2018-01-11, 16:10
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Il microscopio Bresser BioLux è uno strumento dedicato ai ragazzi, alle loro prime esperienze, quando iniziate le scuole Medie, si trovano a dover studiare i primi rudimenti delle materie scientifiche ed a sviluppare le loro prime “ricerche”.
Subito un suggerimento: i primi approcci dei ragazzi alla microscopia devono sempre venir seguiti e stimolati dai genitori. Solo in questo modo si potrà evitare che il microscopio venga considerato come un qualsiasi gioco e che venga abbandonato subito, dopo pochi giorni di minimo interesse.
Lo scopo di queste note è quello di fornire spunti per rendere più interessante questo strumento, in modo da sviluppare una più efficace interazione fra figli e genitori, fra nipoti e nonni.
Verranno date anche molte indicazioni per aumentare il campo di azione del microscopio, per aumentarne le prestazioni, in modo da poterne trarre maggiori soddisfazioni.
Ma, in ogni caso, tutte le modifiche suggerite saranno reversibili, in modo da poter rimettere il microscopio allo stato originale, in caso se ne decida la vendita.
Ancora, tutte le modifiche saranno attuabili con una spesa irrisoria e senza l’utilizzo di particolari strumenti, spesso di difficile reperimento presso gli semplici appassionati.
Altro suggerimento: qualunque siano le migliorie apportate, questo strumento è e resterà sempre un microscopio propedeutico, per ragazzi curiosi, nulla di più. Per questi motivi, non vale assolutamente la pena investire altro denaro nell’acquisto di accessori costosi: in futuro, se il ragazzo si appassionerà alla microscopia, questo microscopio verrà sostituito da un altro più professionale, se invece si stancherà, almeno avrete speso il minimo possibile.
Iniziamo con l’esaminare cosa abbiamo acquistato: il BioLux è prodotto dalla Bresser in diverse versioni a seconda del gruppo commerciale che lo vende. Troverete così una versione NG, una NV, una AL, ecc. Le differenze fra l’uno e l’altro sono minime: noi esamineremo la versione base, la NG, citando eventualmente le differenze con gli altri modelli.
Sono ben evidenti le differenze di realizzazione a carico della illuminazione, con la presenza di un illuminatore per luce incidente (epi illuminazione), del micro spostamento dell’oggetto con ferma campioni, ecc.
La confezione è rivestita in polistirolo e, oltre al micro, contiene vari accessori: videocamera UHF, duplicatore con lente di Barlow, vetrini già preparati, ecc.
E’ quindi un sistema completo per la microscopia che, pur nella sua essenzialità, permette di essere immediatamente usufruibile da parte dei nostri ragazzi.
Ma, per evitare future delusioni, facciamo un po’ di “tara” alle dichiarazioni del produttore: quel livello di amplificazione che è riportato sulla scatola è un pochino esagerato: i 1280x promessi derivano dai 40x dell’obiettivo, moltiplicato i 16x dell’oculare, moltiplicato ancora i 2x della lente Barlow.
Magari se le cose fossero così, in realtà dobbiamo distinguere fra il concetto di “più grande” e quello di “più definito”. L’operazione che abbiamo visto prima mi dice solo che il puntino della lettera “i” è stato ingrandito fino a farlo diventare grande come un pallone da football, ma ciò serve a ben poco se poi guardando quel punto non riesco a capire se è un pallone o un puntino ingrandito!
Ed allora iniziamo subito a fare un po’ di pulizia: l’oculare da 16x è fin troppo potente, inutile per la ridotta qualità dei nostri obiettivi, quindi potete tranquillamente rimetterlo nello scatolone e lasciarlo la per i posteri.
Ma anche la lente di Barlow, per gli stessi motivi, non serve a nulla. Ma non buttiamola, piuttosto ci può tornare utile come riduzione per utilizzare gli oculari in dotazione, che hanno un diametro inferiore allo standard.
Svitiamo allora la lente terminale, in questo modo avremo un semplice tubo vuoto che ci farà da raccordo fra l’oculare da 10x ed il tubo del microscopio.
