Sigaretta elettronica

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mordr3d

2010-01-02 13:04

L'argomento è molto serio e vi prego di gestirlo con la dovuta serietà.

da circa 10 giorni sono venuto a conoscenza dell'esistenza di questo dispositivo.

il principio di funzionamento è molto semplice, una resistenza alimentata da una batteria, a partire da un liquido generà una nebbia contenente nicotina e aromi, che viene inalato ed è del tutto simile come sensazione al fumo di sigaretta.

la composizione del liquido per ricaricare le cartucce, è molto semplice.

glicerina: in percentuali variabili dal 20 all'80%

glicole propilenico: anche questo in percentuali variabili fino al 95%

acqua: dal 5 al 20%

nicotina: da 0 a 36mg/ml

aromi alimentari idrosolubili in genere 1%

il consumo medio di liquido, varia da 1 a 3 ml.

io ho iniziato ad usarla 5 giorni fa e da allora non fumo sigarette.

e non ne sento il bisogno :-)

mi sono iscritto su un forum specializzato, dove si affrontano parecchi argomenti e soprattutto gli aspetti legati alla presunta tossicità dei componenti o meglio dei loro deirivati (qualcuno pensa all'acroleina)

mi piacerebbe parlare con voi di questo dispositivo, dei suoi risvolti chimici e per quelli interessati, invitarvi sul forum a completare con le vostre conoscenze, quegli aspetti che con fatica riesco appena ad abbozzare.

al-ham-bic

2010-01-02 13:24

Non so assolutamente niente di questo dispositivo, ma per dire qualcosa solo dal punto di vista chimico riguardo quello che hai citato, c'è un fondo di verità, nel senso che l'acroleina (aldeide acrilica) si genera abbastanza facilmente per disidratazione della glicerina (ecco da dove eventualmente salta fuori). E l'acroleina è un agente fortemente irritante.

Ma tutto dipende come il solito dalla quantità, e senza sapere questo dato si possono fare tutte le ipotesi che si vogliono ma senza alcun fondamento scientifico.

quimico

2010-01-02 13:33

come detto da al l'acroleina si può generare dalla disidratazione della glicerina o glicerolo, ed è un'aldeide fortemente irritante per i polmoni; oltre al fatto che è un agente lacrimogeno, usato se non erro come agente lacrimogeno nella I WW... come forse saprai mordr3d pare ci sia un sottile filo che collega l'acroleina al rischio di contrarre il cancro ai polmoni. ma come ben fa notare al si deve sempre tenere presente la quantità. cosa che non sappiamo. però se da quel forum si capisce qualcosa di più magari postala, no? PS: volevo mettere MSDS ma si riferisce all'acroleina pura PPS: http://www.jtbaker.com/msds/englishhtml/a1538.htm

mordr3d

2010-01-02 14:02

le quantità in gioco sono potenzialmente molto piccole. vi spiego meglio. il liquido di ricarica nella maggior parte dei casi è fatto da glicole propilenico per il 50%, glicerina per il 40% e acqua per il 10% a questa base si aggiungono aromi e nicotina. una cartuccia contiene ediamente da 0,4 a 1ml di liquido ed eroga da 120 a 300 puff (boccate) considerando questo il consumo giornaliero di glicerina in media supera di poco 1ml suddiviso in 15 ore (grosso modo) se acroleina si forma (i dati che ho io dicono di no) il mio ragionamento è: 1: se se ne forma abbastanza dovrei avvertirla ? 2: se se ne forma poca potrebbe essere insignificante? nel complesso anche se ci fosse una piccolissima (di più non credo anche perchè non ho sintomi di nessun genere) quantità di acroleina, il sistema rimarrebbe cmq di molti ordini di grandezza meno dannoso della sigaretta in se. voi avete modo di rilevare l'acroleina in modo accurato e di dosarla ?

theiden

2010-01-02 19:57

ma com'è fatto questo coso? perché non posti un nome o una foto? tanto per capire un po' meglio....

