I chimici e la religione, sondaggio (con spiegazione se vi va)

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MagicoGisus

2010-03-09 19:11

O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)O:-)

Volevo sapere, se non sono inopportuno (giusto così, per sondaggio), credete in Dio? Siete religiosi? Seguite una dottrina, o avete un credo vostro? Perchè?

Io personalmente non credo in Dio; non più di quanto creda alla mia scrivania. Mi spiego: io so che la mia scrivania c'è, esiste, ma non vado in giro dicendo "OH GRANDE SCRIVANIA, SENZA LA QUALE IO SONO UN NESSUNO!", perchè le alternative sono due: o il Dio in cui tutti credono esiste che si creda in lui o no, oppure esiste solo in funzione della fede, ed in entrambi i casi è meglio lasciar perdere per me...

Io in pratica credo nell'esistenza, presente o passata non mi interessa, di un "qualcosa" che ha generato il mondo, ma se questo qualcosa fosse (per dire) un fotone, o una penna bic, per me quello sarebbe Dio, e di certo non mi metterei a idolatrarlo.

Per quanto riguarda la religione, trovo che sia una delle invenzioni più insensate e subdole dell'uomo; confido che un giorno gli scienziati riusciranno a smentirle tutte. Trovo odiosi i pretenziosi rituali legati alla tradizione più che a una vera e sincera fede...

ok basta, mi sto infervorando, scusate...

e voi? e voi? e voi?

NaClO3

2010-03-09 19:46

io trovo che, usando altri termini, hai perfettamente ragione, ma ho altri ragionamenti che mi hanno spinto a diventare un ateo !

Drako

2010-03-09 20:09

Io credo che questo sia indipendente con il fatto che siamo persone di scienza... in un certo senso anche nella scienza stessa ci sono degli idoli, recentemente ho scoperto che alcuni scienziati credono nelle ibridazioni del carbonio, altri no...

NaClO3

2010-03-09 20:36

certo ma non credo che crdino le ibirdazioni dei carboni compiano miracoli

MagicoGisus

2010-03-09 20:39

...o che se chiedono alle ibridazioni del carbonio e danno loro delle offerte, allora queste esaudiranno i loro desideri...

Drako

2010-03-09 22:52

MagicoGisus ha scritto:

...o che se chiedono alle ibridazioni del carbonio e danno loro delle offerte, allora queste esaudiranno i loro desideri...

Queste sono altre religioni, più culti tribali che vere religioni. Le religioni più estese hanno sviluppato un senso dell'offerta più fine a se stesso che non ha qualche privilegio. Decisamente più facile ingannare un villaggio che non una nazione, anche se alcuni "miracoli" sono stati fatti...

Cmq se andate a studiare bene la religione in questione, scoprirete che non sono tanto semplici le vie per dimostrare la sua infondatezza. Troverete frasi come, "non metterai alla prova..." e altre che al momento non ricordo, ma simili, chedi impediscono di trovare un punto di verifica, e limitano il tutto ad una scelta da parte della persona. La scelta va fatta a mio parere senza basarsi sulle parole degli altri, ma su quello che si prova al momento, senza reoccupazioni, in modo da non alterarne la veridicità. Tanto si può sempre cambiare idea, e l'evoluzione dello spirito si può intendere in entrambi i sensi di marcia.

myttex

2010-03-11 15:36

uhm... io penso che se anche siamo gente di scienza, non dobbiamo essere per forza atei. Ad esempio: Enstein o il grandissimo Leonardo Da Vinci non erano atei... il primo credeva in Dio ed era ebreo. Io penso che un "Qualcuno" ci sia, un "Qualcuno" sopra di noi... [ot] Comunque ognuno la pensa come vuole, sia chiaro, lascio questa discussione, ma appena sento (=leggo) qualcosa di razziale o altro cancello subito... Non per essere pessimista, ma non penso che vada molto avanti questa discussione senza creare una flame war asd [/ot]

the-rock-91

2010-03-11 15:54

Io sono agnostico tendente all'ateismo; secondo me la scienza può spiegare tutto, è solo questione di tempo (che sia pure lunghissimo). Comunque anche trovando le prove dell'inesistenza di un Dio ci saranno sempre dei credenti che rimarranno fissi sulle loro idee.

daniele

2010-03-11 16:55

Definisco me stesso agnostico. L'unico dramma che posso rilevare nelle religioni è che queste ultime potrebbero "filtrare" il pensiero umano. Per me l'importante è che le religioni non sfocino in fondamentalismi, e mi piacerebbe che le nazioni di tutto il mondo siano laiche (una forma di rispetto, perchè chi ha la vera fede, la sente dentro di sè, e non ha bisogno di esporre simboli religiosi per ricordarsi di questo immenso dono ricevuto). Qualunque istituzione religiosa non dovrebbe influenzare politica, economia ed etica di uno Stato democratico. Si può notare (non voglio offendere i Cattolici) quanto il Vaticano si intrometta negli affari dell'Italia (che, per legge è un paese laico). Un esempio è la ricerca sulle cellule staminali, molto frenata da questa Istituzione. Ma devo confessare che una parte del mio cervello "invidia" chi ha fede, (in senso buono), poichè un giorno, mi piacerebbbe rincontrare le persone a me care di questa vita. Ragazzi, comunque l'importante è imparare a rispettarsi a vicenda. Questa è una breve riflessione del mio pensiero.

Dott.MorenoZolghetti

2010-03-11 20:43

E' molto condivisibile ciò che hai scritto caro Daniele, anche se su alcuni punti non sono completamente concorde al tuo pensiero.

In paticolare sulla questione delle cellule staminali: un luogo comune, specie se trattato superficialmente.

Credo fermamente che la scienza possa spiegare tutto, tutto ciò che Dio avrà la bontà di farci intendere.

La dicotomia scienza-religione o scienza-fede, è più un frutto della menzogna che della verità.

Bonni

2010-03-11 21:34

Sinceramente penso che esista qualcosa di superiore a noi che ha dato il via a tutto. La scienza potrà spiegare moltissime cose, tra qualche centinaio di anni magari tutto, però a me rimane un dubbio, come è nato l'intero universo? Avevo letto da qualche parte che si pensa che il tutto possa essere nato da un vuoto particolare ( teoria già ipotizzata da Aristotele nel "Fisica" ), più precisamente da un vuoto ad alta energia, ma perchè esisteva questo vuoto? Cosa c'era prima ? Perchè era lì? Fatto sta che tutta la materia e l'energia dell'univeso non possono essere nate da un nulla ma da qualcosa ... EDIT: avevo scritto delle porcate ...

