La solubilità del fosfato di argento, in acqua a 25 °C è di 1.8*10^-5 moli/litro. Calcolare quanto grammi di fosfato di argento si possono sciogliere in 500 ml di una soluzione di nitrato di argento 0,22 M.
Quanto vale il prodotto di solubilità del fosfato d'argento a 25°C??? In presenza di uno ione in comune la solubilità di un sale poco solubile in acqua diminuisce sempre. Quindi la tua risoluzione non può essere corretta.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Nein, quella, come c'è scritto nel testo, è la solubilità??? Che differenza c'è tra la solubilità e il prodotto di solubilità???
Scusami se mi permetto, ma a mio parere, da questo e dagli altri esercizi che hai postato ultimamente hai poco studio teorico alle spalle.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Studiare in modo corretto significa andare a riguardarsi sul libro o sugli appunti quello che non si è ben compreso, non aspettare dagli altri la risposta. Dopo che lo hai fatto, prova a scrivere le definizioni di prodotto di solubilità e di solubilità. Solo dopo riparliamo dell'esercizio.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Per ogni mole di ione fosfato se ne formano tre di ioni argento, perciò vedi tu...
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)