Piezonuclear Neutrons

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Rusty

2012-05-14 19:45

Vi propongo un articolo pubblicato dal Politecnico di Torino, del quale si è parlato anche al TG Leonardo di qualche giorno fa'. Che ne pensate? *Si guarda intorno* http://staff.polito.it/alberto.carpinteri/piezonuclear%20reactions%20articles/Strain.pdf p.s. per me è semplicemente una gran boiata, non il metodo in se', ma le proiezioni per una fonte energetica alternativa da questo schiacciasassi.

GabriChan

2012-05-14 20:05

L'idea è quella che la pressione sia in grado di spezzare gli atomi di ferro generando 2 di alluminio più 2 neutroni, il tutto con la pressione, hai della fissione senza usare materiale fissile (uranio) radioattivo, ti sembra poco? Ovvio che così com'è è abbastanza improponibile come fonte di energia, ma siamo agli albori di qualcosa di nuovo quello si :-) http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ehloQXydKqs

Beefcotto87

2012-05-14 20:27

Gabri, quel "ti sembra poco" mi suona tanto ingenuotto... Non sempre quello che sembra fantastico lo è! (Noi umani caschiamo spesso in questi errori).

GabriChan

2012-05-14 20:29

Probabile, ma sono più di 6 anni che ci lavoro sopra e ti posso garantire che i risultati presto arriveranno. :-)

Rusty

2012-05-15 00:24

GabriChan ha scritto:

Probabile, ma sono più di 6 anni che ci lavoro sopra e ti posso garantire che i risultati presto arriveranno. :-)

In che senso ci lavori sopra da piu' di 6 anni?

Potresti darci qualche informazione sul tipo di lavoro che hai svolto e magari ,se non è un segreto, qualche risultato verificabile?

Grazie

GabriChan

2012-05-15 10:56

http://theatomunexplored.com/?page_id=139 Se qualcuno vole approfondire qui ci sono i filmati dell'ultimo convegno a torino. Rusty. nel senso che sperimento, faccio test con plasma elettrolitico per ottenere trasmutazioni e caricamento di idrogeno in metalli per ottenere eccessi di calore. Ciao.

Max Fritz

2012-05-15 12:21

La faccenda del politecnico non la conosco bene, non ho ancora letto tutto e anche dopo che l'avrò fatto, non mi sentirò di screditare l'intero caso molto facilmente, benchè io rimanga MOLTO scettico a riguardo. Mi stupisce quanto tutto ciò si colleghi sempre miracolosamente: si parte da questa storia della pressione (che non avevo mai sentito, ma, permettetemi di dire, abbastanza bizzarra) e si torna sempre a fusione fredda, domini di coerenza e trasmutazioni varie... insomma, che gran calderone! Pare sia diventato così facile mettersi lì con un alimentatore, un microonde, adesso anche uno schiacciasassi e fondare nuove branche della fisica... mi chiedo: sono forse tutti matti quelli che progettano acceleratori di particelle e altri colossali macchinari per spingere di un infinitesimo più in là le attuali conoscenze di fisica subatomica? Tornando in tema: tra le forze che tengono unito il nucleo di un atomo, c'è quella di magnitudine maggiore di tutto il modello standard, la Forza nucleare forte appunto. Questa forza ha la caratteristica di avere un raggio di azione molto limitato. La questione è quindi trovare un modo di trasferire la forza della pressione (macroscopica, intensa entro certi limiti) in maniera così efficace e specifica da riuscire a contrastare la nucleare forte. Io la trovo un'impresa da non poco... Non dimentichiamoci tuttavia che durante la rottura estremamente violenta di blocchetti di marmo e/o granito (materiali dalla composizione di semplice, ma dall'immenso numero di impurità di vario tipo) i fenomeni che possono accadere sono veramente molti, non per ultima la liberazione di microscopiche quantità di inclusioni anche debolmente radioattive, prima schermate dalla roccia che li circondava, che una volta liberate possono dar da mangiare ai "detectors".

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theiden

2012-05-15 16:28

Riferendomi al video di gabrichan qualcuno saprebbe spiegarmi meglio o rimandarmi ad un articolo dove spiega il funzionamento e il materiale necessario per individuare i neutroni come viene accennato al minuto 1:26?

GabriChan

2012-05-16 06:59

Ciao Theiden, per rilevare i neutroni ci sono vari metodi: 1) quello che si vede nel video di tgleonardo sono quelle provette che contengono un gel che forma delle bolle quando viene attraversato da dei neutroni, forse il modo più semplice. 2) tubi gaiger "spalmati" di boro 10 questo colpito da un neutrone emette un alfa (se non ricordo male) che viene intercettato dal geiger 3) il CR-39 o qualche altro policarbonato, anche esso spalmato di boro 10, che emette un "alfa" che incide la piastra credo che questi siamo i 3 metodi più usati.

GabriChan

2012-05-16 07:56

Max Fritz ha scritto:

La faccenda del politecnico non la conosco bene, non ho ancora letto tutto e anche dopo che l'avrò fatto, non mi sentirò di screditare l'intero caso molto facilmente, benchè io rimanga MOLTO scettico a riguardo.