Elettronvolt

2010-03-11 22:51

Su alcuni punti sono d'accordo con coloro che hanno già espresso la loro opinione. Provo ad esprimere la mia. Mi ritengo una persona fortemente scientifica sotto molti aspetti (tanto che spendo anche molti sabato sera per dedicarmi a lei) perchè mi appassiona molto... tuttavia mi ritengo anche una persona religiosa (e spirituale). Come già detto dal dott. Moreno Zolghetti, la dicotomia religione-scienza è, secondo me, una falsità autoindotta dall'uomo stesso. Spesso tendiamo a credere che la scienza sia solo composta da numeri e formule matematiche, da frasi e da proposizioni logiche e rigorose (che sono comunque indispensabili per capire meglio i concetti che ci circondano, ma sarebbe troppo riduttivo limitarsi solo a quantificare). Anche nell'arco della storia, della filosofia, c'è sempre stata la tendenza a frammentare tutti quei "mondi" universali che altrimenti sarebbero stati fuori dalla portata della comprensione umana. Purtroppo, il risultato finale, è stato il continuo crearsi di numerosi compartimenti stagni, inibendo ogni possibile punto di contatto. Abbiamo così continue contrapposizioni tra elementi che potrebbero essere uniti in una cosa sola (come del resto lo è in "natura", dove tutto è perfettamente amalgamato e compenetrato). Andando più su un discorso religioso... io sono convinto che qualcosa più grande di noi esiste (noi poveri esseri limitati non possiamo posizionarci sopra tutto e tutti in un universo così vasto e complesso, sarebbe ipocrisia). La cosa secondo me più complessa è dare una definizione a questo "qualcosa di più grande", che per adesso è totalmente fuori dai nostri schemi mentali. Riguardo le religioni... come altri, sono fermamente contrario al fanatismo (quasi sempre un'invenzione dell'uomo per controllare le masse). Invece mi sento attratto da quelle che tentano di trasmettere valori eticamente e moralmente giusti, che possano aiutare a risanare le varie piaghe sociali e favorire una convivenza civile e serena :-). Non da ultimo, che consentano una migliore conoscenza e libertà di noi stessi (in un mondo dove la principale crisi presente è proprio quella interiore e la più grave forma di schiavitù... l'ignoranza e il nostro stesso ego).

Dott.MorenoZolghetti

2010-03-12 23:18

Caro Elettronvolt, la tua è una esamina perfetta della questione.

Non è importante riconoscersi nella religione, è sufficiente riconoscere noi stessi nel prossimo. Lo scienziato dovrebbe ricordare di essere al servizio di altri uomini e non di se stesso. Per sua natura la scienza offre all'umanità ciò che è utile per il progresso, tutelando l'uomo e fornendogli l'ausilio di cui necessita. In questo la fede in Dio non genera ostacoli di sorta, anzi dovrebbe promuovere il cammino dell'uomo verso la Verità.

Preti, santoni e predicatori...sono un'altra cosa...da valutare singolarmente.

Beefcotto87

2010-03-13 00:19

Se posso esprimere il mio parere... Bhe, vorrei dire, anzi sperare, di avere un pensiero particolare: io sono un "naturalista" ovvero reputo importanti le leggi di natura, come la riproduzione, la selezione naturale e la convivenza sociale, ecc... Esiste per me per esempio una sola specie umana, magari con diverse caratteristiche in base al luogo di appartenenza (NON nazioni, benintenso...), non esiste un dio inteso come tale, ma come entità insensibile e indifferente che non controlla direttamente noi esseri umani! Principio mio fondamentale è: "Se non me lo so spiegare, non vuol dire necessariamente che sia divino", basti pensare al fuoco e agli uomini primitivi, ai fulmini prima segno divino e poi risultato della differenza di potenziale, ecc... Non rispetto i canoni delle grandi religioni monoteiste, ma non mi interessa criticare chi lo fa (a meno che non lo faccia a sua volta), spesso cedo agli impulsi purchè il risultato sia maggiore della spesa.

Dott.MorenoZolghetti

2010-03-13 01:10

Non c'è male nel credere nella natura, nell'affidarsi alla convinzione che si possa spiegare attraverso l'immagine di se stesso. Però il problema sta a monte. Ad alcune domande si riesce a rispondere solo parzialmente.

Quattro secoli fa, esattamente il 13 marzo 1610, Galileo Galilei pubblicava il "Sidereus Nuncius". Galilei è l'esempio di scienziato che, pur avendo saputo trovare molte risposte nella natura, ha dovuto, forse suo malgrado, cercare anche oltre.

quimico

2010-03-22 11:51

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Credo fermamente che la scienza possa spiegare tutto, tutto ciò che Dio avrà la bontà di farci intendere.

La dicotomia scienza-religione o scienza-fede, è più un frutto della menzogna che della verità.

ha detto tutto Moreno

Rusty

2010-03-23 15:28

Senza ripetere ciò che è stato detto, nel quale mi riconosco fondamentalmente, vorrei aggiungere una mia piccola nota. Il bisogno di credere in un essere superiore non è solo un fatto che riscontriamo nelle religioni, ma è insito nella natura dell'uomo stesso: in quanto uomini, abbiamo sempre bisogno di riconoscere qualcuno o qualcosa che ci superi, che ci sovrasti, che ci comandi... inconsciamente abbiamo sempre bisogno di un leader, sia questo politico, religioso, o altro. Siamo essere sociali e ci organizziamo in gruppi, ma abbiamo bisogno sempre di una guida, un "capo", sia esso spirituale o di qualsiasi altro genere.

Personalmente non credo nella Bibbia, nel Corano, ecc... se devo credere credo a Miller-Urey ;-)

Saluti :-P

newton_1372

2011-06-23 15:29

Ma la dimostrazione di Kurt Godel dell'esistenza di Dio non dovrebbe essere sufficiente a far tacere tutti gli atei per sempre?

(Domanda sincera)

AgNO3

2011-06-23 16:27

che dimostrazione è?

newton_1372

2011-06-23 16:42

Ho pescato in internet una "dimostrazione matematica" dell'esistenza di Dio, fatta da Kurt Godel. Il linguaggio è abbastanza astratto (come deve essere, se si vuole passare dal regno dell'Opinione a quella dell'Indubitabile Certezza!) ma rigoroso...mi ha colpito parecchio, e quando l'ho vista mi sono detto "Bene, adesso dire "Dio non esiste" è come dire 2+2=5...esempio di Orwelliana memoria!

Mi permetto di darvi il link!

http://gabrielemartufi.altervista.org/prova_matematica_dio.pdf

Non so, qualche parere autorevole, ascolterò con molto interesse i vostri commenti!

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**R@dIo@TtIvO**

2011-06-23 19:38

Anche l'illustrissimo Kant dimostrò " l'esistenza di Dio " ... *Fischietta*

newton_1372

2011-06-23 21:13

Beh Kant ha confutato le cosiddette prove dell'esistenza di Dio...ma Kant parla solo da un punto di vista filosofico...a vedere quel pdf a me sembra invece che Godel abbia fatto molto di più: ha definito Dio, ha definito l'esistenza e ha dimostrato che Dio non può non esistere, e il tutto matematicamente...per lo meno questa è l'idea che mi faccio dando una visionatina a quel documento...mi verrebbe persino di azzardare di più e dire che dopo una dimostrazione del genere ateismo e scienza sono diventati incompatibili...

