Saponificazione dell'Acetato di polivinile (PVA)
Eccomi qua, con l'intento di scrivere il primo post su questo forum. Non essendoci una sezione polimeri nel forum e non essendo questa una sintesi completa e dettagliata posto in questa sezione, sperando di non cadere in errore.
[Immagine: 200px-Pva.png]
Da qualche tempo, interessandomi ai polimeri ho pensato che sarebbe molto interessante produrre una discreta dose di alcol polivinilico, il quale sarebbe perfetto per sintetizzare in casa una vasta gamma di polimeri, come per esempio polivinil cloruro (PVC) ma anche tanti altri poliesteri, inoltre ho letto che dall'alcol polivinilico tramite il borace è possibile creare un gel gommoso ed elastico. Così ho pensato a come reperire l'alcool polivinilico. La comune Vinavil, la famigerata colla bianca che tutti conosciamo, è acetato di polivinile (PVA). Nulla di più facile. Trattando la Vinavil con idrossido di sodio :corrosivo: si dovrebbe ottenere alcol polivinilico e acetato di sodio. Naturalmente non ho intenzione di mettere Vinavil e soda caustica insieme a caso, bensì ho intenzione di procedere così:
-Metto 2g di Vinavil su un vetro da orologio e lo metto in forno fino a secchezza, calcolo quindi la quantità di secco presente in due grammi di prodotto, fingendo che tutto il secco sia PVA. Quindi in proporzione mi ricavo quando PVA ci sia in 100 ml di Vinavil.
-Calcolo quante moli NaOH devo utilizzare considerando che le moli di idrossido necessario dovrebbero essere uguali a quelle di acetato.
-Monto a ricadere, aggiungo sia la Vinavil che la soda, per sfizio posso anche aggiungere qualche goccia di fenoltaleina, nella speranza che questa riesca a diventare perfettamente incolore.
-Procedo poi separando l'acetato di sodio dall'alcol polivinilico in un modo che devo ancora pianificare.
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Einstein diceva:
la teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando tutto funziona ma non si sa il perchè. L'uomo unisce fiducioso teoria e pratica: non funziona niente, e nessuno sa il perchè.

Questo per dire che... detto così sembra facile e bello; in pratica un po' meno.
Prima cosa capire esattamente tutto quello che c'è nel vinavil che non ti serve e, dunque, di cui ti devi liberare. Poi bisogna vedere che succede a mettere a ricadere la vinavil... Dunque è necessario chiarire come lo si separerà dall'acetato (se il polimero, come penso, è insolubile, potrebbero bastare anche solo un po' di sciacqui). Infine, dato che il processo non è "brevettato", occorrerà trovare qualche modo per dimostrare che sia andato a buon fine.

Questo, ovviamente, non per scoraggiarti, ma per metterti in risalto i punti che, a mio parere, risulteranno più problematici. Spero comunque che la cosa funzioni e... tienici aggiornati! :-D
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Beh, mi sembra giusto cercare di capire cosa può andare storto.
Da quello che ho letto il Vinavil dovrebbe essere una dispersione di PVA abbastanza puro. Il ricadere lo monto perchè temo che ci vorrà molto tempo perchè la reazione avvenga. Tra l'altro, ci ho pensato ora, credo sia meglio aggiungere acqua per ridurre la viscosità e agitare con l'agitatore magnetico (che è nella piastra) in modo che il PVA che sta sotto non imbrunisca per degradazione termica. L'alcol polivinilico è solubile in acqua.
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interessante.
ma tu poi come vorresti fare per farti il PVC?
partiresti dal polivinilalcole? operando come?
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Adesso penso a come produrre l'alcol poi in seguito sperimenterò i polimeri che vi si possono ottenere. Non so se per addizione di HCl :corrosivo: catalizzato da HgCl2 :tossico: si possa fare il PVC. Di questo mi occupo in seguito. Non prendete sul serio nulla di quanto scritto in questo topic, vuole solo essere uno spunto, ma niente di più. Come dice Friz, devo prima scontrarmi con la realizzazione pratica. A me personalmente sembra interessante come possibilità, ora cerco di capire meglio se e come si può fare.
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Penso anch'io che ridurre la viscosità con acqua sia una buona cosa, anche perchè favorirebbe la dissociazione e lo scioglimento di NaOH. Anche agitare è un'idea utile. Inoltre, se possibile, direi che sarebbe meglio prima far seccare tutta la vinavil, poi polverizzare il prodotto asciutto, metterlo in sospensione in una soluzione di NaOH e montare a ricadere.
Ora ci serve un buon metodo per separare l'alcool dal sodio acetato. Può darsi che il sodio acetato stesso renda insolubile l'alcool in acqua (l'isopropilico, ad esempio, può essere separato da una miscela in acqua per aggiunta di NaCl).
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HCl in presenza di HgCl2... catalitico o stechiometrico? sono curioso. ignoro se funzioni ma se così fosse complimenti.
in linea teorica credo si possa anche usare SOCl2 per passare da R-OH a R-Cl, e sarebbe comodo visto che si producono sottoprodotti gassosi (HCl + SO2); se no si usa tipicamente il PCl5 o il POCl3 ma questi danno come sottoprodotti oltre ad HCl svariati derivati del fosforo, odiosi da eliminare
se no c'è una reazione che non ricordavo potesse essere usata ma è un po' caduta in disuso perché prevede l'uso del CCl4 in combinazione con PPh3 (e da rese quantitative). è stata usata per convertire il geraniolo a geranile cloruro, ad esempio
però si devono aver a disposizione reagenti non proprio home-friendly e li si deve saper maneggiare, soprattutto vanno usati sotto cappa con buona aspirazione, si deve montare valvola a CaCl2, si devono usare tutti i DPI del caso, etc.
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a proposito di gel a base polimerica (quello a base di borace e PVA)..tempo fa avevo fatto quella semplice quanto simpatica sintesi...quando torno da Mykonos scriverò la procedura con immagini annesse :-)
PS: piccola precisazione, di solito con PVA si intende l'alcool polivinilico, mentre l'acetato di polivinile si indica con PVAc ;-)
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Certo... scusami, è stato un errore di distrazione.
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ma di che, figurati ;-)
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