Per la mia mania delle sostanze odorose qualche tempo fa ho provato a sintetizzare il butilmercaptano, per sentire se è veramente puzzolente come dicono. Non avendo in quel momento il sodio solfidrato (ora ho risolto il problema per i tioli futuri...), ho prima preparato anche un po' di NaHS.
Materiali occorrenti:
Sodio solfuro
HCl, NaOH
Bromuro di n-butile
Apparato di distillazione (Liebig e Allhin)
Imbuto separatore
Vetreria varia
Procedimento (da farsi all'aperto, col solito buonsenso)
Fase 1: sodio solfidrato
In un imbuto separatore porre 120 ml di HCl conc. e 100 ml di acqua.
Far gocciolare la sol. in un pallone a doppio collo da 250 ml contenente 50 g di Na2S anidro. Si generano circa 15 litri di H2S, che vengono condotti al fondo di un cilindro graduato contenente una soluzione di 20gr di NaOH in 100cc di acqua. Aggiungere lentamente l'HCl al solfuro, in modo che la generazione di H2S sia regolare e non tumultuosa. Sottolineo la tossicità dell'acido solfidrico, fare all'aperto!
Una volta terminato l'assorbimento, il prodotto viene faticosamente evaporato fino a condurre ad un solido incoloro che facilmente ingiallisce (molto igroscopico!). La resa dovrebbe essere sui 27 g, ma non sono arrivato al prodotto perfettamente secco e la resa è stata circa la metà (ho voluto eliminare l'eccesso di NaOH per parziale decantazione ed eliminazione delle acque madri).
NaOH + H2S
NaHS + H2O
Fase 2: butantiolo
Porre il solfidrato NaHS prima ottenuto in 30 ml di etanolo in un palloncino da 100 ml e aggiungere 5 ml (6,5 g) di 1-butilbromuro, agitare e predisporre il sistema con refrigerante a ricadere. Portare a lento riflusso per almeno due ore. La sospensione, bianca inizialmente, è alla fine leggermente giallina, con abbondante fase solida sul fondo. Predisporre a questo punto per la distillazione, curando la perfetta tenuta di tutti i giunti (silicone), con la beuta di raccolta anch'essa ben raccordata alla fine del Liebig. Con queste precauzioni si riesce ad ammorbare meno l'ambiente se per sciagurata idea avessimo fatto l'esperienza magari in garage...
Distillare scartando prima l'alcool in eccesso (anch'esso puzzolente ma troppo diluito), raccogliendo ciò che passa tra 90° e 110°. Non ho provveduto a rettificare i circa 5 ml di prodotto (ancora diluito, anche se efficace nelle sue caratteristiche, perchè sarei rimasto con troppo poco). Il 1-butantiolo puro ha d. 0,83 e p.e. 98°.
CH3-(CH2)3-Br + NaHS
CH3-(CH2)3-SH + NaBr
Osservazioni
La sintesi, se non si ha il NaHS, è fastidiosa nella prima fase, quando occorre produrre l'idrogeno solforato e farlo gorgogliare nel NaOH; la seconda fase è facile ma la resa è scarsa, anche se sufficiente per lo scopo previsto. Alla fine il 1-butantiolo (non puro, che non era nei fini di questo lavoro) si presenta come un liquido limpido leggermente giallino, molto puzzolente c.v.d., anche se in verità me l'aspettavo di odore più ributtante. Però ne basta veramente una traccia per sentirlo nell'ambiente. Il Merck Index dice che il n-butyl mercaptan è "heavy skunk odor": io puzzole non nè ho mai viste nè sentite, ma mi sono fatto almeno un'idea. La foto mostra una fase della procedura, fatta all'aperto su un banchetto di fortuna, con un innoquo olezzo nel raggio di dieci metri
Materiali occorrenti:
Sodio solfuro
HCl, NaOH
Bromuro di n-butile
Apparato di distillazione (Liebig e Allhin)
Imbuto separatore
Vetreria varia
Procedimento (da farsi all'aperto, col solito buonsenso)
Fase 1: sodio solfidrato
In un imbuto separatore porre 120 ml di HCl conc. e 100 ml di acqua.
Far gocciolare la sol. in un pallone a doppio collo da 250 ml contenente 50 g di Na2S anidro. Si generano circa 15 litri di H2S, che vengono condotti al fondo di un cilindro graduato contenente una soluzione di 20gr di NaOH in 100cc di acqua. Aggiungere lentamente l'HCl al solfuro, in modo che la generazione di H2S sia regolare e non tumultuosa. Sottolineo la tossicità dell'acido solfidrico, fare all'aperto!
Una volta terminato l'assorbimento, il prodotto viene faticosamente evaporato fino a condurre ad un solido incoloro che facilmente ingiallisce (molto igroscopico!). La resa dovrebbe essere sui 27 g, ma non sono arrivato al prodotto perfettamente secco e la resa è stata circa la metà (ho voluto eliminare l'eccesso di NaOH per parziale decantazione ed eliminazione delle acque madri).
NaOH + H2S

Fase 2: butantiolo
Porre il solfidrato NaHS prima ottenuto in 30 ml di etanolo in un palloncino da 100 ml e aggiungere 5 ml (6,5 g) di 1-butilbromuro, agitare e predisporre il sistema con refrigerante a ricadere. Portare a lento riflusso per almeno due ore. La sospensione, bianca inizialmente, è alla fine leggermente giallina, con abbondante fase solida sul fondo. Predisporre a questo punto per la distillazione, curando la perfetta tenuta di tutti i giunti (silicone), con la beuta di raccolta anch'essa ben raccordata alla fine del Liebig. Con queste precauzioni si riesce ad ammorbare meno l'ambiente se per sciagurata idea avessimo fatto l'esperienza magari in garage...

Distillare scartando prima l'alcool in eccesso (anch'esso puzzolente ma troppo diluito), raccogliendo ciò che passa tra 90° e 110°. Non ho provveduto a rettificare i circa 5 ml di prodotto (ancora diluito, anche se efficace nelle sue caratteristiche, perchè sarei rimasto con troppo poco). Il 1-butantiolo puro ha d. 0,83 e p.e. 98°.
CH3-(CH2)3-Br + NaHS

Osservazioni
La sintesi, se non si ha il NaHS, è fastidiosa nella prima fase, quando occorre produrre l'idrogeno solforato e farlo gorgogliare nel NaOH; la seconda fase è facile ma la resa è scarsa, anche se sufficiente per lo scopo previsto. Alla fine il 1-butantiolo (non puro, che non era nei fini di questo lavoro) si presenta come un liquido limpido leggermente giallino, molto puzzolente c.v.d., anche se in verità me l'aspettavo di odore più ributtante. Però ne basta veramente una traccia per sentirlo nell'ambiente. Il Merck Index dice che il n-butyl mercaptan è "heavy skunk odor": io puzzole non nè ho mai viste nè sentite, ma mi sono fatto almeno un'idea. La foto mostra una fase della procedura, fatta all'aperto su un banchetto di fortuna, con un innoquo olezzo nel raggio di dieci metri
