Tutti i
monosaccaridi sia aldosi che chetosi sono zuccheri riducenti in quanto in soluzione acquosa la loro struttura ciclica è in equilibrio con la struttura aperta.
Una loro reazione caratteristica è l'
ossidazione: negli
aldosi il gruppo funzionale aldeidico si trasforma direttamente in gruppo carbossilico; i
chetosi non possono dare questa reazione diretta in quanto l'ossidazione porta ad una demolizione della molecola con formazione di una miscela di acidi carbossilici con peso molecolare inferiore.
In un monosaccaride i gruppi funzionali ossidabili sono numerosi. Oltre al gruppo aldeidico e chetonico si possono ossidare i gruppi alcoolici primari e secondari. Uno dei reattivi in grado di ossidare i monosaccaridi è il
reattivo di Fehling, ovvero una soluzione basica contenente ioni rameici Cu(2+) di colore azzurro che si riducono a ioni rameosi Cu(+) che precipitano sottoforma di ossido rameoso di colore rosso mattone, Cu2O. I monosaccaridi in grado di ridurre il reattivo di Fehling sono perciò chiamati
zuccheri riducenti. Poichè, come detto in precedenza, si possono ossidare diversi gruppi funzionali, per aumentare la velocità della reazione la si fa avvenire a caldo.
Il
saccarosio non è uno zucchero riducente, perciò non reagisce con il reattivo di Fehling; se però viene fatto reagire a caldo con una soluzione acquosa di HCl abbastanza concentrata avviene la seguente reazione di idrolisi:
![[Immagine: Disaccaridi%3A+il+saccarosio.jpg]](http://slideplayer.it/2268626/8/images/87/Disaccaridi%3A+il+saccarosio.jpg)
nella quale da ogni mole di saccarosio si forma 1 mole di glucosio e 1 mole di fruttosio, entrambi zuccheri riducenti; la miscela equimolare di glucosio e fruttosio prende il nome di
zucchero invertito, in quanto il saccarosio ruota in senso orario la luce polarizzata (+66,5°), mentre la miscela 1:1 ha un potere rotatorio complessivo di -20°.
Dopo idrolisi la soluzione campione idrolizzata viene "neutralizzata" alla fenolftaleina dapprima con NaOH e poi con CH3COOH, perciò fino a pH circa 8.
La titolazione "esatta" secondo la metodica indicata prevede di addizionare un volume di soluzione zuccherina campione leggermente inferiore a quello richiesto per il raggiungimento del punto equivalente, quindi di addizionare l'indicatore blu di metilene ed infine di terminare la titolazione fino a viraggio della soluzione dal blu-azzurro all'incolore, facendo in modo (aggiungo io) che il precipitato rosso di Cu2O resti il più possibile sul fondo del recipiente.
Il fatto che la soluzione zuccherina addizionata con la buretta reagisca dapprima con il reattivo di Fehling e solo in seguito con il blu di metilene dipende, a mio parere, dalla differenza di potenziale tra il riducente e l'ossidante: la differenza di potenziale tra E(Cu2+/Cu+) e E(zuccheri riducenti) e maggiore della differenza di potenziale tra E(InOx-InRed) e E(zuccheri riducenti), perciò la reazione tra il reattivo di Fehling e zuccheri riducenti è più favorita rispetto a quella con l'indicatore.
Titolando quindi la soluzione campione tal quale e dopo idrolisi con il reattivo di Fehling si determinano in un primo tempo il contenuto degli zuccheri riducenti espressi come glucosio e, in un secondo tempo, il contenuto degli zuccheri riducenti contenuti nel campione e degli zuccheri riducenti che si sono formati idrolizzando la soluzione campione; per semplice differenza, tenendo conto del fattore di conversione 0,95 per trasformare le moli di zucchero invertito in moli di saccarosio, si può calcolare il contenuto del solo saccarosio presente nel campione.
La titolazione è ritenuta semi-quantitativa in quanto è riproducibile se si rispettano per entrambi i campioni le medesime condizioni operative: ebollizione per due minuti e completamento della titolazione in un minuto.
In caso contrario i volumi ottenuti non sono confrontabili.
Esaminando i dati sperimentali che hai riportato, deduco che questo non è stato fatto, perché il volume di soluzione zuccherina dopo idrolisi utilizzato per titolare lo stesso volume di reattivo di Fehling è risultato maggiore rispetto al volume di soluzione zuccherina tal quale, mentre dovrebbe essere l'esatto contrario.