Respirare sostanze pericolose
E' da poco tempo che mi diletto in semplici esperimenti didattici al fine di mettere in pratica ciò che finora ho studiato sui libri.
Spesso e (non) volentieri mi capita di lavorare con sostanze pericolose, come ad esempio l'acido nitrico che ho utilizzato recentemente per delle esperienze di purificazione dell'argento. Quel che mi preoccupa è che non sempre riesco a capire se e quando una sostanza può essere dannosa per inalazione e quindi ho sempre molta paura di respirare tranquillamente in presenza di sostanze tossiche anche se esse non si trovano allo stato gassoso. Quando verso dell'acido nitrico, ad esempio, solo sentirne l'odore mi fa temere che esso stia cedendo sostanze tossiche sottoforma di gas all'ambiente e che quindi sia rischioso respirare vicino.
Ho cercato sul web delle schede di sicurezza relative a tale composto, come la seguente:
Scheda Acido Nitrico
Tali schede, sebbene siano molto chiare per quanto riguarda il contatto con la pelle e l'ingestione non sono chiarissime a proposito dell'inalazione.
Ovviamente se si parla di sostanze allo stato gassoso, come ad esempio il diossido di azoto, viene detto in modo molto esplicito che non bisogna respirare in sua presenza.

Vorrei quindi capire se e quanto è pericoloso respirare in prossimità di sostanze tossiche allo stato liquido o solido e come posso informarmi in merito ad una sostanza per capire se, nonostante si trovi allo stato liquido (o solido) sia comunque capace di produrre delle sostanze gassose tossiche anche a temperatura ambiente e quando non partecipa a nessuna reazione.
Forse mi preoccupo eccessivamente ma, fidarsi è bene.... asd
...fui chimico e no, non mi volli sposare,
non sapevo con chi e chi avrei generato,
son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore...
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La tua preoccupazione è giusta, in materia di sicurezza la prevenzione è d'obbligo.

Le informazioni sui prodotti chimici le trovi sulle schede di sicurezza. Nel caso specifico se leggi questa che hai riportato, vedi che appare evidente che l'inalazione dei vapori di acdo nitrico porta delle conseguenze anche gravi (vedi al punto 11.2 della scheda ad esempio) e da li dovresti capire che è necessario mitigare questo rischio adottando i dovuti accorgimenti.

Prima di maneggiare prodotti chimici è SEMPRE opportuno leggerne le schede di sicurezza, anche prodotti apparentemente di uso comune in determinate condizioni possono diventare pericolosi se non se ne conoscono i rischi.

In generale se conduci le esperienze in un laboratorio, non dovresti aver problemi in quanto esso dovrebbe essere attrezzato con tutto quanto necessario a condurre operazioni in sicurezza.

Il problema si pone se fai queste cose in ambiente domestico dove sicuramente non hai una cappa aspirante, non hai posti dove manipolare prodotti chimici... a quel punto a maggior ragione occorre conoscere bene i pericoli dei composti utilizzati in modo da prendere tutte le precauzioni e accorgimenti possibili per evitare di farsi male e far danni.

Se studi o hai studiato chimica probabilmente hai fatto anche pratica in laboratorio e ti avranno insegnato come ci si deve comportare.

Se hai dubbi chiedi, meglio una domanda apparentemente idiota che recriminare poi. La Chimica è bella ma va trattata nel modo giusto, con cognizione di causa.

Un saluto
Luigi
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quimico, Tricka90
Quoto pienamente quanto detto da luigi_67!

In più aggiungerei (parlando per esperienza): se fai esperimenti in ambiente domestico, innanzitutto evita di farli in casa (molto meglio un terrazzo, un cortile, o un garage). A meno che tu non abiti da solo potresti mettere a rischio anche le persone che abitano insieme a te oltre che te stesso.
E soprattutto, se utilizzi, o pensi di utilizzare in un futuro prossimo, sostanze molto volatili come solventi organici; o anche acidi concentrati, detti appunto fumanti (stessa cosa vale per le basi come ammoniaca); o sostanze solide sotto forma di polvere (quindi facilmente sollevabili nell'aria)... ti consiglio, oltre ad usarli fuori dalle mura di casa, di comprarti una maschera antigas con filtri ad ampio spettro. Costano un po' ma rendono tutto molto più sicuro!
La chimica è riuscita a catturare il momento e a renderlo eterno.
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[-] I seguenti utenti ringraziano Wavvorov per questo post:
Tricka90
Qualsiasi produttore e/o rivenditore di prodotti chimici che vende al dettaglio anche a privati è obbligato per legge a fornire anche la scheda di sicurezza aggiornata del prodotto all'acquirente.
Quasi nessuno lo fa se non è espressamente richiesta.
Può essere comunque che una persona che si diletta in un home-lab abbia nel proprio reagentario dei contenitori con etichette ormai fuori legge e quindi con indicazioni di sicurezza non più valide.
Il mio consiglio è perciò di non fare una semplice ricerca in rete della scheda di sicurezza di un determinato prodotto perché capita spesso, come per il link che hai postato, di imbattersi in una versione della scheda di sicurezza non aggiornata.
Io, in genere, vado direttamente su sito http://www.sigmaaldrich.com/italy.html e nel riquadro ricerca (in alto a destra) digito il nome in inglese del prodotto cercato, nel tuo caso nitric acid.
Ti comparirà una serie molto lunga di prodotti con diverse caratteristiche e concentrazioni; se scegli il primo prodotto elencato e clicchi su "SDS" ti comparirà la sua scheda di sicurezza in italiano:
http://www.sigmaaldrich.com/MSDS/MSDS/Di...%3Dproduct
L'importante è che abbia una data di revisione recente, in questo caso l'ultima versione è del 18.07.2016 (in alto a destra). Puoi leggere perciò le informazioni più recenti sulle indicazioni di pericolo (frasi H) e acido nitrico al 70%.

