Pezzo d'antiquariato

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

marco the chemistry

2012-02-05 08:20

Salve gente! Ieri pomeriggio, mettendo a posto un vecchio armadio polveroso, sono saltati fuori un vasetto da mezzo chilo di p-bromoanilina :tossico: e due scatole come questa:

In cui era contenuto questo "arnese": http://imageshack.us/photo/my-images/404/dscf7813.jpg/

qualcuno sa dirmi di che cosa si tratta??

Grazie mille!

al-ham-bic

2012-02-05 09:34

Questa è proprio roba da Zolghetti al mille per mille :-P

Come si usi questo emometro degli anni '30 per misurare la concentrazione dei globuli rossi non ne ho la più pallida idea.

La parola tedesca lascia intendere chiaramente che ci sia un paragone colorimetrico (ai lati della provetta centrale).

Moreno (che lo usa quotidianamente...) integrerà opportunamente il discorso.

I seguenti utenti ringraziano al-ham-bic per questo messaggio: marco the chemistry

marco the chemistry

2012-02-05 09:38

grazie mille al! La domanda sorge spontanea: che cosa ci fanno 2 emometri in casa mia?!? Giuro che non ho rapinato il doc!

Dott.MorenoZolghetti

2012-02-05 12:37

Caro Al, quello strumento è l'emometro o (meglio) emoglobinometro di Sahli, dato all'umanità dal suo inventore Hermann Sahli nel 1902.

Non l'ho mai usato, se non per gioco, ma ha nulla da invidiare ai moderni "macchinari con la spina". Funziona con il metodo del comparatore ottico, ponendo un dato volume di sangue (prelevato con apposita pipetta a contenuto) e operando una lisi delle emazie con apposito diluente (solitamente di tratta di HCl diluito). Quindi si compara il colore assunto dalla provetta di misura con una banda colorata posta a fianco della provetta stessa. Per ottenere il colore della banda, occorrerà aggiungere tanto diluente a seconda del contenuto in emoglobina del campione e in base al volume letto sulla provetta, tramite un convertitore inciso sulla provetta stessa, si risale al contenuto di emoglobina. Questo è grosso modo il metodo d'uso. Esistono piccole varianti a seconda del modello di emometro. Qui a Torino si è usato per decenni quello approntato da Bizzozzero, molto simile al Sahli.

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: quimico, al-ham-bic, marco the chemistry

marco the chemistry

2012-02-07 14:09

Già che siamo in tema di antiquariato, metto le foto di un altro pezzo decisamente vecchio:

http://imageshack.us/photo/my-images/96/dscf7815y.jpg/

I 3 colli sono smerigliati

NaClO3

2012-02-07 14:28

Sembra tanto una piccola autoclave in vetro.

Bellissima la vetreria antico - moderna!

marco the chemistry

2012-02-07 14:37

Bah io penso che la userò per lavaggio gas o simili!

jobba

2012-02-07 16:40

Sembra adatto all'elettrolisi.

Molto bello!

marco the chemistry

2012-02-07 17:01

Bravo job! Mi hai dato un'ottima idea! Nei prossimi giorni volevo farmi un paio di elttrodi a Co3O41 Chiudo il tappo centrale e lo uso come celletta invece del classico becker da 300ml! Grazie mille1 Buona idea veramente!

Mario

2012-02-07 19:24

Trattasi di una bottiglia di Woulf a 3 colli.

Si usava per lavaggio dei gas. Nel primo collo laterale era collocato un tubicino che pescava nel liquido e serviva quindi da gorgogliatore. Nell'altro collo c'era un altro tubicino per l'uscita del gas. Il collo centrale serviva per introdurre la soluzione di lavaggio. Dalle foto non si capisce bene, ma talvolta queste bottiglie avevano pure uno scarico tubolare inferiore.

saluti

Mario

marco the chemistry

2012-02-07 19:32

Grazie Mario! Questa bottiglia non ha lo scarico della soluzione di lavaggio. Comunque avevo intuito bene la sua funzione!

NaClO3

2012-02-09 20:30

Guarda che fondamentalmente non c'entra una sega con vapore e ottone!

