Il ferricianuro di potassio si può preparare per ossidazione del più comune ferrocianuro con cloro, secondo la reazione:
2 K4[Fe(CN)6] + Cl2
2 K3[Fe(CN)6] + 2 KCl
Ho provato la procedura classica, operando in questo modo:
- predisporsi ad operare rigorosamente all'aperto (o sotto cappa adeguata); non sognarsi nemmeno di fare il lavoro in casa, in garage, o simili.
- predisporre un pallone a due colli da 250 ml, un imbuto gocciolatore ed un tubicino di vetro piegato ad U per l'efflusso del cloro.
- in un becker da 250 ml sciogliere 35 g di prussiato giallo (nome che dedico ai giovani allevati a IUPAC...) in 200 ml di acqua.
- nell'imbuto gocciolatore porre circa 100 ml di HCl al 15% e nel pallone una trentina di g di acido tricloroisocianurico (bellissima molecola eterociclica, C3N3O3Cl3! facilmente reperibile). Gocciolando lentamente l'HCl sul TClCA si ha una comodissima fonte di cloro in corrente regolare . Il cloro va fatto gorgogliare nella soluzione di ferrocianuro, la quale scurisce gradualmente fino a completa ossidazione. Il termine della reazione si evidenzia con certezza perchè un campione di soluzione non dà più precipitato blù con un sale ferrico; fintantochè si ha formazione del blù di prussia (ferrocianuro ferrico), la reazione non è completa, quindi anche se l'operazione è noiosa e delicata insistere col
cloro. Poichè l'ossidazione avviene in fase eterogenea (gas + liquido) la resa di contatto è bassa e quindi serve molto più cloro di quanto sarebbe necessario stechiometricamente; in pratica per trasformare i 35 g di ferrocianuro occorrono circa altrettanti grammi di TClCA e un centinaio di ml di HCl diluito, con lo svolgimento di MOLTI litri di gas tossico (devo per caso ripetere ATTENZIONE :tossico: anche qui ?). Alla fine la soluzione inizialmente gialla sarà diventata molto scura, con riflessi rossastri. Concentrare fino ad inizio cristallizzazione e lasciar raffreddare; si separano cristallini rosso aranciati di prussiato rosso K3[Fe(CN)6], che si seccano facilmente all'aria (non è un sale igroscopico).
Con i sali ferrici il ferricianuro scurisce solamente (non deve precipitare in blù), mentre con i sali ferrosi forma il bellissimo Blù di Turnbull, di colore turchese intenso.
La reazione di sviluppo del cloro porta da acido tricloroisocianurico ad acido cianurico, bianco, quasi insolubile.
C3N3O3Cl3 + 3 HCl
C3N3H3O3 + 3 Cl2
Metto le foto (troppo contrasto con lo sfondo agreste, ma la luce era strana quel giorno) della generazione del cloro, la fase critica della sintesi.
2 K4[Fe(CN)6] + Cl2

Ho provato la procedura classica, operando in questo modo:
- predisporsi ad operare rigorosamente all'aperto (o sotto cappa adeguata); non sognarsi nemmeno di fare il lavoro in casa, in garage, o simili.
- predisporre un pallone a due colli da 250 ml, un imbuto gocciolatore ed un tubicino di vetro piegato ad U per l'efflusso del cloro.
- in un becker da 250 ml sciogliere 35 g di prussiato giallo (nome che dedico ai giovani allevati a IUPAC...) in 200 ml di acqua.
- nell'imbuto gocciolatore porre circa 100 ml di HCl al 15% e nel pallone una trentina di g di acido tricloroisocianurico (bellissima molecola eterociclica, C3N3O3Cl3! facilmente reperibile). Gocciolando lentamente l'HCl sul TClCA si ha una comodissima fonte di cloro in corrente regolare . Il cloro va fatto gorgogliare nella soluzione di ferrocianuro, la quale scurisce gradualmente fino a completa ossidazione. Il termine della reazione si evidenzia con certezza perchè un campione di soluzione non dà più precipitato blù con un sale ferrico; fintantochè si ha formazione del blù di prussia (ferrocianuro ferrico), la reazione non è completa, quindi anche se l'operazione è noiosa e delicata insistere col
cloro. Poichè l'ossidazione avviene in fase eterogenea (gas + liquido) la resa di contatto è bassa e quindi serve molto più cloro di quanto sarebbe necessario stechiometricamente; in pratica per trasformare i 35 g di ferrocianuro occorrono circa altrettanti grammi di TClCA e un centinaio di ml di HCl diluito, con lo svolgimento di MOLTI litri di gas tossico (devo per caso ripetere ATTENZIONE :tossico: anche qui ?). Alla fine la soluzione inizialmente gialla sarà diventata molto scura, con riflessi rossastri. Concentrare fino ad inizio cristallizzazione e lasciar raffreddare; si separano cristallini rosso aranciati di prussiato rosso K3[Fe(CN)6], che si seccano facilmente all'aria (non è un sale igroscopico).
Con i sali ferrici il ferricianuro scurisce solamente (non deve precipitare in blù), mentre con i sali ferrosi forma il bellissimo Blù di Turnbull, di colore turchese intenso.
La reazione di sviluppo del cloro porta da acido tricloroisocianurico ad acido cianurico, bianco, quasi insolubile.
C3N3O3Cl3 + 3 HCl

Metto le foto (troppo contrasto con lo sfondo agreste, ma la luce era strana quel giorno) della generazione del cloro, la fase critica della sintesi.