Puoi anche ricercare la SDS di una soluzione più diluita perché, ovviamente, la classificazione di pericolosità del prodotto dipende dalla concentrazione:
http://www.sigmaaldrich.com/MSDS/MSDS/Di...%3Dproduct
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”.
(Primo Levi)


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quimico, Tricka90, luigi_67
Grazie infinite a tutti per le preziosissime informazioni.
luigi_67 tutte le reazioni con sostanze tossiche le svolgo rigorosamente all'aperto, avendo la fortuna di possedere una veranda piuttosto spaziosa.
Wavvorov è già da diverso tempo che ho in mente di acquistare una maschera antigas, mi sto ancora informando per quanto riguarda efficacia, prezzi e costi di manutenzione (sostituzione filtri e relativa durata). Sapresti per caso indicarmi un buon acquisto? Ovviamente quelle al di sotto della decina di euro sono da escludere categoricamente immagino...
LuiCap mi hai linkato un sito davvero utilissimo! In particolare la scheda relativa all'acido nitrico è molto più precisa in merito all'inalazione. Quel che non mi è chiaro è se i fumi di cui parla sono quelli che si sviluppano esclusivamente in presenza di reazioni o se possono svilupparsi gas pericolosi anche quando l'acido non sta reagendo, che ne pensi?

Certo che la chimica è un hobby molto pericoloso, quando mi dilettavo nell'elettronica non richiavo certo di morire ogni due per tre :-D
...fui chimico e no, non mi volli sposare,
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son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore...
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(2016-07-21, 22:11)Tricka90 Ha scritto: Certo che la chimica è un hobby molto pericoloso, quando mi dilettavo nell'elettronica non rischiavo certo di morire ogni due per tre :-D

Eh la miseria asd
Anche giocare con l'elettricità senza conoscerla è rischioso (io avrei più paura in questo caso)
Comunque se conosci le sostanze che usi, i pericoli che comportano, le incompatibilità e se hai una certa pratica nelle operazioni di laboratorio non corri molti rischi. Ci vuole esperienza e cervello sveglio, è per questo che agli inizi armeggiare con acido nitrico non è consigliabile. È meglio far pratica con roba innocua, sali di rame, ferro, sodio, cristalli. Evita metalli pesanti di batterie, acidi forti, solventi volatili, roba cancerogena. Evita roba che non conosci o che per fama è infida e subdola (roba come il dietiletere,ti frega se non stai attentissimo). Una perdita o un incidente col solfato di sodio è poco male, mentre se ti bolle in faccia una soluzione acida è difficile rimediare. 
In ogni caso occhiali, guanti in nitrile, camice, sempre indossati, estintorino e agenti neutralizzanti a portata di mano. Roba infiammabile, volatile, tossica, corrosiva per inalazione di fuori accanto a un ventilatore acceso oppure sotto cappa.
"C'è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c'è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l'interno di un'anima." V. Hugo, I Miserabili.
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[-] I seguenti utenti ringraziano ClaudioG. per questo post:
Tricka90
La polvere/ i fumi/ i gas/ la nebbia/ i vapori/ gli aerosol si riferiscono sempre alla sostanza oggetto della scheda di sicurezza.
Altra cosa sono i prodotti che si formano quando l'acido nitrico reagisce con altre sostanze: ottenere un solido come il nitrato di sodio è cosa ben diversa dall'ottenere un gas tipo NO, che è il gas che si sviluppa quando l'acido nitrico agisce come ossidante.

