2012-04-09, 18:14 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-04-09, 18:52 da Dott.MorenoZolghetti.)
Contrariamente a chi, con immaginifica fantasia, mesce sali di metalli di transizione e ne violenta le valenze, io modestissimo, mi sono dilettato a pasquetta in una preparazione semplice e di risultato certo.
Reagenti:
- Acido perclorico 60% o 72%
- Idrossido di potassio solido, in pastiglie
- Fenolftaleina 1% in etanolo 70°.
In una beuta da 100 mL porre 10 mL di acido perclorico, aggiungere circa 25 mL di acqua e tuffarvi dentro l'idrossido di potassio, una pastiglia alla volta, mescolando lentamente.
Rapidamente l'idrossido reagisce e forma un precipitato bianco, microcristallino. La soluzione si riscalda fortemente. Usare tutte le precauzioni per quanto concerne il maneggio di idrossidi e acido forti! Periodicamente verificate il pH della soluzione con un saggio alla tocca, impiegando fenolftaleina. Interrompere l'aggiunta di idrossido quando la soluzione è divenuta alcalina.
Come vedete, non occorre usare la stechiometria e la quantità di acido e idrossido servono solo per stabilire a priori quanto prodotto si vuole generare.
Terminate le aggiunte, lasciare raffreddare, quindi filtrare su setto poroso (porosità 2) di vetro e lavare due volte con etanolo freddo, quindi con etere etilico (circa 20 mL per ogni lavaggio).
Versare il contenuto del filtro e lasciarlo all'aria per qualche minuto, rimestandolo. Porre il sale, perfettamente secco (grazie all'etere) in un barattolo ben chiuso.
Qualcuno si domanderà a cosa può servire un simile sale...beh, non ve lo posso dire, il regolamento me lo vieta. :esplosivo:
Reagenti:
- Acido perclorico 60% o 72%
- Idrossido di potassio solido, in pastiglie
- Fenolftaleina 1% in etanolo 70°.
In una beuta da 100 mL porre 10 mL di acido perclorico, aggiungere circa 25 mL di acqua e tuffarvi dentro l'idrossido di potassio, una pastiglia alla volta, mescolando lentamente.
Rapidamente l'idrossido reagisce e forma un precipitato bianco, microcristallino. La soluzione si riscalda fortemente. Usare tutte le precauzioni per quanto concerne il maneggio di idrossidi e acido forti! Periodicamente verificate il pH della soluzione con un saggio alla tocca, impiegando fenolftaleina. Interrompere l'aggiunta di idrossido quando la soluzione è divenuta alcalina.
Come vedete, non occorre usare la stechiometria e la quantità di acido e idrossido servono solo per stabilire a priori quanto prodotto si vuole generare.
Terminate le aggiunte, lasciare raffreddare, quindi filtrare su setto poroso (porosità 2) di vetro e lavare due volte con etanolo freddo, quindi con etere etilico (circa 20 mL per ogni lavaggio).
Versare il contenuto del filtro e lasciarlo all'aria per qualche minuto, rimestandolo. Porre il sale, perfettamente secco (grazie all'etere) in un barattolo ben chiuso.
Qualcuno si domanderà a cosa può servire un simile sale...beh, non ve lo posso dire, il regolamento me lo vieta. :esplosivo:
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***