2016-11-29, 20:15 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2016-12-13, 07:58 da RhOBErThO.)
Nel 1843 il noto chimico Jean Louis Lassaigne scoprì la possibilità di determinare qualitativamente la presenza di elementi eterogenei, quali Azoto (N), Zolfo (S) e Alogeni (Cl; Br; I) in un composto organico portando avanti una reazione con il sodio metallico ed effettuando, successivamente, saggi specifici per la ricerca dei singoli elementi.
La prima parte del saggio ha come scopo la demolizione della molecola per reazione col sodio.
Per eseguirla si prende un tubicino da saggio e si inserisce una piccola quantità del campione in esame, successivamente si prende un pezzettino di sodio, precedentemente asciugato dall'olio di paraffina in cui è conservato, e si pone a metà del tubicino da saggio.
Per continuare il saggio è necessario preparare un piccolo Becher contenente circa 20ml di acqua.
Lavorando sotto cappa si prende il tubicino con una pinza di legno ,stando attenti a non avere l'imboccatura diretta verso di noi, e poniamo inizialmente la fiamma a metà andando a fondere il sodio, poi mettiamo la fiamma direttamente sul campione
tenendo in movimento il tubicino.
Man mano che la reazione va avanti è possibile notare lo sviluppo di vapori.
Si procede riscaldando sempre più intensamente fin a portare a incandescenza, raggiunta questa fase per qualche minuto, si fa cadere la provetta nel becher contenente l'acqua ottenendo la rottura per shock termico della stessa e il passaggio in soluzione dei sali, formatisi dalla reazione e del sodio come idrossido NaOH.
Successivamente con una bacchetta si rompono i resti dei vetri e si filtra. La soluzione ottenuta sarà la nostra soluzione alcalina.
I composti eventualmente formatisi sono:
In presenza di Azoto
Cianuro di sodio NaCN
In presenza di Zolfo
Solfuro di Sodio Na2S
In presenza di Azoto e Zolfo
Tiocianato di Sodio NaSCN
In presenza di Alogeni
Sali Binari NaCl, NaI, NaBr
Ora veniamo alla seconda parte del saggio, ovvero l'esecuzione di test per valutare la presenza dei composti sopraccitati.
Ricerca qualitativa dell'Azoto
Porre una piccola porzione di soluzione alcalina in una provetta adeguata. Trattare con alcune gocce di Solfato Ferroso FeSO4 e acidificare con Acido Cloridrico HCl (ambiente acido per evitare la formazione di idrossidi di ferro) controllando il pH con la cartina indicatrice, successivamente aggiungere alcune gocce di Cloruro Ferrico FeCl3.
Il saggio è positivo se appare una colorazione azzurrina dovuta alla formazione di Ferrocianuro Ferrico o
Blu di Prussia Fe4[Fe(CN)6]3.
FeSO4+2NaCN
Fe(CN)2+Na2SO4
in eccesso di ioni (CN)-:
Fe(CN)2+4NaCN
Na4[Fe(CN)6]
4FeCl3+3Na4[Fe(CN)6]
Fe4[Fe(CN)6]3+12NaCl
(Sfortunatamente non ho foto del campione, poichè il campione in esame conteneva anche zolfo e la colorazione è coperta, allego, quindi, una foto solo per rendere l'idea del colore del ferrocianuro ferrico.
La foto è stata ripresa dalla seguente fonte:http://blog.libero.it/paoloalbert/commen...d=11346249).
Ricerca qualitativa dello Zolfo
Di seguito due procedure per la ricerca dello zolfo:
I Metodo
Si acidificano 1-2 ml di soluzione alcalina con Acido Acetico CH3C(O)OH, ci accertiamo del pH con una cartina indicatrice. Si aggiungono, poi, poche gocce di acetato piomboso (CH3C(O)O)2Pb.
Il test è positivo se si nota un precipitato nero di Solfuro di Piombo (II) PbS.
(CH3COO)2Pb+Na2S
2CH3COONa+PbS
II Metodo
Ad una piccola porzione di soluzione alcalina viene aggiunto un piccolo cristallo di Nitroprussiato Sodico Na2[Fe(CN)5NO].
In seguito alla formazione del complesso Na4[Fe(CN)5NOS] si nota una rapida colorazione blu-viola che, essendo fotosensibile, se esposta alla luce decolora rapidamente.
Na2S+Na2[Fe(CN)5NO]
Na4[Fe(CN)5NOS]
Ricerca contemporanea per Azoto e Zolfo
In seguito alla formazione di Tiocianato di Sodio:
una piccola quantità di soluzione Alcalina viene acidificata con Acido Cloridrico HCl (controlliamo il pH con una cartina indicatrice) e trattata con alcune gocce di Cloruro Ferrico FeCl3.
Il saggio è verificato se appare una forte colorazione rosso sangue data dal complesso del Tiocianato Ferrico [Fe(SCN)3]^2+.
3SCN^-+Fe^3+
[Fe(SNC)3]^2+
Ricerca qualitativa degli Alogeni
Una porzione di Soluzione Alcalina viene acidificata con Acido Nitrico HNO3, controllando il pH con una cartina indicatrice.
Successivamente vengono aggiunte poche gocce di Nitrato d'Argento. In presenza di Alogeni è presente la formazione di un precipitato: bianco per il Cloro, giallo chiaro per lo Iodio e giallo per il Bromo.
Nel campione che ci hanno dato in laboratorio era presente solo Cloro, quindi abbiamo ottenuto un precipitato bianco di Cloruro d'Argento.
NaCl+AgNO3
AgCl+NaNO3
E' possibile un'eventuale colorazione nera data dal precipitato di Solfuro di Argento Ag2S, tuttavia lasciando riposare la soluzione otteniamo il precipitato di AgCl.
Na2S+2AgNO3
Ag2S+2NaNO3
Precipitato di Ag2S appena messo il nitrato di Argento, come si vede, va via via schiarendo.
(la foto è venuta sfocata, ma
non ne ho potuto farne un'altra)
Il saggio è stato condotto su una miscela di Tiourea e un Cloruro Alchilico.
Tiourea
Grazie per l'attenzione e Buona Giornata
La prima parte del saggio ha come scopo la demolizione della molecola per reazione col sodio.
Per eseguirla si prende un tubicino da saggio e si inserisce una piccola quantità del campione in esame, successivamente si prende un pezzettino di sodio, precedentemente asciugato dall'olio di paraffina in cui è conservato, e si pone a metà del tubicino da saggio.
Per continuare il saggio è necessario preparare un piccolo Becher contenente circa 20ml di acqua.
Lavorando sotto cappa si prende il tubicino con una pinza di legno ,stando attenti a non avere l'imboccatura diretta verso di noi, e poniamo inizialmente la fiamma a metà andando a fondere il sodio, poi mettiamo la fiamma direttamente sul campione
tenendo in movimento il tubicino.
Man mano che la reazione va avanti è possibile notare lo sviluppo di vapori.
Si procede riscaldando sempre più intensamente fin a portare a incandescenza, raggiunta questa fase per qualche minuto, si fa cadere la provetta nel becher contenente l'acqua ottenendo la rottura per shock termico della stessa e il passaggio in soluzione dei sali, formatisi dalla reazione e del sodio come idrossido NaOH.
Successivamente con una bacchetta si rompono i resti dei vetri e si filtra. La soluzione ottenuta sarà la nostra soluzione alcalina.
I composti eventualmente formatisi sono:
In presenza di Azoto