Mi stupisce quanto tutto ciò si colleghi sempre miracolosamente: si parte da questa storia della pressione (che non avevo mai sentito, ma, permettetemi di dire, abbastanza bizzarra) e si torna sempre a fusione fredda, domini di coerenza e trasmutazioni varie... insomma, che gran calderone! Pare sia diventato così facile mettersi lì con un alimentatore, un microonde, adesso anche uno schiacciasassi e fondare nuove branche della fisica... mi chiedo: sono forse tutti matti quelli che progettano acceleratori di particelle e altri colossali macchinari per spingere di un infinitesimo più in là le attuali conoscenze di fisica subatomica?

Tornando in tema: tra le forze che tengono unito il nucleo di un atomo, c'è quella di magnitudine maggiore di tutto il modello standard, la Forza nucleare forte appunto. Questa forza ha la caratteristica di avere un raggio di azione molto limitato. La questione è quindi trovare un modo di trasferire la forza della pressione (macroscopica, intensa entro certi limiti) in maniera così efficace e specifica da riuscire a contrastare la nucleare forte. Io la trovo un'impresa da non poco...

Non dimentichiamoci tuttavia che durante la rottura estremamente violenta di blocchetti di marmo e/o granito (materiali dalla composizione di semplice, ma dall'immenso numero di impurità di vario tipo) i fenomeni che possono accadere sono veramente molti, non per ultima la liberazione di microscopiche quantità di inclusioni anche debolmente radioattive, prima schermate dalla roccia che li circondava, che una volta liberate possono dar da mangiare ai "detectors".

Ciao Max, ti consiglio di dare un'occhiata ai filmati, così ti farai un'idea più chiara, oramai sta diventando palese che esistono 2 fisiche atomiche, una dalle alte energia e una delle basse energie, e una non esclude l'altra, anzi si completano.

Per quanto riguarda i tuoi dubbi sulla pressione, sono anche i miei, credo che li l'interpretazione del fenomeno sia errata, come giustamente dici la pressione della pressa è tanta ma suddivisa sui singoli atomi è veramente poca e non può spezzare un atomo.

Un'interpretazione personale del fenomeno per me è questa, quando si ha la frattura si ha anche una forte ionizzazione degli atomi, ovvero l'elettrone di legame del cristallo rimane o di qua o di la della frattura, ora se questa ionizzazione avviene nei tempi "chimici" non succede nulla o quasi, ma se il tempo e veramente breve "frattura violenta" si ha anche un forte impulso elettromagnetico che "rompe" l'atomo.

Per i "detector" credo che il tuo discorso valga per alfa,beta e gamma per i neutroni credo che il discorso sia diverso.

Ciao :-)

Rusty

2012-05-16 12:23

GabriChan ha scritto:

...ma se il tempo e veramente breve "frattura violenta" si ha anche un forte impulso elettromagnetico che "rompe" l'atomo

Non capisco da dove scaturisca l'impulso elettromagnetico, e come faccia questo, se mai esistesse e fosse descrivibile in un sistema simile, ad avere l'energia necessaria per "rompere" un nucleo.

GabriChan

2012-05-16 13:30

Questa cosa è un po più dura da spiegare, un atomo è di solito in equilibrio elettrostatico ovvero tot protoni tot elettroni, ora se tolgo 1,2,3,4... elettroni in un tempo molto breve si crea una turbolenza elettromagnetica tale da rompere il nucleo. Immagina un atomo di ferro con 26 protoni e 26 elettroni solo soletto in uno spazio siderale, ora in un tempo di Plank gli rubi tutti e 26 gli elettroni, cosa succede al nucleo? Caio.

Rusty

2012-05-16 13:57

Mi domando che potenza richiede in Watt rubare 26 elettroni (energie di ionizzazione abnormi) in un tempo cosi' piccolo... è un differenziale tra un numero enorme (lavoro per strappare tutti e 26 gli elettoni) e un numero piccolissimo (tempo di Planck, 10^-44), viene un numero come minimo elevato 100 di Watt.

al-ham-bic

2012-05-16 14:04

Scusa Gabri, ma io quei 26 elettroni borseggiati plankianamente "in uno spazio siderale", li vedrei più volentieri prendere il volo "in una fantasia molto siderale" O:-) [Rusty, tu e la tua testaccia da ingegnere... sempre con la calcolatrice in mano! :-P ]

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GabriChan

2012-05-16 14:43

Rusty ha scritto:

....viene un numero come minimo elevato 100 di Watt.

non hai risposto alla domanda, cosa succede a quel povero nucleo? 8-)

il mio era ovviamente una estremizzazione del fenomeno per far capire l'idea di fondo, è ovvio che durante la frattura del granito gli elettroni sono al massimo 3 o 4 e il tempo è sicuramente più lungo.

Ma la domanda rimane quella cosa succede a quel povero nucleo.

