Idrossilammina
E' da tempo mio intento cercare di sintetizzare l'idrossilammina o un sul cloridrato/solfato.

Ho trovato questa sintesi partendo da acetato di potassio, nitrito di potassio e anidride solforosa. Penso che ci proverò appena mi arriveranno i pezzi che ho rotto del distillatore *Fischietta* , nel frattempo, qualcuno ha qualche esperienza a riguardo? Non vorrei fare sciocchezze... informazioni, qualcosa di utile?

Il cloridrato di idrossilammina è utilissimo in moltissime sintesi organiche. Il fatto che sia un sale lo rende più stabile del composto azotato, che viene conservato solo in soluzioni sotto il 50% per scongiurare il pericolo di decomposizione graduale.

Sintesi
Si ripongono 40 g di nitrito di potassio (KNO2) e 50 g di acetato di potassio in 100 ml di acqua fredda. Si procede facendo gorgogliare una corrente di anidride solforosa SO2 prodotta dalla combustione dello zolfo in aria. La temperatura deve essere mantenuta sotto lo zero durante la reazione. Viene a crearsi il sale complesso K2[HON(SO3)2] che, separato e filtrato con acqua ghiacciata, viene dissolto in 500 ml di acido cloridrico 0,5 M e bollito per due ore. Mentre la soluzione sta bollendo, al termine delle due ore, si aggiunge cloruro di bario (BaCl2) finchè il solfato di bario (BaSO4) precipita. Il solfato di bario viene eliminato per filtrazione e la soluzione viene evaporata ed aciugata. Il residuo consiste in cloruro di potassio (KCl) e cloridrato di idrossilammina (ClH4NO). I due composti possono essere separati con etanolo anidro: in esso viene solubilizzato il cloridrato, mentre il sale binario rimane depositato sul fondo. L’etanolo può essere fatto evaporare in un bagno d’acqua e il prodotto, a questo punto, può essere cristallizzato nell’acqua.

Una domanda: si può sostituire il nitrito di potassio e il cloruro di bario con, rispettivamente, nitrito di sodio e cloruro di calcio? Grazie a tutti, spero di avervi aiutato :o
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credo proprio di si ma questa sintesi è mooolto poco economica....ti consiglio di usare il metodo con il nitrometano! appena posso la provo e poi ti dico!
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Il CaSO4 non è del tutto insolubile come il BaSO4, ma i problemi è sono altri.
La generazione di SO2 per combustione dello zolfo è banale a dirsi ma quasi impossibile a farsi in pratica.
Se proprio vuoi tentare genera SO2 da economico metabisolfito K2S2O5 e HCl e faticherai cento volte di meno.
Ma quanta SO2? In fase eterogenea ce ne vuole un'enormità; e tenendo il tutto sotto zero...
Non la vedo dura, la vedo durissima... azz!
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(2010-09-23, 23:58)al-ham-bic Ha scritto: Il CaSO4 non è del tutto insolubile come il BaSO4, ma i problemi è sono altri.
La generazione di SO2 per combustione dello zolfo è banale a dirsi ma quasi impossibile a farsi in pratica.
Se proprio vuoi tentare genera SO2 da economico metabisolfito K2S2O5 e HCl e faticherai cento volte di meno.
Ma quanta SO2? In fase eterogenea ce ne vuole un'enormità; e tenendo il tutto sotto zero...
Non la vedo dura, la vedo durissima... azz!

