Fusione alcalina

Salve sono Stefano e sono nuovo del forum, quindi chiedo scusa in anticipo se sarò prolisso o se involontariamente non rispetterò qualche regola. 

Mi sto informando riguardo la determinazione di alcuni elementi (Si, Al, Ti, Fe, Mg, Ca, Na, K e Zr) da eseguirsi con un ICP-OES che il lab in cui lavoro vorrebbe acquistare.

Purtroppo il budget non è astronomico e quindi per la preparativa del campione (materie prime per la produzione ceramica, quindi terre, sabbie, etc) ci si stava orientando verso la fusione alcalina poiché i forni e le muffole non ci mancano ed invece un digestore a microonde costerebbe svariate migliaia di euro (magari in futuro ...).

Ho fatto diverse ricerche, ma a parte qualche riga che indica di usare il metaborato di Li come fondente  ed un articolo della gazzetta ufficiale che descrive il metodo usando come fondente una miscela di carbonato di Na e carbonato di K non trovo nulla di utile. Naturalmente il metodo della gazzetta, pur essendo dettagliato, mi darebbe evidenti problemi nella determinazione del Na e del K. 

Dove posso trovare la descrizione dettagliata del metodo con Metaborato di Li? Usando questo fondente riesco a determinare tutti gli elementi che mi interessano o avrò difficoltà con alcuni (Zr?).

Grazie.

Io ho ampiamente usato sia il digestore a microonde che l'ICP-OES perché analizzavo componenti elettronici secondo Direttiva RoHS. E vi assicuro che con questi metodi si analizzano al giorno tantissimi campioni, specie se si ha una capacità grande di campionamento automatizzato.

Sinceramente su tale analisi in ambito ceramistico non saprei che dirle. Bisogna trovare qualche metodica normata o tratta come nel suo caso da una Gazzetta Ufficiale o se no dovreste trovare qualcuno che vi metta a punto un metodo di analisi. Io facevo questo lavoro anche se più in ambito tessile che altro.

Geber ha scritto:

Io ho ampiamente usato sia il digestore a microonde che l'ICP-OES perché analizzavo componenti elettronici secondo Direttiva RoHS. E vi assicuro che con questi metodi si analizzano al giorno tantissimi campioni, specie se si ha una capacità grande di campionamento automatizzato.

Sinceramente su tale analisi in ambito ceramistico non saprei che dirle. Bisogna trovare qualche metodica normata o tratta come nel suo caso da una Gazzetta Ufficiale o se no dovreste trovare qualcuno che vi metta a punto un metodo di analisi. Io facevo questo lavoro anche se più in ambito tessile che altro.

@Geber grazie davvero! ho sparso un po' la voce tra le mie conoscenze per vedere se trovavo qualcuno con un metodo già scritto in modo da velocizzare questa fase, ma avevo anche già preso in considerazione la possibilità di farmelo preparare da qualcuno e per questo ho già alcuni contatti ;-)

Il problema di dover affrontare queste analisi senza esperienza in merito (non tanto di analisi chimica ma proprio magari ampiamento delle capacità di un laboratorio o azienda) è aver personale formato in grado di mettere a punto metodi. Non sono cose facili e spesso ci vogliono anche mesi per trovare la quadra ma poi si hanno metodi ad hoc. Sia chiaro che questi metodi non sono normati e quindi se serve poi dare un certificato di analisi, è opportuno che tale laboratorio e azienda trovi un metodo normato. Se no i risultati magari non possono essere usati poi in altra sede.