
Gli ossidi di carbonio più conosciuti sono i tanto discussi CO e CO2. Poi pochi conoscono anche l'anidride mellitica, dalla meravigliosa struttura, già citata nel forum. Vi propongo ora una sintesi di un quarto ossido del carbonio, il subossido di carbonio (C3O2), raro, gassoso che tende a polimerizzare come solido rosso, giallo o nero.
Materiale occorrente:
-Acido Malonico
-Anidride Fosforica (P2O5)
Miscelare 2 parti di anidride fosforica con 1 parte di acido malonico anidro (o 3 parti di P2O5 con 1 parte di malonico idrato). Scaldare lentamente in un crogiolo a fuoco moderato. Operare sotto cappa e con occhialini di sicurezza. Si sviluppa dopo poco un forte sfrigolio accompagnato dalla produzione di fumi irritanti agli occhi di C3O2. La massa intanto è diventata marrone scuro. Lasciar raffreddare e aggiungere abbondante acqua. Si forma una sospensione di particelle marroni/nere che potrebbero essere la forma polimerizzata del C3O2, ma su questo non ho ancora conferme. Si può notare dalla sintesi, che fondamentalmente il C3O2 può essere inteso come una "seconda anidride" dell'acido malonico. Infatti con l'acqua (sugli occhi non protetti o, se respirato, nel tratto delle mucose nasali) forma acido malonico che dà un forte bruciore agli occhi e un odore vagamente acetico al naso. Come potete notare non è una sintesi così efficacie, nè ha scopo di ricavare del prodotto. Ha interesse puramente sperimentale. Per questo fatto (e soprattutto per l'identificazione delle particelle disperse nella soluzione marrone) mi affido al vostro parere.
-QUESTA SINTESI E' RISCHIOSA, SIA PER I GAS PRODOTTI, SIA PER L'ELEVATA REATTIVITA' DELLA P2O5. VA CONDOTTA CON PRUDENZA-
Materiale occorrente:
-Acido Malonico
-Anidride Fosforica (P2O5)
Miscelare 2 parti di anidride fosforica con 1 parte di acido malonico anidro (o 3 parti di P2O5 con 1 parte di malonico idrato). Scaldare lentamente in un crogiolo a fuoco moderato. Operare sotto cappa e con occhialini di sicurezza. Si sviluppa dopo poco un forte sfrigolio accompagnato dalla produzione di fumi irritanti agli occhi di C3O2. La massa intanto è diventata marrone scuro. Lasciar raffreddare e aggiungere abbondante acqua. Si forma una sospensione di particelle marroni/nere che potrebbero essere la forma polimerizzata del C3O2, ma su questo non ho ancora conferme. Si può notare dalla sintesi, che fondamentalmente il C3O2 può essere inteso come una "seconda anidride" dell'acido malonico. Infatti con l'acqua (sugli occhi non protetti o, se respirato, nel tratto delle mucose nasali) forma acido malonico che dà un forte bruciore agli occhi e un odore vagamente acetico al naso. Come potete notare non è una sintesi così efficacie, nè ha scopo di ricavare del prodotto. Ha interesse puramente sperimentale. Per questo fatto (e soprattutto per l'identificazione delle particelle disperse nella soluzione marrone) mi affido al vostro parere.
-QUESTA SINTESI E' RISCHIOSA, SIA PER I GAS PRODOTTI, SIA PER L'ELEVATA REATTIVITA' DELLA P2O5. VA CONDOTTA CON PRUDENZA-