2021-07-24, 14:05 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2021-07-24, 21:09 da Geber.)
Dal 1 maggio al 1 agosto 2021 al MUDEC (Museo delle Culture, via Tortona 56, 20144 Milano) ci sarà questa mostra a cui sono stato stamattina, spinto dalla curiosità dopo che ho visto di tale mostra sulla pagina IG di Dario Moccia. Poi sono sempre stato affascinato dai robot e di manga e anime ne ho divorati parecchi specie da grande.
Dai primi congegni meccanici dell’antica Grecia alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, l’uomo è sempre stato attratto dall’idea di creare un proprio simile artificiale. Il percorso espositivo racconta la relazione tra l’essere umano e il suo doppio, svelando al pubblico i risultati finora raggiunti, gli straordinari sviluppi tecnologici e le frontiere della robotica e della bionica contemporanea. Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con i principali istituti di ricerca come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, intende offrire una chiave di lettura per il futuro, con un approccio immersivo dal respiro tecnico-scientifico, antropologico e artistico che svela come l’interazione tra uomo e macchina sia sempre più reale.
Dopo aver presentato gli antenati dei robot, antichi capolavori della tecnica, l’esposizione dà spazio alla robotica moderna applicata alle neuroscienze, ossia la bionica, per poi soffermarsi sui “Cobot” presenti in mostra, robot che sanno riconoscere e trasmettere emozioni, connotati da una grande utilità e accettabilità sociale.
L’impressionante avanzamento tecnologico in questi campi, le prospettive aperte e tutte le possibili implicazioni portano con sé anche interrogativi etici, sociali e culturali di primaria importanza, su cui è fondamentale una riflessione.
Dentro la mostra hanno posto 4 domande, e sarebbe interessante sapere il vostro parere se vi aggrada la cosa.
1. Accettereste mai di farvi potenziare per avere dei vantaggi?
2. Vi innamorereste mai di un robot?
3. In futuro i robot ci sostituiranno nel lavoro?
4. I robot sostituiranno mai l'uomo?
Sono domande da cui si potrebbero trarre tante considerazioni. Prima di dire la mia voglio vedere se un post del genere può piacere o meno.
Fuori dalla mostra ma un po' mostra nella mostra c'erano esposti in una vetrina polilobata, ricostruendo tutta la storia dei Super Robot giapponesi, una selezione di pezzi, mai visti prima tutti insieme, che ripercorrono quasi sessant’anni di produzioni, in una parata di 200 robot che dal 1963 sino a oggi raccontano l’evoluzione estetica e narrativa dei giganti d’acciaio. Una visione imperdibile che unisce collezionismo e storia recente, frutto di anni di ricerche intorno al mondo. Chi riuscirà a riconoscerli tutti?
Dai primi congegni meccanici dell’antica Grecia alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, l’uomo è sempre stato attratto dall’idea di creare un proprio simile artificiale. Il percorso espositivo racconta la relazione tra l’essere umano e il suo doppio, svelando al pubblico i risultati finora raggiunti, gli straordinari sviluppi tecnologici e le frontiere della robotica e della bionica contemporanea. Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con i principali istituti di ricerca come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, intende offrire una chiave di lettura per il futuro, con un approccio immersivo dal respiro tecnico-scientifico, antropologico e artistico che svela come l’interazione tra uomo e macchina sia sempre più reale.
Dopo aver presentato gli antenati dei robot, antichi capolavori della tecnica, l’esposizione dà spazio alla robotica moderna applicata alle neuroscienze, ossia la bionica, per poi soffermarsi sui “Cobot” presenti in mostra, robot che sanno riconoscere e trasmettere emozioni, connotati da una grande utilità e accettabilità sociale.
L’impressionante avanzamento tecnologico in questi campi, le prospettive aperte e tutte le possibili implicazioni portano con sé anche interrogativi etici, sociali e culturali di primaria importanza, su cui è fondamentale una riflessione.
Dentro la mostra hanno posto 4 domande, e sarebbe interessante sapere il vostro parere se vi aggrada la cosa.
1. Accettereste mai di farvi potenziare per avere dei vantaggi?
2. Vi innamorereste mai di un robot?
3. In futuro i robot ci sostituiranno nel lavoro?
4. I robot sostituiranno mai l'uomo?
Sono domande da cui si potrebbero trarre tante considerazioni. Prima di dire la mia voglio vedere se un post del genere può piacere o meno.
Fuori dalla mostra ma un po' mostra nella mostra c'erano esposti in una vetrina polilobata, ricostruendo tutta la storia dei Super Robot giapponesi, una selezione di pezzi, mai visti prima tutti insieme, che ripercorrono quasi sessant’anni di produzioni, in una parata di 200 robot che dal 1963 sino a oggi raccontano l’evoluzione estetica e narrativa dei giganti d’acciaio. Una visione imperdibile che unisce collezionismo e storia recente, frutto di anni di ricerche intorno al mondo. Chi riuscirà a riconoscerli tutti?
La chimica è una cosa che serve a tutto. Serve a coltivarsi, serve a crescere, serve a inserirsi in qualche modo nelle cose concrete.