(Continua)
Il microscopio Bresser BioLux è uno strumento dedicato ai ragazzi, alle loro prime esperienze, quando iniziate le scuole Medie, si trovano a dover studiare i primi rudimenti delle materie scientifiche ed a sviluppare le loro prime “ricerche”.
Subito un suggerimento: i primi approcci dei ragazzi alla microscopia devono sempre venir seguiti e stimolati dai genitori. Solo in questo modo si potrà evitare che il microscopio venga considerato come un qualsiasi gioco e che venga abbandonato subito, dopo pochi giorni di minimo interesse.
Lo scopo di queste note è quello di fornire spunti per rendere più interessante questo strumento, in modo da sviluppare una più efficace interazione fra figli e genitori, fra nipoti e nonni.
Verranno date anche molte indicazioni per aumentare il campo di azione del microscopio, per aumentarne le prestazioni, in modo da poterne trarre maggiori soddisfazioni.
Ma, in ogni caso, tutte le modifiche suggerite saranno reversibili, in modo da poter rimettere il microscopio allo stato originale, in caso se ne decida la vendita.
Ancora, tutte le modifiche saranno attuabili con una spesa irrisoria e senza l’utilizzo di particolari strumenti, spesso di difficile reperimento presso gli semplici appassionati.
Altro suggerimento: qualunque siano le migliorie apportate, questo strumento è e resterà sempre un microscopio propedeutico, per ragazzi curiosi, nulla di più. Per questi motivi, non vale assolutamente la pena investire altro denaro nell’acquisto di accessori costosi: in futuro, se il ragazzo si appassionerà alla microscopia, questo microscopio verrà sostituito da un altro più professionale, se invece si stancherà, almeno avrete speso il minimo possibile.
Iniziamo con l’esaminare cosa abbiamo acquistato: il BioLux è prodotto dalla Bresser in diverse versioni a seconda del gruppo commerciale che lo vende. Troverete così una versione NG, una NV, una AL, ecc. Le differenze fra l’uno e l’altro sono minime: noi esamineremo la versione base, la NG, citando eventualmente le differenze con gli altri modelli.
Sono ben evidenti le differenze di realizzazione a carico della illuminazione, con la presenza di un illuminatore per luce incidente (epi illuminazione), del micro spostamento dell’oggetto con ferma campioni, ecc.
La confezione è rivestita in polistirolo e, oltre al micro, contiene vari accessori: videocamera UHF, duplicatore con lente di Barlow, vetrini già preparati, ecc.
E’ quindi un sistema completo per la microscopia che, pur nella sua essenzialità, permette di essere immediatamente usufruibile da parte dei nostri ragazzi.
Ma, per evitare future delusioni, facciamo un po’ di “tara” alle dichiarazioni del produttore: quel livello di amplificazione che è riportato sulla scatola è un pochino esagerato: i 1280x promessi derivano dai 40x dell’obiettivo, moltiplicato i 16x dell’oculare, moltiplicato ancora i 2x della lente Barlow.
Magari se le cose fossero così, in realtà dobbiamo distinguere fra il concetto di “più grande” e quello di “più definito”. L’operazione che abbiamo visto prima mi dice solo che il puntino della lettera “i” è stato ingrandito fino a farlo diventare grande come un pallone da football, ma ciò serve a ben poco se poi guardando quel punto non riesco a capire se è un pallone o un puntino ingrandito!
Ed allora iniziamo subito a fare un po’ di pulizia: l’oculare da 16x è fin troppo potente, inutile per la ridotta qualità dei nostri obiettivi, quindi potete tranquillamente rimetterlo nello scatolone e lasciarlo la per i posteri.
Ma anche la lente di Barlow, per gli stessi motivi, non serve a nulla. Ma non buttiamola, piuttosto ci può tornare utile come riduzione per utilizzare gli oculari in dotazione, che hanno un diametro inferiore allo standard.
Svitiamo allora la lente terminale, in questo modo avremo un semplice tubo vuoto che ci farà da raccordo fra l’oculare da 10x ed il tubo del microscopio.
(Continua)

Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)