NaClO3

2011-06-23 21:16

esatto, ha definito Dio, che per la sua natura spirituale non può essere definito, ho detto tutto!

newton_1372

2011-06-23 21:39

Beh non c'è un incompatibilità netta tra spiritualità e razionalità anzi...se Dio esiste per sua natura deve essere l'Ente più razionale che possa mai esistere (come lo Spirito di Hegel...) e perchè ciò che è razionale non può essere definito?

NaClO3

2011-06-23 21:52

perchè dovrebbe essere razionale se tutto vede e tutto può?

AgNO3

2011-08-14 12:26

Salve a tutti;

vorrei affrontare con voi questo argomento ,tanto importante quanto discutibile.

Ho sempre affrontato con amici questo argomento ,alcuni sono atei convinti,altri sono credenti,c'è chi ancora non sa cosa scegliere.

Io mi ritengo un credente,ma non perchè vado in Chiesa o perchè leggo la Bibbia o il Vangelo.

Mi ritengo credente poiché sostengo esista dopo la morte un qualcosa,un "futuro".

Penso che ciò che ci circonda non può essere frutto del caso,e penso che debba esserci stato un inizio e qualcuno debba aver dato un input.

Penso però che ciò di cui si sta parlando è talmente vasto che il nostro cervello non può nemmeno immaginare,potrebbe non esserci mai stato un inizio e tutto è sempre esistito,in fondo il concetto di inizio e fine potrebbe essere ristretto esclusivamente alla nostra porzione di spazio che poi è l'Universo,che non necessariamente è l'unica cosa esistente,ma non non siamo destinati a saperlo poiché i nostri limiti sono stati decisi a priori. Oppure lo stesso concetto dell'esistere,il concetto dell'energia,della materia o anche dello spazio potrebbero essere ristretti al nostro Universo.

Chi può sapere cosa c'è oltre? Sentite anche voi l'oppressione che danno queste argomentazioni crollando dalle fondamenta su cui è costruito il nostro mondo? Come si fa dinnanzi a questa vastità di ipotesi fermarsi alla banale considerazione che non esiste altro e che tutto è dovuto alla scienza? Come si fa ad essere atei? Lo stesso pensare ad un futuro incentrato sulla scomparsa definitiva di un soggetto è una fede assoluta. La definizione di "ateo" è degna di coloro che non hanno voglia o intelletto per immaginare cosa ci potrebbe realmente aspettare.

Cercando a riguardo ho trovato una interessante discussione "Dialogo tra Scienza e Fede" in cui la grande Margherita Hack,atea,tiene una discussione col Monsignor Zenti,vescovo di Verona.

Obiettivamente le argomentazioni del vescovo sono un po' fuorvianti ,alle volte,ma sono interessanti certe frasi: per esempio sostiene che non si va in Paradiso,Inferno e Purgatorio,ma noi si è Paradiso ,Inferno e Purgatorio,il nostro collegamento ad essi è una relazione che formiamo durante il corso della vita,che viene poi fissato saldamente con la morte.

ecco il primo di 12 video che seguono: (il primo è solo la presentazione,la sostanza viene da secondo video in poi)

http://www.youtube.com/watch?v=gkymVGn4Kik

Per ultimo volevo chiarire una cosa,che pare non essere tanto scontata:

i credenti non sono necessariamente infantili.

Chi crede in Dio (talvolta il solo parlarne ci fa sentire ingenui) non crede che esso debba intervenire attivamente nella nostra vita.

La definizione del Dio antropomorfo che punisce i cattivi e aiuta i buoni è un po' arcaica. Molti si domandano "Come mai la gente muore senza motivo?", "come mai Dio non fa nulla contro le malattie?" ,"Se Dio esiste perchè mio fratello è così?".

La mia opinione è che colui che ha originato il tutto,a cui diamo in nome "Dio" non interviene nella nostra vita,ma bensì ci osserva e lascia che noi si sia artefici del proprio destino,non esiste la Predestinazione,come si pensava ai tempi di Lutero.

I credenti non sono quelli scemi che pensano che Gesù abbia moltiplicato i pesci e i pani ed abbia fatto cadere dal cielo latte e miele.

Non si pensa realmente che la terra sia stata creata in 7 giorni e non si crede ad Adamo ed Eva. Questi fantasiosi racconti sono ,a parer mio,mal'interpretati. Bisogna guardare oltre il semplice significato,scorgere qualcosa di più elevato da queste parole.

Ciò è chiamato in letteratura : Allegorismo,nonostante se ne sia abusato per dare sfogo alla propria fantasia,in passato.

Mi piacerebbe sentire da voi,se volete,come mai credete o non credete.

Magari può nascere una discussione costruttiva che potrebbe persino aprire gli occhi ad alcuni.

Grazie a tutti

P.S. qua vige il beneficio del dubbio....asd

Max Fritz

2011-08-14 13:09

C'è già una discussione apposita, UTILIZZARE LA RICERCA!!!

Unisco ;-)

AgNO3

2011-08-14 13:15

scusami,non avevo visto,non dici nulla a riguardo?asd

Max Fritz

2011-08-14 13:29

Sai che ero convinto di aver già scritto qualcosa?

Io non credo in nessuna delle attuali religioni, perchè nessuna soddisfa le mie pretese.

Per me Dio è qualsiasi cosa che possa regolare l'andamento dell'universo: la conoscenza completa, assoluta, irraggiungibile per me ha tutte le prerogative per poter essere chiamata Dio, non è raggiungibile dall'essere umano e ha un suo senso, che riusciamo ad intuire ma non a capire.

Ciononostante considero il cattolicesimo una religione positiva in molti suoi aspetti e da incentivare. Il messaggio umano che lancia è sicuramente degno di attenzione e di rispetto e non ha nulla a che fare con certi estremismi tipici di altre religioni. Considero quindi che, in unione con una completezza di conoscenze, a cui aspirano le scienze, possa esserci una completezza morale a cui aspira, in maniera migliore degli altri culti, il cattolicesimo. Ed entrambe sono degne di essere chiamate Dio e di essere oggetto delle aspirazioni umane.

Penso dunque alla Bibbia cattolica come ad una metafora da prendere con la serietà necessaria per poterci trarre un insegnamento positivo e nulla di più. Son anche convinto che, per chi crede alla lettera in ciò che sta scritto in quel libro, una persona che sa essere al punto giusto altruista, umana e ben disposta al dialogo ma che tuttavia non crede in Gesù Cristo sia da considerare meritevole quanto un cattolico esemplare.

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**R@dIo@TtIvO**

2011-08-14 19:39

Ho seguito un pò i video, ma mi secca guardarli tutti, avendo già le mie idee che condivo parzialmente con la prof.ssa Hack.

Io penso che la creazione dell'Universo sia stata opera del famoso Big Bang, scaturito da altre cause che non siano generate da una forza superiore, un essere diverso, ma dai diversi moti continui e caotici di tutte le particelle elementari all'inizio presenti. Non riesco a capacitarmi dell'idea che dal nulla, dal vuoto, dal buio, senza esserci niente, un qualcosa di astratto, Dio, abbia potuto generare tutto questo, o meglio, abbia potuto, dare il via, con uno schiocco di dita, a quello che poi è divenuto l'universo composto dalle sue galassie, stelle, pianeti.

