2018-09-06, 19:18 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2018-09-06, 21:17 da ohilà.)
Credo che per un chimico sia importante conoscere la normativa di base sulle sostanze regolamentate come precursori di stupefacenti, a maggior ragione se ci si diletta ad acquistare, detenere ed utilizzare sostanze varie in casa.
Il Doc aveva postato qualcosa anni fa, ma la legislazione in materia cambia rapidamente.
Esistono 4 Categorie di precursori, la 1 è quella che comprende le sostanze sottoposte a restrizioni maggiori.
Sono state recentemente riviste ed è stata aggiunta la Categoria 4, che include alcuni preparati medicinali.
Queste sono le Tabelle aggiornate al 6 Luglio 2018:
Categoria 1.pdf (Dimensione: 79.88 KB / Download: 119)
Categoria 2.pdf (Dimensione: 35.04 KB / Download: 104)
Categoria 3.pdf (Dimensione: 34.93 KB / Download: 95)
Categoria 4.pdf (Dimensione: 6.67 KB / Download: 107)
Esiste poi una serie di molecole controllate a livello internazionale, che non vengono vendute a soggetti non autorizzati oppure richiedono dichiarazioni d'utilizzo a discrezione delle ditte esportatrici.
Dipende comunque molto dal soggetto esportatore in questione.
Per fare un esempio questo è un elenco che fa riferimento alla legislazione dell'Australia, che ha una normativa molto severa sull'argomento, ma è basato sulle restrizioni imposte dalle principali aziende chimiche del mondo, come le citate Merck e Sigma Aldrich:
Precursor supply guidelines.pdf (Dimensione: 44.18 KB / Download: 136)
Questo è l'articolo 70 del Testo Unico Stupefacenti, che regola la suddetta problematica in Italia:
https://www.brocardi.it/testo-unico-stup...art70.html
Il Doc aveva postato qualcosa anni fa, ma la legislazione in materia cambia rapidamente.
Esistono 4 Categorie di precursori, la 1 è quella che comprende le sostanze sottoposte a restrizioni maggiori.
Sono state recentemente riviste ed è stata aggiunta la Categoria 4, che include alcuni preparati medicinali.
Queste sono le Tabelle aggiornate al 6 Luglio 2018:




Esiste poi una serie di molecole controllate a livello internazionale, che non vengono vendute a soggetti non autorizzati oppure richiedono dichiarazioni d'utilizzo a discrezione delle ditte esportatrici.
Dipende comunque molto dal soggetto esportatore in questione.
Per fare un esempio questo è un elenco che fa riferimento alla legislazione dell'Australia, che ha una normativa molto severa sull'argomento, ma è basato sulle restrizioni imposte dalle principali aziende chimiche del mondo, come le citate Merck e Sigma Aldrich:

Questo è l'articolo 70 del Testo Unico Stupefacenti, che regola la suddetta problematica in Italia:
https://www.brocardi.it/testo-unico-stup...art70.html