2009-08-11, 11:16
parte presa da internet:
"Gigaro (Arum italicum - Calla selvatica) - Famiglia Aracee
È una pianta spontanea, comune nei boschi o anche, come invasiva, nei giardini coltivati. È costituita da un grosso rizoma sotterraneo, simile ad una patata e come questa con un grosso contenuto di amidi. In estate compare il fiore, in forma di spadice giallo circondato da una guaina verde chiaro, di aspetto simile ad una calla. Tutto il fiore ha un odore sgradevole, di putrefazione; motivo per cui attrae le mosche, utilizzate dalla pianta come agenti impollinatori. In tossicologia generalmente i problemi conseguono all’ingestione dei frutti, multipli, a forma di bacca rosso-scarlatta, raccolti a spiga alla sommità di un lungo stelo. I bambini, attratti dal colore, possono ingerire qualche bacca, di solito non in quantità elevata perché la loro masticazione provoca immediato dolore alla bocca. Possono seguire gonfiore delle mucose e disturbi gastrointestinali anche seri, dovuti all’elevato contenuto di microcristalli di acido ossalico e ad altre sostanze tossiche. Anche altre parti della pianta sono irritanti, in grado di provocare fastidiose dermatiti da contatto. "
molto interessante questa pianta,di cui ho raccolto svariate volte i frutti (piccole bacche) dall'odore davvero pestilenziale
è una pianta comune ma che può diventare davvero fastidiosa se maneggiata senza guanti in quanto (soprattutto il fiore) per contatto provoca un fastidioso prurito,badate bene quindi a starne alla larga 
foto:
http://images.google.it/images?hl=it&rlz...a=N&tab=wi
"Gigaro (Arum italicum - Calla selvatica) - Famiglia Aracee
È una pianta spontanea, comune nei boschi o anche, come invasiva, nei giardini coltivati. È costituita da un grosso rizoma sotterraneo, simile ad una patata e come questa con un grosso contenuto di amidi. In estate compare il fiore, in forma di spadice giallo circondato da una guaina verde chiaro, di aspetto simile ad una calla. Tutto il fiore ha un odore sgradevole, di putrefazione; motivo per cui attrae le mosche, utilizzate dalla pianta come agenti impollinatori. In tossicologia generalmente i problemi conseguono all’ingestione dei frutti, multipli, a forma di bacca rosso-scarlatta, raccolti a spiga alla sommità di un lungo stelo. I bambini, attratti dal colore, possono ingerire qualche bacca, di solito non in quantità elevata perché la loro masticazione provoca immediato dolore alla bocca. Possono seguire gonfiore delle mucose e disturbi gastrointestinali anche seri, dovuti all’elevato contenuto di microcristalli di acido ossalico e ad altre sostanze tossiche. Anche altre parti della pianta sono irritanti, in grado di provocare fastidiose dermatiti da contatto. "
molto interessante questa pianta,di cui ho raccolto svariate volte i frutti (piccole bacche) dall'odore davvero pestilenziale


foto:
http://images.google.it/images?hl=it&rlz...a=N&tab=wi