LIUTAIO - Aiuto per estrazione alcolica colore bruno

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Levin

2015-12-02 15:16

Salve a tutti,

sono un liutaio e sto cercando di estrarre in soluzione alcolica dal caffè un colore bruno che mi servirà per la colorazione della vernice che uso sui miei violini. Ho tentato l'estrazione mettendo in una normale caffettiera della grappa a 38° al posto dell'acqua. Il caffè alla grappa, se così lo vogliamo chiamare, è venuto su velocemente. Quando ho aperto la caffettiera ho notato che nella parte inferiore era rimasta una notevole quantità di grappa. Mi chiedevo questo: il liquido rimasto era la sola acqua che va in ebollizione ad una temperatura superiore a quella dell'alcol oppure era vera e propria grappa non bollita?

Inoltre per aumentare la saturazione del colore o preso il primo liquido estratto e l'ho versato nuovamente al posto dell'acqua. Questa volta, dopo la produzione del caffè nella parte inferiore non era rimasto niente. Ho proceduto così per tre volte. La mia domanda è: il liquido ottenuto che gradazione ha? L'alcol etilico si è trasformato in altro?

Mi serve capire questo perché il liquido in questione dovrebbe essere usato in una vernice poliresinosa che usa come solvente un alcool a 95°.

Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi.

Levin

LuiCap

2015-12-02 17:20

Ogni volta che si fa bollire in un qualsiasi recipiente chiuso una soluzione di due componenti miscibili fra di loro il primo vapore che viene liberato, condensato e raccolto è sempre una soluzione dei due ma con una composizione diversa da quella della soluzione di partenza.

Una grappa a 38° non è altro che una soluzione contenente 38 mL di alcool etilico e 62 mL di acqua, cioè una soluzione al 38% v/v di alcool etilico in acqua.

Nel primo vapore che si libera aumenta la concentrazione del componente più volatile (in questo caso l'alcool etilico), mentre nel liquido che resta aumenta la concentrazione del liquido meno volatile (in questo caso l'acqua).

Quindi il "caffè alla grappa" che hai ottenuto la prima volta non è altro che una soluzione idroalcoolica con concentrazione maggiore del 38% v/v di alcool etilico dei componenti estratti dal caffè; il liquido che rimane nella caldaia della caffettiera è invece una soluzione idroalcoolica con concentrazione maggiore del 62% v/v di acqua.

Ripetendo altre due volte l'estrazione hai ottenuto un "caffè alla grappa" con concentrazione maggiore dei componenti estratti dal caffè ma anche con una concentrazione in alcool etilico molto maggiore del 38%.

Il tutto è un processo di tipo fisico che non modifica chimicamente né l'alcool etilico, né l'acqua, né i componenti estratti dal caffè.

Se vuoi aumentare la resa ti consiglio di utilizzare al posto della grappa alcool etilico 95°, quello per fare i liquori per intenderci che trovi in qualsiasi supermercato.

Se poi vuoi evitare di usare la caffettiera e rendere il tutto ancora più semplice metti semplicemente un buon quantitativo di caffè in un pentolino, aggiungi poco alcool etilico 95° scaldi all'ebollizione (occhio alle fiamme libere, sarebbe meglio un riscaldamento elettrico) senza far evaporare tutto il liquido. Raffreddi e filtri attraverso un colino a maglie molto fini oppure attraverso diverse garze di cotone: il liquido che passa sotto è l'estratto alcoolico bruno che ti serve.

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Levin

2015-12-03 13:39

Ciao Luisa,

grazie mille per la tua esauriente risposta.

Ho provato a fare come dicevi ho cioè fatto una caffè con alcool 99,9° (soluzione alcolica incolore a 99,9° composta indicativamente da miscele di alcool puri e in particolare da: 50/70% di alcool etilico, 50/30% isopropilico, 1% n-propilico). Ho verificato che il caffè veniva su tanto rapidamente da non assorbire colore, o almeno molto poco. Infatti il colore estratto dalla grappa a 38° era decisamente più saturo anche dopo il primo tentativo.

Lo stesso alcool l'ho fatto bollire in bagnomaria con della polvere di caffè ma anche in questo caso l'estrazione del colore è stata insufficiente. E' come se la reazione a gradazione più bassa e in presenza di maggior acqua estraesse meglio i colore del caffè. Il problema è che se uso la soluzione ottenuta dalla grappa come colorante per la vernice fatta con alcool a 95° (nell quale sono disciolte resine naturali) in realtà introduco una percentuale discreta di acqua nella vernice. Forse questo non da problemi visto che comunque il rapporto colore vernice è 1:10 circa. Non mi resta che tentare e vedere come va.

Ciao e grazie ancora

Levin

(Alfredo): Ho aumentato la dimensione del testo, la visita oculistica l'ho fatta il mese scorso. asd

LuiCap

2015-12-04 00:41

A questo punto cambierei strada.

1° metodo

Preparare del vero caffè con acqua distillata nella moka.

Versare il caffè in un recipiente di vetro ad imboccatura larga e fare evaporare a 100°C quasi a secco tutta l'acqua.

Addizionare una quantità di alcool etilico 95° per portare di nuovo l'estratto colorato in soluzione sufficiente per ottenere un'intensità di colore desiderata.

Non credo che la pochissima acqua distillata rimasta nell'estratto alcoolico possa dar fastidio quando lo mescoli in proporzioni di 1:10 alla vernice alcoolica.

2° metodo

Pesare 5 g di caffè torrefatto in povere in un barattolo di vetro munito di coperchio ed addizionare 200 mL di acqua distillata a 50°C.

Chiudere il coperchio non troppo stretto e lasciare in digestione per 6 ore possibilmente in termostato a 50°C (anche il forno di cucina può andare).

Agitare il tutto una volta ogni ora.

Terminata la digestione, lasciare raffreddare fino a temperatura ambiente e filtrare su tripla garza di cotone.

Versare il caffè in un recipiente di vetro ad imboccatura larga e fare evaporare a 100°C quasi a secco tutta l'acqua.

Addizionare una quantità di alcool etilico 95° per portare di nuovo l'estratto colorato in soluzione sufficiente per ottenere un'intensità di colore desiderata.

Non credo che la pochissima acqua distillata rimasta nell'estratto alcoolico possa dar fastidio quando lo mescoli in proporzioni di 1:10 alla vernice alcoolica.

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