2012-07-26, 18:49
Sul testo dello stimatissimo Filippo Pasquinelli, nel capitolo che tratta il liquido seminale, si legge a proposito dell'odore:
"Ha un odore particolare, definibile come <sui generis>, che ricorda quello dei fiori di castagno". (Diagnostica e Tecniche di Laboratorio, 1987, ed. Rossini, Firenze. Vol. 1, tomo II, pag. 1483).
Ecco, il dott. G. Ciampi, relatore del capitolo 33, non ha centrato bene la descrizione. Il Ciampi non è un chimico!
Il problema è che, al di là della percezione soggettiva del profumo dei fiori di castagno, che detto chiaramente, a me non ricordano lo sperma, vi è un motivo specifico per quell'odore "sui generis". E il motivo sta nella presenza, disciolte nel plasma seminale, di diamine e di poliamine profumate. Da anni mi occupo di "odori", essendo in commissioni nazionali per la degustazione del vino, quindi ho acquisito una certa dimestichezza con le sensazioni olfattive. In questo caso però vado oltre, avendo potuto, per lavoro, riflettere sugli aromi delle prime sei diamine alifatiche e sulle principali poliamine biogene. Ebbene, non ci crederete, ma il diaminobutano, il diaminopentano e il diaminoesano hanno un odore analogo a quello del liquido seminale. Non soltanto, nel plasma troviamo disciolte, normalmente salificate con acidi deboli (citrico, per esempio) due poliamine essenziali: la spermidina e la spermina. Inutile dire che queste due molecole dimostrano un odore analogo a quello dello sperma.
Il nesso sta nel fatto che spermina e spermidina si rinvengono in quantità variabili nel plasma seminale (a volte addirittura in cristalli!) e che nell'attività anabolica, le cellule partono proprio dalla putrescina, attraverso un meccanismo abbastanza complesso di decarbossilazione dell'ornitina. Dalla putrescina deriva dunque la spermidina e da questa si arriva alla spermina. L'enzima deputato a una tale sintesi è la ornitinadecarbossilasi, abbondantemente presente nelle cellule del testicolo. Con un processo analogo le cellule possono decarbossilare la lisina generando cadaverina.
"Ha un odore particolare, definibile come <sui generis>, che ricorda quello dei fiori di castagno". (Diagnostica e Tecniche di Laboratorio, 1987, ed. Rossini, Firenze. Vol. 1, tomo II, pag. 1483).
Ecco, il dott. G. Ciampi, relatore del capitolo 33, non ha centrato bene la descrizione. Il Ciampi non è un chimico!
Il problema è che, al di là della percezione soggettiva del profumo dei fiori di castagno, che detto chiaramente, a me non ricordano lo sperma, vi è un motivo specifico per quell'odore "sui generis". E il motivo sta nella presenza, disciolte nel plasma seminale, di diamine e di poliamine profumate. Da anni mi occupo di "odori", essendo in commissioni nazionali per la degustazione del vino, quindi ho acquisito una certa dimestichezza con le sensazioni olfattive. In questo caso però vado oltre, avendo potuto, per lavoro, riflettere sugli aromi delle prime sei diamine alifatiche e sulle principali poliamine biogene. Ebbene, non ci crederete, ma il diaminobutano, il diaminopentano e il diaminoesano hanno un odore analogo a quello del liquido seminale. Non soltanto, nel plasma troviamo disciolte, normalmente salificate con acidi deboli (citrico, per esempio) due poliamine essenziali: la spermidina e la spermina. Inutile dire che queste due molecole dimostrano un odore analogo a quello dello sperma.
Il nesso sta nel fatto che spermina e spermidina si rinvengono in quantità variabili nel plasma seminale (a volte addirittura in cristalli!) e che nell'attività anabolica, le cellule partono proprio dalla putrescina, attraverso un meccanismo abbastanza complesso di decarbossilazione dell'ornitina. Dalla putrescina deriva dunque la spermidina e da questa si arriva alla spermina. L'enzima deputato a una tale sintesi è la ornitinadecarbossilasi, abbondantemente presente nelle cellule del testicolo. Con un processo analogo le cellule possono decarbossilare la lisina generando cadaverina.
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***