2011-09-18, 10:58 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2011-09-18, 19:19 da Dott.MorenoZolghetti.)
"Il naso intelligente - che cosa ci dicono gli odori" è un saggio di Rosalia Cavalieri, docente di Semeiotica e Teoria delle lingue dei segni nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Messina.
E' un testo scorrevole, di 210 pagine, edito da Laterza - Bari, pubblicato nel 2009 e di piccolo formato. Non è un trattato scientifico in senso stretto, nè tratta l'argomento "olfatto e odori" in modo esaustivo, ma ha un pregio sostanziale: introduce il lettore in un mondo del tutto straordinario, ignoto alla maggior parte delle persone. L'uomo è l'unico animale che è capace di comporre gli odori per creare un profumo, anche se ha perduto la capacità ancestrale di collegare istinto e odori, limitandosi a qualche surrogato emozionale in ristretti ambiti, specie in quelli sessuali. Tuttavia non può essere dismesso il valore dell'olfatto e delle percezioni odorose. La dottoressa Cavalieri incide soprattutto nell'ambito delle emozioni e dei ricordi, avvalorando ciò che è noto da tempo anche ai non addetti ai lavori: gli odori si associano alle emozioni più di tutto ciò che fa parte della sfera percettivo-sensoriale. Memorabile e celeberrima la "connessione di Proust" espressa nel suo "À la recherche du temps perdu" in cui cita le "petit madeleines" prese con il thé, capaci in una frazione di secondo, a riportarlo indietro nel tempo, ai ricordi dell'infanzia, ormai sopiti e apparentemente obliati. Geniale gancio mnemonico per dare il via a un'opera letteraria monumentale.
La Cavalieri arriva a collegare l'atto dell'annusare a un fatto di pura acquisizione di conoscenza. Fiutare gli odori è quindi un processo formativo vero e proprio, arcaico e al tempo stesso nuovo, da riscoprire e avvalorare come nutrimento esperienziale sociale e individuale.
Ringrazio pubblicamente l'Autrice per la gradevolezza e i contenuti della sua pregievolissima opera. Consentitemi in chiosa: dodici Euro spesi davvero bene! Ve lo consiglio vivamente!
E' un testo scorrevole, di 210 pagine, edito da Laterza - Bari, pubblicato nel 2009 e di piccolo formato. Non è un trattato scientifico in senso stretto, nè tratta l'argomento "olfatto e odori" in modo esaustivo, ma ha un pregio sostanziale: introduce il lettore in un mondo del tutto straordinario, ignoto alla maggior parte delle persone. L'uomo è l'unico animale che è capace di comporre gli odori per creare un profumo, anche se ha perduto la capacità ancestrale di collegare istinto e odori, limitandosi a qualche surrogato emozionale in ristretti ambiti, specie in quelli sessuali. Tuttavia non può essere dismesso il valore dell'olfatto e delle percezioni odorose. La dottoressa Cavalieri incide soprattutto nell'ambito delle emozioni e dei ricordi, avvalorando ciò che è noto da tempo anche ai non addetti ai lavori: gli odori si associano alle emozioni più di tutto ciò che fa parte della sfera percettivo-sensoriale. Memorabile e celeberrima la "connessione di Proust" espressa nel suo "À la recherche du temps perdu" in cui cita le "petit madeleines" prese con il thé, capaci in una frazione di secondo, a riportarlo indietro nel tempo, ai ricordi dell'infanzia, ormai sopiti e apparentemente obliati. Geniale gancio mnemonico per dare il via a un'opera letteraria monumentale.
La Cavalieri arriva a collegare l'atto dell'annusare a un fatto di pura acquisizione di conoscenza. Fiutare gli odori è quindi un processo formativo vero e proprio, arcaico e al tempo stesso nuovo, da riscoprire e avvalorare come nutrimento esperienziale sociale e individuale.
Ringrazio pubblicamente l'Autrice per la gradevolezza e i contenuti della sua pregievolissima opera. Consentitemi in chiosa: dodici Euro spesi davvero bene! Ve lo consiglio vivamente!
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***