Infatti era questa l'intenzione, generare SO2 (magari in un apparato di kipp) da solfito acidificandolo e coinvogliare il tutto in un imbuto rovesciato immerso nella soluzione fredda, che, essendo appunto fredda, facilita l'assorbimento del gas.
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Se sei risoluto a tentare, come spero vivamente, allora un altro paio di piccoli consigli.
Dimentica il Kipp che non hai di sicuro ed usa un pallone a doppio collo con imbuto gocciolatore.
Poi in questo caso non serve a niente il metodo dell'imbuto rovesciato (va bene per altri casi) ma devi far gorgogliare il gas (insisto a dire: tanto!) a piccole bollicine nella soluzione, mettendola in un recipiente alto e stretto in modo da avere la massima superficie di contatto tra le fasi.
Dovresti avere però nella procedura un'idea della quantità di anidride solforosa (si pesa prima e dopo in modo da sapere quanta SO2 è stata assorbita) altrimenti si crede che la reazione sia completa ed invece è appena agli inizi e la resa sarà zero... :-/
Non è per scoraggiarti, ma proprio viceversa ;-)
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(2010-09-24, 08:39)al-ham-bic Ha scritto: Se sei risoluto a tentare, come spero vivamente, allora un altro paio di piccoli consigli.
Dimentica il Kipp che non hai di sicuro ed usa un pallone a doppio collo con imbuto gocciolatore.
Poi in questo caso non serve a niente il metodo dell'imbuto rovesciato (va bene per altri casi) ma devi far gorgogliare il gas (insisto a dire: tanto!) a piccole bollicine nella soluzione, mettendola in un recipiente alto e stretto in modo da avere la massima superficie di contatto tra le fasi.
Dovresti avere però nella procedura un'idea della quantità di anidride solforosa (si pesa prima e dopo in modo da sapere quanta SO2 è stata assorbita) altrimenti si crede che la reazione sia completa ed invece è appena agli inizi e la resa sarà zero... :-/
Non è per scoraggiarti, ma proprio viceversa ;-)

Figurati, tanto di tentare tenterò comunque, i tuoi consigli sono comunque utilissimi :-D Comunque l'apparecchio di kipp pensavo di procurarmelo in un futuro prossimo visto che tornerebbe utile, intanto avrei usato come dici tu un imbuto con regolatore di pressione. [Ne avevo uno da mezzo litro e mi si è rotto :-/ (mi piange il cuore a pensarci, pace all'anima sua azz! ), mi è rimasto però uno da 200 ml che dovrebbe andare bene per lo scopo.] Insomma ho da procurarmi ancora un bel po' di robetta, tra cui i reagenti, spero di trovare tutto il prima possibile anche se l'aspettativa non è rosea *Tsk, tsk*

Intanto, se qualcuno avesse i reagenti e la vetreria adatta e volesse provarci, ogni contributo è ben accetto, sarebbe carino sapere la resa reale della sintesi fatta con tutti i crismi.
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Concordo con tutto quanto dice Al... Far gorgogliare l'SO2 mantenendo la miscela sotto gli 0°C rappresenta una difficoltà non indifferente.
Il Kipp si potrebbe evitare... piuttosto un buon setto poroso per far gorgogliare l'SO2... andrebbe bene una classica bottiglia di lavaggio gas, tipo Drechsel, a setto poroso appunto.

Ma il complesso che si ottiene, non è per caso il sale di Fremy?? Quest'ultimo, avente la seguente formula K2[NO(SO3)2] può essere prodotto anche con un altro metodo, molto più facile... e si sarebbe già a metà strada.
Attenzione anche a questi sali complessi... potrebbero decomporsi violentemente.
Per curiosità, il sale di Fremy è giallo, ma dà soluzioni lilla-viola chiaro.
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il sale di Frémy, K2[NO(SO3)2], l'ho visto all'opera dal vivo e l'ho anche studiato in quanto è un radicale persistente come il TEMPO ed è utile per l'ossidazione di fenoli ed aniline a chinoni
per esser precisi l'esatta formula del sale di Frémy è un po' controversa... in quanto con questo nome si intendono almeno 3 composti...
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Tra il Fremy di Whiles e quello di Max c'è la differenza di un H, anche se sembrerebbero effettivamente "quasi" la stessa cosa.
Ma il "quasi" in chimica è sempre sospetto...
Sarebbe interessante sapere la fonte della procedura di Whiles per cercare di capire magari qualcosa di più.
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Mi ricordo che la lessi una volta sul forum di nerocupo, poi la vidi sul salomone, chimica inorganica. Sono solo andato a rivedermela...
Preciso che non ho la certezza matematica che sia completamente esatta, bisognerebbe provare. Mi ricordo solo che una volta mi addentrai nella faccenda cercando qua e là ed effettivamente la procedura mi sembrò esatta.
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