Rusty

2012-05-16 14:57

Non lo so, cosa succede al nucleo di un atomo di Fe che passa da Fe(0) a Fe+3 o +4? Fisicamente credo proprio una cippa lippa, nulla.. è semplicemente un atomo ionizzato. Ma gliene strappiamo 26 o 3-4 di elettroni? tutta questa questione è abbastanza fumosa e malposta, almeno per quanto riguarda le mie poche conoscenze in fisica nucleare *Fischietta*

I seguenti utenti ringraziano Rusty per questo messaggio: lorenzo

GabriChan

2012-05-16 15:27

Rusty ha scritto:

Non lo so,

OK 8-)

Rusty ha scritto:

cosa succede al nucleo di un atomo di Fe che passa da Fe(0) a

Fe+3 o +4? Fisicamente credo proprio una cippa lippa, nulla.. è semplicemente un atomo ionizzato.

Il Problema è il tempo.... le reazioni chimiche hanno i loro tempi, le fratture distruttive ne hanno altri, come hai colto l'esempio del tempo di Plank, qui è la stessa cosa.

Rusty ha scritto:

Ma gliene strappiamo 26 o 3-4 di elettroni? tutta questa questione è abbastanza fumosa e malposta,

I 26 elettroni erano un esempio estremo, è ovvio che nella frattura più di 3..4 elettroni non possono essere scambiati.

Rusty ha scritto:

almeno per quanto riguarda le mie poche conoscenze in fisica nucleare *Fischietta*

OK 8-)

Mario

2012-05-16 16:41

GabriChan ha scritto:

Probabile, ma sono più di 6 anni che ci lavoro sopra e ti posso garantire che i risultati presto arriveranno. :-)

Io, nel frattempo, ho già iniziato a raccogliere pezzi di lega stagno-rame.

Quando avrà raggiunto gli agognati risultati e donato all'umanità questa meraviglia, donerò con slancio sincero quanto accantonato affinché si possa erigere una degna e imperitura testimonianza che la ricordi nelle generazioni a venire.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: GabriChan, Rusty

theiden

2012-05-16 17:00

GabriChan ha scritto:

Ciao Theiden, per rilevare i neutroni ci sono vari metodi:

1) quello che si vede nel video di tgleonardo sono quelle provette che contengono un gel che forma delle bolle quando viene attraversato da dei neutroni, forse il modo più semplice.

2) tubi gaiger "spalmati" di boro 10 questo colpito da un neutrone emette un alfa (se non ricordo male) che viene intercettato dal geiger

3) il CR-39 o qualche altro policarbonato, anche esso spalmato di boro 10, che emette un "alfa" che incide la piastra

credo che questi siamo i 3 metodi più usati.

Mi rendo conto di essere leggermento OT quindi in caso aprirò un nuovo thread.

Innanzi tutto grazie per l'informazione. Mi sono documentato un po' e ho scoperto che si chiamano "bubble detector", e dovrebbero, ma non ne sono sicuro, essere dei cloro-fluoro-carburi in emulsione con un gel (da qualche parte ho letto che va bene anche il gel per capelli basta non sciolga i CFC). La composizione (sia del gel che dei gas) è industrialmente segreta e costano sui 100€ a provetta. A qualcuno viene in mente qualche modo per eguagliarle? la reazione con i neutroni a quanto ho capito sprigionerebbe dei gas che rimangono intrappolato nel gel.

Dopo il detector alfa-beta-gamma se riuscissi a fare anche un rivelatore di neutroni potrei finalmente partire con un esperimento che è diverso tempo che voglio provare  si si :-P

GabriChan

2012-05-17 08:50

Ciao Theiden che esperimento vuoi fare?

theiden

2012-05-18 22:44

esperimenti di dubbia scientificità che si trovano in mezzo tra reazioni chimiche e nucleari che però mi appassionano molto xD. anche se leggendo più a giro le CR39sembrano più fattibili come detector. se hai altri metodi più semplici o qualche approfondimento su questo metodo è bene accetto :-D

GabriChan

2012-05-19 08:43

Il Cr39 lo trovi all'ARPA della tua regione come test per il gas Radon, poi lo sviluppo lo fanno loro. Credo vada tenuto qualche ora in NaOH caldo per svilupparlo e poi si guarda al microscopio se ci sono i buchi tipici delle radiazioni ionizzanti. Altri metodi, io stò provando con i sensori a bolle, ma per adesso non ho ancora trovato la combinazione giusta tra gel e reagente. Che tipo di esperimenti?

theiden

2012-05-19 11:25

ok grazie, ancora sono in alto mare perchè tra impegni vari non posso sperimentare molto, inoltre mi sto procurando prima tutta la strumentazione... gli esperimenti sono i soliti sulle celle elettrolitiche fatti e rifatti, ma che voglio provare anche io :-D

GabriChan

2012-05-19 12:14

http://www.disinformazione.it/fusione_a_doppi_cristalli.htm

Pensavo fosse una bufala, ma ho trovato i riferimenti dell'università e del ricercatore che ha fatto questi studi.

Dimmi cosa vuoi fare che se posso darti una mano più che volentieri, e forse anche qualche dritta :-)