati e non possiamo giudicare anche quelli, tuttavia se si tratta di insultare anzichè chiarire, mi pare del tutto inutile.

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MaXiMo

2013-04-28 13:14

Ho preparato del Rame lattato solubilizzando un eccesso di Carbonato di rame puro e Acido Lattico 80% Uso Alimentare aggiungendo la minima quantità di Acqua durante l'agitazione a calore moderato. Si ottiene una soluzione densa blu oltremare, ho lasciato riposare in cristallizzatore per 8 giorni.Ho recuperato il solido (foto MYTTEX GIALLO) lavato con 3x50 ml EtOH 96% e 1 X50 di Acetone. Ho seccato e ricristallizzato (3 gionri) da Acqua ed ho ottenuto Rame (II) L-Lattato in cristalli color turchese omogenei di cui allego anche ingrandimenti. Ripropongo questa preparazione perchè ritengo di aver ottenuto dei cristalli molto belli. Tutti i commenti e critiche sono ben accetti...quelli dei minorenni solo se accompaganti dai gen...ops dai moderatori.....(SCHERZO) e se qualcuno se la prende allora sarai pure un chimico..ma quanto sei permaloso;-) http://imageshack.us/photo/my-images/818/xxdaal80h2ocopia.jpg/ http://imageshack.us/photo/my-images/9/xxx2d.jpg/

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AgNO3

2013-04-28 13:19

Il colore è molto bello, ma non capisco se i cristalli bianchi al centro del becker siano così solo per via del riflesso. In caso contrario sarebbe necessaria una purificazione e cristallizzazione.

I seguenti utenti ringraziano AgNO3 per questo messaggio: MaXiMo

MaXiMo

2013-04-28 13:46

Ho avuto dei dubbi anche io. Sono più chiari solo nelle zone della soluzione rimasta a contatto con l'aria (molto più asciutti), hanno un riflesso più chiaro ma blu celeste.

Gli aghetti al centro della foto non saranno spessi che 1/10 mm e lunghi 3 cm. Veramente fini e rifrangono moltissimo la luce ..dal vivo sono veramente più belli.

Ho utilizzato reattivi standard recenti SA però tutto è possibile.

MaXiMo

marco the chemistry

2013-04-28 15:24

Io suggerisco di andare a vedere i post da pagina 3 in poi, soprattutto quelli del Dottore. Capirai molte cose. Non capisco perchè vendano le soluzioni all'80% di acido lattico, con questo nome. Come il doc e la chimica ci insegnano è acido polilattico...boh.. P.S.: per il bene comunque ho riaggiunto gli articoli.

MaXiMo

2013-04-28 15:46

marco the chemistry ha scritto:

Io suggerisco di andare a vedere i post da pagina 3 in poi, soprattutto quelli del Dottore. Capirai molte cose.

Non capisco perchè vendano le soluzioni all'80% di acido lattico, con questo nome. Come il doc e la chimica ci insegnano è acido polilattico...boh..

P.S.: per il bene comunque ho riaggiunto gli articoli.

P.S. e come vedi ho anche assegnato il nome al prodotto in letteratura ho trovato diversi riferimenti...fammi un controllo se hai tempo...

IL lattico all'80% per la stabilità, la non fermentabilità e la forte resistenza che hanno queste soluzioni all'attacco batterico.

Si usano come conservanti....ti immagini un conservante..che arriva contaminato... putrefatto:-)...credo perchè nell'industria si distingue poco in termini di vera nomenclatura anche se con polilattico si intendono preparati solidi polimerici di lattico..è da verificare questa cosa...

marco the chemistry

2013-04-28 16:04

Leggendo quando scritto nella preview di questo articolo (purtroppo non posso scaricarlo) si capisce che l'acido lattico foma sia il sale neutro che un complesso.

Ho trovato un solo altro articolo (per ora), mi sono preso la briga di leggerlo e ho estratto quello che sostanzialmente ci interessa:

Cu lact.jpg
Cu lact.jpg

Non lo allego perchè troppo pesante e il forum non me lo fa uppare...Non mi pare ci sia molto altro di interessante comunque.