Le schede di sicurezza devono essere redatte secondo norme ben precise. La scheda di sicurezza dell'acido nitrico che avevi postato tu non è che fosse incompleta, si riferiva semplicemente ad una normativa non più in vigore.
La normativa attualmente in vigore nell'Unione Europea è questa, la puoi scaricare nella lingua che desideri, sono la bellezza di 1355 pagine:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/I...V%3Aev0013

A quest'altro link puoi invece scaricare la normativa in vigore riguardante le prescrizioni per la compilazione delle schede di dati di sicurezza:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/I...A133%3ATOC
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
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(Primo Levi)


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luigi_67, Tricka90
Vi ringrazio ancora per gli utili consigli.

(2016-07-21, 22:33)ClaudioG. Ha scritto: In ogni caso ... guanti in nitrile

Pensavo che in laboratorio si usassero i guanti in butile, e non li avevo mai acquistati perché non sono facili da trovare.
Invece i guanti in nitrile si trovano e sono molto economici, non sapevo andassero bene anch'essi! Una scatola da 100 monouso non costa nemmeno 10 euro *clap clap* dici che posso stare tranquillo con quelli?

(2016-07-21, 22:33)ClaudioG. Ha scritto: Roba infiammabile, volatile, tossica, corrosiva per inalazione di fuori accanto a un ventilatore acceso oppure sotto cappa.

Vedo che in vari manuali, quando si lavora con gas tossici, si consiglia di lavorare sotto cappa appunto, oppure "all'aria aperta". Ma è davvero sicuro respirare nei pressi di una soluzione che sta producendo fiotti di diossido d'azoto ad esempio (o gas si simile tossicità) pur essendo all'aperto? Forse mi preoccupo troppo ma se mi devo avvicinare ad una beuta dalla quale fuoriescono gas pericolosi tengo sempre il respiro (non avendo ancora la maschera). Non credo che un'inalata faccia molto bene, pur essendo all'aria aperta...
...fui chimico e no, non mi volli sposare,
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Per quanto riguarda la tipologia di guanti è opportuno usarne di specifici per le sostanze che si manipolano, soprattutto in presenza di composti particolarmente aggressivi: non c'è niente di peggio che pensare di essere protetti e non esserlo in realtà, a causa di un guanto che magari ti si scioglie alla prima goccia di acido che ci cade su.

Per il discorso dei gas tossici ovviamente una cappa aspirante è LA soluzione: essa se ben funzionante asporta i gas che si formano scaricandoli lontano e fuori dall'ambiente, prevenendone quindi l'esposizione all'operatore.
Nei nostri laboratori domestici si sfrutta la cosiddetta "aria aperta".
Qua però bisogna fare attenzione perchè basandosi solo sulla forza non controllabile della natura, potrebbero verificarsi casi in cui questa soluzione sia poco efficace. L'ideale è operare lontani da muri, porte e finestre e con un po' di vento in modo che i gas possano disperdersi rapidamente e in una direzione nota, così da mettersi sopravvento quando ci si avvicina. Se non c'è vento, un buon ventilatore può aiutare. E' opportuno comunque in questi casi avvicinarsi sempre trattenendo il respiro e proteggendo gli occhi con occhiali a maschera poichè un gas, anche se on respirato, potrebbe risultare irritante in altri modi.

Infine, un rimedio "attivo" che aiuta ad abbattere notevolmente le emissioni è quello di convogliare i gas dal recipiente di reazione ad una "trappola" che ne assorba buona parte. Ovvimente il set up si complica ma i vantaggi sono notevoli.

Un saluto
Luigi
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Scusate se riuppo una vecchia conversazione ma questa é attinente e ci si risparmia una thread.
L'olfatto é un senso usato in laboratorio?
Voglio dire, io sono anosmico da che ho memoria....gli odori mi sono del tutto sconosciuti...bella cagata direte voi...lo dico anche io!
Di tanto in tanto mi capita di sniffare qualche soluzione...a parte la sbuffata di cloro che mi arriva ogni volta che apro la bottiglia di HCl. Il problema é questo: Fino a che si tratta di un po' di cloro diluito nell'aria, di alcol, di ammoniaca, il problema non é rilevante...é vero che ho tra le mani solo questi e poco altro, é vero anche che ho una sacrosanta paura di respirare robe con nomi più seri...ma é anche vero che , anche dei succitati bibbitoni, non ne sento l'odore ma il fastidio che provocano nel naso. Questo mi aiuta, alle volte, a capire se é presente uno di quei liquidi, ma non saprei comunque dire quale.
Quindi, ecco, come dovrei comportarmi sapendo che non posso sentire l'odore di un gas che si evolve da una soluzione, o una perdita da un flacone, o anche il semplice riconoscere i composti presenti? Voi ne siete capaci? Ovviamente, se si conoscono le sostanze che si hanno davanti é un altra cosa...ma boh...
Si ritorna alla domanda iniziale: l'olfatto é utile in lab(non solo per riconoscere una perdita di gas letale ma proprio in generale) o é fondamentalmente inutile perché non si dovrebbe mai ricercare l'odore, e quindi respirare, un composto?
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