La fede, a parer mio, ti può rendere la vita facile, non aver paura di morire, non aver rimorso per le brutte azioni che si compiono ecc.. Ma non è il giusto riparo dove rifugiarsi. Un riparo non c'è. L'uomo durante l'arco della sua vita decide come trascorrerla e quali azioni sia giusto fare, cosicché morendo sa di non aver rimorsi per cose che magari possano turbare la psyche.

Purtroppo io di peccati ne faccio eccome, continuamente, ma non mi ci soffermo affatto.

La mia unica ipotesi sulla vita di Gesù Cristo e di Dio è questa:

Tutto iniziò facendo una ricerca di religione sulle diverse etnie e i loro culti religiosi, studiare le differenze e capire le somiglianze. Non so come leggendo diverse storie, racconti, testi e articoli, pensai che anche il cattolicesimo può, benissimo, essere messo in dubbio. Tutta la sua storia lo può essere. Forse molti di voi penseranno che io sia pazzo, ma io la penso così. Secondo me molti secoli fa, qualcuno stanco delle barbarie e delle varie cattive e malvagie azioni commesse all'umanità, decise di iniziare a scrivere un mondo completamente diverso di quello in cui viveva. Inventandosi, come oggi accade per i film e i fumetti, un "supereroe", un uomo capace di ridurre il male, una forza superiore da seguire, che avrebbe condotto alla pace, facendoci scegliere se seguire la strada del male o quella del bene. La storia doveva essere credibile, magari l'autore "ignoto" già pensava che la sua storia si potesse raccontare nei secoli dei secoli. Lasciando così un'immenso paradosso e enigma, mai risolvibile. Ma, tuttavia, aiutando l'umanità. Raccontando le gesta di questo super uomo e del Padre glorioso, onnisciente, onnipotente, era convinto, come è accaduto, di poter cambiare qualcosa, di portare pace fra gli uomini, di dire basta alle violenze e a tutto quello che va contro il benessere dell'umanità. A noi nessuno lo dice che questo non è assolutamente vero. L'autore poteva anche non essere solo, aiutato magari da altre persone, nel completare la sua opera, anzi la più grande opera letteraria del mondo.

Penso, invece, che la scienza possa dare le risposte a tutto. Ci sono stati uomini capaci di molto e a cui dobbiamo tanto. La scienza ci offre una spiegazione dettagliata di ciò che succede dentro e fuori di noi. La fede ti dice credi. Per questo a volte è anche più facile credere che iniziare a investigare sul fenomeno e dare delle spiegazioni. Credi in me, in ciò che rappresento, io sono l'essere e ogni cosa che vedi è me. Io sinceramente sono stato credente fino all'età della comunione 8-9 anni. Non ero un tipo di chiesa e me ne accorsi subito. Non ho discrimino i cattolici e non sono ateo, io credo in qualcosa, qualcosa che risponde alle mie domande, che risponde a quasi tutto quello che un uomo vorrebbe sapere, (dico quasi perché ancora quel che è rimasto verrà scoperto con l'avanzare del tempo, della tecnologia, e della mente) la Scienza.

Non ho scritto tutto quello che volevo dirvi, ma penso vada più che bene come mia riflessione. Non vi annoio, buon ferragosto.

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Franc

2011-08-14 23:10

Secondo me, le religioni sono quanto di più nefasto sia mai esistito ed esista tutt'ora per l'umanità.

Attribuire ad un qualsivoglia Dio la potenza di creare e dirigere un Mondo, una galassia o addirittura dei sistemi immateriali che si presenterebbero con modalità personalizzata solo successivamente all'umana dipartita significa, di fatto, deresponsabilizzare l'individuo verso il proprio comportamento nella vita reale, verso l'applicazione di valori come la conoscenza, la Pace e l'uguaglianza. Non sono io a dirlo, è la Storia che lo dimostra e chiunque può accertarsene ogni giorno che passa.

Una persona diventa responsabile verso sé e gli altri con ricerca personale, cultura ed apertura mentale e non regalando la propria fede a chi da secoli millanta per mestiere. Molti credono in un Dio spinti da particolari necessità caratteriali ma rifiutano la Religione "istituzionale", il suo impianto terreno, probabilmente perchè ciò che i loro occhi vedono non è proprio una logica conseguenza di ciò in cui dovrebbero o vorrebbero credere, ma alla fine il messaggio chiave della Religione è comunque passato: Dio esiste.

Quindi, per come la penso io, credere davvero nell'esistenza di un'entità superiore è solo il frutto dell'imprinting ben riuscito da parte del diffuso indottrinamento sociale realizzato dalla Religione di turno, niente di più.

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AgNO3

2011-08-15 10:44

Allora,io vorrei fare un piccolo chiarimento: ciò di cui vorrei trattare è il credere,non la religione. Anche dal canto mio la religione ha avuto un influenza negativa,come dimostra la storia. Special modo la Chiesa Cattolica che si è rivelata capace di compiere gesta terribili,incapace di professare ciò che il cattolicesimo avrebbe voluto insegnare. Ma allora perchè il credere nel cattolicesimo dev'essere influenzato dal pessimo comportamento della Chiesa? Se la Chiesa non fosse mai esistita,ma fosse stato comunque divulgato passivamente il cattolicesimo avreste voi ancora quest'idea? Non so se sono ben riuscito a spiegarmi. Io credo che con o senza il Cristianesimo si finirebbe comunque nel doverci fare una propria idea. Ma in fondo chi stabilisce quale ,tra scienza e fede,sia la più veritiera? Certo è che la scienza ci circonda e l'Intero Universo ne è la prova ma non per questo è da pensare che la fede sia più astratta,poichè meno dimostrabile. In poche parole sia la scienza che la fede sono plausibili,50 a 50. Voglio fare un piccolo esempio: Pensate di essere in un locale costituito da due stanze. Noi siamo in una delle due ,che sono collegate da una porta. Siamo bendati (più o meno è la nostra situazione,ovvero brancolare nel buoi nel cercare di capire la verità) e l'unica cosa che percepiamo è un odore,mettiamo sia odore di caffè,per fare un esempio. Noi,a occhi chiusi dobbiamo cercare di capire in quale delle due stanze sia il caffè. Ci verrebbe da pensare che è nella nostra stanza ,poiché lì siamo. Ma chi ci dice che non sia nell'altra? Nonostante sia un po' più lontana nulla vieta che possa essere anche lì. Quale delle due risposte e valida nella situazione nostra? Questo esempio,al quanto bizzarro può raffigurare ,se ben interpretato,la situazione a cui siamo davanti. Ora io vi chiedo: mettiamo che l'intero Universo sia gestito dalla scienza;credete seriamente che esista solo l'Universo?Chi ci dice che c'è fuori? E se c'è qualcosa fuori immaginatevi quanto vasto possa essere. Cosa ha originato il tutto? Il big bang è relativo solo al nostro Universo,cosa ha originato il tutto? Un'esplosione più grande? Chi ha innescato l'esplosione? Come si è formato il materiale esploso? Come si fa a dire che c'è sempre stato? A questo punto non ci resta che prendere una scelta. Scegliere di ignorare cosa c'è al di fuori dell'Universo ,come fa la scienza,che non potrà mai dare una prova certa ,oppure cercare di dare una spiegazione come tenta di fare la religione? Alla fine la questione è: se credere che tutto ciò che ci circonda è frutto del caso oppure è improponibile non pensare a qualcosa di più grande che ha originato il tutto. Io scelgo la seconda.

