Tereftalato di Ferro: é lui o non é lui?
Buonasera gente

Dopo mesi senza sviluppi ritorno con una discussione sui tereftalati, che continuano a lasciarmi dubbi ma nonostante ciò io continuo a sperimentare.
Per il momento abbandono il tereftalato di rame per dedicarmi a quello di ferro, di cui tentai la sintesi a fine marzo. Inizialmente sembrava fosse stato un fallimento ma nel giro di qualche giorno nella soluzione di tereftalato di ferro (ottenuta per scambio tra tereftalato di sodio e solfato ferroso) iniziò a depositarsi una polverina gialla che con il tempo é aumentata.
Oggi ho deciso finalmente di filtrare questo solido e quindi ho filtrato a vuoto la soluzione e ora sto lasciando asciugare il composto, vi aggiornerò sul quantitativo ottenuto (una piccola parte di composto purtroppo é stata persa poiché il buchner con all'interno il filtro con il sale ha deciso di saltare giù dal bancone sfracellandosi per terra  :-@ *Tsk, tsk*). La sostanza appena filtrata si presentava come un ammasso granuloso giallo chiaro, a tratti quasi bianco, misto a delle scagliette color giallo verdastro (simile al colore che assume il tuorlo d'uovo quando cuoce troppo); ora il precipitato é color giallo acceso uniforme (é trascorsa qualche ora dalla filtrazione).
In serata cercherò i documenti su cui ho segnato i quantitativi utilizzati in questa sintesi e li pubblicherò, per ora vi condivido la foto del composto.
Ora resta da capire se quello che ho davanti é effettivamente tereftalato di ferro (da capire se ferroso o ferrico) e in che modo analizzarlo. L'ideale sarebbe avere a disposizione uno spettrofotometro a infrarossi ma ovviamente io non dispongo di tali attrezzature e non conosco nessuno che ne abbia uno. Chiedo a voi del forum se conoscete qualche metodologia per analizzare il composto, possibilmente utilizzando strumenti e reagenti semplici (é difficile lo so).
Sennò sarebbe utile sapere a chi posso rivolgermi per un analisi vera e propria del composto, possibilmente con costi bassi.
Grazie e buon proseguimento a tutti.
   

   
(In questa foto il precipitato é ancora nel buchner, appena filtrato, notare le diverse colorazioni mentre nelle altre foto la colorazione é uniforme)

   
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Aggiornamento: la sostanza é seccata all'aria (molto velocemente nonostante l'aria umida) e ho potuto pesarla: 17 g
Il colore da secco é il seguente:
   

Purtroppo temo di aver perso tutti i calcoli stechiometrici e i quantitativi di reagenti utilizzati 

Ora veniamo alle analisi:
Innanzitutto dovrei verificare se il mio composto é un tereftalato, quindi pensavo di prenderne un aliquota e farla reagire con HCl al 30% per vedere se c'è formazione di acido tereftalico (solido bianco)
Poi devo determinare se il composto in questione é un tereftalato ferrico o ferroso, perché inizialmente doveva essere ferroso ma non escludo che si sia ossidato a ferrico. In questo caso non so con che metodo operare, non posso utilizzare il saggio con esaferrocianuro di potassio perché il mio é un solido insolubile, non penso possa funzionare.
Le acque madri sono ancora tinte di giallo e potrei effettuare un test con esaferrocianuro di potassio (sarebbe la prima volta che effettuo questo saggio).
Poi non so cos'altro provare, mi rimetto ai vostri consigli e giudizi in merito
Grazie e buon proseguimento
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Ad occhio sembra un sale insolubile di ferro II e non un ossido. Il colore mi ricorda molto quello dell'ossalato ferroso. Se è stato lì per tanto tempo inevitabilmente qualcosa si sarà ossidato per cui il test coi ferrocianuri non è fattibile perché sicuramente ti darà positività. Non mi vengono in mente altri saggi fattibili in casa, aspettiamo qualcuno più pratico di noi.
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[-] I seguenti utenti ringraziano FLaCaTa100 per questo post:
ChemLore
Dunque se oggi ho tempo faccio il test con acido cloridrico e vediamo che succede, anche secondo me si é ossidato qualcosa ma in teoria il tereftalato ferroso é di colore giallo.
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