Quiz vetreria

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Mario

2012-05-16 16:20

Qualcuno tra voi riesce ad indovinare, del seguente articolo di vetreria:

<a href="http://uptiki.altervista.org/viewer.php?file=8qcbsiqwtpehhmnoe9kz.jpg"><img src="http://uptiki.altervista.org/_altervista_ht/8qcbsiqwtpehhmnoe9kz_thumb.jpg" border="0" alt="8qcbsiqwtpehhmnoe9kz.jpg" /></a>

- il nome esatto

- il suo impiego

- quale reagente chimico era necessario per il suo corretto funzionamento

saluti

Mario

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-16 16:21

Peccato, non vedo la foto...

Mario

2012-05-16 16:26

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Peccato, non vedo la foto...

E adesso?

Mario

theiden

2012-05-16 16:48

non ne sono certo ma sembra un gorgogliatore (http://it.wikipedia.org/wiki/Gorgogliatore) ossia un sistema che permette ai gas di uscire ma non di entrare, nelle ampolline ci va messo un liquido che fa da "tappo". Si usano se si ha sistemi che sviluppano gas e quindi non possono essere chiusi altrimenti scoppierebbero, ma non vogliamo che la sostanza interna entri a contatto con l'aria, in genere per i problemi che può dare l'ossigeno.

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-16 17:26

Mario ha scritto:

E adesso?

Mario

Adesso NO.

Perchè le immagini non le allegate come faccio io?

Non è più semplice?

theiden

2012-05-16 17:28

io la vedo... dott. questo è il link diretto: http://uptiki.altervista.org/viewer.php?file=e2lmbo08l34dt645yna4.jpg

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-16 17:49

A quel link io non posso accedere, nè intendo accedervi.  no no

Rusty

2012-05-16 18:00

Ora si vede? Per ingrandire click sull'immagine.

e2lmbo08l34dt645yna4.jpg
e2lmbo08l34dt645yna4.jpg

I seguenti utenti ringraziano Rusty per questo messaggio: Dott.MorenoZolghetti

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-16 18:14

Sì, ora lo vedo benissimo. Grazie.

Lo riconosco anche, ma lascio giocare voi.

Io l'ho usato nell'analisi di un terreno, ma ha anche altri impieghi più generali. Lo trovo bellissimo! ;-)

Rusty

2012-05-16 18:46

Non arrivero' mai a comprendere l'uso di tale meraviglia, ma la ammiro come posso ammirare un bel lampadario in vetro di Murano asd

Le tre "pere" in basso sono delle specie di bottiglie di lavaggio gas, i due "imbuti separatori" ai lati non so se servano per separare delle fasi liquide di densita' diverse o se servano da riflusso a qualche vapore che viene dal basso... boh! I due tubi a L credo siano per l'immissione o l'emissione di un gas o un liquido, sono in altissimo mare, perdonate la mia fantasia :-P

theiden

2012-05-16 18:57

la mia l'ho detta è un apparecchio di sviluppo gas o per proteggere qualcosa o per analizzare i gas (ad esempio ricerca qualitativa carbonati in presenza di solfiti e tiosolfati), i gorgogliatori ce ne sono moltissimi e di forme notevolmente diverse ma alla fine secondo me sono un po' tutti intercambiabili.

al-ham-bic

2012-05-16 20:24

L'uso è chiaro come principio, ma proprio mai visto tale oggettino. Sono curioso di conoscerne il nome.

Cedo... azz!

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-17 07:01

al-ham-bic ha scritto:

L'uso è chiaro come principio, ma proprio mai visto tale oggettino. Sono curioso di conoscerne il nome.

Cedo... azz!

Noooooooo, non puoi cedere così!

Ok, si assorbe del gas (CO2), solitamente con KOH al 50%. Si pesa prima (con il KOH) e dopo, al termine dell'assorbimento.

Quindi si tratta di belle bolle di assorbimendo di ....

theiden

2012-05-17 08:23

in nome tecnico dovrebbe essere "tubo a bolle di oddo per assorbimento di alcali". Però ribadisco come secondo me spesso ci sono molteplici strumenti simili che vengono usati per impieghi molto specifici quando in realtà, all'atto pratico, uno vale l'altro.

al-ham-bic

2012-05-17 20:24

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Noooooooo, non puoi cedere così!...