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Max Fritz

2011-08-15 11:33

Non sarei così precipitoso con l'affermare che la storia ci dimostra sempre quanto le religioni sono nefaste.

Sotto molti punti di vista, analizzando periodi temporali molto estesi, possiamo dire, ad esempio, che la presenza del Vaticano in Italia è stata più volte un'ancora di salvezza.

Devo ammettere che giustificare Dio per il semplice fatto che funziona bene come mezzo per diffondere un principio giusto è ipocrisia: se credo che Dio non esista, utilizzerei un mezzo sbagliato per un fine giusto divulgando il messaggio cattolico.

Inoltre non sono per nulla d'accordo con la frase: "IN SPECIAL MODO la chiesa cattolica che si è rivelata capace di compiere gesta terribili...". Non vanno ignorati certi episodi storici celebri, ma con questo non si può dire che sia al top della classifica, senza contare che è tuttora quella che, con la lentezza che si conviene, si è adeguata maggiormente all'evolversi dei tempi e della scienza e che ha riconosciuto i suoi peccati nel passato.

Non condivido neanche l'opinione di Franc che le religioni o la fede in un Dio deresponsabilizzino l'uomo: ognuno di noi è chiamato A RISPONDERE DELLE PROPRIE AZIONI davanti a Dio, questo è chiaro nel messaggio cristiano e di altre religioni e non si scappa. Ognuno ha pienamente le sue responsabilità. Ciò che viene contraffatto, invece, può essere il fine. Capita spesso infatti, tra i fedeli, trovare come movente delle proprie buone azioni la ricompensa divina e la salvezza al momento del giudizio: questi elementi sono già più discutibili.

Siamo però quasi tutti d'accordo su due punti fondamentali:

-La religione non può ostacolare la scienza e il percorso dell'uomo finalizzato a conoscere sempre di più e sempre più approfonditamente ciò che lo circonda.

-L'uomo ateo, scientifico e razionale, quanto quello religioso, non può ignorare il valore della morale, dei diritti umani, dell'educazione, del rispetto e del riconoscimento dell'uguaglianza. Se ciò venisse a mancare ci troveremmo inevitabilmente anche nell'impossibilità di procedere con lo sviluppo delle conoscenze, troppo indaffarati a combatterci a vicenda e ad eliminare le opinioni contrarie. In questo senso l'uomo ateo, se agisce correttamente, riconosce i valori portanti della religione cattolica e di molti altri culti, meritandosi anche agli occhi dei credenti un giudizio positivo.

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**R@dIo@TtIvO**

2011-08-15 11:37

Ag ho capito cosa vuoi dire pienamente. Io credo che religione e scienza dovrebbero essere conciliate. Anche se difficile dovrebbe essere così. Dio, la forza suprema, ha creato il tutto, la Scienza spiega come ha fatto e spiega le leggi che Egli ha donato ai fenomeni, alla natura, al mondo, all'Universo. Se veramente esiste Dio nessun uomo mai arriverà alla verità di tutto. Il fatto è che per far conciliare Scienza e Religione bisogna credere in qualcosa di Superiore a noi, così facendo le due dottrine potranno unirsi e magari lavorando insieme giungere ad, almeno, una verità incompleta, poiché ripeto se Dio esiste la verità completa non sarà mai raggiungibile. Sotto questo aspetto, a parer mio, si potrebbe credere in colui che è. La chiesa poi è la prima a peccare, e lo fa ancora, in quella non crederò mai.

Franc

2011-08-15 15:47

Io Max, cercavo di inquadrare il discorso su un altro dato di fatto, che è poi una critica (ovviamente senza offesa per nessuno). Non serve essere credenti in un Dio per agire secondo gli alti ideali di cui le religioni si sono scandalosamente appropriate e che propugnano più a livello teorico che pratico. Perchè inventarsi un Dio che tutto può, che tutto sa e che tutto può dare, tranne che la prova esplicita della propria esistenza?

Come si fa ad accettare davvero l'idea di un Dio, a percepirne in maniera DISTINTA dentro sé l'esistenza, senza esser certi di non scambiare quel sentimento per qualcosa d'altro? Come si fa a giurare a sé stessi di credere in un Dio, senza mentirsi, senza sbagliarsi di brutto, essendo certi di non essere semplicemente stati "drogati" da chi ne millanta l'esistenza per puro interesse (il messaggio tutt'altro che subliminale arriva già dalla tenerissima età)? E quale Dio: quello che vien fuori ogni volta che non si capisce qualcosa? Quello che crea l'Universo, o solo l'uomo, o quello che è in ogni essere o cosa, anche dentro i sassi? Come si fa a scegliere IN COSCIENZA fra tutte queste "affermazioni" così mitologiche?

In sostanza, penso che la religione, con tutti i suoi dei e le sue possibili varianti, esista soltanto per plagiare le persone. Dio, in quanto tale, è il frutto di questo plagio e, sinceramente, mi sorprende sempre pensare a quanto sia potente il rimbombo di una voce, a prescindere da ciò che afferma.

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AgNO3

2011-08-15 16:03

Franc ,le tue sono domande più che lecite,ma non necessariamente hanno una risposta così scontata. Non mi piace si pensi che i credenti rispettano criteri morali sono per una gratificazione divina,perchè non è vero. La religione può,in certi casi ,fornire una disciplina basata su buone maniere. Come dice spesso la Hack la morale di Gesù è valida per un cristiano quanto per un ateo "ama il prossimo come tuo figlio" " non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te".

Max Fritz

2011-08-15 16:03

Franc ha scritto:

Io Max, cercavo di inquadrare il discorso su un altro dato di fatto, che è poi una critica (ovviamente senza offesa per nessuno). Non serve essere credenti in un Dio per agire secondo gli alti ideali di cui le religioni si sono scandalosamente appropriate e che propugnano più a livello teorico che pratico. Perchè inventarsi un Dio che tutto può, che tutto sa e che tutto può dare, tranne che la prova esplicita della propria esistenza?

Come si fa ad accettare davvero l'idea di un Dio, a percepirne in maniera DISTINTA dentro sé l'esistenza, senza esser certi di non scambiare quel sentimento per qualcosa d'altro? Come si fa a giurare a sé stessi di credere in un Dio, senza mentirsi, senza sbagliarsi di brutto, essendo certi di non essere semplicemente stati "drogati" da chi ne millanta l'esistenza per puro interesse (il messaggio tutt'altro che subliminale arriva già dalla tenerissima età)? E quale Dio: quello che vien fuori ogni volta che non si capisce qualcosa? Quello che crea l'Universo, o solo l'uomo, o quello che è in ogni essere o cosa, anche dentro i sassi? Come si fa a scegliere IN COSCIENZA fra tutte queste "affermazioni" così mitologiche?

