Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Sono uno studente ma mi schiero da anni da parte dei professori. Alle medie, un “casinista” che destabilizzò in tre anni tutta la scuola fu promosso solo perché i professori volevano levarselo dalle scatole...
Credo che questa vignetta poi riassuma la situazione attuale...
Saluti, Riccardo "L'importante è non smettere mai di farsi domande.La curiosità ha buoni motivi di esistere." -Albert Einstein-
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Anno 2018 [...] (e) fate accendere il cellulare ai vostri alunni e fategli cercare su un motore di ricerca a loro scelta la risposta al quesito (competenza digitale). Se il candidato non ha il cellulare, può svolgere l’esercizio col compagno (competenza sociale (?)) [...]
Saluti, Riccardo "L'importante è non smettere mai di farsi domande.La curiosità ha buoni motivi di esistere." -Albert Einstein-
Citazione:“La vocazione dell'uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.”
La scuola italiana è completamente degradata: non educa, non istruisce, non dà alcuna formazione interiore o esteriore, non insegna un lavoro. Serve solo ad indottrinare i ragazzi con i dogmi agnostico laicisti che faranno da substrato perfetto per le sinistre: si fabbricano loro futuri potenziali elettori. E' dagli anni '70 che hanno preso il potere in scuola e università i sessantottini radical chic e questo è il risultato.
Non mi pare che l'allora ministro della Pubblica Istruzione On. Letizia Moratti che ha attuato nel 2003 (Governo Berlusconi) la riforma delle "3 I" (Informatica, Inglese, Impresa) fosse una sessantottina radical chic, come pure l'On. Mariastella Gelmini che ha attuato l'attuale riordino dell'istruzione secondaria superiore nel 2008 (sempre Governo Berlusconi). E neppure l'On. Stefania Giannini che ha attuato La Buona Scuola (2014, Governo Renzi) può essere una sessantottina radical chic.
L'unico ex-sessantottino che compare nel filmato è il Prof. Roberto Vecchioni, che non ha per niente sostenuto le riforme che ho appena citato.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Io personalmente non ho avuto pressoché alcun professore che si dilungasse in "dogmi agnostico-laicisti" (e comunque, essendo in uno stato laico, dovremmo insegnare alle persone come mantenerlo laico, ad esempio non pagando i professori di religione cattolica con le tasse di tutti, ma questo è un altro discorso). Ho avuto invece molteplici professori che si dichiaravano apertamente cattolici e ci facevano fare temi sul peccato nella società moderna (lettere), che deridevano filosofi di sinistra o illuministi (filosofia), che elogiavano apertamente Berlusconi (italiano), che inveivano contro Renzi, la sinistra, le multinazionali assassine e i rettiliani (inglese), che criticavano l'eccessiva laicità di Leopardi, lodando la devozione di Manzoni alla Provvidenza (lettere), che volevano dimostrare l'esistenza di Dio (filosofia), e mille altri esempi.
Posso dire per esperienza che la scuola italiana fa cagare (per non nominare altro...). La buona scuola? «Una cagata pazzesca!!!» (cit. fantozziana). Comunque, il problema non è lo schieramento politico del professore... per me può essere anche nazista, l’importante è che non trasmetta ai suoi alunni questi valori. PS: Il mio professore di religione delle medie era totalmente laico... né battesimo né nient’altro...
Saluti, Riccardo "L'importante è non smettere mai di farsi domande.La curiosità ha buoni motivi di esistere." -Albert Einstein-
2018-06-08, 11:57 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2018-06-08, 12:10 da LuiCap.)
Credo che stiamo andando OT. Il video oggetto della discussione non parla delle idee politiche che il "maestro" trasmette o non trasmette ai suoi alunni, bensì di come il maestro nella sua ora di lezione debba accendere negli alunni il desiderio del sapere.
Per chi fosse interessato, consiglio la lettura di questo libro di Massimo Recalcati:
Periferia di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell'incontro a «salvare» Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica dell'insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l'orizzonte. È il piccolo miracolo che può avvenire nell'ora di lezione: l'oggetto del sapere si trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio dell'insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)