Tossicità o isterismo e fobia?

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Roberto

2012-08-02 20:20

Leggendo in questo e anche in altri forum a volte vedo che si puo incappare in incaute microemissioni di Cl2 o di SO2o peggio di H2S che porteranno certamente l'incauto sperimentatore a sicura morte dopo relativa grande agonia. :tossico: Penso anche che tali avvertimenti semiterroristici servano, essendo il forum una rete pubblica dove chiunque puo leggere e ripetere insani gesti, a scoraggiare l'emulazione senza opportune misure di sicurezza e qui l'esagerazione è comprensibile. A volte mi capita di guardare team di alieni in tuta bianca e maschere chimico batteriologiche che per ritirare un metro quadro di tettoia d'eternit sigillano l'intero quartiere spruzzano fissativi per ettari coprono con teli tutto la zona avvolgono il reperto in un telone e lo depongono in un furgone nemmeno si trattasse delle barre di un reattore nucleare e mi nasce spontaneo un sorriso. E penso per anni ho bevuto in cisterne di amianto-cemento sono stato e sono tuttora circondato da tetti conteniente amianto ho viaggiato su treni farciti di amianto, e sono ancora qui. A scuola avevamo 2 cappe con 4 Kipp's che erogavano H2S a manetta l'odore si sentiva anche nelle aule nel terzo piano, tuttora se voglio far precipitare i solfuri uso sotto cappa l'H2S (o al suo posto della Tioacetammide oppure uso il solfuro d'ammonio ottenuto sempre facendo gorgogliare l'acido solfidrico nell'ammoniaca vedo che funziona benissimo e puzza di meno). Comunque io e tutti i miei ex compagni di classe compresi alcuni professori siamo sempre vivi. Sin da ragazzo ho prodotto cloro e col metodo del gassogeno collezionato numerosi barattoli con cui lo facevo reagire con vari metalli e non metalli, produssi anche del bromo che portai tranquillamente in cartella a scuola per farlo vedere dal prof che semplicemente mi fece i complimenti un po lo liberai in classe per dimostrarne la volatilità il resto a casa. Per il mio primo laboratorio chimico andai in treno da un fornitore che pur avendo 17 anni mi dette senza problemi 3 bottiglioni in vetro Acido Solforico 98% Nitrico 65% e Benzene che ho messo nel mio zaino tranquillamente trasportato a casa sempre con un treno affollato Ho fatto tutto questo e ben altro che ora ometto e sono sempre vivo e sono sempre vivi chi avevo vicino o almeno nessuno e' morto a causa mia ma neppure intossicato lievemente nemmeno un gatto nemmeno una mosca. Una volta tra i saggi c'era il riconoscimento dei cianuri tramite lo sviluppo di acido prussico o HCN e il relativo caratteristico odore di mandorle amare e di aglio nei derivati gassosi dell'arsenico, si prelevava il Fosforo bianco e ceroso dall'acqua del contenitore a mani nude e ci divertivamo a sfregare i polpastrelli per farli fumare o brillare al buio col caratteristico odore simile all'ozono. La morale della storia e' questa o ho vissuto in un epoca ricolma di fortuna e circondato da persone extraresistenti oppure il mondo d'oggi e molto più vulnerabile e delicato di quello della mia giovinezza. Moltissimi sono sicuro balzeranno in piedi dallo sconcerto, ma prima di lapidarmi forse giustamente vorrei che vi faceste una semplice domanda Molte sostanze sono pericolose e in dosi massicce anche letali, ma se lo fossero anche a dosi minime come sempre viene ripetuto perche sono ancora VIVO? Non e' che come per i farmaci a volte conviene mettere al bando una sostanza semplicemente perché non conviene più produrla? Sarei felice di essere smentito e sapere che tutte le misure prese tutelano effettivamente la salute pubblica. Oppure no? O_o

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GabriChan

2012-08-02 21:08

Ciao Roberto, il tuo è alla fine un interessante quesito, credo che la risposta più semplice sia, che ogni organismo reagisca a modo suo al contatto con le sostanze, io ad esempio non sopporto l'odore del cloro, mi fa vomitare, poi c'è gente che lo usa normalmente per fare le pulizie.

Conosco dei 90 accaniti tabagisti, con un catarro che ci asfalti le strade, che stanno benissimo, e un caro amico quarantenne con moglie e figlia ci ha lasciato per un tumore ai polmoni, molto probabilmente provocato dal fumo.

Stesso discorso per i farmaci o anche altre sostanze, dipende dalla reazione e sensibilità che ha il nostro corpo a una determinata sostanza, ecco perché sui bugiardini dei farmaci c'è sempre scritto il principio attivo e si avverte che se si è soggetti a ipersensibilità a quella sostanza ci possono essere risvolti molto gravo o funesti, anche per una semplice pastiglia per il mal di gola.