In sostanza, penso che la religione, con tutti i suoi dei e le sue possibili varianti, esista soltanto per plagiare le persone. Dio, in quanto tale, è il frutto di questo plagio e, sinceramente, mi sorprende sempre pensare a quanto sia potente il rimbombo di una voce, a prescindere da ciò che afferma.

Su questo allora siamo sostanzialmente d'accordo. Non ho elementi per confutare questa tua tesi e mi verrebbe da dire che non ne esistano, a meno che prescindano dalla razionalità e facciano fede solo al sentimento.

Però, ribadisco, io credo in qualcosa di sostanzialmente divino. Il mio senso del divino non è qualcosa che deve spiegare tutto ciò che non riesce a spiegarsi l'uomo e non è qualcosa che deve scostarsi dalla scienza nè dalla morale. E' l'unione completa di scienza e morale, di perfezione. Significa semplicemente che io credo che il tutto abbia un suo senso, che il caso abbia una sua legge (non banalizzabile al concetto di "destino";-) e che ci sia un fine, anch'esso ignoto. Tanto mi basta... non posso dimostrarlo, è pura speculazione di opinioni, puro scontro di "intuiti".

Dott.MorenoZolghetti

2011-08-15 19:55

Vorrei partecipare a questo interessante dibattito, ma non sarebbe ad armi pari, visti i miei studi pregressi, quindi mi astengo.

Lascio solo un consiglio: prima di esprimere opinioni, è bene documentarsi, non già per evitare di dire cretinate, ma per evitare di figurare tra gli sciocchi.

Franc

2011-08-15 22:49

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Vorrei partecipare a questo interessante dibattito, ma non sarebbe ad armi pari, visti i miei studi pregressi, quindi mi astengo.

Lascio solo un consiglio: prima di esprimere opinioni, è bene documentarsi, non già per evitare di dire cretinate, ma per evitare di figurare tra gli sciocchi.

Giusto, giusto... Prima 20 anni di catechismo a leggere le avventure del Signore, poi forse, il lusso di esprimere personalissime opinioni. Che sciocco, per un attimo avevo dimenticato il metodo.

http://www.youtube.com/watch?v=hg5pSwsHni0

Max Fritz

2011-08-16 10:15

Beh la posizione di Franc è chiara, però credo che il Dott. non si riferisse ad un indottrinamento con l'espressione "studi pregressi", ma piuttosto ad un approfondimento molto più specifico, imparziale ed analitico sulla questione.

Dobbiamo sostanzialmente convenire sul fatto che non è nulla di ridicolmente banale quello di cui stiamo parlando e mi pare evidente che non è liquidabile con un'ovvietà: esistono discipline specifiche che se ne occupano con la maggiore imparzialità possibile e procedendo metodicamente.

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Dott.MorenoZolghetti

2011-08-16 21:01

Sì, è esattamente questo il punto.

Il "metodo" mio è quello galileiano dell' "osserva e prova". Prima studi, poi parli, altrimenti sei, per dirla alla Sordi, uno "scoreggione".

Chiaro che, fin che si esprimono opinioni, si può affermare tutto e l'esatto contrario. Non è possibile arrivare a un compromesso, neppure Zichichi, nella sua celeberrima elucubrazione mentale, c'è riuscito. Questo quindi vuol dire che nessuno ha ragione, nessuno ha torto. Meglio sarebbe discutere senza fare come quel "burino" di Odifreddi che in un suo raglio librario scrive: "la parola cristiano ha la stessa radice di cretino". Ne riparleremo quando, sul letto di morte, chiederà assistenza spirituale come han fatto quasi tutti i suoi compagni di ventura, prima di lui. Se tutti coloro che rinnegano durante la vita l'esistenza di Dio, fossero coerenti alla loro idea anche in punto di morte, avremmo i cimiteri più simili a prati fioriti che a mausolei lapidei. Invece...


Se non ci fosse Dio, Mozart non avrebbe composto il suo "Ave verum corpus" e a me sarebbe dispiaciuto moltissimo! ;-)

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Franc

2011-08-17 13:30

Sì Max, analitico ed imparziale, appunto. Ma per essere analitici ed imparziali occorre forse frequentare per anni dei corsi universitari di Teologia, altrimenti il proferire sillaba sulla propria coscienza equivale a passare per "scoreggione" alla vista di chi quegli studi d'alto livello ha magari fatto?

E che sarà mai! Fra noi c'è forse qualche morto che s'è già assicurarto dell'esistenza di Dio? Se sì, dov'è andato a finire allora queso metodo galileiano?

Pure io, come sicuramente molti altri, ho impiegato parte del mio tempo a sentire e leggere di questi temi, il più delle volte annoiandomi a morte (Zichichi c'è riuscito alla grande) e mi sono reso conto che centinaia di pagine potevo risparmiarmele perchè alla fine quelle cose, il prete di paese o la suora del catechismo le snocciolavano in un'oretta, pure con maggior enfasi e senza che fossero dei fisici rinomati. Tralasciamo poi la cruda esperienza personale, appunto l'osservazione diretta, un impatto direi molto rilevante nella coscienza di una persona, con cui tutti purtroppo facciamo i conti ed è dunque inutile da tirare in ballo.

Odifreddi non l'ho mai letto, e la conversione in punto di morte non la vedo una motivazione consistente col discorso. In quei frangenti uno si attacca all'unica cosa che rimane, per paura non per fede. Direi quasi una sorta di "estorsione", tipo una dichiarazione sotto tortura: sai che stai per finire allora cerchi quell'unica possibilità (= cosa possibile, non certa) rimasta, la religione, il suo Dio (NON IL TUO). Solo lui qualora ci fosse come altri dicono (o credono?), costituirebbe l'unico spiraglio per non finire, per continuare in qualche modo (come la religione da sempre spiega) semplicemente ad esistere.

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Max Fritz

2011-08-17 14:42

Un momento, la risposta che ha dato Moreno mi sembra soddisfi tutte le questioni che stai sollevando Franc. Ha infatti detto che la questione sull'esistenza di Dio è un mero fatto di opinioni e non sono necessari studi particolari per pronunciarsi su questo . Tanto che, appunto, dopo aver sentito molte "illustri campane" ci si rende conto che gli argomenti son sempre quelli e la tesi sempre indimostrabile con la logica da ambo le parti.

La cosa cambia quando si esprimono concetti su fatti concreti, come la storia della religione, che non è una questione di opnioni come il concetto di fede.

Interessante anche il punto di vista della morte: io ho grande stima per il professor Odifreddi e, a mio parere, si manterrà coerente anche in punto di morte, ma può darsi che mi sbagli.

Tuttavia il concetto illuminante a riguardo sembra essere questo: tutti, prima o poi, cadiamo vittime della paura di morire e della tentazione di credere in qualcosa che ci salvi, oppure c'è chi può scampare a questa tentazione?