MaXiMo

2013-04-28 16:09

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Eh, ma quello è acido "poli"lattico, quando non è lattato dell'acido lattico. E più è giallo e più è estere!

Mi permetto di quotarla..perchè citata DEUS EX MACHINA e vista l'estrema suscettibilità reattiva dei svariati frequentatori del forum la prego di non risentirsi, Lei in maniera particolare..non credo sia cosi suscettibile.

Nell'industria con Acido Lattico e Polilattico si intendono due composti chimici differenti e diversi così come gli esteri sono diversi...

Nell'industria con Acido Lattico si intende una soluzione all'80% della forma L-dell'Acido Lattico, in genere ottenuto per fermentazione ricombinante da lattoderivati.Vista la concentraiozne forse polimerizza ma poi negli usi normali..ridiventa L-Acido Lattico

Il Polilattico è un polimero, che può avere forme diverse e catene diverse con usi diversi.

Al fine di meglio comprendere allego per tutti i due file di identificazione univoca dei prodotti da Lei menzionati scaricati...freschi freschi dal sito CosING.

Colore..odore e resto valgono chiaramente i metodi di riconoscimento e identificazione..magari l'acido lattico polimerizzerà

COSING_Ingredient (1).pdf
COSING_Ingredient (1).pdf

COSING_Ingredient.pdf
COSING_Ingredient.pdf

Un saluto

Dott.MorenoZolghetti

2013-04-28 21:51

Solitamente sono poco reattivo, causa passivazione.

Nello specifico, quello che l'industria (compresa quella cosmetica) chiama "acido lattico" è una cosa, mentre quello che la biochimica chiama acido lattico, è un'altra cosa. Posso affermare, per esperienza diretta, che siamo davanti a due prodotti con caratteristiche differenti. La prima è il prezzo. Quello puro, cristallino, costa circa 900 euro all'ettogrammo, quello all'80% costa meno di 50 euro al litro. L'acido L-lattico usato in ambito biochimico è un prodotto "delicato", da conservare a 4°C. L'acido lattico F.U. (per uso cosmetico o per uso alimentare) non richiede particolari accorgimenti di conservazione. Se uno prova a eliminare acqua dalla soluzione, il prodotto ottenuto non è identico a quello cristallino, specie se si riscalda. Morale: in ambito di ricerca universitaria spendiamo 900 euro e non 50. ;-)

MaXiMo

2013-04-29 06:02

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

........Morale: in ambito di ricerca universitaria spendiamo 900 euro e non 50. ;-)

Bentornato dal lungo ponte...puntiglioso si.....una punta di presunzione si..... ma moralista non pensavo proprio.

Lavora per organismi statali ? Lo stato..senza offesa ha sempre costi cosi alti...a volte spropositati.

Scusi..ma il CAS non è un'identificazione univoca.

Mi può postare il CAS number del suo costosissimo Acido L- Lattico....così mi confemo il P.S.

Le invio i miei saluti certo che capirà lo spirito del post Rolleyes

P.S. Quindi prezzi diversi...molecole diverse.....disparità di riconoscimento atomico ...maledetti soldi !!!!

Dott.MorenoZolghetti

2013-04-29 11:25

Eccolo: 79-33-4 Per il resto: Ho capito, signor sì! Chino il capo e me ne vo: giacché piace a voi così, altre repliche non fo. ;-)

MaXiMo

2013-04-29 18:02

Un cantante..e non poteva essere altrimenti.

L-Acido Lattico CAS 79-33-4

D-Acido Lattico CAS 10326-41-7

DL Acido Lattico CAS 50-21-5

Acido Polilattico CAS 9051-89-2

Quindi un CAS number un composto , un numero per ogni enantiomero, un numero per la miscela..di enantiomeri.

