Ho un lavoretto per voi...
Ho alcuni rottami elettronici di un vecchio spettrofotometro...
più qualche lampada strana...
vorrei mi illuminaste circa il pezzo al centro, nella prima foto, quello accanto alla lampada al deuterio (con i cavetti).


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*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***
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la lampada al deuterio è quella coi cavetti...
intendi quella a sx o a dx?
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(2009-07-31, 07:53)quimico Ha scritto: la lampada al deuterio è quella coi cavetti...
intendi quella a sx o a dx?

Scusa, credevo di essere stato chiaro, ma la mia chiarezza notturna lascia un po' a desiderare. Intendo quello a destra della lampada con i cavetti, quella a sinistra è una lampada spettrale ai vapori di mercurio.
Invece il pezzo di dx è un "valvolone", così come quello subito dopo (sempre procedendo verso destra) tratti da un vecchio spettrofotometro, ma di cui ignoro la funzione. Dallo stesso apparecchio proviene la fotocella che segue i due "valvoloni".
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non saprei... farò vedere al mio docente maestro di strumentazione chimica, nuove e vecchie... e ti saprò dire forse qualcosa
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Sì, non ti sbattere troppo, se non scopro la sua funzione fa nulla. Confidavo in qualche brillante elettron-tecnico...
Grazie comunque per l'interessamento...e se puoi facilmente, senza crearti fastidio, chiedi pure al docente ;-)
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Quella a DESTRA di quella con i tre fili è una YG1000 della Telefunken, è un tetrodo. Ti ho trovato il datasheet ;-)

Datasheet YG1000

[Immagine: YG1000.jpg]

Quella alla destra della YG1000 è una classica E283CC, ovvero un doppio triodo, usato come amplificatore in alta frequenza... molto diffuso

Datasheet E283CC

[Immagine: e283cc.jpg]
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Molte grazie Rusty, ma io sono "gnugnu" (che vuol dire idiota) e non so quale sia la funzione di un tetrodo, mentre so a cosa serve un amplificatore (in uno spettrofotometro intendo...). Se puoi illuminami ancora...grazie.:-)
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Non so a che livello hai presente il funzionamento di una valvola termoionica, diciamo per adesso che un tetrodo è un tipo (uno dei tanti) di valvola (vacuum tube per dirlo all'inglese) che ha oltre ai 2 terminali "obbligatori" anodo e catodo, altri 2 che sono 2 griglie. A partire dal diodo semplice, anodo e catodo, si sono aggiunte svariate griglie che hanno la funzione di modulare il flusso di corrente tra anodo e catodo, polarizzando la griglia ad un potenziale variabile riferito al catodo. Diciamo che come nei transistor (bjt), che è tutta un'altra cosa, la griglia ha la funzione simile alla Base per i transistor, ad una piccola variazione di Tensione (griglia-catodo) si ha una forte variazione di Corrente che fluisce tra anodo e catodo (questa è la vera scoperta e il perchè si usavano valvole e si usano transistor: l'amplificazione... più precisamente sono amplificatori di corrente pilotati in tensione).
Dicevo che questa variazione può essere "indotta" (indotta nel senso di provocata, non è un fenomeno di induzione ovviamente) da una (almeno una ci dev'essere) o più griglie: sono nati così i triodi (anodo, catodo, griglia), i tetrodi (nel nostro caso, anodo, catodo, griglia 1 e griglia 2, chiamate spesso G1 G2), i pentodi (anodo,catodo,3 griglie), ecc... esistono anche i doppi triodi (due triodi in un unico "tubo"), e varie combinazioni (esempio un triodo e un pentodo in un unico tubo... ecc...).
L'aggiunta di griglie ha la funzione di avere un miglior controllo sul flusso di corrente e quindi anche sull'amplificazione, oppure nell'aumentare la sensibilità in ingresso, sovente certe griglie aggiunte hanno funzione di schermo, griglia schermo, per attenuare fenomeni secondari che si creano nel flusso di elettroni, ecc...
Nel nostro caso, il tetrodo è stato usato per esempio al posto di un semplice triodo, per amplificare correnti molto piccole che derivano sicuramente da qualche trasduttore all'interno dell'apparecchiatura, è usato penso come elemento di un ponte di misura tipo ponte di wheatstone, un sistema carino per fare misure molto precise (leggi accurate) di impedenze.
Per il resto la storia è alquanto più lunga e complessa, ora non so se mi son fatto capire almeno nella metà di quello che ho detto, in ogni caso ti rimando a qualche link per capirci meglio, oppure fammi sapere tranquillamente se vuoi sapere qualcosa di più specifico... son stato molto "terra terra" per non complicare troppo la questione :-D

Valvola termoionica
Ponte di misura

p.s. quando dico "corrente che fluisce tra anodo e catodo" intendo corrente di lacune, in quanto come già sicuramente saprai la corrente vera e propria è un flusso di elettroni tra catodo e anodo... ma la convenzione vuole che scorra tra anodo e catodo :-P
Per fare un paragone chiarificatore, hai presente la bolla che si usa per mettere "a piombo" un muro o orizzontale un solaio? Bè, in realtà tu vedi la bolla che si muove (ad esempio da destra a sinistra), e possiamo dire che la bolla sono gli elettroni che si muovono in una direzione, ma il liquido si muove nella direzione opposta (quindi da sinistra a destra) e questa possiamo assimilarla alla "corrente" convenzionale, che si muove nel verso opposto alla corrente di elettroni vera e propria asd
Ho incasinato abbastanza!? azz!
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No, sei stato chiarissimo. Ho capito nulla.:-D Ma per mia ignoranza...

Ho troppe lacune per capire come funzionano le cose, a ciascuno il suo mestiere...comunque grazie per la spiegazione e per il livello "terra-terra" che mi ha consentito di rendermi conto di quanto sono somaro.

Metto qui l'idea che mi balenava per la testa: un colorimetro domestico fatto in casa...con pezzi avanzati...

PS. Non vorrei dare l'idea sbagliata di non aver gradito lo spiegone e i riferimenti di Wiki, al contrario, ho letto con interesse, e sono così più consapevole di quanto queste nozioni siano lontane dalle mie basi scientifiche.
Grazie Rusty per la tua pazienza.


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.doc  schema elettrico di colorimetro.doc (Dimensione: 460.5 KB / Download: 232)
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Non pago metto le foto di una fotocella di cui ignoro il principio e che non ho mai visto descritta sui libri (i miei intendo...). Credo funzioni con lo stesso principio delle altre (effetto fotovoltaico), ma vorrei conferme. Quello che so è che, rispetto alle classiche (tipo quelle in foto, all'inizio della discussione) celle a vuoto, questa ha una resa migliore in corrente e una maggiore sensibilità alle regioni spettrali del vicino UV.

Lo so devo smettere di smontare spettrofotometri con la pia intenzione di riassemblarli, mescolandone i pezzi...asd


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