Altro discorso è con quanta sostanza vieni a contatto e quanto il tuo organismo ne assorbe,

per assurdo se bevi 15 litri di acqua in 1 ora puoi lasciarci le penne....

Non credo sia una questione di generazioni, ma credo comunque che già 20-25 anni fa le sostanze disperse nell'ambiente erano sicuramente molto meno di quelle di adesso, ora tra polveri sottili e ultrasottili degli inceneritori, le acque inquinate, l'aria che fa schifo, la frutta e la verdura che non si sa più che sapore ha, siamo molto più bombardati da sostanze subdole, e i risultati si vedono, con un generale peggioramento della qualità della vita, i bambini che si ammalano molto più spesso di malattie respiratorie, basta vedere le statistiche di chi vive nei pressi di fonderie e o inceneritori, ecc.

Non credo che sia una questione di generazione, ma di che sostanze si vene a contatto e con quanta sostanza il problema per me è tutto li.

Ciao :-)

Dott.MorenoZolghetti

2012-08-02 21:31

Onestamente credo che tutti noi abbiamo commesso qualche leggerezza, io ho ammesso le mie in altri interventi. Tuttavia ciò non giustifica, nè deve incentivare comportamenti rischiosi o disattenti.

E' come dire: io passo con il rosso e non mi è mai successo un incidente.

Le regole impongono di fermarsi se il semaforo è rosso, anche quando l'incrocio è libero, cioè anche quando il pericolo di un incidente è zero.

Viaggiare in treno con litri di acido nitrico e solforico non è prudente. Potrebbe accadere un piccolo incidente e generare grossi guai. Poniamo che le due bottiglie, per un banale urto, si rompano e il loro contenuto si mescoli. Pensi che le persone della tua carrozza siano liete di respirarne i fumi? Io credo che, in quel caso, una bella denuncia avrebbe cambiato la tua opinione in fatto di fobie...

Altro esempio è il sottoporsi a gas tossici. E' verissimo, nessuno muore se respira un po' di H2S o di Cl2. Però è buona regola evitare di farlo.

Possiamo dire la stessa cosa per HCN? No, nel modo più assoluto.

E il fosforo bianco? Sulla pelle crea ulcere che difficilmente si rimarginano.

Certo, ci deve arrivare fuso e acceso, ma l'accensione del fosforo è imprevedibile e fonde a 44°C. Conviene rischiare? No.

Sono certo che maneggiare il più potente veleno non sia così pericoloso come andare in moto senza casco. Però qualche timore lo suscita comunque e giustamente.

Il fatto di "essere ancora vivo" è irrilevante. Un mio professore di chimica si vantava di aver lavorato con anilina per anni, senza protezioni e di non aver mai "beccato un cazzo". Ora è morto, e non ha compiuto 60 anni.

Prendi l'oncogenesi, è dimostrato che basta una sola esposizione a un agente cancerogeno ed è possibile sviluppare il cancro. L'amianto ne è un esempio calzante. Non conta che tu lo beva, conta che tu lo abbia inalato. Resta lì, nell'albero respiratorio, silente, per anni e poi un bel giorno: mesotelioma pleurico. E nessuno te lo leva più...

Ho una serie infinita di casi da raccontarti...ma eviterò di tediarti.

E' doveroso mettere in allarme chi, magari poco esperto, si approccia alla chimica con spirito d'avventuriero. Ci vuole una dose di consapevolezza circa i rischi possibili, quel tanto che basta per evitare sorprese e piangere dopo i guai.

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Roberto

2012-08-02 21:55

Si ovviamente ho tenuto volontariamente una linea provocatoria, in realtà non penso affatto che tutte le norme studiate per garantire una maggiore sicurezza siano false o peggio ancora manipolate, per carità, la mia era solo una amara constatazione di una tendenza che ha sempre visto la chimica come la fonte di tutti i mali e purtroppo in alcuni casi lo è o lo è stata, vedi il caso dell Ilva di Taranto, solo che per un appassionato del settore vederla demonizzarla ulteriormente da uno del ramo ha un sapore molto amaro. Il fatto di essere Vivo ovviamente oltre che provocatorio è oltretutto inutile, me ne rendo conto visto, che oltretutto si parla di morti proprio nel caso citato sopra. Creare ulteriore psicoterrorrismo sull'argomento anche nel piccolo settore dell amatorialità mi sconcerta non poco ecco è tutto. Scusatemi lo sfogo ma è un pò come avere una sposa brutta a cui pero vuoi bene e tutti ti facessero notare che hai una cozza per moglie. Roberto

Dott.MorenoZolghetti

2012-08-03 15:01

Roberto ha scritto:

[...] solo che per un appassionato del settore vederla

demonizzarla ulteriormente da uno del ramo ha un sapore molto amaro.