Le posto la foto fatta personalmente oggi di una confezione di L-Lattico in soluzione al'80% come è normalmente commercializzata che contiene solo L-Lattico....e basta...non è gialla, non ha odore fortissimo e dalle nostre analisi..contiene solo L-Lattico.

Capita di usare anche Acido Lattico solido...ma ha sempre lo stesso CAS number anche quello ultrapuro. Un numero CAS è un composto univoco.

Forse si riferiva alla miscela di enantiomeri...ma quella è la miscela di enantiomeri e nell'industria in particolare alimentare e cosmetica non è proprio così usata o peggio confusa come ha erroneamente scritto.

Non credo che il suo costosissimo L-lattico sia diverso da altri anche perchè così non è nella realtà...il vostro budget si però asd

Cavolo con quei prezzi ci compriamo un bancale di L-Lattico !!!!!

Beefcotto87

2013-04-29 18:40

Va bene bambini, l'asilo è passato da un pezzo, vediamo di smettere di giocare ok? MaXiMo, vedo che ti piace far prendere alle discussioni certi andazzi, vedi di smetterla. Cancello tutto.

MaXiMo

2013-04-29 19:05

Ricevuto.

MaXiMo

2013-05-01 21:12

AgNO3 ha scritto:

Il colore è molto bello, ma non capisco se i cristalli bianchi al centro del becker siano così solo per via del riflesso. In caso contrario sarebbe necessaria una purificazione e cristallizzazione.

Ho seguito il tuo consiglio....dovrei aver ottenuto un prodotto molto più puro e bello. (vedi modifiche su post originale)

Grazie

MaXiMo

2013-05-11 22:30

Introduzione : Inserisco le foto relative ad una serie di fuma(ra)ti….che possono tornare utili…nei momenti di solitudine…. L’acido trans-butendioico, il fumarico appunto, viene utilizzato ampiamente nell’industria alimentare, come conservante, un po’ meno in quella cosmetica e farmaceutica. La sua solubilità in acqua aumenta con la temperatura (pochi grammi/litro a 20 C°). Rientra comunque nei prodotti definiti commodities…quindi poco prezzo e vai con la Cina…ma il mio Acido fumarico è europeo. Ho postato le foto di alcuni fumarati comuni, quelli di Rame (II) (Foto 2) e Fe(II) (Foto 1) e uno meno comune, quello di Lantanio (III) (Foto 3). Reattivi: Acido Fumarico C4H4O4 Sodio idrossido NaOH Rame cloruro CuCl2 Ferro solfato FeSO4 Lantanio cloruro LaCl3 Descrizione: Ho preparato del Fumarato di Sodio neutralizzando in eccesso con Acido fumarico una soluzione di NaOH sotto agitazione. Ho prelevato tre aliquote di questa soluzione ed ho fatto precipitare scaldando moderatamente i diversi fumarati, che sapevo comunque essere molto poco solubili in acqua, aggiungendo il sale solubile del metallo al Sodio Fumarato. Nel caso del Ferro invece la soluzione del solfato è stata aggiunta a quella del Sodio Fumarato. Ho riscaldato e agitato oltre 20’ per avere un apprezzabile precipitazione. Vi riporto direttamente le diverse reazioni coinvolte e le foto dei prodotti ottenuti. Ho eseguito la prova in maniera squisitamente qualitativa. Neutralizzazione C4H4O4 + 2 NaOH ===> C4H2O4Na2 + H2O Precipitazione dei fumarati C4H2O4Na2 + CuCl2 ===> C4H2O4Cu + 2NaCl C4H2O4Na2 + FeSO4 ===> C4H2O4Fe + Na2SO4 3C4H2O4Na2 + 2 LaCl3 ===> (C4H2O4)3La2 + 6NaCl

eso1.jpg
eso1.jpg
eso2.jpg
eso2.jpg
eso3.jpg
eso3.jpg

marco the chemistry

2013-05-12 08:03

Per quanto riguarda il Cu (II) fumarato ho trovato questo:

Cu fumarato.JPG
Cu fumarato.JPG

Inoltre il fumarato rameico, come anche l'ossalato, il tartrato e il citrato in eccesso di carbossilato forma complessi tetracoordinati più o meno solubili, quindi occhio...

