
Oggi lavorando con del n-butillitio ho notato che tale reagente tende a scassarsi troppo velocemente. L'ideale sarebbe aprire la confezione ed usarla nel minore tempo possibile. Sebbene possieda un cosiddetto crown cap ovvero un tappo stile bottiglia di acqua o birra in metallo con setto poroso, nonostante si insuffli un gas inerte quando lo si preleva, basta poco perché poco a poco un po' di umidità o ossigeno entri nella bottiglia e si formi un odioso precipitato di LiOH e in parte del LiH

Il n-BuLi (come del resto il sec-BuLi e il tert-BuLi) è venduto in soluzione di esani o tetraidrofurano ad una concentrazione nota: ad esempio quello da me usato oggi è teoricamente 2.6 M in esani.
Oggi bello bello metto la siringa collegata alla rampa dell'argon nel setto, metto un ago di siringa come sfiato e inserisco la siringa nel setto per prelevare il n-BuLi... fin qui niente di strano, visto che ci lavoro spesso con questi reagenti. Basta farci attenzione. Con mia sorpresa e incazzatura noto che il liquido invece di esser limpido ed incolore è lattiginoso
mi sa che si è mezzo scassato. ok, ne aggiungo un po' di più di quello richiesto e faccio la reazione. Difatti la resa è stata bassa, rispetto alla norma.
Da qui mi è venuto in mente che il n-BuLi si è scassato e non ha più la concentrazione iniziale. Càzzo càzzo càzzo.
Domani mi tocca titolarlo per capire quanto si è scassato e che concentrazione ha ora.
Ci sono diverse metodiche di titolazione. Più o meno semplici e accessibili.
Ve ne riporto una a titolo di nota. Anche perché dubito che qui qualcuno abbia un organolitio nel congelatore o frigorifero di casa.
2,2'-bipiridina (ca. 5 mg) viene disciolta in 3 mL di etere anidro. n-Butillitio in esani (50 μL) viene aggiunto; si ha formazione di una colorazione rosso scuro persistente.
Una soluzione 1.00 M di 2-butanolo anidro in benzene anidro viene aggiunta goccia a goccia finché il colore rosso sparisce, dando luogo alla formazione di un precipitato giallo di diidropiridina che funge da indicatore.
n-Butillitio in esani (100 μL) viene aggiunto alla soluzione dell'indicatore, si forma una colorazione rossa. La soluzione di 2-butanolo viene quindi aggiunta goccia a goccia fino a che la colorazione vira di nuovo verso il giallo.
La concentrazione di n-butillitio può essere determinata dividendo la quantità della soluzione di 2-butanolo usata per 100 μL (la quantità della soluzione di n-butillitio usata).
(dal JOC 1991, 56, 4566)


Il n-BuLi (come del resto il sec-BuLi e il tert-BuLi) è venduto in soluzione di esani o tetraidrofurano ad una concentrazione nota: ad esempio quello da me usato oggi è teoricamente 2.6 M in esani.
Oggi bello bello metto la siringa collegata alla rampa dell'argon nel setto, metto un ago di siringa come sfiato e inserisco la siringa nel setto per prelevare il n-BuLi... fin qui niente di strano, visto che ci lavoro spesso con questi reagenti. Basta farci attenzione. Con mia sorpresa e incazzatura noto che il liquido invece di esser limpido ed incolore è lattiginoso

Da qui mi è venuto in mente che il n-BuLi si è scassato e non ha più la concentrazione iniziale. Càzzo càzzo càzzo.
Domani mi tocca titolarlo per capire quanto si è scassato e che concentrazione ha ora.
Ci sono diverse metodiche di titolazione. Più o meno semplici e accessibili.
Ve ne riporto una a titolo di nota. Anche perché dubito che qui qualcuno abbia un organolitio nel congelatore o frigorifero di casa.
2,2'-bipiridina (ca. 5 mg) viene disciolta in 3 mL di etere anidro. n-Butillitio in esani (50 μL) viene aggiunto; si ha formazione di una colorazione rosso scuro persistente.
Una soluzione 1.00 M di 2-butanolo anidro in benzene anidro viene aggiunta goccia a goccia finché il colore rosso sparisce, dando luogo alla formazione di un precipitato giallo di diidropiridina che funge da indicatore.
n-Butillitio in esani (100 μL) viene aggiunto alla soluzione dell'indicatore, si forma una colorazione rossa. La soluzione di 2-butanolo viene quindi aggiunta goccia a goccia fino a che la colorazione vira di nuovo verso il giallo.
La concentrazione di n-butillitio può essere determinata dividendo la quantità della soluzione di 2-butanolo usata per 100 μL (la quantità della soluzione di n-butillitio usata).
(dal JOC 1991, 56, 4566)