Semplicemente non funzionano a corrente!

marco the chemistry

2012-05-15 12:24

Ecco un altro bel pezzettino d'epoca..asd Sta volta sono quasi sicuro del suo utilizzo: un elettrodo di platino su cui viene fatto gorgogliare il gas in una semicella normale

Rusty

2012-05-15 12:36

marco the chemistry ha scritto:

Sta volta sono quasi sicuro del suo utilizzo: un elettrodo di platino su cui viene fatto gorgogliare il gas in una semicella normale

Sta-volta? asd Dove l'hai trovato sto pezzo di vetro infilato in un tappo consunto? :-) A me non sembra Pt, credevo rimanesse argenteo brillante, mentre il colore che ha è molto scuro, sembra un metallo passivato *Si guarda intorno*

marco the chemistry

2012-05-15 12:58

é la foto! dal vivo è argenteo come il Pt, fidati, poi ne ho trovati altri 3 rotti e ho fatto il test con il bunsen, dopo un giretto (lungo) tra le due fiamme è uscito più pulito di prima e il metallo non emetteva nessuna luce durante il riscaldamento! Il luogo del ritrovamento è la mia umile dimora...asd Comunque il tappo marcio è finito nel cestino, adesso vedo di pulire un po' l'elettrodo

Max Fritz

2012-05-15 13:44

Io non lo capisco, questo cerca per casa e trova platino... che rabbia! asd Comunque penso si riferisse solo alla parte terminale, la placchettina, che anche dalla foto sembra abbastanza pulita ed intonsa (rispetto al resto).

marco the chemistry

2012-05-15 14:02

asd La placchetta finale è pulitissima, il vetro che la circonda no..asd devo trovare un modo di pulirlo... Ah poi dopo la "strettoia" il vetro è pieno di una gomma marroncina, credo serva come isolante. Comunque di platino c'è solo la placchetta che è sottilissima e un paio di centimetri di filo che servono a collegare la placchetta ad un volgarissimo filo di rame che è collegato a sua volta ad un ancora più volgare connettore di ferraccio! Comunque confermate l'utilizzo che aveva tale strumento?

AgNO3

2012-05-15 15:03

Dovrebbe essere una sorta di SHE? Oppure un componente di un elettrodo di 2° specie?

marco the chemistry

2012-05-15 16:54

Io credo sia un SHE! sotto è aperto per permettere il gorgogliamento del gas e inoltre dove c'è la strozzatura c'è anche un foro per permettere la fuoriuscita del gas non reagito. L'unica cosa è che il platino è semplice e non nero...

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-15 17:24

Potrebbe essere un elettrodo, non certo un elettrodo di riferimento, che ha ben altra forma.

Mario

2012-05-15 17:45

Di certo la qualità della foto non aiuta nell'identificazione dell'oggetto

Capisco che il suo smartphone touchscreen Samsung non abbia le prestazioni di una fotocamera seria, ma con un briciolo di attenzione si poteva fare di meglio. Intanto evitare di usare come sfondo un lastrone di gneiss, poi sfruttare meglio il formato evitando di includere anche il panorama e per finire, fare uno scatto in più a distanza ravvicinata sulla placchetta di supposto platino.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: Dott.MorenoZolghetti

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-15 20:19

Quello a sinistra nella foto è un elettrodo di riferimento al platino.

Sotto, con i due tappini, due elettrodi di platino per voltametro.

hpim1857ur8.jpg
hpim1857ur8.jpg

NaClO3

2012-05-15 20:32

Che amore i due crogiuoli.

Anche se il suo non è un riferimento, ha comunque un culo così!

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-15 20:35

NaClO3 ha scritto:

Che amore i due crogiuoli.

Anche se il suo non è un riferimento, ha comunque un culo così!

Così come?

SE è platino, è un banale elettrodo in platino. Di quella forma ce ne sono anche in altri metalli meno nobili.

marco the chemistry

2013-02-15 13:30

Riesumo questo thread perchè oggi un mio amico mi ha regalato questo pezzo di vetraccio (asd) In pratica sarebbe una provettona con collo smerigliato NS 29/32 incamiciata....pensavo di usarla come condensatore per composti sublimabili, come AlCl3, metto il composto da sublimare in una provetta, la incastro nel collo e metto acqua fredda nella camicia...è lpunico utilizzo che mi è venuto in mente!