Come facevi a sapere che i sali erano poco solubili?

Riguardo agli altri due: niente di niente.

Ah mi riservo un dubbio sul sale ferroso...non so quanto sia stabile all'aria...:-S

Max Fritz

2013-05-12 09:17

Già, sembra proprio un marroncino ferrico quello lì. Per "maniera qualitativa" cosa intendi esattamente? Che non hai badato ad ottimizzare la resa, o che se anche solo una minima parte della polvere ottenuta è il composto desiderato ti senti soddisfatto?

MaXiMo

2013-05-12 10:04

marco the chemistry ha scritto:

Per quanto riguarda il Cu (II) fumarato ho trovato questo:

Inoltre il fumarato rameico, come anche l'ossalato, il tartrato e il citrato in eccesso di carbossilato forma complessi tetracoordinati più o meno solubili, quindi occhio...

Come facevi a sapere che i sali erano poco solubili?

Riguardo agli altri due: niente di niente.

Ah mi riservo un dubbio sul sale ferroso...non so quanto sia stabile all'aria...:-S

In eccesso intendo appena riportato il pH in campo acido, assolutamente nessun eccesso da complessazione e comunque il rapporto Cu++/carbossilato era nettamente a favore del Cu++. Avevo infatti considerato questa ipotesi, mo non sapevo con certezza che potesse formare complessi anche con il fumarico dicarbossilico.

No sul ferroso hai ragione ma ho solamente atteso che la soluzione marrone scura iniziasse a dare il precipitato. Sulla stabilità no ho idea, ma sul colore mi sembra identico a quello descritto dal MercK Per il Lantanio ho supposto la totale insolubilità basandomi sul fatto che ha generalemente un comportamento Ca++ simile nella formazione di sali ma con Kps ancora più estremi in termini di valore.


Max Fritz ha scritto:

Per "maniera qualitativa" cosa intendi esattamente?

Intendo dire che non ho ottimizzato per la resa ma ho curato bene la parte preparativa al fine di ottenere il composto cercato.

Sicuramente la resa è buona per i sali di Cu++ e La+++..molto meno per il ferroso, ma anche nei testi ho trovato che non è semplicissimo far precipitare bene il fumarato ferroso.

Da bagnato ha il colore caratteristico dell'addittivo per olive ..normalmente utilizzato.

Per i metodi ho comunque seguito le preparazioni standard consigliate dal Merck.

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ohilà

2014-01-23 19:17

FTALATO DI RAME(II)

Per produrre questo sale basta mescolare una soluzione di ftalato di sodio e una di solfato rameico, secondo le quantità stechiometriche. Usando soluzioni abbastanza concentrate in qualche ora cristallizza completamente il prodotto, visto che è poco solubile. E' di un blu particolarmente intenso, quasi "elettrico".

DSCN2962 - Copia.JPG
DSCN2962 - Copia.JPG
DSCN2972 - Copia.JPG
DSCN2972 - Copia.JPG

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al-ham-bic

2014-01-23 21:07

Il rame è sempre trendy, poco ma sicuro 8-)

Ho perso cinque minuti di ricerca e ho trovato, sicuramente con qualche omissione e con qualche libertà nella nomenclatura...:

-"aspirinato"

-bromuro II

-bromuro I

-carbonato

-"chevreulato"

-clorocuprato (Cs)

-dicloroisocianurato

-ftalato

-fumarato

-lattato

-malato

-nitrato

-"salenato"

-solfato

-salicilato

-"vitaminato PP"

Coraggio, gli acidi sono ancora tanti! ;-)

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ohilà

2014-01-23 21:34

al-ham-bic ha scritto:

Il rame è sempre trendy, poco ma sicuro 8-)

Già, il rame è un classico senza tempo. asd

I suoi sali hanno bei colori e non sono neanche tossici. E poi, inutile a dirsi, il solfato di rame non manca mai.

