2019-12-07, 09:27 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2019-12-07, 14:18 da aldomaglio.)
Buon we a tutti!
Mi sono imbattuto in una definizione, quella di potenziale chimico, che non mi è chiarissima. Cerco di spiegare i dubbi sperando qualcuno ferrato abbia voglia di scambiare due parole e lo ringrazio in anticipo.
Matematicamente è espresso dal differenziale parziale di G rispetto a quel componente A mantenendo costante moli di un componente B, la pressione e la temperatura. δG/δn=μ(A).
Primo dubbio: da altre parti leggo che mantengo costante <<mantenendo costanti la sua entropia e il suo volume>> es wikipedia.it. QUindi chi dei due ha ragione?
Secondo dubbio: (sempre da it.wiki) <<Per un sistema costituito da una sola specie chimica, G è proporzionale al numero n di moli di quella sola specie e la grandezza parziale molare diventa semplicemente una grandezza molare, per cui μ diventa l'energia libera molare Gm della sostanza>>
E qui il dubbio, prendiamo la prima definizione che ho scritto, se considero la variazione di una mole è evidente che non essendo una quantità infinitesimaquella che cambia allora comporta una variazione di volume (quindi è giusto dire che la prima definizione non richiede un volume costante?) è da intendersi in questo senso?
Ho molti dubbi a riguardo.
Mi sono imbattuto in una definizione, quella di potenziale chimico, che non mi è chiarissima. Cerco di spiegare i dubbi sperando qualcuno ferrato abbia voglia di scambiare due parole e lo ringrazio in anticipo.
Matematicamente è espresso dal differenziale parziale di G rispetto a quel componente A mantenendo costante moli di un componente B, la pressione e la temperatura. δG/δn=μ(A).
Primo dubbio: da altre parti leggo che mantengo costante <<mantenendo costanti la sua entropia e il suo volume>> es wikipedia.it. QUindi chi dei due ha ragione?
Secondo dubbio: (sempre da it.wiki) <<Per un sistema costituito da una sola specie chimica, G è proporzionale al numero n di moli di quella sola specie e la grandezza parziale molare diventa semplicemente una grandezza molare, per cui μ diventa l'energia libera molare Gm della sostanza>>
E qui il dubbio, prendiamo la prima definizione che ho scritto, se considero la variazione di una mole è evidente che non essendo una quantità infinitesimaquella che cambia allora comporta una variazione di volume (quindi è giusto dire che la prima definizione non richiede un volume costante?) è da intendersi in questo senso?
Ho molti dubbi a riguardo.