[...] Creare ulteriore psicoterrorrismo sull'argomento anche nel piccolo settore dell amatorialità mi sconcerta non poco ecco è tutto.

Scusatemi lo sfogo ma è un pò come avere una sposa brutta a cui pero vuoi bene e tutti ti facessero notare che hai una cozza per moglie.

Roberto

Non ho capito a chi ti riferisci, se stai criticando i miei metodi, ti posso dire che ho visto accadere cose non esattamente piacevoli e non mi assumo, come non l'assumono gli Amministratori di questo forum, responsabilità per le facilonaggini riportate da alcuni utenti. Le leggerezze si pagano care, specie nella nostra società ottusa. Se un tale scrive di mescolare persolfato alcalino e acido solforico e di scaldare la miscela a 300°C, propone un "gioco" pericoloso se chi lo mette in atto non si tutela con uno schermo antideflagrazione. C'è poco da far finta che la chimica sia un gioco da salotto, non lo è neppure quando è un hobby, una passione, un divertimento. E' una di quelle cose che non puoi fare senza avere le idee chiare, senza conoscere i rischi. Io questo mi limito a dire: illustro i rischi. Poi se uno è tanto idiota da ignorarli, allora saranno fatti suoi. Non è comunque tollerabile che su di un forum come questo, letto da molti ragazzi immaturi, vengano suggerite (con faciloneria...e tanta passione) delle procedure CERTAMENTE rischiose.

Non è psicoterrorismo, è deontologia.

Quindi non facciamo santa la moglie cozza che si fa sbattere da tutti (compresi quelli che la criticano in quanto cozza) e che si fa beffe del marito fedele e un po' troppo bonario.;-)

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Hegelrast

2012-08-03 17:46

Roberto ha scritto:

3 bottiglioni in vetro

Acido Solforico 98% Nitrico 65% e Benzene che ho messo nel mio zaino tranquillamente trasportato a casa sempre con un treno affollato

Ho fatto tutto questo e ben altro che ora ometto e sono sempre vivo e sono sempre vivi chi avevo vicino o almeno nessuno e' morto a causa mia

Bè anche io ho trasportato su treni affollati ben di peggio (Br2, dimetilanilina, colture vive di lieviti ricombinanti, etc) per motivi diversi, ma non l'ho mai fatto senza grande timore... anzi!

In effetti, quando tutto va "come previsto" non c'è bisogno di nessuna precauzione, nessun avvertimento, ma gli imprevisti ESISTONO. E di solito non avvengono, per questo si chiamano imprevisti... E a volte alcuni non sono cosi fortunati da poter dire "sono ancora vivo".

Io mi sento di quotare Roberto che sorride quando vede gli alieni che tolgono l'eternit, siamo d'accordo... ma la "precauzione" che viene a volte raccomandata e che in condizioni normali sembra eccessiva, non lo è quasi mai. Proprio perchè gli imprevisti esistono ed è necessario sapere cosa fare in quei casi e cosa si rischia.

Il trucco è solo non esagerare, altrimenti si fan passare nel mucchio, con leggerezza, anche gli elementi davvero essenziali. Che l'acido solforico è corrosivo e che il cianuro è tossico lo sanno praticamente tutti (può essere un buon motivo per non dirlo?, su questo si può discutere...) ma che cosa si rischia mescolando un po' di iodio con un pò di ammoniaca non tutti lo sanno (meglio così) e può potenzialmente provocare GROSSI problemi.

E' uno dei primi compiti (seppure trasversale) di comunità come questo forum la divulgazione di informazioni di tale natura, secondo me.

Roberto

2012-08-03 20:27

Non ho capito a chi ti riferisci, se stai criticando i miei metodi...

No no mi riferivo in primis ai media e alla società' in genere basta vedere un giocattolo di ieri e di oggi ,,, il "piccolo chimico" Ieri un sussidio in grado di formare in molti ragazzi la giusta curiosità sulla scienza, e non credo che siano tutti andati all'ospedale per questo (anche con la fionda, la pistola a tappi, o un semplice bastone potevi ferirti o ferire). Oggi una sorta di cucina di barbie tutto in plastica e banalità, sicuramente toglieranno anche le bolle di sapone perché potrebbero entrare in un occhio ai bambini. Per quanto riguarda il Forum come ho già detto il controllo è necessario, in quanto gestito da persone che come te che sanno quello che dicono, Il mio rammarico e' rivolto a quelle persone che in un modo o nell'altro influenzano il settore in modo negativo e contribuiscono a rendere difficoltoso o molto costoso mantenere questa passione, senza avere la minima esperienza in merito. E con questo non replico più mi sono reso conto che ad ogni mia replica peggioro le cose, in fondo erano solo 2 chiacchiere da ombrellone estivo non volevo fondare un movimento pro o contro (mi sarei informato molto meglio) riprendiamo con cose più serie. Roberto

Dott.MorenoZolghetti

2012-08-03 20:33

No, guarda che hai capito male. Non ho un tono polemico. Anzi.

