2012-01-01, 12:42 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-01-01, 12:44 da Dott.MorenoZolghetti.)
L'argomento in discussione il primo giono dell'ultimo anno del Grande Ciclo è chiaro dal titolo. In chimica organica ormai troviamo lunghissime trattazioni di teoria che poco solleticano i curiosi di avventure.
L'Autore di tali compendi è Quimico.
Ora dico quello che penso e intendo farlo pubblicamente: le trovo utili e ben fatte, anche se possono sembrare difficili o prolisse.
Sono utili perchè apportano al forum quelle nozioni che molti di noi conoscono già bene, ma che possono rappresentare qualche interesse a chi è in cerca di nozioni.
Fatte bene perchè sono molto curate e ricche di spiegazioni facilitanti.
Difficili perchè trattano di alcune cosette non proprio immediate.
Prolisse perchè spesso si dilungano, ma so così non fosse, risulterebbero incomplete e quindi non esaustive.
Quindi, apprezzo molto l'impegno di Quimico e lo invito a continuare, tempo permettendo, questa sua trattazione teorica.
Riconosco che il forum non è nato per la teoria, ma per la sperimentazione pratica, tuttavia non ritengo la possibile esistenza della pratica, almeno quella buona, senza il giusto approccio teorico.
Quimico è colui che maggiormente ha contribuito a colmare la lacuna che il forum manteneva nel tempo, sin dalla sua nascita.
Detto questo, avrei una proposta semplicissima, se c'è accordo tra le Menti del forum e l'Autore degli interventi. Vorrei che tutta la trattazione, pur rimanendo nella discussione in cui si trova, sia raggruppata in due sottotrattazioni distinte, dal titolo "Compendio di Chimica Organica" e "Compendio di Chimica Biologica". I titoli sono puramente indicativi, non sono io a doverli scegliere.
In questo modo sarà possibile continuare a integrare e a commentare sensatamente (quindi se ho scritto cose poco sensate, cancellatele) ciò che Quimico ci ha proposto e ci vorrà proporre. Le discussioni in oggetto saranno isolate da commistioni poco auliche e non si disperderanno.
Nello stesso tempo, chi non vorrà leggerle (per qualunque ragione), non sarà costretto a schivarle come proiettili.
Lo stesso discorso si dovrebbe applicare alle discussioni di chimica inorganica, ma forse lì è un tantinello più complesso e quindi sarà meglio pensarci in un secondo tempo.
A voi esprimervi in proposito.
L'Autore di tali compendi è Quimico.
Ora dico quello che penso e intendo farlo pubblicamente: le trovo utili e ben fatte, anche se possono sembrare difficili o prolisse.
Sono utili perchè apportano al forum quelle nozioni che molti di noi conoscono già bene, ma che possono rappresentare qualche interesse a chi è in cerca di nozioni.
Fatte bene perchè sono molto curate e ricche di spiegazioni facilitanti.
Difficili perchè trattano di alcune cosette non proprio immediate.
Prolisse perchè spesso si dilungano, ma so così non fosse, risulterebbero incomplete e quindi non esaustive.
Quindi, apprezzo molto l'impegno di Quimico e lo invito a continuare, tempo permettendo, questa sua trattazione teorica.
Riconosco che il forum non è nato per la teoria, ma per la sperimentazione pratica, tuttavia non ritengo la possibile esistenza della pratica, almeno quella buona, senza il giusto approccio teorico.
Quimico è colui che maggiormente ha contribuito a colmare la lacuna che il forum manteneva nel tempo, sin dalla sua nascita.
Detto questo, avrei una proposta semplicissima, se c'è accordo tra le Menti del forum e l'Autore degli interventi. Vorrei che tutta la trattazione, pur rimanendo nella discussione in cui si trova, sia raggruppata in due sottotrattazioni distinte, dal titolo "Compendio di Chimica Organica" e "Compendio di Chimica Biologica". I titoli sono puramente indicativi, non sono io a doverli scegliere.
In questo modo sarà possibile continuare a integrare e a commentare sensatamente (quindi se ho scritto cose poco sensate, cancellatele) ciò che Quimico ci ha proposto e ci vorrà proporre. Le discussioni in oggetto saranno isolate da commistioni poco auliche e non si disperderanno.
Nello stesso tempo, chi non vorrà leggerle (per qualunque ragione), non sarà costretto a schivarle come proiettili.
Lo stesso discorso si dovrebbe applicare alle discussioni di chimica inorganica, ma forse lì è un tantinello più complesso e quindi sarà meglio pensarci in un secondo tempo.
A voi esprimervi in proposito.
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***