2009-06-23, 21:44
Ho provato il test di Stahre per la rivelazione dell'acido citrico e dei citrati. E' una reazione specifica e molto sensibile se condotta bene.
Si aggiunge alla sol. di un citrato (nel mio caso una piccola quantità di sodio citrato) qualche goccia di H2SO4 diluito e altrettante di KMnO4 N/10 e si scalda dolcemente (non bollire!).
La sol. imbrunisce per formazione di MnO2, mentre l'ac. citrico si ossida come vedremo poi. Con qualche goccia di ammonio ossalato la sol. torna perfettamente limpida. Aggiungendo ora qualche goccia di acqua di bromo la sol. si intorbida per la formazione di un precipitato bianco cristallino di pentabromoacetone CBr3-CO-CHBr2
Il funzionamento della reazione si basa sulla ossidazione dell'ac. citrico con KMnO4 ad acido acetondicarbossilico (perde un C e va via CO2), il quale con bromo viene alogenato a pentabromoacetone (perdendo altri due C con CO2).
Poichè a caldo l'ac. acetondicarbossilico si decompone subito in acetone e CO2, e l'acetone non è facilmente bromurabile, occorre scaldare appena il necessario durante l'ossidazione, altrimenti la reaz. è meno sensibile.
Nella foto si vede a sinistra il prec. bianco (sol. leggermente giallina perchè ho abbondato con l'alogeno) e a destra l'acqua di bromo.
Stavolta ho cambiato lo sfondo della foto, ma rimanendo sempre è in tema stagionale e agreste-ecologico: una pianticella di ribes rosso, con qualche acino di uva spina che sta maturando.
(Questo specificamente in barba ai salami che vedono nella chimica solo pericoli, inquinamenti, attento che ti fai male, e stronzate cosmiche di questo tipo; ma su questo ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia a parte
).
Si aggiunge alla sol. di un citrato (nel mio caso una piccola quantità di sodio citrato) qualche goccia di H2SO4 diluito e altrettante di KMnO4 N/10 e si scalda dolcemente (non bollire!).
La sol. imbrunisce per formazione di MnO2, mentre l'ac. citrico si ossida come vedremo poi. Con qualche goccia di ammonio ossalato la sol. torna perfettamente limpida. Aggiungendo ora qualche goccia di acqua di bromo la sol. si intorbida per la formazione di un precipitato bianco cristallino di pentabromoacetone CBr3-CO-CHBr2
Il funzionamento della reazione si basa sulla ossidazione dell'ac. citrico con KMnO4 ad acido acetondicarbossilico (perde un C e va via CO2), il quale con bromo viene alogenato a pentabromoacetone (perdendo altri due C con CO2).
Poichè a caldo l'ac. acetondicarbossilico si decompone subito in acetone e CO2, e l'acetone non è facilmente bromurabile, occorre scaldare appena il necessario durante l'ossidazione, altrimenti la reaz. è meno sensibile.
Nella foto si vede a sinistra il prec. bianco (sol. leggermente giallina perchè ho abbondato con l'alogeno) e a destra l'acqua di bromo.
Stavolta ho cambiato lo sfondo della foto, ma rimanendo sempre è in tema stagionale e agreste-ecologico: una pianticella di ribes rosso, con qualche acino di uva spina che sta maturando.
(Questo specificamente in barba ai salami che vedono nella chimica solo pericoli, inquinamenti, attento che ti fai male, e stronzate cosmiche di questo tipo; ma su questo ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia a parte
