Salve, riscontro delle difficoltà nel seguente esercizio, spero possiate aiutarmi e vi ringrazio per l'aiuto che offrite.
"Calcolare, a 25°C, la solubilità di AgCl (Kps=1,58*10-10) : A) in acqua pura B) in una soluzione 0,9 M di HNO3 C) calcola il pH della soluzione di acido nitrico D) calcola il pH dopo l'aggiunta a quest'ultima di una soluzione equimolare di diidrogenofosfato di sodio. (per H3PO4, pKa1 = 2,12; pKa2 = 6,70; pKa3 = 12,4).
Specifico che i dati e i composti sono tutti corretti. Ho provato a calcolarlo, ma per il punto B ho difficoltà su come impostarlo, vi ringrazio se poteste farmi vedere il ragionamento.
Solo il punto A è corretto. È lo stesso esercizio che c'è in questa discussione.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)
Scusi, sono mortificato ma anche con questa spiegazione non riesco a comprenderlo... se possibile, appena può, potrebbe farmi vedere passaggio per passaggio come fare? per favore
B) La solubilità di un composto poco solubile diminuisce se il reattivo precipitante, che presenta uno ione in comune con il composto, viene usato in "leggero eccesso" (10-20% in più rispetto alla quantità stechiometrica). Un eccesso notevole può essere causa di un aumento di solubilità del precipitato per l'accresciuta forza ionica della soluzione. Lo stesso effetto viene provocato anche da elettroliti estranei, che non hanno perciò ioni io comune con il precipitato, perché all'aumento della forza ionica corrisponde una diminuzione dei coefficienti di attività del catione e dell'anione del composto poco solubile, con conseguente aumento della solubilità dello stesso.
C) L'acido nitrico è un acido forte completamente dissociato in soluzione acquosa, perciò libera una [H+] pari alla concentrazione dell'acido.
D) Lo ione diidrogenofosfato (H2PO4-) in presenza di un acido forte si comporta come una base e la reazione che avviene può essere considerata completa. il pH dell'acido ortofosforico (H3PO4) che si forma può essere calcolato, per approssimazione, trascurando gli ioni H3O+ derivanti dalla seconda e terza dissociazione acida.
Ciao Luisa
Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”; il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”. (Primo Levi)