Perchè se ammettessimo che tutti prima o poi sentiamo quella necessità di salvezza dopo la morte, di continuare l'esistenza, allora in primis dobbiamo affermare che chi sostiene di non avere la necessità di credere in un Dio è un ipocrita. E in secondo luogo, non potendo trovare più un esempio contrario, verrebbe da chiedersi: perchè abbiamo questa necessità? Una necessità così comune, così radicata, così atavica, a cui nessuno sfugge non è forse in sè una prova dell'esistenza di Dio?

Questo mio discorso non vuole essere una prova, poichè abbiamo già ripetuto più volte che ne esistono tante che negano e affermano la presenza di Dio, contraddicendosi come ogni speculazione portata all'esasperazione. L'intento è solo quello di portare un po' più in là il tema della morte, facendo crollare un po' delle certezze che certe menti "razionali" si sono fatte.

MaXiMo

2014-05-16 14:19

Citazione che sento mia..non so di chi sia :

"Colui che ha Natura e Scienza ha anche religione, chi non ha Natura e Scienza ha solo religione."

Misticooooooooo!!!

zodd01

2014-05-17 17:20

Inizio citando Galimberti quando dice ' la scienza è rigorosamente religione ' , alla deriva atea fino al positivismo e al relativismo si è arrivati solo con la secolarizzazione dello Stato iniziata con la rivoluzione francese. Prima si facevano esperimenti per la redenzione e ' studiando i sassi si cercavano le impronte del Creatore ' come scriveva Galilei. Non cedete alla propaganda che ve lo presenta ateo, Zichichi ha chiarito questo aspetto di Galilei riesumandone completamente la figura. Prima di giudicare la religione la si deve conoscere. Tutti noi io compreso finito il catechismo abbiamo abbandonato l'ambiente, poche chiacchiere. E oggi adulti pretendiamo di criticare una cosa avendone la conoscenza di un bambino di 12 anni, è uno schiaffo alla ragione. Poi servirebbe confrontarne la dottrina con quella di altre religioni e le conseguenze storiche di queste. Una volta fatte queste operazioni il risultato è sorprendente. Talmente sorprendente che si fa fatica a mandarlo giù dopo 50 anni di propaganda sinistroide.

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MaXiMo

2014-05-19 13:54

Caro zodd01 inutile dire che la sincerità delle tue parole ed opinioni male si concilia (purtroppo) con i fatti....(i fatti sono fatti...diceva qualcuno) e sono incofutabili ! Personalmente non giudico le religioni ed in generale non giudico nessuno..al massimo approvo o disapprovo. Chiaramente non posso approvare tanti avvenimenti storici fatti da "religiosi"..di qualsiasi credo che hanno prodotto solo oppressione, ignoranza e chi più ne ha più ne aggiunga ! Potrei fare una lista lunghissima di casi storici, ordinati, eseguiti, condotti e propagandati dalle religioni o di cui i religiosi erano i mandanti..il catechismo non c'entra...l'uomo saggio teme Dio, non il suo giudizio, che è inoppugnabile e clemente ! E chiaramente questo vale per tutte le religioni..quelle della nostra area mediterranea-balcanica. In pratica non dobbiamo arrivare ai zoroastriani o scintoisti, buddisti...taoisti..ect (ai tantristi si però..è tanto bella la visione della cosmogonia:-P:-P:-P) Il vecchio testamento è pieno di guerre condotte dalle diverse tribù, tra loro divise, eppure monoteiste sotto un solo nome. Lo stesso dicasi per i musulmani.. per arrivare ai cristiani. E visto che hai fatto anche tu il catechismo e qui ci sono i catechisti e prelati vari mancati o falliti provate magari a dirmi come mai : I cristiani durante la prima crociata..non potendo arrivare Gerusalemme, assaltarono ed saccheggiarono Costantinopoli. Perchè Carlo Magno per "cristianizzare" i Sassoni..dovette radere al suolo i loro villaggi e "pulire etnicamente" la zona. Perchè lo stendardo dell'ammiraglia della battaglia di Lepanto, la Madonna...appunto campeggia in bella vista a Pisa...tutto sommato il "perdono cristiano" provocò....decine di migliaia di morti. Cosa gridavano "Evviva Maria che ogni Moro scaccia via !"? No prima gli tagliarono la testa ! Sino ad arrivare gli ultimi conflitti europei (Bosnia)....pulizia etnica..fosse comuni e tutto il resto. Diciamolo chiaramente con chi vanno a braccetto molti religiosi e prelati.... Insomma zodd01, credo si...nella forza del Creatore ma non a tutto, non alle bestialità propinate in nome di ! O peggio da studiosi...teologici figli della cultura dell'evangelizzazione, gesuitica colta e letterata, molto colta e letterata....ma sicuramente non al servizio del popolo ! PS Ho solo elencato una miseria dei diversi crimini commessi in nome religioso...potrei fare lo stesso per le latre religioni monoteiste mediterranee. X le altre religioni non sono cosi informato ! Diciamo che queste sono le mie spiegazioni.

zodd01

2014-05-19 19:04

Si il vecchio testamento è pieno di guerre. Ma ti ripeto confrontando vedi chi è il peggiore. Ci sono studi poi che mostrano chiaramente che il vecchio testamento è una riedizione di racconti ci culture precedenti. I paralleli Noè - Gilgamesh, Mosè - Akhenaton sono alcuni esempi. A mio modestissimo parere i cristiani dovrebbero abbandonare il V.T. perché inconciliabile con il messaggio cristiano. Provo a rispondere ai tuoi quesiti: Gli ortodossi erano visti come eretici e sullo stesso piano degli islamici. E poi l'imperatore bizantino era un gran rompiscatole, bramoso di potere quanto i maomettani. Quello di carlo magno è un esempio di strumentalizzazione della religione a fini bellici. Gesù comanda di portare il verbo a tutte le genti ma non con la spada ma facendo quello che fece lui ossia scacciare demoni, guarire persone, risuscitare i morti. La ricorrenza della battaglia di lepanto dovrebbe essere festa nazionale in tutti i paesi europei ! E' stata solo una guerra di difesa. Vai a vedere cosa fecero gli islamici a noi !

