2014-03-27, 12:59 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2015-03-04, 15:23 da marco the chemistry.)
Il dinitroclorobenzene è una molecola molto interessante poichè i due gruppi nitro posizionati un in orto e l'altro in para rispetto all'atomo di cloro favoriscono moltissimo la sostituzione nucleofila aromatica, che può essere effettuata quindi in condizioni molto blande e senza ricorrere a catalizzatori a base di rame. Basta una mezz'oretta a riflusso con l'opportuno nucleofilo solubilizzato in opportuno solvente e il gioco è fatto!
Materiali:
- 2,4 dinitroclorobenzene
- anilina
- etanolo
- apparato per riflusso
Procedimento:
Il procedimento è molto semplice: in un pallone da 250ml si pongono 10,1g di dinitroclorobenzene, 50ml di EtOH e 9,2ml di anilina, la soluzione assume una colorazione rosso-arancio. Si scalda a riflusso moderato e in breve tempo comincerà a formarsi una cristallina rossa (il prodotto desiderato). Lasciare a riflusso per mezz'ora circa per completare la reazione, dopodichè si fa raffreddare il contenuto del pallone fino a temperatura ambiente e si filtra il prodotto su bukner. Lavare con due o 3 porzioni di EtOH freddo per rimuovere l'anilina non reagita e il cloridrato di anilina formatosi. dopo essiccamento all'aria si ottiene il prodotto sottoforma di cristalli setosi di un bellissimo colore rosso. Resa 12g (93%).
La reazione che avviene è un attacco nucleofilo da parte dell'azoto dell'anilina all'anello del dinitroclorobenzene a dare l'amina secondaria e HCl come sottoprodotto. L'acido cloridrico viene neutralizzato dal secondo equivalente di anilina presente nell'ambiente di reazione. A differenza di altre alchilazioni di amine, qui non c'è il pericolo della formazione dell'amina terziaria o del sale d'ammonio quaternario, poichè i due nitro gruppi sopprimono la nucleofilia dell'azoto.
è meglio conservare questo composto e anche gli altri derivati dalla Sn aromatica sul dinitroclorobenzene in vasetti interamente di plastica e con tappi non a vite, per evitare frizioni che possono causare spiacevoli inconvenienti... I dinitroderivati sono ancora abbastanza stabili, ma meglio prevenire....
Materiali:
- 2,4 dinitroclorobenzene
- anilina
- etanolo
- apparato per riflusso
Procedimento:
Il procedimento è molto semplice: in un pallone da 250ml si pongono 10,1g di dinitroclorobenzene, 50ml di EtOH e 9,2ml di anilina, la soluzione assume una colorazione rosso-arancio. Si scalda a riflusso moderato e in breve tempo comincerà a formarsi una cristallina rossa (il prodotto desiderato). Lasciare a riflusso per mezz'ora circa per completare la reazione, dopodichè si fa raffreddare il contenuto del pallone fino a temperatura ambiente e si filtra il prodotto su bukner. Lavare con due o 3 porzioni di EtOH freddo per rimuovere l'anilina non reagita e il cloridrato di anilina formatosi. dopo essiccamento all'aria si ottiene il prodotto sottoforma di cristalli setosi di un bellissimo colore rosso. Resa 12g (93%).
La reazione che avviene è un attacco nucleofilo da parte dell'azoto dell'anilina all'anello del dinitroclorobenzene a dare l'amina secondaria e HCl come sottoprodotto. L'acido cloridrico viene neutralizzato dal secondo equivalente di anilina presente nell'ambiente di reazione. A differenza di altre alchilazioni di amine, qui non c'è il pericolo della formazione dell'amina terziaria o del sale d'ammonio quaternario, poichè i due nitro gruppi sopprimono la nucleofilia dell'azoto.
è meglio conservare questo composto e anche gli altri derivati dalla Sn aromatica sul dinitroclorobenzene in vasetti interamente di plastica e con tappi non a vite, per evitare frizioni che possono causare spiacevoli inconvenienti... I dinitroderivati sono ancora abbastanza stabili, ma meglio prevenire....
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." Divina Commedia, canto XXVI Inf.