So che la odiate, ma per un altro parere (e in questo caso sicuro non di minore autorità della fonte citata prima) copio/incollo da wikipedia

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"Per effetto Kervran si intendono i fenomeni di trasmutazione di elementi a basse energie. Parte della comunità scientifica ha rifiutato a lungo l'ipotesi di questo tipo di fenomeni, in apparente contraddizione con la legge di Lavoisier, la conservazione dell'energia e con la formula di Einstein E=mc², ritenendo che la fusione di due nuclei e la trasformazione di elementi possano avvenire soltanto ad elevatissime temperature ed energie, come nell'ambito di un'esplosione atomica.
Durante i suoi esperimenti, Kervran volle misurare quantitativamente l'aumento del calcio (Ca) nelle piante d'avena. Misurò precisamente la quantità di Ca e di potassio (K) contenuta nei semi e quella contenuta nelle piante dopo 5-6 settimane di crescita.
I test di crescita avvenivano in cassoni sigillati trasparenti in cui era insufflata aria pura, esente da Ca misurabile. Le piante erano irrorate con acqua purissima risultante da combustione di idrogeno e ossigeno provenienti da idrolisi.
I risultati ottenuti indicavano un aumento del 118 % di Ca dopo 6 settimane, pari a 0,032 mg per pianta, e ad una diminuzione di 0,033 mg di K. La somma ponderale di Ca + K nei semi e nella pianta rimaneva invariata, mentre variava significativamente il rapporto K/Ca, che nei semi era di 4,2 e nelle piante 1,4. Il che metteva in relazione la diminuzione di K con l'aumento di Ca. Kervran concluse che il potassio si era trasmutato in calcio.
Queste reazioni di trasmutazione violano la regola per la quale la somma delle masse reagenti è uguale alla somma delle masse nei prodotti di reazione. Ciò significa che la quantità di atomi per ogni elemento presente all'inizio di una reazione chimica si ritrova anche alla fine; in altre parole, la reazione chimica agisce a livello di atomi, non comporta modifiche alla struttura degli atomi di partenza, ma solo alla loro aggregazione.
Nel caso di trasmutazione di elementi, viene rimossa questa ipotesi, e la conservazione della massa o legge di Lavoisier viene rispettata a livello di particelle subatomiche: ciò che resta invariato non è la quantità di atomi, ma è il numero di elettroni, protoni e neutroni di partenza, ovvero il peso atomico delle masse reagenti che uguaglia quello dei prodotti di reazione.
Kervran accertò che questo tipo di reazioni coinvolgono un qualche enzima che catalizza la reazione chimica.
I primi esempi di trasmutazione accertati in natura riguardano il decadimento radioattivo di alcuni elementi. Furono studiati esempi di trasmutazioni a bassa energia, senza emissione di radioattività.
Il superamento di una barriera di potenziale, come quella che separa due nuclei, in generale può essere ottenuto in due modi: fornendo dall'esterno l'energia necessaria a vincere tale barriera, oppure interponendo una forza in modo da ridurre il potenziale in alcuni punti della barriera, distribuendolo in modo asimmetrico.
Alcuni fisici giustificarono le trasmutazioni a bassa temperatura con l'intervento degli enzimi e neutrini. Il fisico teorico contemporaneo 0. Costa de Beauregard ha ipotizzato che queste reazioni potrebbero essere spiegate mediante l'emissione di una particella simile al neutrino (reazioni esoenergetiche), di massa e carica nulle e di energia compresa fra i 5 e i 10 MeV.
Le trasmutazioni a bassa temperatura coinvolgerebbero uno o più protoni che si fondono con un nucleo: il neutrino cede l'energia necessaria alla fusione. Il protone in oggetto sarebbe un atomo di idrogeno privo del suo elettrone. Nel caso specifico, l'enzima funziona come un concentratore di neutrini che innescano la fusione fra l'idrogeno e il potassio, formando calcio. Il neutrino, privo di carica, fornirebbe l'energia per fondere il protone di idrogeno col nucleo di altro elemento. Ciò spigherebbe la reazione che port aun protone di idrogeno e un atomo di potassio (numero atomico 39) a formare un atomo di calcio (numero atomico 40).
Altro approccio per spiegare il fenomeno è il fatto che l'enzima contiene un gruppo metile o altri gruppi con atomi carichi positivamente, che attraggono la nube di elettroni nell'atomo oggetto della reazione enzimatica. Si crea una zona in questa nube elettronica con caratteristiche di carica elettrica meno negativa, e quindi relativamente positiva, rispetto agli elettroni di un altro atomo interagente. Ad esempio, l'enzima cambia la distribuzione di potenziale nella nube di elettroni di magnesio (numero atomico 24); la zona debole, meno repulsiva, di questa nube può allora fondersi con un nucleo di ossigeno (numero atomico 16), per formare calcio (numero atomico 40).
Commento:
Quanto sopra esposto è una teoria "esoterica" ed avrebbe dovuto essere specificato all'inizio dell'articolo stesso, mai alcun esperimento ha riportato cambiamenti di un qualsiasi elemento in altro della tavola periodica a "bassa energia". Le piccole discrepanze nelle misurazione delle differenze qualitative e quantitative degli elementi è da attribuirsi ad errori micrometrici di misurazione e soprattutto alla "chelazione" che subiscono gli elementi inficiando appunto le osservazioni quantitative e qualitative."