Tiofenolo

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quimico

2014-09-23 10:46

Siccome avevo citato il tiofenolo, vi volevo proporre qualche sintesi di esso. Giusto per fare un po' di chimica organica asd

Il tiofenolo come molti altri tioderivati è un ottimo nucleofilo, tanto che in presenza di un alogenuro alchilico (tipicamente uno ioduro) e in presenza di una base permette di ottenere in modo irreversibile un tioetere. Inoltre è un ottimo nucleofilo nella reazione di Michael... Non solo: è facilmente ossiadibile a disolfuro in presenza di ossigeno atmosferico; si può rigenerare per trattamento del disolfuro con NaBH4.

Coordina molto bene i cationi metallici.

È un liquido incolore, con un odore spiacevole (classico dei tioli), è tossico ed irritante per occhi, pelle e vie respiratorie; è inoltre infiammabile. Andrebbe utilizzato sotto cappa o in un ambiente MOLTO ben ventilato.

1)

In un pallone a fondo tondo si caricano del ghiaccio tritato (in quantità proporzionale all'acido usato) e 2.4 g (23.4 mmol) di acido solforico concentrato. La miscela diventa molto fredda ed è mantenuta tra −5° e 0° C tramite un bagno di acqua e sale. Si fa partire l'agitazione meccanica (o magnetica) e si aggiungono a porzioni 0.6 g (3.4 mmol) di benzenesulfonile cloruro (tale reagente solidifica a 15° C quindi l'aggiunta deve essere fatta lentamente e sotto vigorosa agitazione). Quindi viene aggiunto lo zinco in polvere (1.2 g, 90%) (andrebbe fatto tutto al contrario ma in questo modo si riduce al minimo la perdita di idrogeno gas) a porzioni più rapidamente possibile senza permettere alla temperatura di salire oltre la temperatura citata prima (è essenziale che la temperatura all'inizio non superi gli 0° C o in caso contrario la resa sarà molto bassa; sebbene sia scritto di fare l'aggiunta veloce è importante non esagerare). Il contenuto del pallone è agitato per un'ora/un'ora e mezza, la temperatura va mantenuta a 0° C o al di sotto di tale temperatura per tutto il tempo necessario. Viene attaccato ora una clip che mantiene un efficiente condensatore per riflusso (l'estremità inferiore non va bloccata) ed un agitatore; il bagno di ghiaccio viene rimosso (è conveniente lasciare reagire per una notte dopo l'iniziale reazione di un'ora e mezza in quanto il ghiaccio si scioglie lentamente ma questo è fattibile solo se si dispone di un OTTIMO condensatore; in caso contrario si avranno perdite sostanziali perché l'agitazione tende a disperdere attraverso il condensatore parte del prodotto); e la miscela di reazione viene lasciata scaldarsi a t.a. spontaneamente o scaldata con una debole fiamma, mentre l'agitazione viene mantenuta. In due, massimo cinque minuti, in molti casi, avviene una reazione piuttosto vigorosa con evoluzione di molto idrogeno. In queste circostanze è consigliato di raffreddare al momento il pallone con un getto di acqua. Il condensatore per riflusso, comunque, sarà sufficiente per evitare ai vapori di adarsene.

Dopo che è avvenuta questa prima ebollizione, non è richiesta ulteriore attenzione, e la miscela viene scaldata a bollore su un Bunsen fino a che la soluzione non diventa trasparente. L'agitazione dovrebbe essere continuata durante il riflusso, e l'agitatore dovrebbe essere arrangiato in modo da trasportare il liquido dalla superficie verso il fondo del pallone. Questo aiuta a distribuire lo zinco che trattiene l'idrogeno e flotta sulla superficie del liquido. Dalle quattro alle sette ore sono richieste per il riscaldamento (questo per garantire un intimo contatto tra zinco, acido e sulfonile cloruro). Il tiofenolo è quindi distillato in corrente. Il prodotto è separato dall'acqua, anidrificato su calcio cloruro (sbattere con calcio cloruro per 3-5 minuti è di solito sufficiente), e distillato. Il materiale grezzo è quindi ridistillato raccogliendo la frazione che bolle a 166–169° (71° C/15mm.).

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