Eh, ho capito Moreno (a parte la tua imbeccata, da un terreno che gas può svilupparsi... e con cosa lo assorbi...?). La funzione era limpidissima (e può andar bene per qualsiasi altro gas con adatto assorbitore). Ma io dovevo dire IL NOME del dannato cordiforme, e quello proprio non lo so! azz! [Aggiunta: invece adesso lo so perchè l'ha beccato theiden asd ]

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-17 21:33

Occorre attendere Mario, perchè il quiz è suo, però io non sono affatto d'accordo con la diagnosi. L'ideatore di queste bolle è un altro, uno realmente esistito... asd

Christian

2012-05-17 23:16

Ho già visto questo articolo di vetreria. Sono le Bolle di assorbimento di Mohr. Come ha già detto Moreno serve per l'analisi dei terreni : determinazione dell'humus, dopo incenerimento in provetta. La CO2 che si sviluppa viene assorbita dal KOH contenuto all'interno delle bolle. Il sistema si pesa prima del gorgogliamento e dopo. La differenza di massa fornisce la quantità di carbonio e quindi di humus.

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-17 23:27

Ecco, qua siamo in sintonia. Mohr mi sta simpatico. ;-)

Bravo Christian! (ma attendiamo Mario... ;-))

al-ham-bic

2012-05-18 06:13

Anche a me Mohr sta simpatico, ma lo è certo altrettanto questo sconosciuto Oddo di cui lo strumento del Museo di chimica dell'UNIRoma.

Ma, appunto, attendiamo Mario.

Mario

2012-05-18 18:00

Buonasera a tutti,

è con piacere che ho letto tutte le vostre risposte e questo significa che vi sono nel forum lettori attenti e curiosi, il che è di conforto e lascia ben sperare.

Si trattava di un quesito di una certa difficoltà ed infatti nessuno ha risposto correttamente. Moreno, come al solito (ma lui è un fuoriclasse) è quello che di più si è avvicinato alla verità.

Adesso ho un impegno, ma nelle prossime ore vedrò di fare chiarezza.

a presto

Mario

theiden

2012-05-18 20:52

sarà anche di fantasia ma come ha detto Al il museo ne ha uno e mi sembra identico a quello postato, magari lo chiamate diversamente... non dico che non esista, ma cercando assorbimento di mohr non ho trovato neanche un immagine...

Mario

2012-05-19 07:18

Buongiorno,

l'oggetto si chiama apparecchio di Geissler.

Era usato principalmente per la determinazione quantitativa del carbonio negli acciai e nelle sostanze organiche in generale.

Le tre bolle di assorbimento in basso venivano riempite con una soluzione di KOH (2 parti di KOH + 3 parti di acqua).

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: quimico, Rusty

al-ham-bic

2012-05-19 11:44

A parte il notissimo tubo di Geissler (che è tutt'altra cosa) non trovo notizie di questo apparecchio omonimo.

Qualche riferimento che lo confermi o accumuni con l'Oddo?

theiden

2012-05-19 11:46

anche io conoscevo il tubo di geissler ma dovrebbe essere per applicazioni fisiche (tipo scariche di gas rarefatti), no?

al-ham-bic

2012-05-19 11:48

Sì, è quello ma non ha niente in comune con questo.

Vediamo da dove deriva...

oxxxar

2012-05-19 12:39

Che sarebbe poi questo:

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTuVJWjEW6nF7lRZjVwAsoyKipzAHIG3ASDAt97M2akUcpirudjgPpSOFIU7Q

ma oltre a questa, non ho trovato nulla in rete

Mario

2012-05-19 14:50

Molti tra di voi hanno l'abitudine, quasi un riflesso incondizionato oramai, di affidare ad un motore di ricerca il compito di scovare significati e storie al nome appena digitato. Niente di male in tutto ciò, ci mancherebbe.

Dimenticano però costoro che l'affidare al web un così delicato compito spesso conduce ad un nulla di fatto o, peggio ancora, a perdersi nell'inutile ciarpame che vi staziona.

Io parlo di apparecchio di Geissler ed ecco che ricevo messaggi da gente perplessa, frutto di una ricerca che ha riportato alla vista solo immagini di tubi fluorescenti aggrovigliati in maniera bizzarra.

Potrei allora raccontare una storia che risale al tempo in cui la chimica muoveva ancora passi incerti, dove scienziati alemanni del calibro di J.von Liebig e K.F.Mohr contribuivano a gettare (ovviamente non solo loro) le basi della nascente chimica analitica. A quei tempi l'analisi elementare organica era un potente mezzo di indagine che permetteva di risalire alla composizione e formula bruta di una sostanza. Si sapeva che scaldando una sostanza organica in presenza di ossido di rame tutto il carbonio ivi presente volatilizzava come CO2, ma c'erano ancora delle difficoltà nel raccogliere questo gas e quantificarlo per via gravimetrica. Uno dei metodi che finirono per incontrare la preferenza degli allora scienziati fu, per l'appunto, il tubo di lavaggio di Liebig a 5 bolle. Il successo fu tale che ancora nel 1916, N.Wright nel suo "Metallurgical analysis" a pag.114 scrive di preferirlo nonostante ci siano a disposizione altri tipi analoghi o più elaborati.