ohilà

2015-03-21 08:38

γ-AMMINOBUTIRRATO DI RAME(II)

Ho provato a preparare il sale rameico del GABA (acido gamma-amminobutirrico). Ovviamente in letteratura non ho trovato niente, quindi prendetelo giusto come una curiosità...

gaba1.jpg
gaba1.jpg

Si salifica l'acido con un leggero difetto di NaOH e poi si aggiunge la soluzione del sale sodico a una di solfato di rame. Precipita una polverina azzurra simile, nell'aspetto, a molti altri sali di Cu(II). 

A giudicare dalla resa e dal blu intenso con cui sono colorate le acque madri, questo composto è almeno parzialmente solubile.

gaba2.jpg
gaba2.jpg
 
gaba3.jpg
gaba3.jpg

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quimico

2015-03-21 08:44

Ho qualche dubbio sul legante ma pare interessante come complesso. Mi spiego: non ci sarà solo GABA in quell'integratore... Che contiene? Sei sicuro che solo il GABA abbia reagito col rame(II)?

E non vorrei che parte del NaOH abbia reagito con il rame(II) ma non è facile capirlo. Comunque dubito, l'idrossido di rame(II) non è molto stabile all'aria. Se si vedesse del residuo nero, capirei ma non pare. Ha un colore azzurro stranissimo asd

Comunque bella preparazione. Ti stai divertendo vedo asd

ohilà

2015-03-21 08:54

quimico ha scritto:

Ho qualche dubbio sul legante ma pare interessante come complesso. Mi spiego: non ci sarà solo GABA in quell'integratore... Che contiene? Sei sicuro che solo il GABA abbia reagito col rame(II)? E non vorrei che parte del NaOH abbia reagito con il rame(II) ma non è facile capirlo. Comunque dubito, l'idrossido di rame(II) non è molto stabile all'aria. Se si vedesse del residuo nero, capirei ma non pare. Ha un colore azzurro stranissimo asd Comunque bella preparazione. Ti stai divertendo vedo asd

Dovrebbe essere GABA puro a grado farmaceutico. Non credo che contenga schifezze... Per evitare il CuO che poi fa annerire il prodotto ho usato apposta un piccolo difetto di base. Il colore magari dalla foto sembra strano, ma è quasi uguale a tutti gli insulsi sali insolubili di rame.  Rolleyes A quanto pare il GABA ha un qualche utilizzo come integratore per l'attività sportiva. Chissà a che diavolo serve...  asd  Sulla confezione c'è scritto di assumerne 5 grammi per un massimo di 3 volte al giorno (!!) 

quimico

2015-03-21 10:16

Ok. Ma penso conterrà altro oltre al GABA. Dubito contenga solo quello. Poi saranno eccipienti che alla fine non reagiscono col rame e basta :-D Si spera asd

Diciamo che se non hai mai fatto Cu(OH)2 non puoi capire il disagio di questa sintesi. Di norma si fa in ammoniaca concentrata degasando sotto azoto o argon tutto il sistema e mantenendolo anche durante la filtrazione. Uno sbattimento.

Comunque pare sia venuto fuori bene. Si sa che i colori del rame sono quelli a parte strani ligandi... Affascinanti anche nella loro monotonia. D'altra parte è così. La configurazione elettronica e gli orbitali molecolari spiegano bene i colori dei sali, salvo rari casi. Ma non è il nostro.

I derivati del GABA sono da sempre sostanze al limite della legalità, e in molti stati sono illegali. Vengono usati come droghe, in particolare sono classificate come rape drugs.

Capirai quindi il perché la loro produzione e consumo siano sotto stretto controllo. Ci sarebbe da aprire una discussione ma evito. Ammiro la capacità di adattabilità di certa gente: tolto un materiale di partenza da cui ottenere droghe, si sono inventati di tutto. Non li sto lodando, ma da scienziato li ammiro. Con tutte le dovute riserve.

