Libro: Elogio dell'imperfezione

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Dott.MorenoZolghetti

2012-01-01 09:45

Elogio dellimperfezione è il testo più conosciuto di Rita Levi Montalcini. Scritto nel 1987, con una dialettica rara e ormai quasi "fuorimoda", con il premio Nobel per la medicina ricevuto ormai da un anno, è la narrazione di una scoperta destinata a rivoluzionare il pensiero della biologia della cellula animale. Con il lavoro di Montalcini (e del suo dimenticato staff) si è sepolta sotto una pietra tombale l'erronea convinzione che le cellule nervose fossero, a differenza di tutte le altre, destinate a non rinnovarsi. Oggi la scienza ha introdotto ulteriori e nuovi concetti che a quel tempo neppure si immaginavano, ma i fattori di crescita delle cellule nervose (NFG) sono stati, e ancora sono, pietre miliari della ricerca. Il sistema nervoso centrale è probabilmente ciò che l'uomo conosce meno e senza il contributo di una donna come la Montalcini, certamente saremmo stati defraudati di importanti scoperte successive. Gli studi compiuti da Cajal sulle cellule nervose hanno dato il "la" alla Scienziata per iniziare il suo difficile cammino. Difficile per il suo sesso, difficile per il momento storico, difficile per la complessità del compito.

Se amate le avventure, allora questo è il libro che fa per voi.

L'edizione della foto è una prima edizione della Garzanti, cercate in giro, se ne trovano anche di successive.

HPIM5993.JPG
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Max Fritz

2012-01-01 13:00

Questo l'ho letto qualche mese fà, e lo consiglierei anche per il modo in cui viene descritto l'andamento progressivo di una ricerca scientifica, costantemente bisognosa della perseveranza umana, tra alti e bassi, sia nei risultati che nell'umore del ricercatore.

al-ham-bic

2012-05-06 22:35

Letto.

Oltre a quello che ha detto Max, aggiungerei (visto che io vedo tutte le cose in funzione della Storia) anche l'interessante caratterizzazione dell'ambiente alto borghese dei primi periodi, le pericolose difficoltà durante il periodo "nero", gli entusiasmi degli anni '50-'60, che si riflettevano anche nella ricerca.

Una persona dedita "decisamente" al suo lavoro, non c'è dubbio.