Ma ritorniamo intorno alla metà del XIX secolo. Sebbene ottimamente funzionante (non bisognava però fare arrivare troppo velocemente la CO2 altrimenti un poco se ne perdeva) e di facile fabbricazione, il tubo di Liebig era poco stabile sul piatto della bilancia analitica e ogni tanto capitava che si rovesciava. Era necessario allora studiare una forma che permettesse di collocarlo in piedi e nel contempo di migliorarne l'efficienza. E' lecito supporre che nell'ambiente accademico del tempo, pur in mezzo a tante rivalità, fosse giunta a conoscenza del Liebig e del Mohr lo straordinario talento di J.H.W.Geissler, il quale, mettendo a frutto la sua abilità come soffiatore di vetro maturata nell'azienda di famiglia, aveva appena aperto a Bonn un laboratorio dove erano fabbricati apparecchi per la chimica e fisica. Da queste mura ecco allora uscire delicate e fragili vetrerie come pensate e desiderate dalla mente dei sopracitati esimi analisti. Ed una di quelle diafane opere è proprio quella che ho immortalato nella foto. Naturalmente la tecnica analitica evolve e altri epigoni apportano via via modifiche e miglioramenti al nostro apparecchio. Ne potrei citare almeno una dozzina, alcuni dei quali hanno forme davvero fantasiose. Ne cito uno solo, visto che ne è stata fatta menzione. E' il tubo di Oddo (italianissimo, ma non so a quale dei due fratelli attribuirlo) che nella prima metà del secolo scorso ben pensarono di aggiungere un tubicino a pastorale nella prima bolla per evitare un'improbabile ritorno della soluzione di KOH.

Gli anni inesorabilmente trascorrono e ancora la versione originale del tubo di Geissler sopravvive come utilizzo. Lo cita il Treadwell *Hail* a pag. 216 del suo II volume "Quantitative analysis" (la più vecchia edizione in mio possesso) e ancora lo troviamo, intatto nella forma e nel nome, nella ristampa del 1961 in lingua italiana, dove fa bella mostra di se a pagina 564.

Anche il Villavecchia, nel suo "Trattato di chimica analitica applicata" del 1967 lo menziona a pag. 457 a proposito della determinazione del carbonio negli acciai, ma lo disegna in miniatura.

Non va taciuto infine il fatto che, su moltissimi cataloghi di vetreria degli ultimi 90 anni, specie italiani e francesi, la didascalia associ alla nota immagine il nome di Mohr. Attribuisco ciò al fatto che, durante la stesura di uno di essi, un inconsapevole impiegato abbia creduto di attribuire al Mohr (tanto già erano legati al suo nome un sale, un refrigerante, un metodo analitico, una buretta, una pinza) anche tale manufatto. Le copiature successive hanno poi perpetuato l'errore.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: Rusty, quimico, ale93, Max Fritz

NaClO3

2012-05-19 17:00

Mario ha scritto:

Anche il Villavecchia, nel suo "Trattato di chimica analitica applicata" del 1967 lo menziona a pag. 457 a proposito della determinazione del carbonio negli acciai, ma lo disegna in miniatura.

Aaaaah, ecco dove lo avevo già visto, sul Villavecchia-Fabris, Trattato di Chimica analitica applicata, ne ho una stampa del 1921.

Giusto giusto al capitolo sull'analisi dei metalli.

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-20 19:45

Interessante cronistoria, ed è verissimo: su tutti i cataloghi e su tutti i testi del Dopoguerra quelle bolle sono attribuite (per errore? ne dubito grandemente) a Mohr e a nessun altro. Mah... asd

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-21 17:30

E questo qui come lo chiamiamo?

HPIM6834.JPG
HPIM6834.JPG

Max Fritz

2012-05-21 18:28

Azzardo ad ipotizzare che si tratti di un sublimatore.

Mario

2012-05-21 18:45

Max Fritz ha scritto:

Azzardo ad ipotizzare che si tratti di un sublimatore.

Assolutamente no, Max.

E' qualcosa di molto più semplice.

saluti

Mario

NaClO3

2012-05-21 19:17

A me pare tanto un gorgogliatore-

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-21 20:39

Intanto che stabilite il nome di quel pezzetto di vetro, lascio a Mario (e a tutti quelli che con coraggio azzarderanno un nome) questo enigma.

Il tubo in foto ha due tacche, una a 25 mL e una a 12,5 mL.

Di che cosa si tratta?

HPIM6852.JPG
HPIM6852.JPG

Mario

2012-05-21 20:53

Questo proprio non l'ho mai visto.