Nexus

2010-01-02 20:20

Ma chi è che stà facendo sti esperimenti ?

Come minimo dovrebbe avere un gascromatografo con assorbimento di massa o un HPLC e stabilire con facilità sti dettagli ?

al-ham-bic

2010-01-02 20:29

A a questi livelli (minimi) l'operazione di analisi sarebbe in ogni caso strumentale, ovvero riservata per ovvi motivi economici a enti adeguati e non certo alla portata di tutti.

L'ordine di grandezza della presenza di acroleina è sicuramente di pochi ppm e in quantità così piccole è difficile rilevarla con i sensi, pur essendo una sostanza fortemente lacrimogena oltre che irritante; per quest'ultimo motivo i ppm devono essere pochi per forza (altrimenti la sentiresti, eccome...), ma "quanti" siano in realtà solo un'analisi come si deve lo può stabilire.

mordr3d

2010-01-02 20:32

questo è uno dei molti modelli esistenti. il principio è comune l'aspetto, i colori e le caratteristiche cambiano moltissimo.

quello in mezzo è l'atomizzatore, a sx c'è la batteria e a dx c'è la cartuccia.

dentro la cartuccia c'è una spugnetta impevuta della soluzione, che per capillarità finisce su quella reticella metallica.

sotto la reticella (senza contatto) c'è la resistenza che innesca la produzione della nebbia.

Nexus

2010-01-04 07:59

mordr3d ha scritto:

voi avete modo di rilevare l'acroleina in modo accurato e di dosarla ?

Non ho ancora cercato se ci sono analisi alternative all'analisi strumentale.

Secondo me, bisognerebbe usare la gascromatografia (non so se Zonighetti ha un GC?).

Dovresti procurarti acroleina (non necessariamente purissima) come sostanza di riferimento. È usata nella fabbricazione di diverse plastiche quindi si dovrebbe riuscire a trovarne un campione.

In alternativa, grazie al carattere innovativo della cosa, potresti richiedere l'aiuto di un'università che abbia il dipartimento di chimica, loro l'analisi dovrebbero riuscire a farla con poco sforzo.

Solo un'idea...

Cercando un pò ho trovato un metodo basato sulla colorimetria, però anche li ti serve lo spettrofotometro.

mordr3d

2010-01-04 08:27

al-ham-bic ha scritto:

A a questi livelli (minimi) l'operazione di analisi sarebbe in ogni caso strumentale, ovvero riservata per ovvi motivi economici a enti adeguati e non certo alla portata di tutti.

L'ordine di grandezza della presenza di acroleina è sicuramente di pochi ppm e in quantità così piccole è difficile rilevarla con i sensi, pur essendo una sostanza fortemente lacrimogena oltre che irritante; per quest'ultimo motivo i ppm devono essere pochi per forza (altrimenti la sentiresti, eccome...), ma "quanti" siano in realtà solo un'analisi come si deve lo può stabilire.

quello che volevo capire è, se secondo voi, considerando le quantità coinvolte e l'esposizione giornaliera, il prodotto rimane comunque più sicuro di una sigaretta.

io sono convinto di si.

Nexus

2010-01-04 08:49

A che temperatura è la resistenza che forma la nebbiolina ?

Comunque direi che difficilmente si sbaglia se si afferma che sta sigaretta elettronica è molto più sana che bruciare tabacco...

Ma hai comunque l'effetto del "prendere una boccata di fumo" o è come fumare aria ? Non si vede nessun fumo ?

mordr3d

2010-01-04 09:38

al-ham-bic ha scritto:

A a questi livelli (minimi) l'operazione di analisi sarebbe in ogni caso strumentale, ovvero riservata per ovvi motivi economici a enti adeguati e non certo alla portata di tutti.