In presenza di Zolfo

In presenza di Azoto e Zolfo

In presenza di Alogeni

Ora veniamo alla seconda parte del saggio, ovvero l'esecuzione di test per valutare la presenza dei composti sopraccitati.
Ricerca qualitativa dell'Azoto
Porre una piccola porzione di soluzione alcalina in una provetta adeguata. Trattare con alcune gocce di Solfato Ferroso FeSO4 e acidificare con Acido Cloridrico HCl (ambiente acido per evitare la formazione di idrossidi di ferro) controllando il pH con la cartina indicatrice, successivamente aggiungere alcune gocce di Cloruro Ferrico FeCl3.
Il saggio è positivo se appare una colorazione azzurrina dovuta alla formazione di Ferrocianuro Ferrico o
Blu di Prussia Fe4[Fe(CN)6]3.
FeSO4+2NaCN

in eccesso di ioni (CN)-:
Fe(CN)2+4NaCN

4FeCl3+3Na4[Fe(CN)6]

(Sfortunatamente non ho foto del campione, poichè il campione in esame conteneva anche zolfo e la colorazione è coperta, allego, quindi, una foto solo per rendere l'idea del colore del ferrocianuro ferrico.
La foto è stata ripresa dalla seguente fonte:http://blog.libero.it/paoloalbert/commen...d=11346249).
Ricerca qualitativa dello Zolfo
Di seguito due procedure per la ricerca dello zolfo:
I Metodo
Si acidificano 1-2 ml di soluzione alcalina con Acido Acetico CH3C(O)OH, ci accertiamo del pH con una cartina indicatrice. Si aggiungono, poi, poche gocce di acetato piomboso (CH3C(O)O)2Pb.
Il test è positivo se si nota un precipitato nero di Solfuro di Piombo (II) PbS.
(CH3COO)2Pb+Na2S

II Metodo
Ad una piccola porzione di soluzione alcalina viene aggiunto un piccolo cristallo di Nitroprussiato Sodico Na2[Fe(CN)5NO].
In seguito alla formazione del complesso Na4[Fe(CN)5NOS] si nota una rapida colorazione blu-viola che, essendo fotosensibile, se esposta alla luce decolora rapidamente.
Na2S+Na2[Fe(CN)5NO]

Ricerca contemporanea per Azoto e Zolfo
In seguito alla formazione di Tiocianato di Sodio:
una piccola quantità di soluzione Alcalina viene acidificata con Acido Cloridrico HCl (controlliamo il pH con una cartina indicatrice) e trattata con alcune gocce di Cloruro Ferrico FeCl3.
Il saggio è verificato se appare una forte colorazione rosso sangue data dal complesso del Tiocianato Ferrico [Fe(SCN)3]^2+.
3SCN^-+Fe^3+

Ricerca qualitativa degli Alogeni
Una porzione di Soluzione Alcalina viene acidificata con Acido Nitrico HNO3, controllando il pH con una cartina indicatrice.
Successivamente vengono aggiunte poche gocce di Nitrato d'Argento. In presenza di Alogeni è presente la formazione di un precipitato: bianco per il Cloro, giallo chiaro per lo Iodio e giallo per il Bromo.
Nel campione che ci hanno dato in laboratorio era presente solo Cloro, quindi abbiamo ottenuto un precipitato bianco di Cloruro d'Argento.
NaCl+AgNO3

E' possibile un'eventuale colorazione nera data dal precipitato di Solfuro di Argento Ag2S, tuttavia lasciando riposare la soluzione otteniamo il precipitato di AgCl.
Na2S+2AgNO3

Precipitato di Ag2S appena messo il nitrato di Argento, come si vede, va via via schiarendo.
(la foto è venuta sfocata, ma
non ne ho potuto farne un'altra)
Il saggio è stato condotto su una miscela di Tiourea e un Cloruro Alchilico.
Tiourea
Grazie per l'attenzione e Buona Giornata

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When you have excluded the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.
When you have excluded the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.