Mario

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-21 20:57

Oh, cacchio....neppure io so cos'è!

Aaaaaaaaal, tu hai qualche idea? asd

GabriChan

2012-05-21 21:05

ahahah ma dove li prendete sti aggeggi?

Invento, O:-) per vedere quanta schiuma fa la birra, lo riempi fino a 12,5mL di birra poi ci versi dello zucchero e guardi fin dove arriva la schiuma se supera il livello del 25mL è buona....

al-ham-bic

2012-05-21 21:14

L'unica vaga idea che mi viene è che quella pallina agisca sul baricentro dell'oggetto per chissà quale motivo, ma è un'idea che nasce scartando le altre.

AgNO3

2012-05-21 21:15

viscosimetro antiquato?

GabriChan

2012-05-21 21:18

Ci riprovo... per calcolare il peso specifico di qualche liquido, lo riempi fino alla prima tacca poi lo immergi in acqua o qualche altro liquido, acqua salata, olio,ecc e secondo quanto va a fondo sai il peso specifico, la pallina serve a farlo stare dritto.

NaClO3

2012-05-21 21:26

Una qualche specie di butirrometro?

Dott.MorenoZolghetti

2012-05-26 18:34

Avete tutti una bella fantasia...:-D

Ma credo che nessuno abbia indovinato...*Si guarda intorno*

Mario

2012-06-09 21:03

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Intanto che stabilite il nome di quel pezzetto di vetro, lascio a Mario (e a tutti quelli che con coraggio azzarderanno un nome) questo enigma.

Il tubo in foto ha due tacche, una a 25 mL e una a 12,5 mL.

Di che cosa si tratta?

Si tratta di un tubo di Folin Wu per la determinazione dello zucchero nel sangue.

x Moreno: se vuole le mando il metodo. E' però in inglese. In compenso ci sono molte figure.

saluti

Mario

Dott.MorenoZolghetti

2012-06-10 07:21

E' quasi esatto. E' un tubo di Folin.

E' di fatto una provetta che presenta una strozzatura avente un duplice scopo: impedire la riossidazione dell'ossido rameoso (che si forma nella reazione di determinazione del glucosio) e ridurre al minimo le perdite di acqua durante il riscaldamento (a b.m. bollente per 6 minuti esatti) e quindi la conseguente concentrazione dell'analita e il relativo errore di dosaggio. Il tubo viene chiuso con un batuffolo di cotone pressato.

Complimenti al sig. Mario da Voghera e grazie, ma la metodica (in italiano)la conosco molto bene. ;-)


Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

E questo qui come lo chiamiamo?

HPIM6834.JPG
HPIM6834.JPG

Quando lo acquistai me lo vendettero con il nome di "tubo Denn Stedt". Non so altro, a parte l'impiego abbastanza scontato: assorbire/abbattere gas in analitica. Potrebbe anche essere usato come trappola fredda per piccoli volumi di gas.

Mario

2012-06-11 17:32

Quando lo acquistai me lo vendettero con il nome di "tubo Denn Stedt". Non so altro, a parte l'impiego abbastanza scontato: assorbire/abbattere gas in analitica. Potrebbe anche essere usato come trappola fredda per piccoli volumi di gas.

Le segnalo innanzitutto un piccolo errore, decisamente veniale.

Denn Stedt va scritto tutto attaccato. L'oggetto della fotografia prende infatti il nome del chimico tedesco Max Eugene Hermann Dennstedt, la cui principale opera "Die Entwicklung Der Organischen Elementaranalyse" (Gli sviluppi dell'analisi elementare organica) è ancora oggi una lettura interessante per gli appassionati del genere, sebbene sia trascorso ormai un secolo dalla sua pubblicazione.

L'apparecchio della foto era utilizzato per lavare i gas in uscita dall'omonimo apparecchio di combustione. Era un pezzo di vetreria venduto assieme a quest'ultimo e veniva collocato in posizione verticale inserendo il codolo terminale (parte in basso nella foto) in un tubo di ebanite a sua volta avvitato alla piastra del basamento.

Questo oggetto esiste ancora oggi in una versione più moderna e funzionale nota come bottiglia di Muencke.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: al-ham-bic, Dott.MorenoZolghetti

Dott.MorenoZolghetti

2012-06-11 19:19

Mario ha scritto:

Questo oggetto esiste ancora oggi in una versione più moderna e funzionale nota come bottiglia di Muencke.

saluti

Mario

Grazie per la precisazione, non avevo mai sentito quel nome, fu la prima (e l'unica) volta, quindi mi si perdoni l'errore veniale, di cui siamo vittime spesso inconsapevoli.

Conosco la bottiglia di Muenke (quella senza C) e la trovo molto più comoda della sua antenata.