MaXiMo

2014-05-19 20:40

Grazie zodd01 per aver risposto al mio post in maniera concisa. Però proprio tra le tue parole ho trovato conferma : "Vai a vedere cosa fecero gli islamici a noi !" Posso dirti dalle cronache storiche di quello che hanno fatto ad Otranto......finito l'assedio ! Esatto, le religioni fanno questo, alimentano il fuoco dell'odio, per carità sicuramente il messaggio cristiano è di BASE assolutamente NON VIOLENTO..ma nei fatti la chiesa si occupa molto di più di conti, tasse da non pagare, gestione economica....che non salvezza delle anime, liberazione dal male,aiuto ai sofferenti e vittoria sulla morte ! Ha chiaramente smascherato..tanto, molti.... forse troppi ed alla fine come si dice.." di Verità si muore". Anche perchè per fare tutto questo non c'era bisogno di creare...una chiesa..bastava rimanere un po' Judei ed un po' Gentili. Ho fatto esempi ma non volevo essere frainteso, non era per provocare, conosco le differenze tra le varie chiese cristiane. Comunque è stato Costantino a sdoganare il cristianesimo...e quindi forse il "senso vero" del cristianesimo è più ortodosso che non latino. I cristiani non possono abbandonare il VT, io personalmente NO, in quanto il messaggio di Gesù presuppone.....cose precedenti ! Gesù era judeo, istruito come tale ed era Figlio del Dio judeo..quindi..il cristiano in quanto tale non è nato con Lui....è un'etichetta che si è attaccata dopo, per distinguersi dagli altri... tutti gli altri. E tale distinzione non è avvenuta velocemente,in pochi decenni insomma (sono occorsi..secoli)....ne in maniera gentile ne senza sangue ! MI spiego, non si possono capire passaggi e racconti se non si conosce almeno in parte il VT e la tradizione giudaica. Ebraico ed aramaico....le lingue con il quale i discepoli hanno scritto o trascritto il vissuto...non sono proprio lingue cosi semplici da tradurre..soprattutto in greco o in latino. Circa la festa nazionale mi trovi d'accordo pienamente, UNA SANTA VITTORIA è UNA SANTA VITTORIA. ....Quoto "racconti di culture precedenti.." Non conosco quella di Mosè. A quale racconto o storia o cosmogonia precedente ti riferisci ?

zodd01

2014-05-19 21:08

Ecco bravissimo ! Pensavo a Otranto ma non ricordavo se fosse avvenuto prima o dopo Lepanto. Si, la chiesa è uscita fuori ma proprio fuori la propria missione. Tuttavia penso che i veri preti siano gli esorcisti. Un esorcista insegna, un prete chiacchiera. Da un prete comune non si capisce il vangelo invece ascoltando un esorcista tutto torna. Consiglio a tutti di parlare con gli esorcisti della propria zona, di guardare qualche video di padre Gabriele Amorth e la trasmissione Vade Retro di tv2000. Youtube è pieno. Per Mosè ci sono indizi storici egizi su un faraone, un tale Akhenaton, che dopo aver incontrato Dio nel santuario ad Epidauro in Grecia decide di instaurare il culto monoteista in Egitto. Un eresia. I sacerdoti egizi tanto fanno che lo fanno espellere lui e i suoi discepoli fino a inseguirli per il deserto e sorpresa nessun mare si apre in due, questi se ne vanno a est in palestina. Lì continuano a venerare Aton il disco solare. I salmi sarebbero canti a questo Aton. Tutto qui. Comunque rispondo al sondaggio: credo in Dio e mi reputo un cristiano.

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MaXiMo

2014-05-20 10:18

****Ho fatto piccole , ma rilevanti modifiche al mio msg precedente***

Non credo che la visione sinistroide della "liberazione" dell'Uomo..da parte del Cristo sia solo un problema dgli ultimi 50 o 60 anni..ha radici cosi lontane ..coeve alla sua condanna...

Circa il Male concordo pienamente, e qui io ho una visione molto diversa...(più levantina..per dirla) il Male è parte dell'Uomo..non può essere eliminato, puo' essere vinto..ma non può essere eliminato, può essere abbattuto, ma rinascerà, può cambiare forma e noi possiamo nuovamente vincerlo..ma si potrà ripresentare.

Gesù vince il Male....ma non lo ha ucciso, ci ha liberato e può liberare..ma noi non possiamo ucciderlo, possiamo vincerlo si.

Possiamo scacciarlo, esorcizzarlo e quanto altro..ma mai negarlo o ucciderlo...

In Male esiste...neanche gli ATEI negano il Male..prova evidente di altro !!!!!

Userò un termine mistico, perchè tale credo che sia :

"Cosa ne sarebbe di tutto il tuo Bene se non ci fosse anche il mio Male"..dice Satana a Levi Matteo..."alla fine tutto sarà giusto"

Se la parola "giusto" sembra essere decisa da Satana ci si sbaglia..."giusto" significa perchè così è l'imperscrutabile volonta del Creatore, di Dio"

Grazie per gli indizi sulla genesi di Mose.

PS : Il Male non è nella caduta adamitica..è nella bramosia, cupidigia, in tutti i vizi e complotti nel falso e a volte .....anche nel vero !

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Vernice

2014-06-23 10:58

MaXiMo ha scritto:

****Ho fatto piccole , ma rilevanti modifiche al mio msg precedente*** Non credo che la visione sinistroide della "liberazione" dell'Uomo..da parte del Cristo sia solo un problema dgli ultimi 50 o 60 anni..ha radici cosi lontane ..coeve alla sua condanna... Circa il Male concordo pienamente, e qui io ho una visione molto diversa...(più levantina..per dirla) il Male è parte dell'Uomo..non può essere eliminato, puo' essere vinto..ma non può essere eliminato, può essere abbattuto, ma rinascerà, può cambiare forma e noi possiamo nuovamente vincerlo..ma si potrà ripresentare. Gesù vince il Male....ma non lo ha ucciso, ci ha liberato e può liberare..ma noi non possiamo ucciderlo, possiamo vincerlo si. Possiamo scacciarlo, esorcizzarlo e quanto altro..ma mai negarlo o ucciderlo... In Male esiste...neanche gli ATEI negano il Male..prova evidente di altro !!!!! Userò un termine mistico, perchè tale credo che sia : "Cosa ne sarebbe di tutto il tuo Bene se non ci fosse anche il mio Male"..dice Satana a Levi Matteo..."alla fine tutto sarà giusto" Se la parola "giusto" sembra essere decisa da Satana ci si sbaglia..."giusto" significa perchè così è l'imperscrutabile volonta del Creatore, di Dio" Grazie per gli indizi sulla genesi di Mose. PS : Il Male non è nella caduta adamitica..è nella bramosia, cupidigia, in tutti i vizi e complotti nel falso e a volte .....anche nel vero !

Io credo che il "Male" e il "Bene" lo facciano le persone. Ho un ego molto alto, ma da qui a credermi Dio solo perché faccio del bene ce ne passa, forse... Male e bene gli ho messi fra virgolette perché sono cose molto relative e soggettive. Per me esiste sempre il bene, o sempre il male. Point of view

MaXiMo

2014-06-23 18:37

Fare del "bene" Dio...e cose varie lasciamo stare forse è meglio rimanere terra terra. (capirai, io poi più ci resto con i piedi x terra e meglio è :-D:-D:-D) A proposito del Bene e del Male sai cosa disse Oppenheimer qualche giorno prima del lancio della prima bomba atomica? E sai quali erano le sue credenze politico-religiose prima di partecipare al progetto.. e quali furono invece quelle al termine del progetto Manhattan? Magari informati, cosi riuscirai meglio a comprendere il senso del mio scritto (che è :IL MONDO NON E' IN BIANCO E NERO)

Vernice

2014-06-24 09:59

Hai ragione, ho letto male e di fretta.