Discutiamo pure, come se fossimo vicini di ombrellone. ;-)

Hai perfettamente ragione circa i media, ma lì si tratta di disinformazione, d'ignoranza assoluta. Qua cerchiamo di essere un po' più elevati, per quanto c'è consentito. :-)

comandantediavolo

2012-08-04 11:38

Mi intrometto nella discussione...

I tempi e le tecnologie si sono certamente evoluti, e a quest'evoluzione ha fatto seguito la presa di coscienza su tematiche che magari in passato erano più " all'acqua di rose", ovvero meno sentite dal punto di vista del rapporto rischio / beneficio sia come impatto sulla salute,sia sull'impatto ambientale.

Sono nato negli anni '70 in un paese in cui la principale occupazione della popolazione (85/90 % della forza lavoro) era nel settore tessile, comprendendo l'intera filiera dalla materia prima ( lana, lino,cotone,poliestere,nylon...) al prodotto finito e confezionato (sia tessuti in pezza che abiti).

Chiaramente, dal dopoguerra sino agli anni '80, i paesi come l' Italia in forte crescita economica, erano per altri paesi europei come Gran Bretagna,Germania e Francia fonti di mano d'opera e lavorazioni che in quei paesi iniziavano a risultare "scomode" per l'impatto sulla salute degli addetti ai lavori -facendo un parallelismo possiamo affermare che l'Italia di quegli anni era un pò come i paesi orientali di oggi ( Cina,India,Pakistan,Bangladesh,Vietnam ecc.) nei quali si relegano queste lavorazioni "scomode" ( filature e tessiture di lino, tintura di tessuti con coloranti azoici, stampa e finissaggio con formaldeide, lisatura del denim con tecniche di sandblasting)- tutte lavorazioni molto comuni fino agli anni '80 e anche '90 nel mio paese nel quale si "chiudeva un occhio ",per così dire, sulla salute in vantaggio del guadagno.

Ovunque fino agli anni '80 si usava amianto per coperture,tubazioni,serbatoi,isolanti termici eccetera, nonostante già la Germania ai tempi del terzo Reich ne avesse dimostrato - sia pur in modo abbastanza pionieristico e non proprio ortodosso- la pericolosità.

Ogni farmacia,sopratutto quelle poste nelle zone rurali, fino al 1982 forniva senza troppe domande un prodotto di fabbricazione austriaca di cui non faccio il nome, destinato allo sterminio dei "nocivi" ( lupi,volpi,tassi...) in forma di fiale contenenti acido cianidrico liquefatto con il quale preparare esche e bocconi avvelenati.

Le industrie di prodotti per l'igiene e la cosmesi facevano largo uso di formaldeide nonostante i suoi effetti fossero ben noti sulla salute ( e allora classificati come "probabili cancerogeni" dalle agenzie competenti per le ricerche sul cancro), per poi passare ai tempi recenti a conservanti e antibatterici basati sui sali quaternari d'ammonio.

Ricordo benissimo il laboratorio di qualitativa alle superiori dove, trai saggi del IV gruppo il riconoscimento dell' As era fatto principalmente in modo organolettico diretto all'apparizione dell'odore agliaceo del cacodilato, o la ricerca di nitrati e risoluzione di miscele racemiche con la cara e vecchia brucina (o la stricnina), oppure la semplice dimostrazione del vulcano chimico con (NH4)2Cr2O7, la tioacetammide per generare H2S e precipitare i solfuri, e potrei continuare con decine di altri esempi, e si tenga conto che tali sostanze erano in mano a studenti di 15/18 anni ,senza peraltro che occorressero incidenti e col minimo di DPI ,magari raramente sotto la cappa, lasciato tutto alla "buona pratica di laboratorio" e alla vigilanza di professori e tecnici di laboratorio.

Nell'ambito odontoiatrico si usava e si usa tuttora la "pasta arsenicata" per la devitalizzazione, si potrebbe andare avanti per ore con esempi di quello che "ieri" era pratica comune e "oggi" è quasi terrorismo azz!

Non voglio, con questo, dire che le abitudini di un tempo non fossero scevre di pericoli o ripercussioni ambientali,solo che la coscienza e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno fatto evolvere il pensiero e con esso la percezione di quei parametri che una volta erano molto più permissivi e sono,ad oggi, un lontano ricordo.