No, non si tratta di Ambrosia o Artemisia... la pianta nella foto è un esemplare di Aconitum (non so il genere, forse napellus). Per adesso ho solo quella, ma a breve avrò altri tre esemplari, di genere accertato (napellus). Quella in foto l'ho acquistata in una grossa giardineria sotto il nome di Aconitum Spark's Variety... ma dalle foto che ho trovato in rete non sembra corrispondere molto... vedremo quando crescerà (dovrebbe arrivare sui 1,5 metri).
TERRENO: Per adesso la tengo in un vaso (perchè la terra del mio giardino fa pena) con solo dello stallatico misto a perlite... ho esagerato nel mettere il fertilizzante naturale puro (c'è solo quello dentro) perchè ho letto che prediligono un terreno ricco di humus... vabbè, melius abundare quam deficere

. In generale comunque si consiglia un 50% terriccio e un 50% di stallatico o torba (apprezzano anche terreni acidi), magari aggiungendo un po' di sabbia (o perlite) per incrementare il drenaggio. Sarebbe meglio mettere a dimora la pianta in piena terra perchè hanno un apparato radicale profondo.
IRRIGAZIONE: Da quello che ho letto in rete, si consiglia di irrigare abbondantemente, evitando di far seccare troppo il terreno. Una penuria d'acqua provoca un deciso rallentamento della crescita della pianta. Se però si eccede troppo si rischia di far marcire l'apparato radicale. Io l'annaffio con moderazione in quanto ho un problema di drenaggio del terreno (forse proprio perchè ho usato lo stallatico puro) ma in ogni caso evito di far asciugare completamente la "terra".
ESPOSIZIONE E TEMPERATURE: Inizialmente avevo scelto un'esposizione abbondante alla luce solare, ma poi ho deciso di spostarla in una posizione intermedia e la pianta sembra aver gradito. La posizione migliore sarebbe appunto una via di mezzo, ma la pianta sembra tollerare qualunque esposizione. Se si sceglie di tenerla in pieno sole, ovviamente bisogna incrementare l'apporto idrico. Si adatta molto bene al nostro clima (cresce spontaneamente nelle zone alpine del nord Italia) e resiste anche a minime invernali di -15 gradi.
FIORITURA: Avviene verso Luglio e si protrae anche fino a Settembre (dipende un po' dal genere e dalla varietà dell'esemplare); i fiori dell'Aconitum sono solitamente di colore blu/viola intenso e si caratterizzano facilmente perchè sembrano tanti piccoli elmetti (il fiore infatti presenta un petalo superiore che sembra la cresta longitudinale di un elmo). Unica pecca è che non emettono alcun profumo ma in compenso, tendono ad attirare le farfalle. Per adesso la mia pianta non ne ha ancora fatti… ma sono convinto che non ci vorrà molto.
TOSSICITA’: E’ considerata la specie più tossica della flora italiana e tutte le sue parti sono altamente velenose. In particolare la parte più ricca di tossici è il tubero. La sua pericolosità è data da un alcaloide neurotossico piuttosto potente, l’aconitina, che può dare seri problemi anche a concentrazioni piccolissime. Per questo motivo si consiglia di prestare estrema prudenza e di tenere lontana la pianta da bambini, animali e idioti. L’aconitina ha la brutta proprietà di venire assorbita anche attraverso l’epidermide, per cui bisogna evitare di toccare la pianta.
Per concludere… direi che è una pianta piuttosto interessante e anche resistente. Spero che questa scheda (basata un po’ sulle molteplici ricerche fatte, un po’ sulla mia piccola esperienza diretta) possa essere utile.