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2010-06-18, 20:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-06-18, 20:51 da Fluoro9.) Dal momento in cui la tlc è il più versatile (nonchè rapido ed economico) mezzo per controllare l'andamento di una reazione, volevo costruire una di quelle "strutture" che tramite uv illuminano la lastrina e rendono visibili le macchie di sostanze che assorbono in tale regione (in primo luogo gli aromatici).
Se non erro, le lastrine (o meglio, la maggiorparte) assorbono a 254 nm.
Prezzo di una lampada: 16.65€ qui ==>
http://www.casadellelampadine.it/catalogo2.asp?sg=1203Prezzo di un portalampada, con annessa elettronica, indicativamente 8€ ==>
http://cgi.ebay.it/PLAFONIERE-LAMPADA-MU...0392973500Aggiungerei un foglio di alluminio per schermare parte dei raggi che escono di lato (sono uv-c!) e qualche pezzo di legno per la struttura. Totale, meno di 30 €. In commercio le ho trovate a più di 200!
Non avendo basi di elettronica, l'unico mio dubbio è relativo alla compatibilità tra la lampada e il portalampada: potrebbe funzionare? Commenti?
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in teoria dovrebbe avere gli attacchi uguali essendo una normalissima lampada a scarica di quelle tubolari (erronamente chiamate tubi al neon), quindi dovrebbe andare bene con il suo portalampada
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(2010-06-18, 21:03)Nicolò Ha scritto: in teoria dovrebbe avere gli attacchi uguali essendo una normalissima lampada a scarica di quelle tubolari (erronamente chiamate tubi al neon), quindi dovrebbe andare bene con il suo portalampada 
Non ho capito: la lampada in questione funziona con un generico portalampada per i classici "tubi al neon" o ne occorre uno specifico per quella lampada?
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2010-06-18, 21:33 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-06-18, 21:35 da Nicolò.) no, è semplicemente un "tubo al neon" che emette nella banda degli uv e non in quella della luce visibile, ma come forma/attacchi è identica a una lampada tubolare normale

(ovviamente il portalampada deve essere della stessa misura della lampada

)
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Se devi "inscatolare" il tutto, per far accendere la lampada uv, puoi riciclare la circuteria interna di una normale lampadina a risparmio energetico, ti costa sicuramente meno e funza lo stesso. Ovviamente è bene che la lampadina da cui estrai il circuito sia circa dello stesso wattaggio del tuo tubo uv.
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per sicurezza meglio identico o leggermente superiore il wattaggiio, almeno la regge bene
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(2010-06-18, 22:02)Nicolò Ha scritto: per sicurezza meglio identico o leggermente superiore il wattaggiio, almeno la regge bene 
Si esatto, ma non troppo alto altrimenti accorcia la vita del tubo. Anzi, consigliano anche di fare una piccola modifica al circuito sostituendo il condensatore elettrolitico con uno di minore capacità, anche se poi può comparire lo sfarfallio durante l'accensione, ma almeno ci sono meno probabilità che si brucino i filamenti interni della lampada UV.
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ma la lampade tubolari "al neon" non hanno fili, funzionano grazie ad un arco elettrico. per la circuteria se riesci a trovarla che fornisca lo stesso wattaggio ben venga, se no va bene anche 5/10 W in più
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2010-06-18, 22:34 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-06-18, 23:06 da Elettronvolt.) (2010-06-18, 22:20)Nicolò Ha scritto: ma la lampade tubolari "al neon" non hanno fili, funzionano grazie ad un arco elettrico
Tutte le lampade fluorescenti tubolari hanno alle loro estremità degli elettrodi particolari formati da una sorta di filamento. All'accensione, questi due filamenti diventano incandescenti e facilitano la ionizzazione del gas interno e quindi l'innesco della scarica. Infatti se noti agli estremi ci sono due terminali e non uno solo....
Uno dei motivi di "guasto" di queste lampade è proprio la rottura di tale filamento, in particolare nelle lampade a risparmio energetico, dove tendono a pompare troppa corrente proprio per evitare lo sfarfallio all'accensione (che in un ambiente domestico potrebbe dare fastidio). Il circuitino che si trova nel bulbo non è nient'altro che un ballast elettronico e il condensatore elettrolitico posto sopra permette la regolazione del limitatore di corrente. Più pompi corrente, più aumentano le probabilità di usurare i filamenti.
Per l'arco elettrico... non credo proprio se ne possa formare uno all'interno di una lampada fluorescente. E' una semplice scarica in gas rarefatto. Un arco elettrico implica l'intervento di correnti piuttosto forti e di conseguenza, una temperatura piuttosto elevata. Già solo in termini di risparmio energetico, non credo converrebbe molto... se poi vogliamo aggiungere i problemi "tecnici" nel gestire un arco...