L'ordine di grandezza della presenza di acroleina è sicuramente di pochi ppm e in quantità così piccole è difficile rilevarla con i sensi, pur essendo una sostanza fortemente lacrimogena oltre che irritante; per quest'ultimo motivo i ppm devono essere pochi per forza (altrimenti la sentiresti, eccome...), ma "quanti" siano in realtà solo un'analisi come si deve lo può stabilire.

quello che volevo capire è, se secondo voi, considerando le quantità coinvolte e l'esposizione giornaliera, il prodotto rimane comunque più sicuro di una sigaretta.

io sono convinto di si.

cioè esiste una quantità di acroleina insignificante? o anche se poca ha un suo effetto.

quimico

2010-01-04 09:50

anche io son convinto sia più sicuro il fumare questa sigaretta rispetto a quella in cui bruci tabacco. è probabile siano coinvolte molte meno sostanze. inoltre la quantità di acroleina sarà stata (spero) regolata a ppm talmente pochi da non far danni consistenti. poi senza evidenze pratiche sperimentali è difficile dare giudizi esenti da errori o simili. come è fumare questa sigaretta (rispetto ad una normale)?

Nexus

2010-01-04 09:53

A dipendenza degli aromi usati, probabilmente se non altro non si formano i composti aromatici ciclici come benzene e compagnia "bella"

quimico

2010-01-04 11:46

ci stavo pensando poco dopo aver pubblicato la mia risposta.

Nexus

2010-01-04 12:05

In più la carta della sigaretta contiene metalli pesanti come cadmio e altri non molto simpatici

thechemicalsistem

2010-01-04 12:27

cmq il fatto dell'acroleina secondo me è irrilevante, ne resiri in quatita 100 volte piu elevate arrostendo un bistecca...

poi questa sigaretta alternativa fa indubbiamente meno male della classica sigaretta, come diceva nexus con tutti gli idrocarburi policiclici aromatici che si formano, poi ho letto 1 po di tempo fa che nelle sigarette hanno trovato (naturamelte in quantita di ppb in 100 sigarette) anche il polonio....


cmq ho trovato questo video che fa capire cosa è contenuto dalle sigarette

http://www.youtube.com/watch?v=Lu1W-y-CUGY

su quella pasta finale anderebbe fatta un'analisi all'hplc....

quimico

2010-01-04 15:14

quel video non mi ha mai convinto. nel senso... è vero che alla fine si ottiene qualcosa del tipo catrame o tar, dir si voglia... ma una persona non tira boccate così (salve rare eccezioni) ad una sigaretta. lì si è cercato di massimizzare l'aspirazione... inoltre non so quanto sia esaustiva l'estrazione in acqua di tutto quello che il fumo della sigaretta contiene. HPLC per separare... mmh potrebbe andare anche se quella pasta per me intasa tutto. inoltre è macchinosa la scelta delle condizioni. alla fine io l'HPLC la uso con colonna chirale per separazioni enantio- o diastereoselettive. non certo per quella peciazza... o se no anche GC-MS ovviamente dopo aver trovato le condizioni ottimali per la separazione dei picchi. però qui stiamo uscendo dal seminato...

thechemicalsistem

2010-01-04 18:48

gia nn ci avevo pensato, l'hplc lo puoi andare a buttare se ci metti quella roba...

cmq prima si parlav che nelle sigarette alternative era contenuta glicerina, e mi sno ricordato che cmq anche il tabacco delle sigarette viene trattato con glicerina....

mordr3d

2010-01-06 13:02

la mia esperienza in merito è fino ad oggi molto positiva. la sensazione è molto simile alla sigaretta, ma cambia moltissimo da un modello all'altro e cambiando gli aromi del liquido. un ottimo modello è la DSE 901 . http://www.esigarettaportal.it/forum/esmoking-e-salute/923-e-cig-monitoraggio-evolutivo.html qui c'è una descrizione dettagliata del mio percorso fino ad oggi.