Non è il nostro caso in quanto il GABA è venduto in farmacia :-D

Come integratore è venduto, praticamente, per aumentare il tono muscolare. Ma il suo effetto primario è di neurotrasmettitore inibitore primario. Svolge un ruolo principale nel ridurre l'eccitabilità neuronale attraverso il SNC.

MarcoA

2021-12-01 20:59

Buon giorno,

Vorrei proporvi una chimica esotica in senso non classico, per lo meno difforme dai composti visti fino ad ora.

Tali reazioni e i composti che ne derivano affondano le loro radici nell'arte alchemica e servivano a colorare i metalli prima dell'avvento delle vernici e della galvanostegia.

Vengono definiti "patine" e stanno in parte ritornando in oggetti di alto design.

A causa del loro scopo non hanno senso separate dalla superficie metallica che sono destinate ad adornare, superficie che, per un motivo che ancora mi sfugge riesce a variare l'aspetto stesso del composto.

Quello che segue é probabilmente un solfuro di antimonio su ottone ottenuto a caldo dalla reazione tra burro di antimonio e sodio tiosolfato. Non ho trovato tracce in letteratura pertanto posso solo indovinare il risultato. A dire il vero la metallocromia é diversa da quella descritta in ricetta originale, forse per l'SbCl3 vecchio e malandato, oppure per la lega che non é quella di secoli fa (di recente per esempio é stato bandito il piombo utilizzato come all'alligante negli ottoni): sono in attesa di composto nuovo per verificare la ripetibilità dei colori.

Compress_20211201_215523_3479.jpg
Compress_20211201_215523_3479.jpg

Quest'altro invece é un probabilmente un rame seleniuro su acciaio inox a partire da anidride selenica e solfato di rame in soluzione acquosa.

Compress_20211201_220420_0161.jpg
Compress_20211201_220420_0161.jpg

... e ancora rame solfuro su inox a partire da rame acetato e sodio tiosolfato.

Compress_20211201_220421_1803.jpg
Compress_20211201_220421_1803.jpg

I seguenti utenti ringraziano MarcoA per questo messaggio: Geber

Geber

2021-12-02 10:59

Ammetto di conoscere troppo poco questa chimica, con quel profumo e sentore di alchimia, ma grazie a te possiamo godercela.

Ci sta che un sale di antimonio vecchiotto posso averti dato un risultato diverso o forse la ricetta era diversa da quello che aveva pensato il suo ideatore... Chissà. Si tira ad indovinare...

Comunque l'ultima foto sembra ritrarre un mattonella di una roccia super bella anche se è metallo che ha reagito con altri metalli a dare quel risultato. Affascinante. Grazie.

MarcoA

2021-12-02 21:52

Leggendo queste formule immagino gli alchimisti intenti nei loro laboratori a tingere le statue in bronzo o oggetti d'argento realizzati da artisti e artigiani. Mi piace pensare che opere come i Bronzi di Riace in origine fossero colorati. Queste finiture venivano poi incerate ma la cera col caldo perde l'aderenza e i proprietari dovevano rimetterla pena la perdita dei colori. Oggi si verniciano trasparente. Ancora seleniuro di rame su acciaio inox in versione scura opaca e lucida

Compress_20211202_223756_6752.jpg
Compress_20211202_223756_6752.jpg
Compress_20211202_223754_4148.jpg
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Seleniuro di rame su utensile in acciaio al carbonio nitrurato e temprato (un'alternativa alla brunitura a caldo don sali nitrici)
Compress_20211202_223755_5217.jpg
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Questi invece sono idrossidi di zinco (nero) e rame (azzurro) fatti crescere dal lamierino in ottone. In questo caso il colore é quello del composto e la bravura é ancorarlo al metallo di base.
Compress_20211202_223752_2135.jpg
Compress_20211202_223752_2135.jpg

Geber

2021-12-03 09:52

Uao. Complimenti.

Anche a me piace immaginare cose dovevano essere certe statue, certe opere del passato...