2016-07-08, 13:47 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2016-07-08, 16:00 da Wavvorov.)
Questa è la prima sintesi che scrivo qui nel Forum, quindi mi scuso se può sembra poco "professionale"
, per qualsiasi domanda chiedete pure, sarò felicissimo di rispondervi.
Introduzione:
La trifenilfosfina(bis-piridina)rametiocianato(I) è un complesso organometallico a base di rame(+1).
Si presenta come piccoli cristalli di colore bianco/giallino (i quali se esposti alla lampada di Wood emettono una fluorescenza azzurra).
Se questi cristalli vengono schiacciati con la spatola contro le pareti del becker emettono piccoli "lampi" di luce blu molto visibili al buio (fenomeno di triboluminescenza).
Premessa:
Per eseguire correttamente la sintesi occorre del Tiocianato di Rame(I), CuSCN, il quale non è facile da trovare.
Quindi consiglio di sintetizzarlo tramite le seguenti due reazioni:
2CuCl2 + 4KI
2CuI (precipita) + 4KCl + I2
CuI + KSCN
CuSCN (precipita) + KI
Non provate a far reagire direttamente CuCl2 con KSCN perchè non otterrete niente se non la decomposizione dello ione tiocianato!!!
Se è il caso vedrò di fare una metodica apposita nella sezione "sintesi inorganica" per quanto riguarda CuSCN
Sostanze occorrenti:
-Tiocianato di rame(I), CuSCN
-Piridina, C5H5N
-Trifenilfosfina, PPh3
-Toluene, C7H8
-Bagno di ghiaccio
Strumentazioni:
-Bilancia tecnica
-Micro-pipette in vetro
-Piastra riscaldante
-Bacchetta in vetro
-Becker
-Cappa aspirante
Procedimento:
Alla bilancia tecnica pesare 242mg di CuSCN ed introdurli nel becker.
Quindi pesare 524mg di PPh3 ed aggiungerli al tiocianato di rame appena pesato.
Aggiungere 18-20mL di piridina e porre sotto cappa a riscaldare su piastra. Mescolare con la bacchetta di vetro fino a completo disciogliemento dei due sali nella piridina e portare ad ebollizione.
La soluzione ottenuta assumerà un colore giallo paglierino sempre più intenso via via che la piridina evaporerà.
Quando si noterà la formazione di cristalli (a piridina quasi esaurita) togliere dalla piastra (Importantissimo stare attenti a non portare a secco il becker!!!) e lasciar raffreddare, prima a temperatura ambiente e poi in bagno di ghiaccio.
Con la micropipetta in vetro aspirare i residui di piridina, facendo attenzione a toccare il meno possibile i cristalli!
Quindi lavare i cristalli ottenuti, lasciandoli all'interno del becker, con toluene, per togliere quanta più piridina in eccesso possibile (in questa fase i cristalli passeranno da un colore giallo paglierino ad un colore bianco/giallino), stando sempre ben attenti a non toccarli troppo.
E lasciarli essiccare all'aria per 3-4 giorni coprendo il becker con un pezzo di scottex o di garza in modo da non far entrare la polvere.
Cristalli essiccati:
Il complesso formatosi è questo:
Potrete controllare se la reazione è avvenuta esponendo i cristalli ad una lampada di Wood (se la sintesi è andata a buon fine i cristalli emetteranno luce celeste)
Oppure, nel caso non disponiate di una luce ad UV basta provare a schiacciarli al buio contro le pareti del becker per osservare se emettono lampi di luce.
Luminescenza alla luce UV (questi nella fialetta sono da rigenerare quindi hanno perso molta della loro fluorescenza):
Questi cristalli, possono essere rigenerati svariate volte, quindi, una volta averli "schiacciati" tutti basterà ricristallizzare la polvere in piridina e lavare nuovamente con toluene.
Per produrre quantità maggiori basta rispettare i rapporti stechiometrici!


Introduzione:
La trifenilfosfina(bis-piridina)rametiocianato(I) è un complesso organometallico a base di rame(+1).
Si presenta come piccoli cristalli di colore bianco/giallino (i quali se esposti alla lampada di Wood emettono una fluorescenza azzurra).
Se questi cristalli vengono schiacciati con la spatola contro le pareti del becker emettono piccoli "lampi" di luce blu molto visibili al buio (fenomeno di triboluminescenza).
Premessa:
Per eseguire correttamente la sintesi occorre del Tiocianato di Rame(I), CuSCN, il quale non è facile da trovare.
Quindi consiglio di sintetizzarlo tramite le seguenti due reazioni:
2CuCl2 + 4KI

CuI + KSCN

Non provate a far reagire direttamente CuCl2 con KSCN perchè non otterrete niente se non la decomposizione dello ione tiocianato!!!
Se è il caso vedrò di fare una metodica apposita nella sezione "sintesi inorganica" per quanto riguarda CuSCN
Sostanze occorrenti:
-Tiocianato di rame(I), CuSCN
-Piridina, C5H5N
-Trifenilfosfina, PPh3
-Toluene, C7H8
-Bagno di ghiaccio
Strumentazioni:
-Bilancia tecnica
-Micro-pipette in vetro
-Piastra riscaldante
-Bacchetta in vetro
-Becker
-Cappa aspirante
Procedimento:
Alla bilancia tecnica pesare 242mg di CuSCN ed introdurli nel becker.
Quindi pesare 524mg di PPh3 ed aggiungerli al tiocianato di rame appena pesato.
Aggiungere 18-20mL di piridina e porre sotto cappa a riscaldare su piastra. Mescolare con la bacchetta di vetro fino a completo disciogliemento dei due sali nella piridina e portare ad ebollizione.
La soluzione ottenuta assumerà un colore giallo paglierino sempre più intenso via via che la piridina evaporerà.
Quando si noterà la formazione di cristalli (a piridina quasi esaurita) togliere dalla piastra (Importantissimo stare attenti a non portare a secco il becker!!!) e lasciar raffreddare, prima a temperatura ambiente e poi in bagno di ghiaccio.
Con la micropipetta in vetro aspirare i residui di piridina, facendo attenzione a toccare il meno possibile i cristalli!
Quindi lavare i cristalli ottenuti, lasciandoli all'interno del becker, con toluene, per togliere quanta più piridina in eccesso possibile (in questa fase i cristalli passeranno da un colore giallo paglierino ad un colore bianco/giallino), stando sempre ben attenti a non toccarli troppo.
E lasciarli essiccare all'aria per 3-4 giorni coprendo il becker con un pezzo di scottex o di garza in modo da non far entrare la polvere.
Cristalli essiccati:
Il complesso formatosi è questo:
Potrete controllare se la reazione è avvenuta esponendo i cristalli ad una lampada di Wood (se la sintesi è andata a buon fine i cristalli emetteranno luce celeste)
Oppure, nel caso non disponiate di una luce ad UV basta provare a schiacciarli al buio contro le pareti del becker per osservare se emettono lampi di luce.
Luminescenza alla luce UV (questi nella fialetta sono da rigenerare quindi hanno perso molta della loro fluorescenza):
Questi cristalli, possono essere rigenerati svariate volte, quindi, una volta averli "schiacciati" tutti basterà ricristallizzare la polvere in piridina e lavare nuovamente con toluene.
Per produrre quantità maggiori basta rispettare i rapporti stechiometrici!