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2020-12-27, 17:15 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2020-12-29, 14:07 da myttex.) Salve a tutti!
Rimettendo in ordine la mia scrivania, ho trovato dentro ad un porta monete di plastica delle monete da 2 centesimi completamente ossidate, diventate di color nero (presumo sia una patina di ossido rameico), ma oltre a quello su alcune monete ho trovato del sale di rame dal caratteristico colore blu acceso. Il problema é che non ho la più pallida idea di che sostanza sia. In questo porta monete c'erano state in precedenza delle batterie a stilo (non so di che tipo) e presumo che la sostanza contenuta in una di queste batterie abbia reagito, ossidando le monete e formando questo sale ignoto. Secondo voi che sostanza contenuta in qualche batteria potrebbe aver reagito con queste monete? Io comunque cercherò di analizzare in qualche modo il sale rinvenuto ma non posso fare molti saggi.
P.S. (mi scuso se la sezione sia sbagliata ma a me sembrava quella più appropriata)
Buon proseguimento
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Comincia a vedere se sia o meno solubile in acqua!
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(2020-12-27, 18:00)Beefcotto87 Ha scritto: Comincia a vedere se sia o meno solubile in acqua!
Certo farò anche sta prova. Comunque l'unico problema é che devo fare molta attenzione a non buttare il sale, perché penso che il quantitativo trovato non arrivi a mezzo grammo, anche meno...
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2020-12-28, 11:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2020-12-28, 11:53 da ChemLore.) Ho appena saggiato alla fiamma la sostanza rinvenuta sulle monete e nel contenitore e ha dato un risultato che mi aspettavo ma con anche una sorpresa. Saggiando la sostanza e anche un campione di liquido presente su una delle monete hanno dato all'inizio una colorazione viola persistente che ricorda quella del potassio, che mi ha lasciato sorpreso, per poi lasciar posto alla classica colorazione verde dei sali di rame.
É difficile capire se la sostanza sia solubile o meno poiché ce n'è pochissima e non voglio perderla; quasi tutta é incrostata sulle monete. Mettendo una moneta in pochi ml di acqua non si é disciolta la sostanza quindi penso che sia insolubile o poco solubile.
I miei sospetti sono sull'idrossido rameico, contaminato con idrossido di potassio, che da la misteriosa colorazione viola.
Se voi avete qualche altro suggerimento per analizzare o qualche ipotesi sulla sostanza ditemi pure
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Tutto quadra.
Le batterie alcaline sono costituite da un anodo di Zinco e un catodo di Ossido di Manganese, immersi in una pasta gelatinosa di KOH. La batteria nel contenitore evidentemente era alcalina, in cui si era verificata una perdita di idrossido di potassio che é rimasta nel contenitore. Dopo che é stata rimossa la batteria sono state messe le monete, che a contatto con il KOH, si sono ossidate, ricoprendosi di una patina di CuO e delle incrostazioni di Cu(OH)2
Penso che la reazione avvenuta nel contenitore sia questa, quindi mistero risolto.
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Le vecchi pile, se conservate "male" tendono a rilasciare appunto uno dei componenti che formano la pila all'interno.
Sono un ottimo oggetto da riciclare, se mi passate il termine, per recuperare alcuni composti al loro interno.
Ci sta l'idrossido di potassio abbia, a contatto con delle monete, reagito a dare degli ossidi. Dubito l'idrossido di rame(II), di per sé stabile ma avido di CO2, sia rimasto tale. Probabilmente hai anche incrostazioni di rame(II) carbonato.
In laboratorio durante la tesi non sai quanto volte ho fatto l'idrossido di rame(II) ma non è un solido facilmente fattibile e stabile come un'idrossido alcalino o alcalino-terroso.
Comunque sono queste le discussioni interessanti che devono nascere tra chi sta imparando e vuole imparare e chi sa parlare dell'argomento. Deve essere questa l'aria da respirare nel forum che si vuole far rinascere.
La chimica è una cosa che serve a tutto. Serve a coltivarsi, serve a crescere, serve a inserirsi in qualche modo nelle cose concrete.
I seguenti utenti ringraziano Geber per questo post:2 utenti dicono 'Grazie' a Geber per questo post ChemLore, myttex Messaggi: 290
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(2020-12-28, 14:06)Geber Ha scritto: Le vecchi pile, se conservate "male" tendono a rilasciare appunto uno dei componenti che formano la pila all'interno.
Sono un ottimo oggetto da riciclare, se mi passate il termine, per recuperare alcuni composti al loro interno.
Ci sta l'idrossido di potassio abbia, a contatto con delle monete, reagito a dare degli ossidi. Dubito l'idrossido di rame(II), di per sé stabile ma avido di CO2, sia rimasto tale. Probabilmente hai anche incrostazioni di rame(II) carbonato.
In laboratorio durante la tesi non sai quanto volte ho fatto l'idrossido di rame(II) ma non è un solido facilmente fattibile e stabile come un'idrossido alcalino o alcalino-terroso.
Comunque sono queste le discussioni interessanti che devono nascere tra chi sta imparando e vuole imparare e chi sa parlare dell'argomento. Deve essere questa l'aria da respirare nel forum che si vuole far rinascere.
Non sapevo che l'idrossido fosse instabile all'aria, quindi si potrei avere delle incrostazioni di carbonato rameico (anch'esso insolubile). Però il contenitore é rimasto ben chiuso per moltissimo tempo, quindi l'idrossido non dovrebbe aver reagito con la CO2 presente nell'aria, o comunque non dovrebbe aver reagito del tutto
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Se non si faceva l'idrossido di rame a partire da rame(II) complessato con ammoniaca, non veniva. Ottieni l'ossido che non è quello che vuoi.
Penso sia più probabilmente carbonato rameico e ossido rameico.
Non saprei cosa potrebbe essere nel tuo caso. Sono tutte ipotesi le mie.
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(2020-12-28, 17:47)Geber Ha scritto: Se non si faceva l'idrossido di rame a partire da rame(II) complessato con ammoniaca, non veniva. Ottieni l'ossido che non è quello che vuoi.
Penso sia più probabilmente carbonato rameico e ossido rameico.
Non saprei cosa potrebbe essere nel tuo caso. Sono tutte ipotesi le mie.
Io per il momento non posso sapere se quella sostanza sia idrossido o carbonato, sono entrambi insolubili e il colore é praticamente identico tra le 2 sostanze
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Quantificarlo no, ma in acidi dovrebbe liberare CO2 il carbonato, e se ne scoprirebbe la presenza
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